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lunedì 18 aprile 2011

VISTO DA LEI - “L’unica donna che ha lavorato gratis per il Cavaliere”

Cari lettori,
la rubrica del 2 aprile ha suscitato un centinaio di commenti e mail, una sorta di folcloristico tafferuglio, senza rispetto per l’ortografia,  che in gran parte hanno interpretato la denuncia di chi scrive sullo spreco di denaro pubblico come una difesa lautamente pagata dal Premier. I più non hanno ancora recepito che, da quando “Visto da lei”viene pubblicato su Affaritaliani, è cessata la mia collaborazione con Il Giornale creato da Indro Montanelli. Collaborazione per anni con compensi irrisori come è d’uso nei  quotidiani. Inoltre, lo sanno tutti, in qualità di Responsabile dei Rapporti Internazionali di Forza Italia con le 120 Ambasciate accreditate presso il Quirinale, ho lavorato gratis per 6 anni a Roma in attesa di tornare a Milano. Un gran lavoro svolto con ottimi risultati, ma mai compensato. Signori miei questa replica non è requisitoria di autodifesa, sia ben chiaro,  ma chiarificazione dei fatti una volta per tutte. E’ quindi pazzesco e risibile venire tacciata da “sicario prezzolato” quando non sono stata mai pagata.  Nella mia trentennale carriera di giornalista ho sempre lavorato all’insegna dell’alto giornalismo, quello dell’onestà intellettuale, e così intendo continuare senza permettere a chicchessia di calunniarmi. Sono assolutamente conscia di essere stata turlupinata in politica a causa della mia eccessiva dignità professionale che mi ha impedito di lasciare l’incarico quando il PDL era all’Opposizione. Ma gli insulti di cui sopra superano la calunnia più abbietta da parte di persone che, non solo ignorano i fatti, ma non hanno ancora compreso il mio lavoro di cronista della nostra squallida realtà italiana. Ci siamo capiti? Magnifico perché la misura è colma. In questa Italia dove gli Italiani hanno i cabbassisi frantumati, chi non è antiberlusconi viene tacciato come suo servo, un’antica usanza dell’est. Quando poi una giornalista che scrive, si affatica ad operare secondo i canoni dell’obiettività e del buon senso, rischia di rimanere una voce nel deserto. Adesso devo ringraziare quei lettori che hanno recepito alla perfezione il contenuto di “Giustizia e spreco di denaro pubblico”. E ribadisco loro che ho sempre deprecato l’insipienza di S.Berlusconi per non aver tenuto nella vita privata quell’alto grado di stile dignitoso indispensabile ad un capo di governo. Ciò detto, mi pare che in questa cosiddetta “seconda repubblica”, se possibile addirittura peggiore della “prima”, gli scandali privati e pubblici tra etero-omo e transessuali si sprechino in tutti i partiti e partitini: dove la corruzione e l’assoluta mancanza di responsabilità e rispetto per il nostro Paese è diventata più o meno quotidiana. Che Dio ci assista.
m.alberini@iol.it                                       www.mariellaalberini.it