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giovedì 25 luglio 2013

VISTO DA LEI - "Governo latitante: andiamo in ferie"

Cara Mariella,
ormai ci tocca rimanere al palo estivo poiché fino a ottobre non ci saranno segnali di attività efficiente da parte di questo governo finora latitante sotto tutti i punti di vista. Non ci resta che trascorrere  l’estate affittando una roulotte, dato che non abbiamo più soldi. Lei ha notato qualche novità consolante all’orizzonte?
Lettera firmata, ricevuta via e-mail

Carissimo amico,
l’unica novità di piacevole visione è il Royal Baby fra le braccia della sua bellissima mamma Kate con accanto quel bravo (almeno lo speriamo) ragazzo William Windsor Mountbatten. Già, mi dirà lei, ma a noi italiani cosa ce ne viene? Nulla se non invidiare il senso della Comunità vigente in Inghilterra che giova sia allo status quo degli inglesi come alla loro economia sempre diligentemente gestita anche dopo Margaret Tatcher. Dato che siamo tutti in procinto di prenderci qualche giorno di riposo, mi permetto di dissertare su questa nazione che, a nostro avviso, eccelle nei riguardi di tutta l’Europa.
In Inghilterra, i ministri (è noto) vanno in Parlamento senza scorta e persino in bicicletta.  Se vengono pescati con l’amante (maschio o femmina), senza scampo, devono dimettersi in pochi giorni. I costi di Bukingham Palace sono un terzo dei costi del Quirinale e la Regina Elisabetta II, da sessant’anni, costituisce un esempio fulgido per la sua capacità di interpretare il suo ruolo con la massima dignità. La monarchia inglese rappresenta il Paese molto meglio di tanti Presidenti  eletti dal popolo. Ricordiamoci che i soldati inglesi sono andati a riprendersi le Falkland a 15000 chilometri  di distanza dalla loro  madrepatria. Certo è stata Margaret, la Grande che, implacabile, ha rinverdito il prestigio della nazione: come nella II guerra mondiale fece Winston Churchill.
Chi scrive pecca di simpatia per la verde Gran Bretagna dove esiste ancora cortesia, buona educazione e solidarietà sia fra i conterranei come verso gli stranieri in quel coacervo di razze che ha generato il famoso Melting Pot. Anche quello dovuto al sistema di integrazione ad hoc creata dai vari governi.
Londra rappresenta ormai il polo finanziario di tutta l’Europa e la meta dei giovani italiani che vogliono uscire dal pantano italico. Dispiace dover sempre constatare i nostri cronici difetti e limiti, ma questa è la realtà attuale. Mentre anche Visto da lei va in ferie e ricomincerà dal 16 agosto, di cuore, vi auguriamo un’estate  più serena possibile e cerchiamo di sperare in un autunno foriero di quelle riforme sempre promesse e mai mantenute.

m.alberini@iol.it  

lunedì 22 luglio 2013

VISTO DA LEI - "Il paravento della Costituzione"

Carissima Mariella,
una Costituzione squinternata, leggi ipergarantiste che finiscono col non garantire nessuno. Un'agenzia delle entrate che in dieci anni scopre 800 miliardi di € di evasione e ne recupera 60, sono più i costi del ricavato. Kaste che si permettono di ridicolizzare il fisco, la parte sana del nostro Paese letteralmente spolpata senza un briciolo di pietà. Categorie di persone che possono permettersi di sbeffeggiare le leggi vigenti, altre che marciscono in galera per reati ridicoli. Scrivere comandamenti come: "LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI",  in un contesto come quello odierno, è un oltraggio al pudore. Pensionati dopo 15 anni di lavoro, altri che devono campare due vite per poterselo permettere. Un Presidente della Repubblica sbeffeggiato da un Parlamento che tutto fa, tranne quello che gli è stato raccomandato di fare.
Politicanti mafiosi che nonostante una situazione disastrosa si permettono atteggiamenti che in altri Stati sarebbero inconcepibili. Promesse su promesse, regolarmente non mantenute, e un popolo che in fin dei conti si merita quello che ha. Un popolo di felloni che, quando hanno scopato l'uscio di casa, si sentono in pace con la coscienza, magari ridacchiando sulle disavventure altrui, sicuri che la carestia non li toccherà mai, pronti però poi a ricredersi ed a smoccolare contro tutto e contro tutti, quando invece le vacche magre toccano anche loro. Su tutto questo, il nostro amato Presidente, che in tutte le sue filippiche catoniane, non ha mai fatto un nome, non proprio, nemmeno generico e nemmeno per sbaglio. E papa Francesco? Lui sta cercando di cambiare una chiesa inguardabile, per ora senza risultati concreti. Forza Francesco metticela tutta! Ma attento, ricorda papa Luciani e copriti le spalle, stai lontano dai caffè, e dai ponti dei frati neri. Poveri noi che porcile…
 Lettera firmata, ricevuta via e-mail

Gentile affezionato lettore,
più che di un porcile parlerei di un giardino zoologico senza gabbie dove i Primati (scimmie) prevalgono con meno granus sapiens dei loro ascendenti. Vale a dire che all’epoca dei Primati vigevano regole molto più eque e intelligenti di quelle inesistenti attuali. Inoltre questi successori odierni sono così insipienti da non capire che il massacro da loro compiuto sull’Italia è già diventato un mastodontico boomerang che sta fracassando anche la loro testa.
In questa condizione da età paleolitica, dove non possono esistere neppure le regole tribali, una Democrazia forte, come sarebbe auspicabile, è assolutamente impossibile. Ci vorrebbe un Primate capobranco di indiscussa autorità che riportasse civilizzazione in questa giungla di furfanti, malversatori, ladri e spergiuri.
Ormai gli italiani sognano di tornare a tempi anteriori a questo spaventoso disastro sotto l’ala di un potere energico e sano. Ma dalle attuali sabbie mobili tiberine non si scappa poiché la tanto decantata Costituzione viene presa a pretesto per continuare nella folle corsa al precipizio.
Qualcuno potrà giudicare estreme le nostre esternazioni, purtroppo rispecchiano la triste realtà, alla quale, sempre secondo la Costituzione, nessuno ha il potere di porre rimedio.
Quale avvilimento, signor Presidente del Consiglio, constatare ogni giorno la sua impotenza ad attuare le solenni promesse di togliere le Province, di ridurre i parlamentari, di snellire la burocrazia, di eliminare i giganteschi sprechi della spesa statale.
Il suo paravento è la Costituzione che è diventata un incubo per gli Italiani e un’ancora di giustificazione  per il suo governo che non ha alcuna voglia di cambiare il disgustoso status quo.   
Gli Italiani ormai sognano molto meno Belen Rodriguez e molto più Giulio Cesare con le sue legioni, Napoleone con i suoi codici, Mussolini con le sue riforme uniche in Italia e perché no …tra poco… arriveranno anche al Fuehrer…
 m.alberini@iol.it 

lunedì 15 luglio 2013

VISTO DA LEI - "La piovra"

Cara Mariella,
nell’ultimo decennio si è concretizzato l’acme del disastro economico-social-politico italiano. Purtroppo, prima di questo decennio, la maggior parte degli Italiani non si è mai preoccupata di sorvegliare l’operato dei nostri famigerati politici. Ma, ormai da parecchi anni, la parte di  popolo sana, quella che non campa di burocrazia,  si è resa conto di quanto accade nei palazzi, e ha smesso di votare. Quale migliore ingiuria per dimostrare il loro sdegno? Nonostante ciò, il non voto è ancora improduttivo nei riguardi del gestione politica ed economica del Paese. I signori dei palazzi evidentemente ci prendono per scemi. Ma quanto pensano di poter continuare?....
lettera firmata, ricevuta via e-mail

Carissimo lettore,
in Italia ha preso piede un dogma incontrovertibile: il continuo aumento della spesa pubblica a beneficio proprio dell’enorme PIOVRA, la quale con il corpo ben piazzato su Roma, allunga i suoi tentacoli da nord a sud da est ad ovest dell’Italia.
Le speranze riposte in primavera in questo nuovo governo sono scomparse. Dal Ministro del Tesoro fino ai tutti i ministri che si occupano dell’ economia giungono segnali deprimenti di inabilità a gestire la catastrofe. Appare loro impossibile togliere del tutto l’Imu sulla prima casa e rinunciare all’aumento dell’IVA. Però non sembra loro sbagliato accennare al probabile aumento della spesa pubblica ecc. Diremmo un aumento per loro irrinunciabile. Certo in tal modo si continua ad ARRICCHIRE LA  PIOVRA  E A RIDURRE ULTERIORMENTE ALLA FAME gli Italiani produttivi. E come giudicare un Sindaco di Firenze che si reca, non si  sa a spese di chi, in visita al Capo del governo tedesco ed anche, a breve  progetta una visita anche al Presidente degli Stati Uniti?  
Ha ragione, caro lettore, quando afferma che ci prendono per scemi. Fino ad oggi, astinenza dal voto a parte, non abbiamo dato altri segni di ribellione. Certo non vogliamo arrivare  alla guerra civile che si sta svolgendo nei Paesi arabi. Ma tumultuose piazze in tutta Italia rigurgitanti di folle furiose contro lo status quo corrotto e degenerato di chi gestisce il potere  forse potrebbero provocare in po’ di strizza nel didietro di quei signori che scaldano le poltrone in Parlamento, in Senato e in tutti i punti nevralgici delle cariche dello Stato e del Parastato. Gli scettici affermano che ciò non accadrà mai perché gli Italiani non ne hanno il coraggio. Ma noi diciamo, attenzione amici e nemici,  Piazza Tahrir insegna.

m.alberini@iol.it 
































 Visto da lei di Mariella Alberini per Economiaitaliana.it 15.7.013

La piovra

Cara Mariella,
nell’ultimo decennio si è concretizzato l’acme del disastro economico-social-politico italiano. Purtroppo, prima di questo decennio, la maggior parte degli Italiani non si è mai preoccupata di sorvegliare l’operato dei nostri famigerati politici. Ma, ormai da parecchi anni, la parte di  popolo sana, quella che non campa di burocrazia,  si è resa conto di quanto accade nei palazzi, e ha smesso di votare. Quale migliore ingiuria per dimostrare il loro sdegno? Nonostante ciò, il non voto è ancora improduttivo nei riguardi del gestione politica ed economica del Paese. I signori dei palazzi evidentemente ci prendono per scemi. Ma quanto pensano di poter continuare?....
                                                         lettera firmata, ricevuta via e-mail
Carissimo lettore,
in Italia ha preso piede un dogma incontrovertibile: il continuo aumento della spesa pubblica a beneficio proprio dell’enorme PIOVRA, la quale con il corpo ben piazzato su Roma, allunga i suoi tentacoli da nord a sud da est ad ovest dell’Italia.
Le speranze riposte in primavera in questo nuovo governo sono scomparse. Dal Ministro del Tesoro fino ai tutti i ministri che si occupano dell’ economia giungono segnali deprimenti di inabilità a gestire la catastrofe. Appare loro impossibile togliere del tutto l’Imu sulla prima casa e rinunciare all’aumento dell’IVA. Però non sembra loro sbagliato accennare al probabile aumento della spesa pubblica ecc. Diremmo un aumento per loro irrinunciabile. Certo in tal modo si continua ad arricchire la PIOVRA  E A RIDURRE ULTERIORMENTE ALLA FAME gli Italiani produttivi. E come giudicare un Sindaco di Firenze che si reca, non si  sa a spese di chi, in visita al Capo del governo tedesco ed anche, a breve  progetta una visita anche al Presidente degli Stati Uniti?  
Ha ragione, caro lettore, quando afferma che ci prendono per scemi. Fino ad oggi, astinenza dal voto a parte, non abbiamo dato altri segni di ribellione. Certo non vogliamo arrivare  alla guerra civile che si sta svolgendo nei Paesi arabi. Ma tumultuose piazze in tutta Italia rigurgitanti di folle furiose contro lo status quo corrotto e degenerato di chi gestisce il potere  forse potrebbero provocare in po’ di strizza nel didietro di quei signori che scaldano le poltrone in Parlamento, in Senato e in tutti i punti nevralgici delle cariche dello Stato e del Parastato. Gli scettici affermano che ciò non accadrà mai perché gli Italiani non ne hanno il coraggio. Ma noi diciamo, attenzione amici e nemici,  Piazza Tahrir insegna.

                                                          m.alberini@iol.it









































































lunedì 8 luglio 2013

VISTO DA LEI - “Un’estate critica e sovente crudele”

Cara Mariella Alberini,
giudico questa stagione estiva molto critica sotto tutti i punti di vista. Il male minore è la situazione meteorologica perturbata. I soliti drammi estivi sono aggravati dalla povertà  in cui gli italiani stanno sprofondando. Altro problema minore è quello  di rinunciare alle vacanze mentre quello peggiore è lo status quo che peggiora di giorno in giorno  mentre il Governo va in vacanza (loro sì possono permetterselo…).
Lettera firmata, ricevuta via e-mail

Caro amico,
è vero questa è un’estate più difficile del solito. Non per Grillo, grande nuotatore, che sguazza abbronzatissimo e fotogenico nelle acque smeraldine di Mortorio. Non
per gli innumerevoli rappresentati di tutte le Kaste che raggiungeranno come al solito mete VIP al mare e ai monti. Ma per la maggior parte degli Italiani che rimarranno attaccati  al posto di lavoro se ce l’hanno o all’aria condizionata dei supermarket per trovare un po’ di refrigerio.
Il risveglio del mattino è condito dai telegiornali con le frasi ottimistiche del Presidente della Repubblica e dell’annuncio sistematico delle dismissioni del patrimonio pubblico ( al momento quasi invendibile) per far fronte alla catasta di debiti dello Stato. E si sventola subito dopo  l’impasse dei regolamenti, perizie, ricorsi che bloccano tutto. Così andiamo avanti, anzi indietro, da decenni
La vecchia area della Fiera di Milano, fautrice della ricchezza della città, si è trasformata in ulteriore ricchezza grazie  alla vendita dei suoi spazi trasformati in terreni fabbricabili. E’ sorta così una nuova cittadella residenziale di grande valore.
Se lo Stato vendesse i suoi opifici, caserme, capannoni e siti fatiscenti  dismessi e quant’altro, già corredati da permessi per demolire ed edificare, potrebbe trovare una miriade di compratori anche esteri interessati a pagare un prezzo di mercato. E risveglierebbe il settore dell’edilizia.

Possibile signori del giovane Governo che  non arriviate a pensarci? Possibile che si continui a vedere lo spettacolo decadente dei Beni Pubblici da decenni abbandonati?
Basta ripararsi dietro allo scandalo dell’invalicabilità della burocrazia e delle leggi obsolete.
E poi altra piaga annosa, particolarmente triste in estate ( ma anche d’inverno) da denunciare con sdegno, è l’abbandono sistematico dei genitori anziani da parte di figli sciagurati, crudeli se non criminali. I quali, dimentichi degli immensi privilegi ricevuti tramite il lavoro faticoso di tutta la vita, lasciano soli in povere case o addirittura negli ospedali padri e madri inermi e malati alla mercè di un’assistenza pubblica dove imperano gli scioperi e l’incuria.
m.alberini@iol.it                   

lunedì 1 luglio 2013

VISTO DA LEI - "Il massacro dell’Italia continua"


Cara Mariella,
fonti ufficiali affermano che, da un decennio a questa parte, si sono persi 500 miliardi di € per evasione fiscale, perdita nettamente sottostimata perché da valutazioni che vengono da ambienti non schierati, si ipotizzano, tra evasione ed elusione, tra i 150 e 200 miliardi di € l' ANNO. Se poi aggiungiamo gli sprechi della macchina dello stato, burocratica, cortomirante, corrotta ed imbecille, raggiungiamo cifre da far fatica a scriverle. In Regione e in Provincia, il personale frequentemente assunto per percorsi clientelari, non apre neppure le pratiche di competenza, timbra e va a fare la spesa per casa, se non un altro lavoro, è strapagato, ed anche quando sta in ufficio le uniche cose che girano sono i pollici. E non parliamo degli ambienti statali e delle stanze dei bottoni. Qualsiasi cosa lo Stato acquisti, viene pagata un patrimonio, quando non decidono di pagare, magari, 5 anni dopo. E abbiamo parlato solo delle questioni macroscopiche, che sono sotto gli occhi di tutti. Nonostante tutto questo, ci si chiede dove trovare i soldi, e viene considerata impresa TITANICA recuperare 10 miliardi di € per IVA e IMU. A proposito di TITANI, almeno a PROMETEO un'aquila mangiava il fegato, qui il fegato ce lo mangiamo solo noi. LORO invece, hanno il "problema" di dove organizzare il bunga_bunga e quello di scegliere il paradiso fiscale presso cui depositare i soldi rubati ai cittadini. In tempi in cui la gente è disperata fino al suicidio, i MANGIACAROGNE guardano dall'alto, masticando indolenti il boccone sanguinolento che hanno appena stappato alla vittima di turno.
Lettera firmata, ricevuta via e-mail

Gentile amico,
l’evasione fiscale deve essere assolutamente combattuta, ma non sono il milione e seicentomila controlli annunciati dal fisco che la potranno contrastare. Qui si tratta di lottare contro l’inamovibilità dell’omertà politica che si annida in tutto gli organi dello Stato e che lo stesso Governo nei fatti ammette di non poter scardinare. Siamo ridotti al lumicino della povertà, ma si continua a spendere e spandere cifre di centinaia di miliardi per uno Stato clientelare, inefficiente e ladro. Quanto citato da Angelo Panebianco nel Fondo del Corsera di sabato 29 giungo è sacrosanto. In breve, nessuno vuole porre mano al taglio drastico della spesa pubblica   più folle del mondo. Di Spending Review non si parla più. Tantomeno si riducono i pazzeschi budget di Regioni, Province, Ministeri per non parlare del folle e risibile numero di auto blu a disposizione di politici e politicanti disonesti.
Le insormontabili barricate poste dalla volontà politica di non rinunciare alla piramide burocratica innalzata per continuare ad ottenere quel 23% di voti con i quali il PD cerca di governare, si potrebbero abbattere con un decreto del Presidente della Repubblica che modifica parti della Costituzione: le sabbie mobili nelle quali l’Italia sta affondando.
Molti potrebbero definirlo un sogno irrealizzabile. E lo è infatti poiché nessuno dei componenti lo zoo della Kasta vuole cambiare questo sistema marcio e putrefatto.

E allora? Allora si vuole andare avanti così. Si vuole continuare ad aumentare il debito pubblico e far pagare al popolo, con un inevitabile rincaro delle tasse, le fantomatiche creazioni di posti di lavoro per i giovani e quant’altro.

Esiste il fondato timore che frange della nostra popolazione esasperata incominci a sparare: le armi non mancano.

Dispiace l’assenza di decisionismo e l’attendismo micidiale per la nazione di questo Governo che non si differenzia in alcun modo da tutti gli altri.

Dispiace la malafede di ciascun parlamentare che incassa cifre mensili da capogiro senza vergogna verso il “poverocristo” pensionato che vive con 400 euro al mese.
Dispiace il dilagare delle spese delle Regioni e l’inamovibilità delle Province.
Dispiace il proliferare delle assunzioni nei Comuni, soprattutto al sud, assunzioni del tutto politiche e improduttive. Ciò accade nelle Asl, negli ospedali, negli Enti pubblici ecc.
Dispiace che il menefreghismo di ciascun membro della Kasta politica e dei cosiddetti servitori dello Stato sia ormai diventata una sorta di filosofia demenziale che sta massacrando l’Italia.
m.alberini@iol.it