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lunedì 15 luglio 2013

VISTO DA LEI - "La piovra"

Cara Mariella,
nell’ultimo decennio si è concretizzato l’acme del disastro economico-social-politico italiano. Purtroppo, prima di questo decennio, la maggior parte degli Italiani non si è mai preoccupata di sorvegliare l’operato dei nostri famigerati politici. Ma, ormai da parecchi anni, la parte di  popolo sana, quella che non campa di burocrazia,  si è resa conto di quanto accade nei palazzi, e ha smesso di votare. Quale migliore ingiuria per dimostrare il loro sdegno? Nonostante ciò, il non voto è ancora improduttivo nei riguardi del gestione politica ed economica del Paese. I signori dei palazzi evidentemente ci prendono per scemi. Ma quanto pensano di poter continuare?....
lettera firmata, ricevuta via e-mail

Carissimo lettore,
in Italia ha preso piede un dogma incontrovertibile: il continuo aumento della spesa pubblica a beneficio proprio dell’enorme PIOVRA, la quale con il corpo ben piazzato su Roma, allunga i suoi tentacoli da nord a sud da est ad ovest dell’Italia.
Le speranze riposte in primavera in questo nuovo governo sono scomparse. Dal Ministro del Tesoro fino ai tutti i ministri che si occupano dell’ economia giungono segnali deprimenti di inabilità a gestire la catastrofe. Appare loro impossibile togliere del tutto l’Imu sulla prima casa e rinunciare all’aumento dell’IVA. Però non sembra loro sbagliato accennare al probabile aumento della spesa pubblica ecc. Diremmo un aumento per loro irrinunciabile. Certo in tal modo si continua ad ARRICCHIRE LA  PIOVRA  E A RIDURRE ULTERIORMENTE ALLA FAME gli Italiani produttivi. E come giudicare un Sindaco di Firenze che si reca, non si  sa a spese di chi, in visita al Capo del governo tedesco ed anche, a breve  progetta una visita anche al Presidente degli Stati Uniti?  
Ha ragione, caro lettore, quando afferma che ci prendono per scemi. Fino ad oggi, astinenza dal voto a parte, non abbiamo dato altri segni di ribellione. Certo non vogliamo arrivare  alla guerra civile che si sta svolgendo nei Paesi arabi. Ma tumultuose piazze in tutta Italia rigurgitanti di folle furiose contro lo status quo corrotto e degenerato di chi gestisce il potere  forse potrebbero provocare in po’ di strizza nel didietro di quei signori che scaldano le poltrone in Parlamento, in Senato e in tutti i punti nevralgici delle cariche dello Stato e del Parastato. Gli scettici affermano che ciò non accadrà mai perché gli Italiani non ne hanno il coraggio. Ma noi diciamo, attenzione amici e nemici,  Piazza Tahrir insegna.

m.alberini@iol.it 
































 Visto da lei di Mariella Alberini per Economiaitaliana.it 15.7.013

La piovra

Cara Mariella,
nell’ultimo decennio si è concretizzato l’acme del disastro economico-social-politico italiano. Purtroppo, prima di questo decennio, la maggior parte degli Italiani non si è mai preoccupata di sorvegliare l’operato dei nostri famigerati politici. Ma, ormai da parecchi anni, la parte di  popolo sana, quella che non campa di burocrazia,  si è resa conto di quanto accade nei palazzi, e ha smesso di votare. Quale migliore ingiuria per dimostrare il loro sdegno? Nonostante ciò, il non voto è ancora improduttivo nei riguardi del gestione politica ed economica del Paese. I signori dei palazzi evidentemente ci prendono per scemi. Ma quanto pensano di poter continuare?....
                                                         lettera firmata, ricevuta via e-mail
Carissimo lettore,
in Italia ha preso piede un dogma incontrovertibile: il continuo aumento della spesa pubblica a beneficio proprio dell’enorme PIOVRA, la quale con il corpo ben piazzato su Roma, allunga i suoi tentacoli da nord a sud da est ad ovest dell’Italia.
Le speranze riposte in primavera in questo nuovo governo sono scomparse. Dal Ministro del Tesoro fino ai tutti i ministri che si occupano dell’ economia giungono segnali deprimenti di inabilità a gestire la catastrofe. Appare loro impossibile togliere del tutto l’Imu sulla prima casa e rinunciare all’aumento dell’IVA. Però non sembra loro sbagliato accennare al probabile aumento della spesa pubblica ecc. Diremmo un aumento per loro irrinunciabile. Certo in tal modo si continua ad arricchire la PIOVRA  E A RIDURRE ULTERIORMENTE ALLA FAME gli Italiani produttivi. E come giudicare un Sindaco di Firenze che si reca, non si  sa a spese di chi, in visita al Capo del governo tedesco ed anche, a breve  progetta una visita anche al Presidente degli Stati Uniti?  
Ha ragione, caro lettore, quando afferma che ci prendono per scemi. Fino ad oggi, astinenza dal voto a parte, non abbiamo dato altri segni di ribellione. Certo non vogliamo arrivare  alla guerra civile che si sta svolgendo nei Paesi arabi. Ma tumultuose piazze in tutta Italia rigurgitanti di folle furiose contro lo status quo corrotto e degenerato di chi gestisce il potere  forse potrebbero provocare in po’ di strizza nel didietro di quei signori che scaldano le poltrone in Parlamento, in Senato e in tutti i punti nevralgici delle cariche dello Stato e del Parastato. Gli scettici affermano che ciò non accadrà mai perché gli Italiani non ne hanno il coraggio. Ma noi diciamo, attenzione amici e nemici,  Piazza Tahrir insegna.

                                                          m.alberini@iol.it