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sabato 22 dicembre 2012

VISTO DA LEI - "IL PAESE DEMOLITO DALLA CORRUZIONE"

Nelle sontuose sale da pranzo della Politica Italiana, sparse per l’intero territorio, dove la corruzione ha occupato il posto della pizza, iniziando da un semplice caffè rubato, per finire con più ricchi menù serviti dai Master Chef della  Politica Italiota, dove si può leggere giornalmente su quasi tutte le nostre principali testate giornalistiche, le innumerevoli specialità:  imbrogli, furti di ogni genere, presentati dal linguaggio a pagamento. Una gara aperta alla libera abbuffata, riservata a tutti i rappresentati Politici senza vergogna, con l’invito allargato anche ai Consiglieri, Consulenti e amici dello stesso colore, dove gli imbrogli e le ingiustizie rappresentano alti meriti nelle capacità demoniache impunite per i tanti privilegiati della Casta. E’ maggiormente vergognoso quando i Capi corrotti sono rappresentanti di partiti politici della Chiesa come Comunione e Liberazione, identici o forse peggio del resto del gregge, i quali tendono a mettere in dubbio tutte le belle filosofie di amore e onestà spaparanzate per millenni in contro tendenza. La settimana scorsa mi trovavo in America e in una riunione mi hanno chiesto perché in Italia è tanto diffusa la Mafia, la Corruzione Politica, lo spread, l’Euro in prestito a pagamento, industrie che chiudono e altre che si trasferiscono, importando gran parte delle necessità nazionali dall’estero, invece di produrle localmente. Molti Americani si chiedono se la Civiltà Italiana è arrivata al termine. La mia risposta (yes I get it), cari amici Americani: queste sono tutte nobili  considerazioni dei meriti Italiani del passato DC, PC, PSI, PD, PLD, Mafia, Corruzione, Inflazione alle stelle poi sostituita con lo Spread, ecc. Oggi il paese è progredito e va di moda il furto imposto, la speculazione e gli imbrogli Istituzionalizzati per imposizione, per legge. Hanno rubato 2 mila miliardi di Euro pari a 2.631,8 miliardi di US Dollars alla data del 16 Dicembre 2012, ma non è tutto. Se aggiungiamo i debiti delle Regioni, Province, Comuni, Industrie e delle Famiglie, il debito Italiano è sicuramente il doppio di quello dichiarato. Gli Americani presenti si lasciano scappare una espressione di inquietudine: “Oh my Jesus”.  In Italia siamo già alla canna del gas, avviandoci allo schiavismo. Vedete: l’Italia non è l’America, qui regna il gangsterismo ufficiale, le leggi non contano, la Giustizia non è per tutti, la Costituzione è abolita, il Cristianesimo è un’altra scure che funziona secondo gli interessi di parte. Sui giornali esteri a pagamento appaiono inediti di gloria che attribuiscono grandi meriti al nostro attuale Imperatore Mario Monti piovuto dalle tenebre, il quale, con il supporto di tutti i vecchi Partiti e della Chiesa, ha riversato sui cittadini tutti i debiti contratti per anni dalla mala politica e dalla malafede di alcuni spirituali, mentre il Popolo Italiano auspica da secoli la fine del gangsterismo Istituzionale. Da queste continue debolezze, abbiamo gli occhi del mondo puntati e pronti alla conquista del nostro territorio e delle nostre Industrie. Da una parte l’Africa e l’Asia sono già in movimento, espandendosi alla conquista del Paese con uomini e mezzi di investimento, mentre dall’altra la Germania insiste nel mettere ordine nei nostri debiti e rimunerazioni del servizio Politico, ma la Casta non ci sente, incolpando la Germania di essere troppo severa verso la bella vita intrapresa dai nostri Politici.  Alla Nazione serve un condottiero giusto e leale al Paese, esattamente quello che è all’ordine del giorno dei cittadini da oltre sessant’anni, per salvare questa grande e bellissima nave Italia allo sbaraglio. Se non si esce da questa accozzaglia di ipocrisia Politica dei Partiti che inebriano le masse di elettori facili da raggirare, qualsiasi vittoria elettorale sarà sempre ed assolutamente priva di valore, continuando a premiare gli stessi venditori di fumo decisi a non cambiare il sistema per salvaguardare i propri interessi.
Lettera firmata, ricevuta via e-mail
 
Caro amico,
se tutti gli Italiani si responsabilizzassero e chiedessero di trasformare questa oligarchia istituzionalizzata in una Repubblica Presidenziale con poteri per realizzare le vere indispensabili riforme, non sarebbe difficile trovare quel condottiero leale e giusto che in poco tempo potrebbe risanare il nostro Paese. E dimezzando le spese dello Stato e della Politica troverebbe i fondi necessari (senza l’Imu che dovrebbe abolire come primo provvedimento) per rimettere in moto produttività delle imprese, prima fra tutti l’edilizia, motore indispensabile al risanamento. Ma per ottenere ciò, gli Italiani dovranno arrivare all’astensionismo dal voto più alto possibile in modo da mettere in crisi l’attuale sistema partitico ormai in decomposizione avanzata.
La rinascita dell’Italia è dunque in mano agli Italiani come sempre è stata. Solo che per 60 anni, essi hanno votato male e senza prendere coscienza a quali politicanti stavano affidando il nostro destino. So bene che ripeto cose già scritte. Solo che “Visto da lei” le ha dette molto prima che eminenti colleghi del Corriere della Sera si decidessero a parlare chiaro. Primo fra tutti, cito di nuovo Piero Ostellino che non risparmia la sua visione di chiara realtà nè a Monti, nè a Bersani, ne’ al Presidente Napolitano.
Da questo pantano, si può uscire soltanto con un plebiscito contro tutti i Partiti: il non voto. E non votando M5Stelle per protesta o i partitini per paura che vinca il PD. Di certo il PD potrebbe avere una vittoria sicura procurata dal suo popolo di “clienti” che vengono mantenuti dalla politica della burocrazia, costruita ad arte per tenere uniti quei votanti che mantengono lo status quo alla faccia degli Italiani onesti e di buona volontà. Quegli Italiani che lavorano senza padrini politici e si spaccano la schiena per mandare avanti con il loro sudore tutto il Paese. Inutile inveire contro Monti o il suo opposto Berlusconi. Rappresentano la vecchia politica dalla quale dobbiamo fuggire per evolvere, andare avanti in modo radicalmente diverso.
Intanto, auguro a tutti gli amici che mi seguono un sereno Natale e, per quanto possibile, un 2013 risolutivo dei grandi problemi in atto. “Visto da lei” riprende la pubblicazione sul blog da sabato 12 gennaio. Ad maiora.
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sabato 15 dicembre 2012

VISTO DA LEI - “QUALE FUTURO PER GLI ITALIANI?”

Cara Mariella Alberini,
sembrerebbe che gli ultimi eventi Politici del Paese conducano al mangiamoci tutto e subito. Dai recenti risultati delle primarie del PD, alziamo i calici e brindiamo, ha vinto la vecchia politica disfattista un po’ Socialista, un po’ Comunista, molto’ menefreghista e largamente indirizzata sugli interessi dei Partiti, foraggiati da soldi Pubblici e Privati, oltre alla corruzione e alla Mafia Istituzionalizzata: confermando da più parti che l’Italia è nella dirittura di arrivo al baratro. Gli Italiani speravano nel cambiamento e in cambio hanno ricevuto un bel pugno sul muso.
Dietro le quinte i grandi vecchi manovratori della Repubblica hanno lavorato indefessamente per convincere le deboli menti che la “D” per Democrazia, furbescamente inserita in qualsiasi Politica di Regime: significa Poteri ai nemici della Nazione, guidati dai Partiti di interessi contrapposti al bene comune. Ci duole constatare che siamo arrivati al momento tragico dove molte Regioni Italiane chiedono la secessione da Roma amministrata da sciacalli, i quali non convincono più le masse, ad eccezione di quei quattro abitudinari, pagati per sventolare le vecchie bandiere della corruzione e della speculazione Politica. Se ben ricordate quella famosa “D” iniziata con la DC in armonia con il PC (i più grandi carnefici della storia) i quali hanno saccheggiato il Paese. Poi in ordine di sventure il PD con i Sindacati gli hanno dato il colpo di grazia e per ultimo il PDL unito ai Polentoni che hanno consumato 18 anni a sonnecchiare, mentre l’Economia andava in rovina, invece di costruire Prigioni per i Politici e per gli operatori delle Ingiustizie. Nelle casse dello Stato oltre alle remunerazioni privilegiate della Casta, mancano duemila miliardi di Euro pari a 4 mila triliardi di lire. Ecco le ragioni dello Spread. (Il 126% del PIL). Il tanto chiacchierato ricorso all’ausilio dei Professori, una formazione di incapaci che dovevano affrontare il toro per le corna per mettere ordine nella politica: un completo fallimento che avrà lunghe ripercussioni negative sul futuro del Paese, abitato in maggioranza da masochisti immaturi che non reagiscono per un effettivo cambiamento. Migliaia di idee sconclusionate che finiscono col premiare una Casta di indemoniati: si sono impossessati del Paese attribuendosi privilegi pazzeschi.  La politica non funziona?  La Sanità non funziona? Le Pensioni non funzionano?  La Scuola non funziona? L’Industria non funziona? Il lavoro non c’è più. La povertà e l’Ingiustizia rappresentano il fallimento della Politica.  Funziona solo  il costante arretramento della nostra civiltà. L’Italia sta vivendo un lungo periodo di incapacità ideologiche, orchestrate in simbiosi con la Giustizia e il Clero, evadendo le responsabilità e le giuste punizioni per i tanti anni di continui errori con speculazioni, furti e imbrogli di ogni genere. Dai grandi uomini del passato descritti nei libri di scuola come esempio di capacità e di amor patrio, tradotti in un popolo di persone avvitate nella corruzione, nella speculazione e nell’ignoranza. Per rimettere a posto il Paese bisognerebbe introdurre la pena capitale per i servitori Pubblici, i traditori della Patria, esattamente come fanno in Cina, e dopo le prime 500 esecuzioni, il Paese diverrebbe un gioiello di esempio per l’Europa e per il mondo. Dinnanzi a un quadro simile, sarebbe più redditizio formare un nuovo Pensiero Politico per raccogliere tutte le persone di buon senso nella formazione di un Partito denominato “il Partito del WC” che tradotto in Italiano può significare tante cose, ma sono certo che riceverebbe molti assensi perché l’uso del WC tradizionale potrebbe anche essere inteso come una importante funzione fisiologica di prima necessità.
Come ultima macabra azione del nuovo Governo, formato da avanzi della società, per favorire la presenza dei morti viventi che occupano le poltrone privilegiate del Paese, hanno esteso il diritto alla pensione dei lavoratori sino ai 70/75 anni, in modo che i lavoratori passano dal lavoro direttamente al sarcofago e nel frattempo i giovani potranno lavare i vetri delle vetture ai semafori stradali sino al richiamo nell’eternità. Per tutto il periodo del Governo Monti ha regnato la falsità, la disinformazione e l’accanimento malefico contro i cittadini, facendo intendere che le azioni compiute dai Tecnici con oltre cinquanta nuove leggi a mungere soldi, erano forzature necessarie per il salvataggio del Paese. Niente di più falso, il Paese è sostanzialmente peggiorato in tutti i settori, e i chiodi infilzati sul corpo dei cittadini, hanno avuto l’approvazione e la complicità di tutti i Partiti, dal Senato al Parlamento, con la firma finale di Re Giorgio, senza toccare i privilegi della Casta che pesano come una spada affilata sul futuro. Se esiste ancora un po’ di giustizia terrena, a questa gente bisognerebbe portar via i pantaloni, perché non gli appartengono. L’intero Paese è stato messo a soqquadro, migliaia di attività hanno chiuso, altre sono state cedute a concorrenti esteri, molte grandi Industrie se ne sono andate sbattendo la porta, con gravi conseguenze presenti e future, strozzando sempre più i diritti dei cittadini, senza alcun cenno a correggere lo spreco Politico che è la causa primaria del fallimento Italiano. Non si riesce a capire quei quattro milioni di elettori che hanno persino pagato per sostenere la continuazione di una classe politica disastrata, la quale giorno dopo giorno accresce le sofferenze sino al tonfo finale.
Lettera firmata, ricevuta via e-mail
 
Caro Antony,
tranne la Merkel,  siamo tutti d’accordo sul disastro dell’economia italica aggravato dal governo Monti. Il quale dopo tale misfatto, secondo la solita demeritocrazia in atto nel Bel Paese, a breve gode di ottime possibilità di accomodarsi sulla Poltrona Quirinalesca. Sempre che non si “sacrifichi” e accetti di tornare a Palazzo Chigi e riaccomodarsi sulla poltrona di Presidente del Consiglio. 
Dal dopo guerra, mai gli Italiani hanno sofferto tante privazioni causate dalla demenziale tassazione che i Professori ci hanno inflitto, unico “geniale” rimedio contro i danni di 60 anni di governanti disonesti, irresponsabili  e menefregisti nei confronti del loro Paese. Ma non sono d’accordo però che nei secoli prima dell’Impero Romano e del Cristianesimo non ci fosse corruzione, ingiustizia, crimini e malcostume: esistono da quando esiste l’uomo. Come la maggioranza degli Italiani, non vedo alcun miglioramento nel prossimo futuro. Molti in grado di farlo scappano all’estero, nauseati dall’indecenza della Partitocrazia. Vogliamo vedere come gli “eletti” del 2013 seguiranno la famosa “agenda Monti”? Tra l’altro il signor Bersani, che sprizza felicità al pensiero di diventare Premier e adesso trema al pensiero che SuperMario accetti la pressione europea per l’investitura, non ci ha esternato alcun programma di un suo eventuale governo. L’unico che traccia una linea di estremo rigore per tagliare il 50% dei costi della Politica è Grillo che sta calando nei sondaggi. Ma rimane un comico e…quasi quasi fa rimpiangere il Bossi prima maniera… E adesso che Berlusconi è tornato la pantomima si è allargata. Lui si esprime come fosse il SALVATORE dopo il maleficio di Monti, ma non vediamo proprio cosa possa rimediare dato che, quando poteva, non l’ha fatto.
No, carissimo amico, nulla da ridere: qui ormai ci sono rimasti soltanto gli occhi per piangere.   
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sabato 8 dicembre 2012

VISTO DA LEI - "Soltanto gli ITALIANI possono far rinascere l'Italia"

Gentile dott.ssa Alberini
indubbiamente il momento è molto grave e l'incapacità dei  politici di rinunciare ai propri privilegi per salvare la Nazione non permette di affrontare sia gli aspetti essenziali che quelli di immagine con la dovuta correttezza. Alla popolazione sono rimaste poche possibilità di contrasto: le vacue proteste, le manifestazioni di piazza, internet o poco altro. Le vacue proteste ormai sono al parossismo, in ogni occasione non si parla d'altro che di Kaste (attenzione il plurale è voluto per le tante egualmente potenti, dannose ed auto garantiste), ma l'unico risultato è consistito nella pur importante presa di coscienza che ormai molto nel nostro sistema non funziona. Le manifestazioni di piazza, certo non è un'idea pazza e sarebbero importanti in una situazione in cui l'obiettivo della protesta si sentisse veramente colpito e costretto, ma ciò può a malapena accadere se si riuscisse a mobilitare una quantità abnorme di persone, capaci di superare scetticismo, senso del pericolo e pigrizia, pur di presentare oggettivamente il proprio scontento. Come in Egitto i manifestanti contro il Presidente Morsi che si è arrogato tutti i poteri. Pensa che sia possibile senza un'adeguata organizzazione già facente parte del sistema? Non credo, ed allora la manifestazione o viene sottovalutata e considerata solo come qualche cosa di coreografico, o viene strumentalizzata da qualche formazione partitica, o, peggio, da gruppi di estrema sinistra (i c.d. centri sociali) con gli effetti che tutti paventiamo. Oggi abbiamo Internet il cui effetto abbiamo potuto misurare nei paesi del sud Mediterraneo e con il successo di Grillo. E' una strada forse percorribile per far sentire democraticamente la propria voce. Anche poche persone capaci e disponibili possono mobilitare un'intera Nazione, forse avrebbero bisogno di qualche supporto ed appoggio, ma nulla che non possa farsi con risorse e capacità facilmente reperibili al di fuori dei controllori dei media (il vostro giornale insegna). Certo in questo caso si può pensare ad una manifestazione, ma con uno scopo ben preciso, chiaro e definito, per evitare qualsivoglia strumentalizzazione. E cosa proporre? Mah, nella mia ignoranza delle norme che ci governano, ho sviluppato un'idea che forse potrebbe realmente avviare un inizio di cambiamento, e la formulo anche per sapere se è giuridicamente praticabile. L'espansione dei privilegi deriva dal vecchio problema di chi controlla i controllori. Fintantoché le decisioni relative al trattamento, alle prebende, ai controlli, alla formulazione dei diritti e dei doveri dipendono dai destinatari delle stesse, che poi risultano costantemente irresponsabili nei propri errori, non possiamo attenderci nulla di diverso da quello che stiamo vivendo (e, ribadisco, non solo per la casta dei politici). Se invece tali responsabilità potessero essere delegate ad una autority non dipendente dal particolare gruppo di appartenenza, ed anzi da questo completamente indipendente, allora forse la tautologia potrebbe essere interrotta. Non sono ovviamente in grado di formulare qui una precisa metodica, anche se qualche idea l'avrei, ma ritengo che non manchino conoscenze ed intelligenze giuridiche capaci di risolvere brillantemente il problema. Se quindi si potesse uscire con una proposta di legge d'iniziativa popolare ben formulata e raggiungere con essa un numero molto elevato di adesioni (e forse questo è il momento giusto), beh, allora ritengo che ben pochi membri dell'attuale kasta avrebbero la forza per opporvisi. Certo bisognerebbe vigilare per evitare travolgimenti in fase di approvazione, ma, se il tutto fosse ben formulato e ben sostenuto certo si potrebbe pensare di raggiungere qualche risultato. Forse pecco di ingenuità nello sperare di riuscire a fare qualcosa di utile, ma il mio timore è che, in caso contrario, si moltiplichino le possibilità di una risposta antidemocratica favorite dal malcontento e dal mancato rispetto delle autorità e degli organi istituzionali, rispetto il cui livello ha oggi giustamente raggiunto minimi storici. I movimenti popolari, anche se ostacolati con la forza, hanno sempre portato al cambiamento della struttura politica, si tratta di riuscire a convogliare gli enormi potenziali della protesta su canali di democraticità e rispetto delle altrui opinioni, senza che nessuno possa intraprendere strade di violenza ed illegalità od abbia la possibilità di ergersi a nuovo dominatore od intoccabile. In un periodo in cui dobbiamo tagliare tutti gli sprechi per orientare le risorse verso la soluzione di reali e pressanti problemi, i pericoli di derive autoritarie sono fortissimi (la storia insegna). Alla parte cosciente e responsabile della popolazione ritengo debba affidarsi il compito di surgere spontaneamente a garante della democrazia e controllore della gestione della cosa pubblica. Pensa che si riesca organizzare almeno il germe di una simile iniziativa? E cosa possiamo aspettarci dal ritorno in campagna elettorale di Berlusconi?
Lettera firmata, ricevuta via e-mail

Caro amico,
da almeno 30 anni gli Italiani “coscienti e responsabili” avrebbero dovuto impegnarsi a votare con reale cognizione di causa e, in tal modo, sventare l’attuale piramide di inamovibile potere burocratico, creata ad arte per mantenere il potere assoluto dei Partiti sull’Italia di oggi. Infatti è proprio la BUROCRAZIA CHE IMPEDISCE agli uomini di buona volontà di attuare le indispensabili riforme all’interno di tutto l’apparato ministeriale e istituzionale e di ridurne i mega budget. In data 5.12 sul Corriere della Sera Piero Ostellino scrive  che se arriva un Ministro onesto alla ricerca di e ridurre i costi del proprio Ministero, subito il Direttore Generale lo blocca adducendo pericolose problematiche interne per il futuro lavoro del nuovo e inesperto Eletto. E cosi va avanti anzi indietro tutto il sistema Italia bloccato da quel potere burocratico che, a prezzo della catastrofe ITALIANA, non INDIETREGGIA di un millimetro. Abbiamo visto l’assoluta incapacità del Governo Monti di attuare le minime riforme (vedi le 38 Province da eliminare sia pur accorpandole ecc.). Così è sotto gli occhi disperati degli Italiani la pressione fiscale più pesante d’Europa che sta dilaniando il Paese: unica iniziativa in atto approvatissima dalla maggioranza entusiasta di poter divorare i nuovi introiti fiscali. In tal modo gli Italiani pagano quei 30 anni di ignoranza politica, di voto a occhi chiusi o semiaperti, di pigra acquiescenza sulla piramide burocratica che ci sta distruggendo. Non so a cosa porterà Il ritorno in campo del Cavaliere. Non certo a toglierci l’IMU come promette poiché questa volta il PDL sarà all’opposizione: e Berlusconi non è mai stato capace di fare una vera e dura opposizione. E anche se evita di pubblicizzare il bunga bunga, non potrà certo far sparire il “magna-magna” politicizzato.
Dobbiamo farla noi una fortissima opposizione a questo marcio sistema rifiutandoci di votare ancora per questa masnada di ladroni istituzionalizzati. E dopo aver spazzato via questa oligarchia disonesta, pretendere la Repubblica Presidenziale a capo della quale chi scrive ripete ancora vedrebbe come  statista di notevole spessore Mario Draghi.

m.alberini@iol.it
www.mariellaalberini.it
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sabato 1 dicembre 2012

VISTO DA LEI - “Astensionismo unica arma degli Italiani”


Visto da lei di Mariella Alberini per 1.12.012

 
Cara Mariella Alberini,
in Italia non abbiamo  Democrazia,  ma un cane che si morde la coda azionato dalla Mafia Istituzionalizzata. La Giustizia dovrebbe arrestare la Giustizia perché non arresta i grandi delinquenti. L’Ilva pagava Politici e Sindacati per tacere, mentre la gente moriva. La Giustizia sapeva ma non interveniva. Il Governo paga i Partiti Politici per tacere e si mantengono a vicenda rubando i cittadini. La Giustizia lo sa, ma non interviene perché è tutto un minestrone. A me hanno rubato la casa e la pensione per regalarla al PD e Compagni. Bersani ha intascato novanta mila Euro per nascondere il marciume e dire bella è l’Italia, si mangia e si beve alla faccia degli stupidi… I Cattolici stanno abbandonando la Chiesa e se incontrano un prete sul marciapiede cambiano strada.  Hanno detto basta: la filosofia del sistema ha fatto acqua per duemila anni ed è arrivata l’ora del giudizio.
Cara Mariella,
primarie: adesione oltre ogni immaginazione. Siamo proprio di bocca buona…!!!
Lettere firmate, ricevute via e-mail
 
Cari Amici,
vedo la cosiddetta “forte adesione” alle primarie del PD soltanto come un tentativo di cercare di aiutare Renzi contro Bersani. Hanno votato molti di quelli che non voteranno alle elezioni politiche del 2013. Lo so per certo poiché numerosi miei conoscenti lo hanno fatto con questo intento. Quindi non penso affatto che “quell’affluenza” sia un sintomo di quanto succederà a marzo 2013. A questo punto la situazione italiana è drammatica, ma non dimentichiamo che non solo  Spagna e Grecia stanno male. Anche Francia e Germania hanno gravissimi problemi. Non mi stancherò mai di ripetere che l’unica “rivoluzione” che gli Italiani di oggi sono in grado di attuare è l’astensionismo più totale. E dobbiamo passare la parola a tutte le persone conosciute o meno per promuoverlo. Con il 60% di aventi diritto al voto astenuti, non è possibile si possa formare un qualunque governo legittimo sia pure capitanato dal PD. Tutti conoscono la vergognosa, disonesta posizione del ceto politico, il quale, sprezzante della miserabile situazione economica del Paese e dei cittadini, continua disgustosamente ad impinguarsi con emolumenti enormi mai meritati e a delinquere:  meglio di tutti lo sa Napolitano.
Se ciò accadesse,  persino il Presidente della Repubblica dovrà prendere atto della status quo  e aprire ad un rinnovamento della Costituzione ed anche ad una eventuale Repubblica Presidenziale, per la quale chi scrive ritiene molto capace  Mario Draghi. Il quale penso sia in grado di ridurre davvero quei costi della politica e quindi  dello Stato che risanerebbero l’Italia senza l’aiuto dell’Europa.
Di certo è questa solo la mia immodesta opinione ma…”episodio Renzi” a parte continuiamo a lottare per l’astensionismo. Dopo resta solo la lotta armata.

m.alberini@iol.it
www.vistodaleidimariellaalberini.blogspot.com 

sabato 24 novembre 2012

VISTO DA LEI - “Il POTERE-PIOVRA istituzionalizzato va distrutto”

Gentile Mariella Alberini,
ogni Nazione di questo povero mondo ha i suoi meriti o demeriti in ambito delinquenziale a tutti i livelli, soggetti al controllo e punizioni delle Leggi applicate secondo le interpretazioni degli interessi Politici del momento, oppure un po’ più su: assoggettati ad ambiti premi tra i quali il Nobel ed altri riconoscimenti per servizi resi alla Comunità, con promozioni, concessioni, libertà d’azione, anche quelle libertà destinate agli intoccabili dove la legge spesso vacilla. Il nostro Paese ha un ambito riconoscimento denominato “Il Premio del Potere” superiore al Nobel, che alcuni ottengono su basi giornaliere o mensili, ed è destinato esclusivamente ai Politici, alla Giustizia, ai rappresentanti della Chiesa ed agli autori manovratori della disinformazione Mediatica di Partito. Per punire la volpe “Berlusconi” hanno impiegato quarant’anni, escogitando un’accusa virtuale come uomo tendenzialmente portato a delinquere. Naturalmente non era da solo, ma circondato da una tribù di galantuomini appartenenti alle varie Caste Politiche, le quali per ragioni di interessi personali lo hanno sopportato, aiutato e magari anche sfruttato sino alla fine e poi gettato nella pattumiera. Mi domando, e in tanti si domandano, perché solo lui, quando in ambito Politico, Giuridico ed Ecclesiastico, abbiamo avuto individui peggiori e mai sfiorati dalla Giustizia, non una sola volpe, ma una lunga lista di sciacalli.I quali indisturbati per decenni hanno consumato le risorse Nazionali creando un debito pubblico impossibile a onorare. Per anni ci hanno convinti che il punto di arrivo per un reale equilibrio dell’umanità sarebbe stata la Democrazia, come risorsa infallibile imperniata sulla Scienza Matematica Sociale, dove ogni essere si equivale, dove ogni uomo ha il diritto alla parola, il diritto di dignità, i diritti umani. Ebbene, da come possiamo constatare nel nostro Paese, siamo in piena Democrazia Demenziale e non notiamo alcuna differenza con il passato Regime istituito dai Gerarchi Fascisti, i medesimi Facsimile di Gerarchi che ci ritroviamo con l’attuale Totalitarismo selvaggio applicato dal più forte, incoronato con “il Premio del Potere” il quale pensa di inginocchiare l’Italia con i manganelli e con i carri armati pronti con i motori accesi.

Cara Mariella,
Ci risiamo. E’ saltata la norma che prevedeva l’abolizione del vitalizio per i consiglieri regionali attuali con meno di 10 anni di «servizio» e con meno di 66 anni.Nata con l’obiettivo di evitare che il vitalizio fosse assegnato a gente come Franco Fiorito, il consigliere in arresto per essersi appropriato dei fondi pubblici destinati dalla regione Lazio al Pdl, la disposizione era contenuta nel decreto sui tagli ai costi della politica degli enti locali presentato dal governo lo scorso 10 ottobre che la Camera ha approvato martedì scorso. Nel testo definitivo, al comma «m» dell’articolo 2, è scritto che l’abolizione del vitalizio ai consiglieri attuali non si applica se la Regione lo ha già abolito. Tutto bene, dunque? No perché praticamente tutte le Regioni hanno eliminato il vitalizio ma con un piccolo dettaglio: la sforbiciata scatta a partire dalla prossima legislatura. E così i 71 consiglieri attuali del Lazio (e i 14 assessori non eletti) potranno ottenere il vitalizio fra poche settimane, al termine del loro mandato. Non solo: caso unico fra le Regioni italiane, i consiglieri laziali potranno ottenerlo a soli 50 anni, sia pure con piccole penalizzazioni. Ma chi è quel fenomeno che ha introdotto questo comma? Mostratecelo de visu in prima serata.Questi sono gli argomenti che l’uomo del colle dovrebbe sviscerare invece di esordire con le solite banalità. Egregio Napolitano, questa è una presa per il culo ed i nostri culi, dopo tutte queste prese, gridano vendetta. E’ di qualche giorno fa una sua dichiarazione, sentita in tv con le mie orecchie, che mi ha lasciato allibito, recitava pressappoco così: ”DOBBIAMO LEVARCI DALLE PALLE QUESTO DEBITO PUBBLICO, (ndr 2000 miliardi di €), CHE CI STA SOFFOCANDO”.CHE SCOPERTA SIGNOR PRESIDENTE !!! E COME??? Se lei è d’accordo azzardo qualche consiglio.Primo consiglio: abbia il coraggio di dire ai suoi concittadini, anche a quelli che credono di avere il futuro assicurato dai risparmi di una vita, che in realtà sono poveri in canna perché i loro crediti, nei confronti dello Stato, sono ormai carta straccia.Secondo consiglio: prenda a calci in culo, se non ce la fa si faccia aiutare, tutti i parassiti della kasta, di cui lei ben sa, altro che super stipendi, super pensioni, super vitalizi, super benefit o quant’altro.Terzo consiglio: chiuda il Quirinale, che a fronte di un’utilità prossima allo ZERO, con i suoi 2800 dipendenti e con un numero impressionante di auto blu a disposizione, ci sta costando una follia. Al limite, si faccia dare una scrivania di fianco a quella del presidente del consiglio che basta e avanza.Quarto consiglio: una volta a spasso, voi, 2801 cittadini, non rientrate dalla finestra com’è vostro uso e costume, Ah…, un’ultima cosa: si porti via anche Fini e Schifani con le loro platee: servono meno di lei. Buona giornata presidente di una nazione di barboni, noi andiamo a lavorare perlomeno finché Dio ci lascerà un lavoro. Un’esortazione per tutti i lettori: se volete rovinarvi la digestione, andate sul sito del quotidiano telematico IMOLAOGGI, http://www.imolaoggi.it/?p=32337 , Sotto il titolo: “REGALIE E SPRECHI DEL GOVERNO DA MARZO A NOVEMBRE DEL 2012”, tengono aggiornata un’interessante lista degli incredibili sprechi di questo paese. Grazie presidente, a lei e a tutta la combriccola che ci ha governato dal 1861 in poi.
Lettere firmate, inviate via e-mail

Cari lettori,
non è una novità:siamo sudditi di uno strapotere distruttivo dalle dimensioni di una gigantesca piovra che da almeno 40anni ha allungato i suoi tentacoli in ogni angolo del nostro Paese. Questo disastro economico è stato creato dal sistema dei Partiti e di tutti gli enti statali che si sono insinuati in tutti i gangli vitali del Paese come un cancro in metastasi. Vale la pena ricordare che in Italia, negli anni Cinquanta, venne creata un’industria privata che ci portò ad essere la quinta potenza industriale nel mondo. Fu allora che la Politica inventò un’industria di Stato che non fece  concorrenza a quella privata sui prodotti, ma sull’invenzione di lacci e lacciuoli per imbavagliare le iniziative degli industriali. Non dimentichiamo l’invenzione dell’Intersind (Organismo contrapposto alla Confindustria) che firmava contratti nazionali antieconomici e costringeva la Confindustria a doversi adeguare. Così, da una parte venne minata l’efficienza dell’industria privata e dall’altra si spinse la Magistratura dare sempre torto nelle vertenze lavorative alla parte imprenditoriale. Il risultato di questa politica efferata è sotto i nostri occhi. L’industria privata è scomparsa e quella statale si è autodistrutta: ricordiamo la svendita della Sme fatta da Prodi a De Benedetti. Tutto ciò ha portato circa 15 milioni di Italiani a vivere di stipendi politico-statali mortificando tutti quelli che invece ancora cercano di lavorare con il sudore della fronte.
Si parla tanto della disoccupazione dei giovani, ma nessuno spiega perché 8 milioni di extracomunitari riesce a lavorare perché accetta qualunque tipo di lavoro.
Non si può avere alcuna speranza che l’Italia si risollevi se non si riuscirà a distruggere la piovra gigantesca del potere politico che impedisce al Paese qualunque soluzione miri a ridurre il guadagno illecito del parassitismo istituzionalizzato. Se alle elezioni politiche 2013, prevarrà la PIOVRA e tutto continuerà a crollare, ancora una volta saranno gli Italiani che non hanno saputo difendersi e ribellarsi. Ma ribellarsi davvero.

sabato 17 novembre 2012

VISTO DA LEI - “Peggiokrazia senza fine…”

Gentile sig.ra Alberini,
mi sono soffermato a leggere la e-mail di un conoscente che abbiamo in comune.
Francamente, per quanto sia rimasto amareggiato (e senza via d’uscita per un risultato migliore secondo Le sue parole), mi chiedo quale possa essere il futuro di coloro che attualmente sono bambini, senza sogni, desideri (perché non hanno idea dell’Italia che li aspetta), ma che si ritroveranno un Italia, piena di rancore, prodotta da un passato che farà pagare le conseguenze dell’essere stata troppo permissiva e “sbadata” nei confronti di chiunque ne abbia usufruito. Chiunque si sente a casa quando si dice Italia, ma realmente a chi appartiene, questo paese che dà, ma non riceve nulla da nessuno.

Cara Mariella,
se il Belice dopo 40 anni ci costa ancora un patrimonio, c’è qualcosa che non va.
Se il meridione dopo 65 anni di cassa del mezzogiorno, ha bisogno ancora di sostegno a perdere, c’è moltissimo anzi troppo che non va. Il Belice, ancora in condizione disastrosa, rispecchia lo “status” dello stato: un vuoto a perdere, una macchina che ha un rendimento prossimo allo zero. Occorre abnegazione se ci si incaponisce a voler trovare qualcosa di positivo, qualcosa che funziona davvero. “Non ci sono soldi”, è il commento ricorrente; io sono del parere contrario: ce ne sono troppi!!! Il problema non sta nella disponibilità ma nell’uso che se ne fa. Ho una miriade di amici che operano in ambito ospedaliero, infermieri, analisti, chirurghi che, nonostante siano sottopagati, si fanno un paiolo mostruoso, otto / dieci ore al giorno e turni di notte non retribuiti. Eppure..…eppure il degente ci costa una follia, anche quello che trova ricovero solo in corsia perché non c’è un letto disponibile. E ci costa una follia il carcerato e l’extracomunitario, dicono sia una risorsa, sì!, per quelli che lo sfruttano. Il problema sta nel fatto che quando l’economo, mai vocabolo fu usato così impropriamente, entra in gioco, succedono cose inimmaginabili. Una siringa viene pagata 10 volte il suo valore reale, un catetere il quadruplo e vi lascio immaginare cosa capita quando si acquista una “TAC” o una “RISONANZA MAGNETICA”. Il budget deve essere dimezzato ed i servizi devono raddoppiare, questo è l’obiettivo che ci si deve porre. E la sanità e solo uno dei famosi ruscelli che depauperano il torrente principale. Cito la scuola, i lavori pubblici, le grandi opere per le infrastrutture, la gestione dello stato, il miliardo di enti improduttivi, c’è ancora gente che si occupa degli orfani della grande guerra etc.. Poi ci sono mille individui e milioni di subalterni che dicono tutti la stessa cosa, mille parassiti e milioni di subalterni,  abbarbicati come sanguisughe all’arteria da succhiare. Poi c’è il falso cieco, il falso invalido, e poi ci sono quelli che, nonostante tutto, dopo una dura giornata di lavoro trovano la forza di occuparsi di volontariato e di solidarietà. A ben vedere con l’abnegazione di cui sopra, qualcosa che funziona la si trova. Non votare, non votare, non votare e tutti insieme li cappotteremo.
 
Lettere firmate, ricevute via e-mail

Cari amici,
sì questa è l’Italia di oggi e solo facendo mancare il voto alla famosa Kasta, che ormai è diventata una sorta di DITTATURA, potremo farne vacillare le fondamenta. Un esempio di totale prepotenza è la notizia del carcere per i giornalisti che osano parlare chiaro: siamo quasi uno stato di Polizia con il controllo della valuta e il blocco dei prelievi superiori a mille euro in contanti. Un vendetta di bassissimo livello contro coloro i quali hanno il coraggio di condannare sulla carta stampata i mille peccati della PEGGIOKRAZIA. 
Se non riusciremo a ribaltare completamente il SISTEMA attuale, di certo i bambini di oggi si troveranno a fare i conti con l’Italia di ieri: questa Italia dove la corruzione, l’arroganza del potere, la presunzione dei GUITTI che, senza arte ne parte, blaterano nei comizi e in televisione promesse che non hanno mai mantenuto e non manterranno.
Adesso si parla anche di patrimoniale e il Premier Monti afferma che non avrebbe nulla da obiettare. ATTENZIONE, Monti con ogni probabilità raddoppierà il mandato poiché nessuno degli attuali capi di partito è in grado di raccogliere i resti del disastro italico. E forse Monti oggi per molti resta il male minore anche se avrà un nutrito manipolo di parlamentari grillini a dar battaglia con fucili giocattolo ossia con l’inesperienza dei neofiti ignari del serpentario dove vanno a cacciarsi. Se il panorama non fosse ignobile, ci farebbe sorridere la sfida sulle alleanze per le primarie: una parodia all’americana. E la cosiddetta politica di risanamento pari all’impoverimento di tutti noi. Preoccupazione per il lavoro che non c’è però se cerchi una domestica italiana onesta e decente non la trovi. Devi rivolgerti agli extracomunitari forse più affidabili. Iniziano gli scioperi, ma non servono a nulla. Le Kaste imperversano e non solo non rinunciano ma addirittura continuano a rubare: anzi sarebbe interessante poter controllare i più recenti conti all’interno dei palazzi del potere: l’entità degli ammanchi. Amici miei, siamo al caos. Non votate, ma attenzione bisogna andare a far vidimare la scheda bianca, sulla quale l’ufficiale del seggio scriverà la motivazione del vostro rifiuto altrimenti  il non voto aumenterebbe il premio di maggioranza della coalizione “vincente”: si fa così per dire.
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sabato 10 novembre 2012

VISTO DA LEI - “L’Inno di Mameli insegna…”

Gentile Mariella,
a proposito delle elezioni in Sicilia, mi sono preso la briga di fare qualche ricerca sui numeri che riguardano il voto e che le percentuali ufficiali mascherano vergognosamente. Qualche dato sul confronto con le regionali del 2008: il blocco di centro sinistra passa da 770.000 voti a 500.000, quello di centro destra passa da 1.700.000 a 940.000. Il PD passa da 500.000 a 250.000 voti e il PDL da 900.000 a 247.000. Come si vede una vera e propria “caporetto”. Eppure quasi tutti, vale il proverbio "mal comune mezzo gaudio", si sono detti soddisfatti dei risultati ottenuti. Ed ancora: se aggiungiamo all’astensionismo le schede bianche e nulle (6,45%), in Sicilia avrebbe votato il 40,8% degli aventi diritto. Aggiungiamo i partiti che si sono presentati senza alcuna possibilità di incidere sulla vita politica che ammontano al 4,6% nel complesso, si arriva a una percentuale di votanti del 36,2%, se poi teniamo conto del voto antigovernativo dei grillini che hanno ottenuto il 18,2%, che apportato agli aventi diritto vale circa il 9%, risulta che la percentuale dei supporter dei partiti tradizionali scende al 27%. La coalizione di maggioranza può contare sul 31% dei suffragi che rapportati al 27% dei votanti vale circa l'9%. Sostanzialmente il governatore governerà con  il consenso del 9% degli aventi diritto. E non parliamo dei voti ottenuti tramite il cosiddetto scambio di favori. La conclusione è tragica ed è che gli eletti hanno formalmente ottenuto un’investitura che li legittima a governare. Allo stesso tempo è più che evidente che non ricevono in alcun modo il consenso, non dico della maggioranza, ma nemmeno di un siciliano ogni 10!!! POICHÉ LA LEGITTIMAZIONE DEMOCRATICA DERIVA DAL CONSENSO POPOLARE, NON SI PUÒ CHE CONCLUDERE CHE IL GOVERNO SICILIANO È ILLEGITTIMO. Come lo saranno tutti gli altri governi che emergeranno da situazioni simili.
Mariella che facciamo? Io sono uno strenuo propugnatore del non voto, ma ho l'impressione che questi personaggi senza amor proprio e senza vergogna, siano
sensibili solamente al dolore fisico. Mi viene in mente la cacciata dei farisei dal tempio, ma il supremo censore Giorgio non è certo Gesù Cristo.
Lettera firmata, ricevuta via e-mail

Gentile lettore,
i suoi accertamenti denunciano lo status quo dell’Italia tutta e non solo della Sicilia. Senza voler fare preveggenza, di certo quanto è accaduto in Trinacria si può facilmente prevedere per le prossime elezioni regionali e quelle politiche nel 2013. Lei mi chiede cosa fare. A mio avviso non votare, non votare, non votare e passare parola a quanti più possibile. Se democrazia è espressione della volontà popolare  è evidente che l’astensione al 50,1% non autorizza il rimanente 49,9% a governare. Ma come senza pudore rifiutano di diminuire di un centesimo i costi della politica, adducendo i bizantinismi più astrusi, non dobbiamo meravigliarci se credono di poter continuare a imperversare senza legittimo diritto. Dopo di ciò se alle politiche 2013 non verrà riconosciuta l’illegalità del governare  senza la maggioranza del consenso, ciò aprirà la via ad una possibile dittatura come avvenne negli Anni Venti. Anche allora si erano ritirati sull’Aventino paralizzando la vita della nazione fino all’avvento della Marcia su Roma. Non credo affatto che il forte numero dei parlamentari grillini dopo le elezioni 2013 sarà in grado di rimettere l’Italia sulla retta via. Il paradosso sarà che ci rimane solo Monti e il governo tecnico prolungato all’infinito con le lacrime e il sangue ulteriormente da versare. Altra alternativa le barricate intorno al Parlamento, ma non ci sono più gli ITALIANI del 1848 anche se il governo a promosso la legge per l’insegnamento dell’Inno di Mameli nelle scuole. Quelli del 2012, purtroppo hanno perso completamente il senso della comunità, degli ideali e dello spirito nazionale. In un’epoca di pace, l’Inno di Mameli rappresenta uno dei canti più guerrafondai che si possano concepire. Speriamo.

sabato 3 novembre 2012

VISTO DA LEI - “L’ astensionismo non è antipolitica ma “antipolitici”


Buongiorno signora Alberini,
parole sante quelle che hai scritto: il problema è solo uno in questo momento così difficile nella nostra bella Italia, i nostri politici, compreso Napolitano,  stanno cercando di distruggerla  del tutto. Dici bene quando parli dei tagli alla politica: ne’ Monti ne’ NAPOLITANO se ne preoccupano. Bastava dimezzare lo stipendio di ogni parlamentare e diminuire i benefici solo per 1 anno e il problema sarebbe stato risolto senza togliere sempre alla povera gente che già non arriva più a metà mese. Figuriamoci quando metteranno altre tasse. Mi fa inc… il fatto che i politici mangino caviale a nostre spese e noi cretini dobbiamo continuare a pagare…
Cara Mariella Alberini,
scandaloso & vergognoso è veramente dire poco!!! La scelta della data del 13 aprile 2013, per il voto in alternativa a quella del 6 aprile 2013 può apparire casuale, ma non lo è affatto: infatti, votando il 6 aprile, i parlamentari alla prima legislatura, NON RIELETTI,  non avrebbero maturato la pensione. Votando invece il 13 aprile, come stabilito dal Consiglio dei Ministri, che sta dissanguando il cittadino comune, ovvero una settimana dopo, acquisiranno la pensione. E poi parlano di voler fare l'election day per ridurre i costi della politica… Ben altri saranno i costi di queste pensioni, non solo in termini quantitativi, ma anche per il messaggio dato al Paese, perché questo è il tipico esempio di come fatta la legge viene subito trovato l'inganno.   MORALE DELLA FAVOLA: 300.000.000 (se avete letto bene: TRECENTOMILIONI di Euro) DI COSTI PER QUESTA GENTACCIA CHE - DOPO POCHISSIMI MESI SENZA FAR NULLA - HANNO GIA' LA PENSIONE CHE E' DI PLATINO (ALLA FACCIA DEI PENSIONATI CHE DOPO UNA VITA DI LAVORO, PER MANGIARE RACCATTANO LA VERDURA RIMASTA A TERRA NEI MERCATI).

Cara Mariella,
non hanno ancora capito!!! A questo punto proporrei la cancellazione delle festività. Lascerei solo il Natale e la Pasqua per i cattolici praticanti ed introdurrei il culto del 14 Luglio. La kasta non capirà, ma glielo spiegheremo a suon di randellate. La kasta non capirà perché è composta da persone che prima di essere abilitate a governare, frequentano corsi intensivi di ignoranza e di imbecillità. Basta vedere i siparietti tra gli inviati di “striscia” ed i poveri mentecatti intervistati all’uscita di “Montecitorio” o “Palazzo Madama”, per rendersi conto con che razza di somari abbiamo a che fare. La commissione bicamerale ha bocciato all’unanimità ogni tentativo di intromissione nei loro porci comodi. Dei proponimenti virtuosi: riduzione numero parlamentari, eliminazione di una Camera, riduzione degli stipendi, soppressione o comunque drastico taglio su privilegi e vitalizi non è rimasta traccia. A Palermo ha votato il 47% degli aventi diritto, il 20% in meno delle precedenti elezioni, e se sommiamo a questa defezione le schede bianche e nulle, risulterà che si sono recati alle urne solo i parenti stretti. La chiamano disaffezione. Disaffezione sta per disinteresse: disaffezione un corno, qui si tratta di odio, potendo, il cittadino comune li sopprimerebbe tutti. Adesso assisteremo alla fiera delle idiozie, il super presidente ci allieterà con i suoi intelligentissimi luoghi comuni, e tutto sarà come sempre, ineluttabilmente immutabile. Glielo spieghi lei Mariella cosa è successo il 14 Luglio 1789.
Lettere firmate, pervenute via email.

Carissimi lettori,
da tempo invoco su questa rubrica il fatto che gli Italiani hanno dimenticato o non hanno studiato la situazione politico-economica che fece scattare la presa della Bastiglia il 14 luglio del 1789 e quindi la Rivoluzione Francese. Oggi potremmo paragonare Grillo ad un Marat  di bassissimo profilo. Però l’astensionismo in Sicilia del 53 forse 56% è già una buona notizia e l’ascesa dei grillini è comunque un voto di protesta contro il potere costituito. Anche se gli oligarchi in carica lo definiscono “antipolitica” e non vogliono capire che invece è una posizione “antipolitici”. Bisogna continuare con il passaparola per sostenere il non voto. Se alle elezioni politiche 2013 arrivassimo al 60% con la carica aggiunta di circa 150-180 parlamentari M5Stelle, lo status quo della CUPOLA OLIGARCHICA sarà costretto a tremare dalle fondamenta. Anche se chi scrive teme che i Grillini una volta arrivati in mezzo alla marmaglia di Camera e Senato si facciano molto in fretta assorbire dagli INAMOVIBILI DELLA KASTA. L’atmosfera dei palazzi del potere romani ha sempre pervertito e debosciato i suoi inquilini. L’ultimo più che tardivo tentativo del Governo Monti di ridurre i costi della politica ha incontrato il NIET IRONICAMENTE OFFENSIVO DEGLI INAMOVIBILI. Un tentativo che doveva essere fatto prima di imporre IMU, pensioni, liberalizzazione  dei taxi, ma non delle farmacie, e dell’istituzione di una sorta di “Gestapo” sulle transazioni in contanti. L’odio degli Italiani verso queste maschere d’ipocriti che senza vergogna continuano ad essere i guitti-protagonisti delle farse televisive di partito ormai è arrivato al culmine e si spera possa davvero produrre la rivoluzione silenziosa dell’astensionismo più massiccio. Se neppure ciò produrrà gli indispensabili, radicali cambiamenti sul modo di governare questa Italia che costringe ormai  all’emigrazione i suoi figli migliori, non si può escludere una recrudescenza di giustizialismo sommario. 
m.alberini@iol.it
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sabato 27 ottobre 2012

VISTO DA LEI - “Quanto risparmieremo con le maxiprovince?”

Gentile Mariella Alberini,
l'Italia é paragonabile ad una stanza sporca e corrotta che mantiene gelosamente il suo stato di Bel Paese. Hanno chiamato una collaudata impresa di pulizia formata da Professori che, invece di pulire il putrido che ci sovrasta, ha gettato tutto sotto ai tappeti in modo che non si veda, ma l'odore é rimasto e la disinformazione ha dipinto il quadro in modo attraente. FRANCO PINEROLO ci da una chiara dimostrazione della realtà. L’Italia è in piena emergenza economica e sociale: crescono la disoccupazione, il lavoro precario, i licenziamenti, le disuguaglianze, e chi è occupato spesso non ce la fa a sbarcare il lunario. La de-industrializzazione sta mettendo in ginocchio interi territori: gli operai si danno fuoco per protesta, il numero dei suicidi tra i piccoli imprenditori non si conta più e tanti lavoratori rischiano la propria vita salendo sui tetti, sulle torri, sui campanili, sulle ciminiere, calandosi nelle profondità della terra per rompere il muro di silenzio e porre fine a una situazione drammatica a cui l’inerzia del governo Monti li ha condannati. Vi sono persone capaci di risolvere i problemi del Paese, ma vengono censurate, represse in modo da non rendersi utili. Si possono risparmiare oltre 50 miliardi di Euro all'anno soltanto nell'energia, ma non toccate Caino, deve completare la distruzione del Paese.
 
Carissima Mariella,
abbiamo una fottutissima classe politica che è la vergogna del paese. Il mondo intero resta attonito a guardarci con gli occhi sbarrati. Tutti si chiedono come sia possibile che un popolo che va a votare in massa, generalmente il nostro tasso di affluenza è molto più alto di quello dei paesi a sangue freddo, non si accorga dell’infima statura morale dei personaggi che razzolano nel cortile del potere. Ingurgitano tutto il commestibile. Scroccano dal viaggio gratuito al biglietto per la partita, da una poltrona a teatro al buono pasto presso il ristorante condiscendente, il posto di lavoro per l’amico dell’amico, il voto in cambio, la macchina blu per andare in centro per spese e via di questo passo. Tutto ciò, dopo aver addentato la fetta più grossa della posta in palio, fatta di mazzette milionarie per ogni transazione, un fiume di denaro che si assottiglia fino  diventare un rigagnolo. Ma continuiamo ad andare a votare. Incredibile !!!
Possibile che non ci sia proprio nulla da fare? Qual’ è l’anomalia ?
Possiedo un cavallo che mi accompagna nelle solitarie passeggiate domenicali nei boschi delle mie parti. Lo scempio continua, i meravigliosi colori dell’autunno deturpati da spettacoli indecenti. C’è di tutto, discariche a cielo aperto, immondizia, mucchi di residui di demolizioni, frigoriferi, televisori, pannelli di amianto sminuzzati e sparsi per le stradine. Non sto parlando del Ruanda, ma dell’alto milanese, della regione da cui, si dice, si dovrebbe prendere esempio. Poi pensi ad un tuo conoscente che non paga le tasse, all’amico che si è fatto la barca intestandola al vecchio padre, a chi ha sistemato il figlio presso la grande azienda per mezzo della solita raccomandazione, al consigliere comunale che aveva un terreno agricolo diventato poi residenziale e non si sa bene perché, e avanti così all’infinito. Poi arriva tuo figlio, dipendente di una società di informatica, che si rifiuta di fare dei lavoretti che gli permetterebbero di arrotondare, perché non potrebbe fatturare la prestazione. Gli dici che nessun privato gli chiederebbe la fattura e ti senti rispondere che facendolo non sarebbe a posto con la coscienza e non avrebbe più la possibilità di criticare alcunché. Incassi la lezione e ti viene in mente che forse non tutto è perduto. Un caro saluto.
Lettere firmate, ricevute via e-mail 
 
Cari amici,
l’opaco e negativo presente induce gli Italiani di buona volontà e cultura a sfoghi di rabbia più che comprensibili. Non si possono considerare esagerate certe esternazioni quando in ogni angolo del Paese si scoprono voragini di malversazioni e ammanchi per miliardi di euro mentre il popolo soccombe sotto una valanga di tasse e di rincari. Adesso all’ordine del giorno c’è l’accorpamento delle Province sbandierato come una meravigliosa fonte di risparmio. Quelle famose Province che avrebbero dovute essere abolite. Senza contare la “novità” dell’esubero di 24000 dipendenti regionali, escluso il Pirellone Lombardo. Vorremmo tanto sapere a quanto ammonterebbe, secondo il governo Monti, questo eventuale “risparmio” sulle Province. Poiché noi non riusciamo a “vederla” questa riduzione della spesa pubblica. Gli attuali dipendenti provinciali non possono essere licenziati. Se mai solo spostati negli edifici regionali accorpati. E allora? Allora abbiamo la precisa sensazione di essere per l’ennesima volta presi per i fondelli dal signor Monti e relativi membri di questo governicchio “provvisorio” che ha diversi componenti pronti a rimanere sulle loro poltrone incluso il Presidente del Consiglio, per il quale si vocifera  si prepari persino il “trono” di Presidente della Repubblica.     
Ci chiediamo quali meriti si possano ascrivere al Prof. Monti per essere arrivato a tanto. Quali meriti lo abbiano fatto diventare per direttissima senatore a vita e subito dopo Presidente del Consiglio. E ancora come si possa avere l’impudenza di continuare a portare avanti in un Italia in stato pietoso tale mancanza di meritocrazia: fonte del disastro gestionale del Paese dove tutti i partiti sono afflitti da centinaia di politicanti in manette.  

sabato 20 ottobre 2012

VISTO DA LEI - “Nefandezze del potere nelle Regioni e malavita organizzata ”

Gentile Mariella Alberini,
la parola d’ordine diffusa fra gli ambienti imprenditoriali è di affondare il Paese compreso l’Impero Vaticano, per ricostruire una Nazione libera come esempio per un Mondo Nuovo, fondato sugli insegnamenti di rispetto e di fratellanza diffusi attraverso i millenni dai grandi maestri vissuti nelle svariate civiltà primitive, con l’invito a proseguire nel disegno dell’Etica, dell’Onestà, dell’Onore e dell’Amore. Molte Organizzazioni di supporto alla Regione Lombardia, amministrate da facce da prete senza coscienza, con il sorriso canzonatorio stampato sul viso per dimostrare sicurezza ed onestà. I miei continui richiami vecchi di venti anni senza esiti da parte dei responsabili. Ci sono voluti cinque Assessori regionali arrestati e tredici consiglieri indagati per innescare il probabile crollo finale del sistema di potere “Regione Lombardia”. Una ragnatela di apparati orwelliani, dove politici e imprenditori, pubblico e privato, finanza e sanità, banche e speculatori immobiliari (IACP/ALER), volti vergini e i più indesiderati giocano una incredibile partita a Monopoli sulle nostre vite. Un congegno che ha il nome e la firma di una lobby confessionale di Comunione e Liberazione, che detiene l’assoluto controllo del destino di una delle maggiori metropoli europee. Ma che può anche miseramente incepparsi con un granello di sabbia e rovesciare tutte le Credenze filosofiche che imperano sul Paese. (L’indipendenza del 14/10/2012). Nel nostro Paese stravolto dalla Politica e dai Santi protettori del male, guidato da Professori e da Atei in nulla credenti, hanno scelto la via della disinformazione per confondere le anime indecise, incapaci di un proprio sentimento ragionato, le quali involontariamente contribuiscono a peggiorare la situazione del Paese. Certamente non si può fare a meno nel riconoscere nella persona del Presidente Mario Monti, la serietà di immagine di un uomo che non ha pari nel contesto dei nostri rappresentanti Politici, ma si contestano i metodi di intervento anti sociali in appoggio alla continuazione del marciume che sta degenerando maggiormente la Nazione. Concludo con una domanda che si perde nelle infinite promesse di cambiamento da parte della  Lega Nord associata al ventennale Governo Berlusconi, forse erano dirette al Nord Africa dove sono avvenuti i cambiamenti? 

Cara Alberini,
Fermo restando che il Governo Monti non potrà mai e poi mai fare peggio dei governi Berlusconi e Prodi che lo hanno preceduto, tutte le sue azioni purtroppo mirano  al mantenimento e al rafforzamento del controllo centrale. E’ una direzione sbagliata che genera irrazionale utilizzo delle risorse e non consente creatività, concorrenza ed efficienza: abbiamo più che mai bisogno di una vera riforma federale, che in Italia non è mai cominciata. Federalismo non significa qualche euro in più o in meno, ma cittadini consapevoli. Federalismo è prima di tutto senso di responsabilità; va ben oltre la razionalizzazione di spese e di  entrate proposte finora nel nostro paese, ma  entra nel profondo della cultura di un popolo trasformando i cittadini da sudditi a persone libere.
Lettere firmate, ricevute via e-mail

Gentili amici,
sembra si voglia raddoppiare l’incarico a Monti e compagni (non si esclude neppure che il Professore possa diventare Presidente della Repubblica) perché i politici hanno capito che, salvo una minima “passata di barba”, hanno lasciato le cose come stanno. Tranne aver imposto sacrifici da lacrime e sangue al popolo già martoriato  da precedenti governi inetti e demagogici. Se è vero che tutti i cittadini ne hanno abbastanza della politica in vigore da circa quarant’anni, è questo il momento per astenersi dal voto. Perché è stato votando a occhi chiusi che siamo arrivati al baratro.
La massiccia quantità di scandali e di truffe venute a galla all’interno delle Regioni è soltanto la punta di quanto è sommerso e tale resterà. Il popolo, parola vana poiché purtroppo si lascia angariare, è sempre stato all’oscuro dei grandi segreti celati dalle Istituzioni. Se alle elezioni 2013, questo popolo non troverà il modo di ribellarsi davvero ritrovando quella forza che aveva fatto diventare l’Italia la quinta potenza industriale, sarà la fine di questa nazione ormai soccombente ad una oligarchia sempre più bieca. Non si riesce a capire come nella Regione Lombardia si sia arrivati a comprare voti tramite la ‘ndrangheta. Non si riesce a capire come il suo Presidente abbia potuto permettere simile follia. Una follia incomprensibile dovunque e purtroppo ormai diffusa su tutto il territorio italiano. Il clientelismo ha dilagato al punto da diventare una mafia all’interno del sistema politico. Come è possibile che noi Italiani si possa ancora votare per tale mostruosa piovra che ci ha dissanguato? Come è possibile che  ci sia ancora qualcuno che ritiene di poter continuare a votare  per mandare avanti questi ceffi sempre in televisione, ai quali ogni cittadino degno di questo nome dovrebbe trovare il sistema di farli sparire: non soltanto con il telecomando.

sabato 13 ottobre 2012

VISTO DA LEI - “Il colpo di grazia al Paese”

Cara Mariella Alberini,
la Politica del nostro Paese è sempre stata un peso gravoso per la Nazione e i risultati che si trascinano nei tempi sono bene evidenti, benché le realtà censurate hanno sempre nascosto una immagine molto peggiore dell’intero Stivale.
Le operazioni del nuovo Governo Monti e aggregati, sostenute esclusivamente dai Partiti Politici, diretti beneficiari e in modo sorprendente anche dalla Chiesa, per non perdere i diritti e le libertà acquisite, dove tutti insieme uno per tutti e tutti per uno, hanno dato il colpo di grazia al Paese, non soltanto uccidendo le attività Industriali in un mercato da sessanta milioni di anime, quindi un grande mercato che fa gola all’Europa, creando disoccupazione e innalzando a sproposito il costo della vita, derubando pensionati e ammalati, ma ancor di più, demoralizzando le speranze presenti e future della cittadinanza, in primo luogo dei giovani, mettendo a repentaglio tutte quelle belle e rispettabili filosofie della Fede Cristiana. Se vi sarà una ripresa per il nostro Paese in un futuro molto remoto, nonostante gli ottimismi ingiustificati di alcuni Ministri, non lo dovremo alla Politica ma alla Scienza e alle nuove tecnologie, le quali dopo un devastante arretramento della Nazione, causato da politiche lungamente negative, creeranno il risveglio guidato da uomini dallo spirito innovativo che governeranno il Paese verso una lenta rinascita. Ma non senza obbligare la Politica ad una totale rivoluzione del pensiero fondato sull’onestà e sul bilanciamento delle risorse economiche nazionali. Sembrerebbe che la maggioranza degli Italiani abbia fatto il callo al comportamento indecente della Politica, dove quotidianamente si scoprono appropriazioni indebite di inestimabili valori sottratti ai cittadini per impinguare individui e Partiti disonesti, ai quali la comunità aveva dato piena fiducia. Ma il male peggiore ereditato dai tempi continua imperterrito in modo improprio e senza rendersi conto della gravità nel discreditare l’intero corpo Politico Italiano, per rifiutare di correggere il letame Politico esistente nelle varie Istituzioni, possibilmente correggendo  con l’ausilio di adeguati Decreti Legge che eviterebbero l’inarrestabile ripetersi di fatti di pura disonestà mafiosa negli ambiti Istituzionali.
Hanno rubato le quattordicesime ai Pensionati, hanno rubato case già pagate, hanno distrutto l’Industria, hanno offeso i giusti e i saggi, hanno fatto della corruzione un bene Nazionale da salvaguardare per finanziare i Partiti e dilapidare le risorse Nazionali. Molte Regioni d’Italia sono sotto la scure della Giustizia per crimini che sicuramente finiranno in prescrizione, ma guarda caso la Regione più incriminata di tutta la Nazione, ossia la Lombardia, è diabolicamente protetta da interessi e intrallazzi Politici e Spirituali che la salvano dalla forca ai danni dell’intero Paese di onesti malcapitati.

Gentilissima Mariella,
il problema dello sfascio pubblico, sfondo dell'orrendo banchetto delle centinaia di migliaia di iene ridens che popolano le stanze dei bottoni, addentando selvaggiamente tutto quello che c'è da addentare, viene approcciato da sempre dal verso sbagliato. Che facciamo in genere se non inorridire davanti a tale disgustoso spettacolo? Nulla !!!, a parte il mare di invettive, del resto impotenti di cui "LORO" sono fatti oggetto. I nostri strali, finiscono lì e "LORO" sono esperti nel farsi scivolare addosso, senza battere ciglio, anche i liquami più maleodoranti e, paradossalmente, il fatto di poterli aggredire anche sulla rete, con gli epiteti più offensivi, ci calma un po'. Quello che invece dovrebbe farci disperare, è che questi usi e costumi sono quasi considerati la normalità e, soprattutto, sono trasversali a qualsivoglia credo o ideologia politica. In poche parole, non c'è cambiamento che tenga, appena ricevuta la chiave della cassaforte, "LORO" la svuotano. A breve possiamo solo dimostrare con quel tantino di violenza, che faccia loro capire che l'ora degli scherzi è tramontata. Un altro passo è quello di non andare a votare in massa, dobbiamo farli sentire soli, con la loro vergogna. Ma a lungo termine è necessaria una massiccia e mirata opera pedagogica che, a partire dalla più tenera età, tenda ad inoculare nel cervello dei cittadini il seme dell'onestà. Il seme della giustizia sociale, il seme della cosa comune come bene da preservare e migliorare a qualunque costo. Solo quando ognuno farà il proprio dovere, perché avrà capito che il benessere di tutti, ma in special misura quello personale, passa da lì, potremo tirare un respiro di sollievo, pensando al futuro senza affanno e senza angoscia. In attesa della vera rivoluzione del genere umano, azzardo un augurio e la saluto. La leggo sempre con piacere.
Lettere firmate, inviate via e-mail

Carissimi amici,
purtroppo non tutti sono ancora a conoscenza che il Problema economico dell’Italia è stato costruito scientemente dai Politici per riuscire a vivere in modo regale fino alla morte, dato che, tra emolumenti dello Stato e truffe, godono di  appannaggi assurdi  come fossero monarchi con diritti di successione. La BUROCRAZIA CI SOVRASTA allo scopo di blindare un POTERE ASSOLUTO TRAMITE CLIENTELE che sbarrano e sbarreranno il passo agli indispensabili cambiamenti salutari per l’Italia. E toglierebbero lo “STIPENDIO” a una decina di milioni di fannulloni che campano di politica: quelli che votano a sostegno dello status quo. Tra i nomi più famosi degli alti dirigenti politici, nessuno ha mai svolto un’altra attività o lavoro, tranne quelli, sovente senza adeguata preparazione, di parlamentare, ministro o anche Premier. E’ questo il difetto maggiore della DEMOCRAZIA che permette ai Peggiori cittadini di arrivare, tramite i Partiti, ad alte cariche in grado di stravolgere l’economia. I Greci antichi ci hanno tramandato una regola fondamentale: si vive o sotto il dominio di pochi (oligarchia) o sotto il dominio della plebe (democrazia). In Italia siamo riusciti a stravolgere questo concetto: la plebe vota per un sistema oligarchico. Senza santi politicanti, in Italia non si arriva da nessuna parte. E chi combatte contro di loro, rischia come minimo il fallimento di ogni propria iniziativa. Continuare a dire che il sistema è marcio ormai è inutile. Si deve convincere la parte sana del Paese a lottare non solo a parole. E’ giustissimo programmare un’opera pedagogica nelle scuole contro tale infamia affinché i giovani crescano nell’onestà per preservare il Paese e loro stessi nel futuro. Ma oggi siamo noi che dobbiamo riuscire a distruggere questa metastasi che ha invaso ormai tutta la nazione sprezzando qualunque Partito con l’astensione totale dal voto: solo così potremo falcidiare la parte marcia del nostro Paese.      
m.alberini@iol.it
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sabato 6 ottobre 2012

VISTO DA LEI - “Grande ammucchiata e corruzione in aumento”


Cara Mariella,
cosa ne pensa della grande abbuffata dei consiglieri regionali che sperperano in viaggi-vacanze,  camuffati da impegni di rappresentanza all’estero, milioni di euro a nostre spese e dell’impudenza con la quale intendono ricandidarsi. E della altrettanto grande ammucchiata in vista delle elezioni 2013 tra Italia Futura di Montezemolo, UDC di Casini, FlI di Gianfranco Fini con rinnovo di premierato a Mario Monti? Ritiene che potrebbe avere qualche possibilità di rinnovare l’Italia?
                                                       Lettera firmata, inviata via e-mail

 Caro lettore,
il fatto stesso che vi partecipi Gianfranco Fini, il quale se non si inserisce in qualche inciucio di potere rischia di scomparire persino come parlamentare, mi fa pensare ad un’ennesima antica accozzaglia incapace di dare vita alle riforme indispensabili per uscire dal disastro economico attuale. Un disastro che non è provocato dalla recessione internazionale, ma dagli spaventosi sprechi dello Stato e dai costi astronomici inventati dalle Regioni, dalle Province, da Comuni ecc. Una tesi da me molto ripetuta, ma purtroppo assolutamente responsabile della nostra situazione . Non vedo proprio come farebbe Monti,  già reduce dal fallimento economico nell’Italia del suo governo tecnico, a introdurre l’azzeramento dei versamenti ai Partiti, a dimezzare i costi della politica, a cancellare i governi regionali e i conseguenti fantastiliardi di euro che ci costano in Italia e all’estero. Abbiamo già detto che nell’Italia della Repubblica Parlamentare il Premier non ha questi poteri. E allora? Cosa significherebbe unificare tre partiti insignificanti con un Presidente del Consiglio che piace soltanto alla Merkel, ma non agli Italiani?

Purtroppo dobbiamo temere il risultato delle elezioni 2013 come una possibilità di peggioramento dell’economia poiché abbiamo sotto gli occhi quanto la corruzione e il latrocinio continuino a peggiorare senza vergogna, ne’ limiti di cifre. Possibile che gli Italiani vogliano continuare a pagare come imbecilli valanghe di tasse inique per mantenere questa marmaglia senza arte ne’ parte? Non posso credere che siamo diventati un popolo di pusillanimi, per non dire vigliacchi, senza il coraggio di ribellarsi. I casi sono solo due: il totale astensionismo dal voto per mettere l’attuale sistema nell’impossibilità di continuare a gestire il potere o le barricate con le  armi.
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