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lunedì 26 gennaio 2015

V I S T O D A L E I - "Il bazooka di Mr.Mario"

Cara Mariella,
sarà sufficiente il bazooka di Mario Draghi ad aiutare la zona dell’euro? Credo che  mille miliardi di euro iniettati nel circuito economico europeo possano risolvere solo una parte dei malanni dell’economia europea.  La stessa cosa vale ancora di più per l’Italia. Il grande timore generale è che possano essere  anch’essi fagocitati dall’onnivora burocrazia corrotta e mafiosaa.

Lettera firmata, ricevuta via e-mail

Carissimo lettore,
questa iniezione di euro è certamente molto utile a tutti i Paesi dell’eurozona. Soprattutto se riuscirà a ridare fiducia a coloro i quali creano ricchezza attraverso la produzione di beni materiali non di carta. Pare che la Russia sia da tempo in un circuito mafioso che viene utilizzato dai governi per mantenere il loro potere. A noi sembra che avvenga la stessa cosa anche in Italia. Se a questa iniezione di liquidità, e quindi di acquisto titoli, non si affiancano le riforme necessarie a sostenere il  mercato del lavoro, il pericolo che l’apporto di nuovi euro ( stampati dalla zecca  cinese sic.) finisca nelle tasche dei soliti avvoltoi.
La momentanea euforia per la lodevole mossa di Draghi, vero dragone della BCE, è comunque positiva e dovrebbe tappare la bocca ai partitini che invocano il ritorno della lira per poter stampare moneta. Adesso si stampa l’euro: vediamo come sapranno usarlo gli artefici del disastro economico italiano.
In questo momento di battaglia quirinalizia sarebbe indispensabile che, per una volta, Renzi, Berlusconi ecc. dimostrassero un po’ di reale buon senso per diminuire lo schifo degli italiani verso tutta la politica e i politicanti. Come? Sostenendo un candidato alla Presidenza  esterno alla politica e ai partiti.
Questa sarebbe una prima mossa per dimostrare  oneste intenzioni e voler approfittare in modo positivo dell’iniezione di  euro. Il candidato preferito dagli italiani è, come logico, proprio questo signor Draghi di geniale capacità. Ma, appunto, la sua speciale intelligenza gli ha già fatto dichiarare che non intende assolutamente candidarsi e vuole, per nostra fortuna, restare dove è.  Sappiamo tutti che avrà la stessa possibilità alla prossima tornata presidenziale. Intanto  rimane dove può essere davvero utile all’Europa tutta. Quindi signori politici basta con i nomi degli impresentabili e compromessi tipo Rutelli, Veltroni, Prodi, Marini e l’ineffabile Amato. Che si trovi il Presidente di specchiata, illuminata imparzialità nella società civile: basta concentrarsi con onestà.


m.alberini@iol.it   

lunedì 19 gennaio 2015

VISTO DA LEI "Stop ai finanaziamenti - terrorismo"

Cara Mariella,
mai come in questi giorni l'ipocrisia la fa da padrona. Abbiamo avuto un Presidente pessimo, che tutto ha fatto tranne che il garante della Costituzione.
E sarebbe stato il suo sommo dovere. Quasi fosse Menenio Agrippa, si è inventato un apologo per ogni uscita ufficiale tanto inutile quanto risibile per banalità.
Già furibonde le liti per designare il successore e udite udite, si parla di un personaggio che riesca a compensare lo strapotere della sinistra renziana.
E qui ragionando, potremmo dire: per definizione un politico schierato è un corrotto, un ladro, e ho citato solo gli epiteti più blandi. Se eleggessero un politico schierato, noi avremmo un presidente ladro e corrotto. Che bello! Al presidente di una democrazia come la nostra, fermo restando che, a parte qualche sussulto reazionario, il nostro presidente conta come il due di picche, si deve chiedere di fare solo il PRESIDENTE. Non deve essere una figura da contrapporre a Renzi, ma solo lo sparring partner del Presidente del Consiglio.
Certo è che questi politici, a parte l'ignoranza devastante che li caratterizza, (faticano anche a prendere i congiuntivi più semplici),  sono molto esperti nella conservazione dei privilegi e dei vitalizi che difendono latrando e digrignando i denti.
Mi permetto comunque di ricordare a lor signori, l'anno 1789. Non contate tanto sul fatto che noi ci si sia raffinati, lo stomaco vuoto è in grado di favorire azioni per ora impensabili.

Lettera firmata, ricevuta via e-mail

Caro amico,
è molto difficile che il prossimo Presidente della Repubblica non sia un politico fra i più noti. Almeno per questa elezione sarebbe il caso che Lega, Forza Italia e Nuovo Centro Destra si mettessero d’accordo  per opporre una  forza di centro e pretendere un Presidente esterno alla politica. I nomi del toto elenco presidenziale sono i soliti tristemente noti. Perché non pensare ad un Angelo Panebianco o a Gian Antonio Stella o perché no a Piero Ostellino  che nella sua lunga esperienza giornalistica dimostra una chiaroveggenza politica a tutto campo.
Ma è solo utopica speranza che in Italia si vada a scegliere cittadini di valore fuori dalla melma partitica.
Torniamo però all’attualità. Basta con la commedia del buonismo sinistrorso, della compassione pelosa verso i rapiti che se ne vanno in modo autonomo a cercare guai nelle guerre dell’Islam. Adottiamo il sistema americano: niente riscatti niente ricatti.
Quante armi compreranno i folli dell’Isis e soci con le centinaia di milioni di dollari 
Intascate?
Perché non si presenta alle famiglie e ai loro amici il conto delle folli spese sostenute per recuperare  le sconsiderate fanciulle che se ne vanno alla ventura in quei Paesi senza un minimo di buon senso? Dispiace non estasiarsi per il loro sprezzo del pericolo e materno altruismo verso bimbi mussulmani che i fanatici riducono ormai ad assassini. Quale beneficio hanno portato a quei bambini?  Un ulteriore acquisto di armi  con le quali  si rinforzeranno i massacri e la reazione di chi è costretto a far fronte alla destabilizzazione del Medio Oriente, Nord Africa e Africa Centrale              

m.alberini@iol.it      

                                                                                

lunedì 12 gennaio 2015

VISTO DA LEI - "Criminalità islamica spot non guerra all'Europa"

Cara Mariella,
la condotta della Polizia francese dopo i noti interventi dei fanatici franco mussulmani è stata, a mio avviso, molto sbagliata. Non capisco perché abbiano ucciso i due attentatori all'uscita della tipografia. Non avevano ostaggi, volevano certamente farsi ammazzare. Non è stato alcun blitz: non era possibile usare gas lacrimogeni, pallottole soporifere, sparargli in modo non mortale? Si è persa l'occasione di ricostruire situazioni e movimenti per una sciocchezza. Ma chi è il coordinatore ignorante di tutto ciò…?

Lettera ricevuta via e-mail

Gentile lettore,
di certo non vi è stato un coordinamento adeguato alla situazione di emergenza da parte delle teste di cuoio francesi. Ma ciò che più risulta assurdo è la cronaca dei media europei e, in particolare, di quelli italiani. I quali, in sincronia, inneggiando alle profezie di Oriana Fallaci sempre anche lei sopra le righe, hanno loro proclamato la guerra all’Europa da parte di entità ancora sconosciute e terrorizzando anche L’Italia.
Abbiamo consultato un eminente personaggio saudita di chiara fama e cultura internazionale, professore  emerito all’Università di Harvard. Il quale ha dichiarato che i terroristi franco-mussulmani sono schegge o cellule isolate di matrice criminosa in autonoma follia di incursione.
E’ risibile la dichiarazione di guerra all’Europa proclamata dai vari conduttori televisivi per approfittare della situazione e mettersi in luce con toni melodrammatici.
Sappiamo tutti che nella Storia dei tempi nessun avversario nemico ha mai avuto una tale facilità di infiltrazione nel tessuto sociale di un Paese sotto l’egida del buonismo, della permissività e della negligente garanzia legale.
La dissertazione lessicale di Renzi in TV sul termine integrazione non ha tenuto conto che in questo caso facilita l’infiltrazione.
L’invasione barbarica dall’Est europeo e dall’Africa con profughi ed altro aggrava in modo determinante la precaria situazione economica dell’Italia. E ancor più le poche riforme proclamate e mai realizzate che basterebbero a sbloccare lavoro e produttività. L’opposizione dei sindacati a qualunque apertura nel variare i sistemi di lavoro. La tendenza criminosa di sfruttare il denaro pubblico come si è visto nel caso delle Cooperative romane. L’esplodere continuo della tassazione che aggrava la disaffezione all’impresa. L’inettitudine del Governo provocata dalle varie fazioni partitiche non lasciano spazio, ne’ speranza  alla solita ormai poverissima Italia.                       
                                                                                              
m.alberini@iol.it          


lunedì 5 gennaio 2015

VISTO DA LEI - "Guai ai ladri-profittatori degli onesti"

Cara Mariella,
Il 4 gennaio mio figlio se ne va. Andrà a vivere in Irlanda perchè non riesce più a sopportare l'idea di essere un connazionale di questi scellerati mentecatti. Si occupava di informatica, un lavoro a tempo indeterminato, presso la finanziaria di una grande società automobilistica con sede in Milano. Ha una casa, non ha problemi economici, eppure se ne va. Un aspetto poco sottolineato del malgoverno, dell'infinita ingordigia, avidità e cupidigia di una kasta senza un briciolo di umanità. Avvoltoi che attendono acquattati, un sorriso beffardo e un ghigno, nell'attesa della morte della preda. Ma anche la carogna maleodorante, fa brodo, la Kasta non disdegna nemmeno il putrido. Si avventa quale parassita, come sanguisuga su ogni cosa da cui si possa spremere denaro. Ascoltare ogni giorno le news è un calvario per le persone oneste che si spezzano la schiena in lavori massacranti, e il politico non vuol mollare il privilegio, e il popolo è troppo stanco per risorgere, e il Presidente del Consiglio si rallegra e gongola per aver cambiato due righe: ben che vada interesseranno un lavoratore su mille, e il Presidente della Repubblica fatica ad andarsene ma forse, come dice Grillo, si costituirà. Ho perso un figlio e lo devo a loro, e una miriade di persone hanno perso i figli, costretti a emigrare per mancanza ormai cronica di lavoro. Ho perso un figlio, che ha studiato in Italia, costando un patrimonio, e adesso andrà a portarne i proventi ad un'altra nazione. Ho perso la voglia di sorridere e a volte fatico a ricacciare in gola un groppo di angoscia. Ci stanno rubando anche i sentimenti e incaricano una poveretta di esordire in tv con la famosa frase: "i ragazzi non dovrebbero essere choosy", senza tralasciare il famoso pianto a dirotto che ha fatto ridere anche i coccodrilli.  Lo sciacallo di turno attende ghignando la prossima preda…

Lettera firmata, ricevuta via e-mail

Carissimo lettore,
comprendiamo il lacerante dolore di questa separazione. Però se fossimo giovani non lasceremmo volentieri questo Paese infestato da ladri e profittatori a tutti i livelli? Suo figlio ha scelto una nazione migliore e, per quanto le sia doloroso, cerchi di pensare che vivrà una vita più civica e civile.
Ovunque si giri lo sguardo troviamo mostruose aberrazioni. Ne è l’esempio la situazione di Roma, capitale che succhia enormi risorse del Paese e dove ogni giorno si scopre una voragine dietro l’altra. Prima la cupola mafiosa, poi le  aziende partecipate, poi l’epidemia certificata (sic) dei vigili urbani. E oggi il Corsera titola “in un giorno 393 assunzioni”, “stipendi a Roma: in 12 anni concessi 95mila aumenti. Perché l’impudenza della Kasta continua imperterrita a divorare le ultime risorse del Paese senza alcun impedimento da parte delle Istituzioni preposte? La risposta è semplice: la massa di statali e parastatali  è tale da soverchiare il resto di coloro i quali non vivono di stipendi da burocrazia.
Se di fatto abbiamo visto agire Napolitano in modo autonomo e vagamente dittatoriale, non si capisce perché non si possa passare a istituire una Repubblica Presidenziale con elezione diretta dal popolo del Presidente. Il quale possa essere scelto in una rosa di candidati illuminati e super partes.
Il ridicolo “terrorismo” dei politici in mala fede contro questa scelta ancora dettato dall’atavico “famigerato ventennio” è sempre più risibile. Tutto si fa fuorchè cercare di uscire dalla spirale distruttiva.
E allora, caro lettore, sia pure tra le lacrime, cerchi di sorridere a suo figlio che vuole ribellarsi abbandonando un’Italia che non gli piace per niente.

m.alberini@iol.it