cover blog M Alberini

giovedì 31 gennaio 2013

EDITORIALE - “SANITA’, ASL, BUROCRAZIA”

La situazione di sofferenza economica negli istituti Ospedalieri Italiani resta prioritaria anche mentre lo tzunami nel Monte Paschi di Siena polarizza i Media. E gli Italiani adesso hanno capito dove possono finire i sofferti3,9 miliardidi euro erogati per la sciagurata IMU. O vadano comunque dispersi fra gli sperperi dellaprocellosa economia italica, ritmata da ammanchi miliardari.
Il fatto che le ASL non abbiano i soldi per rimborsare gli Ospedali e li metta in condizione di non poter far fronte al sacrosanto dovere di curare gli Italiani va ricercato nello spaventoso esubero di dipendenti che assorbono le risorse della Sanità pubblica. Non è mai esistito in Italia uno “stipendificio” come La Sanità pubblica che è diventata di gran lunga la massima “impresa” nazionale. Ne’ le Ferrovie, ne’ le Poste, ne’ le Forze Armate hanno mai avuto un tale surplus di dipendenti.
E’ cosa nota: la priorità degli esborsi deve privilegiare la paga ai dipendenti, poi le tangenti, poi gli sprechi e quel che resta finalmente arriva, sempre in ritardo, agli Enti ospedalieri che curano il popolo. Unico, urgentissimo rimedio, tagliare personale non medico o paramedico che forma il“tumore” burocratico più assurdo della Sanità. Si tratta di un antico male italiano: alla fine dell’Ottocento fu messo in risalto il caso di un ospedale della Basilicata che aveva il personale triplo rispetto al numero dei pazienti.
Sovente la nostra Sanità periferica, in particolare al sud, è tanto carente di qualità da spingere una moltitudine di Italiani verso gli Istituti eccellenti del Centro Nord: i quali oggi, insieme a tutti gli altri, traballano per mancanza dei fondi necessari previsti. Emerite personalità medico-scientifiche cercano sbocchi all’estero nel timore del loro futuro: danno irreversibile per tutta la nazione. Paventiamo che per ogni personalità scientifica persa, il vuoto sarà riempito da privilegiati protetti politicamente, ma digiuni di scienza e di  qualifica.
Brividi di paura serpeggiano fra ilpopolo e in tutta la categoria medici.  E’ di INDISPENSABILE URGENZAuna RIVOLTA GENERALE dei principali Dirigenti  Clinici di tutti i Centri Ospedalieri del Paese: imperativo creare una forte scossa nelle coscienze sporche dei responsabili della burocrazia più mostruosa e inefficiente d’ Europa. Una burocrazia  in metastasi in tutti i gangli vitali della nostra nazione.




































sabato 26 gennaio 2013

VISTO DA LEI - “SANITA’: perché gli Italiani hanno paura.”


Gentilissima sig.ra Alberini,
complimenti per il suo editoriale. Purtroppo devo darle ragione completamente.

Sono un chirurgo altamente specializzato, in Italia ed all’estero, ho lavorato nel pubblico, da anni nel privato convenzionato. Ho assistito a tutti i possibili sperperi , a follie sanitarie ( ricordo che la spesa sanitaria incide sulla Regione per circa il 75 % ). Hanno sperperato tutto rubando dal primo all’ultimo livello. Ora ci chiedono, a chiare lettere, di invitare la popolazione  a pagarsi interventi e cure. Ma come è possibile se noi stessi non possiamo assicurarci con  condizioni  così pesanti. Come si può chiedere ad un pensionato, ad una madre di 3 figli, di spendere 2-3 mila euro per un intervento banale ma utile. Medici che lavorano con me , soprattutto pensionati, racimolano il possibile dando indicazioni folli per interventi. Visitano gratis pur di operare. Come è possibile legare il rimborso, il famigerato DRG importato dagli USA  ed abbandonato dagli stessi alla prestazione. Ho 46 anni, dovrei essere al top della efficienza e dell’entusiasmo. Mi ritrovo a scrivere  che abbiamo capacità individuali e di gruppo invidiabili. All’estero ci ammirano ancora. Ma per la prima volta, ho paura che veramente non se ne possa uscire. I tecnici siamo noi… Che ci facciano parlare, che ci facciano Curare. Questo è il nostro compito. Non siamo dirigenti di primo livello di aziende come hanno voluto farci credere negli ultimi 15 anni. Siamo MEDICI e anche noi come pazienti, usufruiremo dei servizi medici. E questo, mi creda sig.ra Alberini, mi fa paura…

Gentile dott.ssa Alberini,
sono completamente d’accordo con quanto lei scrive. Certo quello delle cure è un tema che investe e colpisce tutti: bambini, ragazzi, adulti e anziani. Anziani, soprattutto, abbandonati da questo Stato. Lo Stato che pensa di combattere la crisi economica del nostro Paese tassando le pensioni, pensioni di povera gente , vedove che percepiscono, dopo la disgrazia di aver perso il marito, unico reddito, il 60% di pensione di reversibilità e non possono pagare le bollette,  il cibo,  un affitto ecc. Ma  nel contempo, leggere di politici che hanno contribuito allo sfascio del nostro Paese  e percepiscono pensioni da oltre 6 mila euro NETTI al mese e liquidazioni milionarie. Sono una cittadina che questa volta ha deciso di non votare. Non ci sono volti e persone nuove, le promesse sempre le stesse e chi vincerà eviterà di parlare dell'astensionismo che sicuramente sarà superiore a tante altre sfide politiche…
Lettere firmate, ricevute via e-mail

Cari lettori,
purtroppo, tranne i “corridori” in pista elettorale, tutti gli Italiani hanno paura per il loro futuro. La situazione, tra scandali bancari, truffe istituzionalizzate e kasta politica sciagurata, non lascia spazio alla speranza per un’Italia da risanare dopo le prossime elezioni, affollate dalla solita marmaglia della partitocrazia. La questione della Sanità, la più importante per tutti noi, è soltanto una delle mille piaghe  che ci affliggono. Perché? PERCHE’ MANCANO I SOLDI DIVORATI DALLA MALA-POLITICA. La soluzione di tutto? Eliminare la PEGGIOKRAZIA. Tagliare davvero le sue folli spese. Come noto spaziano dai Comuni, alle Province, alle Regioni, agli Enti inutili, alla pletora delle consulenze e incarichi ad personam. Non ci vengano a dire che il risparmio sarebbe risibile poiché consisterebbe almeno in svariate decine di miliardi di euro l’anno. Cifra che risanerebbe una volta per tutte il deficit dello Stato italiano e tutte le piaghe: per prima la Sanità. Chi pratica la Politica a scopo di lucro non vuole avere altra alternativa: in un lavoro normale guadagnerebbe la metà e con maggior fatica. E basta dunque con gli sfaticati di professione politicanti. Sappiamo che la maggioranza dei leader politici proviene dal non lavoro, inteso come professione, impiego, attività, lavoro operaio. Hanno un bel dire questi arroganti signori, alla ribalta delle cronache quotidiane in televisione, che l’impegno politico è sfibrante più di qualunque altro. Ma nessuno dei normali dirigenti di banca e di azienda si becca  meno di un terzo di qualunque parlamentare per di più spesato di tutto e con macchine e aerei a disposizione. E non parliamo dello sfarzoso abbigliamento di certe politicanti in Parlamento, ne’ delle vacanze e week end “dorati” nei luoghi Vip durante l’anno di attività legislativa sommati a viaggi “parlamentari” in paesi esotici a nostre spese. Ci meraviglia molto che questo Governo si sia accanito proprio sulle pensioni e particolarmente sulla fascia media dei  veri lavoratori  che speravano in una terza età decente. Qui siamo di nuovo agli Anni Settanta, a fare i conti con le offerte degli ipermercati e alla rinuncia di generi alimentari di normale consumo nonché a qualsivoglia gita domenicale causa il caro-benzina. E non dimentichiamo la responsabilità di questo Governo sull’aumento dei prezzi al consumatore che erode l’introito del cittadino. In questo cosiddetto regime “democratico”, c’è spazio per gli stipendi milionari in euro per i falsi profeti che dalla tv e dai quotidiani predicano ricette miracolose in un Italia alla deriva. O si accaniscono alla regolare demolizione dei pochi principi sani ancora sopravvissuti. Ciò significa che gli Italiani vorrebbero mandare a casa tutti quanti. E l’unica arma nelle loro mani è non votare. Se arrivassimo al 60-70% di astensionismo, persino l’UE dovrebbe intervenire per aiutarci a cancellare questo sistema marcio che ci ha portato alla rovina. E istituire una Repubblica Presidenziale con un Presidente votato dal popolo che riformi la nostra Costituzione veteromarxista obsoleta.
m.alberini@iol.it    

giovedì 24 gennaio 2013

EDITORIALE - “Eccellenza Ospedaliera in agonia”

Una folcloristica campagna elettoraleallontana i cittadini dal voto per l’assoluta mancanza di propositi sulla difesa dei diritti del popolo sugli incontrollati sperperi di denaro pubblico. Quel fiume di miliardiche impingua le tasche di unamoltitudine politica da ridurre almeno  di due terzi. Stanno venendo a mancare i fondi di vitale importanza persino ai più importanti  Istituti Ospedalieri di Ricerca, fiore all’occhiello del nostro Paese: non ricevono il normale flusso di rimborsi da parte delle Asl. A questi Istituti di Eccellenza ricorrono masse di pazienti da tutta l’Italia per quell’assistenza super-qualificata e comparabile ai migliori Enti Internazionali. Uno scandalo vergognoso poiché miliardi di euro vengono polverizzati dalla mala-politica adesso in corsa elettorale senza alcun programma concreto per rimediare allo sfascio del Paese. Tra le tante piaghe, quella delle Asl, in sofferenza di fondi per l’assistenza sanitaria e per la sopravvivenza degli Enti Ospedalieri, è la dimostrazione più indecente della pessima amministrazione del denaro pubblico. E’ questa l’ultima terrorizzante novità per i cittadini malati gravi in pellegrinaggio continuo nei Centri Ospedalieri in grado di curarli. Ma terrorizzati e furibondi sono tutti gli Italiani di buona volontà, massacrati dal sistema politico ormai mafioso sotto tutti i punti di vista. Quel sistema che invece di promuovere e sostenere le imprese le costringe a chiudere perché non onora il pagamento puntuale dei debiti. Centomila imprese scomparse, industrie che affondano, negozi che chiudono, milioni di extracomunitari, creatori involontari di lavoro nero: è questo il panorama che i “corridori” politici, per la maggior parte impresentabili, si apprestano a peggiorare. Su tutti grava l’ipoteca al Quirinale di aspiranti indegni per aver creato e condottoal crollo il nostro Paese. Saranno loro a subire l’implosione del potere accumulato?Speriamo!


sabato 19 gennaio 2013

VISTO DA LEI - “L’arma del popolo è non votare”


Cara Mariella Alberini,
in questa foresta elettorale con 200 simboli,  dispiace vedere tanti manigoldi senza coscienza e senza Patria passare  che, impuniti, ragliano in TV o nei media a pagamento. Il Professore canta storie è una specie di tecnico dalla parola “facile”, grande idealista del nulla. Tenta di convincere, pur sapendo che é una mistificazione usata come una delle tante maschere ideologiche del Potere. L’Ideologia o la Babeleria, raccontate in modo serio per garantire la credibilità con il duplice scopo di incantare o confondere l’ascoltatore. In realtà la Torre di Babele non è mai esistita, come tante altre storie raccontate da grandi parlatori con il dono di convincere, approfittare per regnare sulle spalle dei fiduciosi, ignari che la verità prima o poi viene a galla. In verità esiste una Babele un po’ diversa, non è una Torre, ma una Piramide con un omino sulla punta che controlla uno Stivale, o meglio ancora il gran Casino Italico, dove sessanta milioni di esseri sono trattati come un gregge di capre con nessuna possibilità di intendersi, capirsi, vedere, sentire, approfondire. Insomma una Babele dove alcuni furbetti raccolti in gruppi con il solo obiettivo di arrampicarsi, salgono saltellando sino a raggiungere la vetta, dove troveranno quella poltrona immeritata per godersi i privilegi offerti dalla Politica. Con le prossime elezioni, presentate da sciacalli senza un programma serio, auspicabile a colpire e correggere i tanti problemi alla base del Paese, per garantirsi i privilegi a costo di distruggere quei miseri avanzi in fondo al pentolone Nazionale. Mentre infuria una campagna elettorale populista, qualcuno sogna la Thatcher, altri Blair e Mitterand. Il Santo Padre, apparentemente impotente contro le ingiustizie del mondo del Potere, anche sotto casa, si limita a invocare la speranza celeste, pur appoggiando i tiranni della Politica e dice: “... auspico che tutti possano essere veri operatori e costruttori di pace, in modo che la città dell’uomo cresca in fraterna concordia, nella prosperità e nella pace.” Benedetto XVI.  Come dire al lupo, mi auguro che non assalga le pecore. Siamo Governati dalla Mafia la quale si è impossessata delle chiavi del Paese, e controlla la Giustizia, la Pubblica Amministrazione, e tutte le risorse Nazionali, strizzando a piacere l’intera Comunità. Per diversi anni ho suggerito alle varie Autorità del Paese la necessità di formare un Ente di Stato che si occupasse di tutte le ingiustizie causate dalle Istituzioni che sono a contatto diretto con il pubblico, e approfittano di tutti coloro impossibilitati a difendersi legalmente, perché la Giustizia ha assunto un sistema di accusa/difesa impostato sul valore monetario a svantaggio del più debole: “la legge è uguale per tutti” ma non per te.

La Mafia Italiana Istituzionalizzata arriva non soltanto a Governare i Tribunali Italiani, ma vanno ben oltre, sino a manovrare i Giudici nei tribunali Europei. Sono gli effetti della Globalizzazione e degli scambi di favori a livello dell’Unione Europea, seminando ingiustizie, e rivendicazioni che frenano la ripresa. L’Ilva di Taranto, gratificava Politici e Sindacati per nascondere la gravità dei crimini Aziendali, colpevole di parecchi decessi e sofferenze inflitte ai cittadini con gravi danni all’Ente Sanitario Nazionale. L’Alcoa in Sardegna chiude lasciando senza lavoro tremila famiglie, per difendere il monopolio Elettrico Nazionale, mentre vi sono progetti che riducono dell’ottanta per cento i costi elettrici Nazionali. La Nave Concordia semi affondata all’Isola del Giglio, poteva essere ricuperata nel giro di venti giorni con minime spese, mentre a un anno di distanza è divenuta dimora per la fauna ittica del Tirreno, dimostrando impari competenze dei nostri Politici con danni e sprechi milionari imprevedibili. Migliaia d’importanti Industrie Nazionali grandi e piccole che rappresentavano il valore dei meriti di un Popolo, sono stati distrutti da incapaci che comunque vadano le cose nel Paese, non sentiranno mai gli effetti dei loro gravi errori. Al posto dell’acquisto di armamenti e aerei F35 che non servono a nessuno, poiché per la difesa oggi giorno si fa ricorso a missili intelligenti,  con quei soldi sprecati, date da mangiare ai poveri, riducete le tasse, migliorate la Giustizia e l’Onnipotente vi sarà grato.

Cara Mariella,
mi riferisco al Suo articolo “215, uno: nessuno” che mi trova tra l'altro completamente d'accordo sulla situazione politica del nostro paese. La gente è confusa! Allora mi è venuta un idea, più precisamente un messaggio che, credo sia ora di far passare e che potrebbe completare, ad esempio, articoli come il Suo: l'unica soluzione possibile per noi cittadini italiani è non andare a votare. Non ho scoperto l'acqua calda e non voglio fare proteste sterili ma io credo che il non voto può essere inteso come strumento ancora più potente del voto. Mi spiego meglio: i politici dicono da sempre che non votare non risolve i problemi e permette ad altri di scegliere per noi. Questo è corretto in una situazione normale.  In una situazione decisamente anomala come può essere la nostra se la maggioranza delle persone, diciamo tra il 60 e70%, non si recassero alle urne,  i governanti di questa Repubblica, che ci tengo a ricordare è del popolo Italiano, sarebbero costretti ad ammettere di fronte a TUTTI GLI STATI EUROPEI e al MONDO POLITICO MONDIALE di essere seduti su una BOMBA SOCIALE che nessuno sarebbe in grado di fermare. Forse allora si farebbero da parte tutti quanti, visto che la legge elettorale attuale non ci permette di farlo direttamente,  perché un crollo dell'Italia sarebbe DISASTROSO. SAREBBERO TUTTI GLI STATI EUROPEI  ED EXTRAEUROPEI A FARE PRESSIONI COSI' FORTI SUL GOVERNO ITALIANO CHE FINALMENTE TUTTE QUELLE FACCE DI BRONZO CHE DA ANNI INFANGANO LA DIGNITA’ DI QUESTO PAESE SAREBBERO COSTRETTE AD ANDARE A CASA VOLENTI O NOLENTI.
          Lettere firmate, ricevute via e-mail

Cari amici,
sognando una Thatcher a Palazzo Chigi e un De Gaulle al Quirinale, il risveglio nella “Torre di Babele” è ancora più duro. La “foresta elettorale” è una giungla infestata da ogni sorta di predatori e, purtroppo, vedo gli Italiani che, ancora inermi, non sanno come affrontarli.
Il prossimo governo, date le premesse e la totale assenza da parte dei   "corridori” di programmi che taglino drasticamente i costi della politica, continuerà l’andazzo attuale. Che fine ha fatto l’incarico dato al professor Amato per rivedere i contributi elettorali che sono alla base di tutti gli scandali emersi? Che li abbia aumentati per accedere meglio al Quirinale?
Dal 2011 sostengo il non voto contro tutte le KASTE politiche ed economiche poiché ritengo sia l’unica ARMA in mano al popolo Italiano per contrastare la prepotenza vergognosa dei politicanti. Da almeno un anno, sostengo la Repubblica Presidenziale con un Presidente probo, scelto all’esterno della politica, che metta mano a urgentissime riforme del sistema rovinoso in atto. Arrivare al 60-70% di astensioni forse potrebbe rappresentare quel TUONO per far muovere l’Europa contro la PIOVRA italiana oggi inamovibile e sorda a qualunque grido di dolore del popolo. Quel popolo però non ha ancora capito che è quella l’unica arma nelle sue mani per ribellarsi: poi resta solo la lotta armata. Nessuno vuole arrivarci, ma i Guitti, in corsa elettorale, hanno un punto debole: non hanno capito la furia che devasta gli animi: la Piazza Tahrir è molto più vicina di quello che credono.
Il non voler rinunciare a nulla e continuare ad infierire con cinismo inconcepibile sui deboli, sta scatenando nell’elettorato esterno alla BUROCRAZIA degli stipendiati dalla PIOVRA, quella rabbia demenziale che animò la “Presa della Bastiglia”. Inutile ribadire i PECCATI ampiamente elencati nella prima lettera del nostro veemente lettore: Italia sotto scacco è questo lo status quo.



P.S.
Dal 14 gennaio “Visto da lei”, oltre che sul blog, viene pubblicato su Economiaitaliana.it, un nuovo settimanale on line molto seguito.  

mercoledì 16 gennaio 2013

EDITORIALE - “Duecentoquindici, uno: nessuno!”

215 i simboli presentati: una follia collettiva spiegabile soltanto con lostato d’animo di esasperazione da politica mafiosa istituzionalizzata oggi imperante in Italia. Così si accavallano i loghi più assurdi, dietro ai quali non si sa chi e cosa si può celare. Dall’inizio dell’attuale Repubblica sono emerse decine di Partiti:  lo scopo abbuffarsi liberamente a spese nostre.Abbiamo votato alle politiche 16 volte e ci siamo trovati 67 Governi creati da accordi sotto banco, compiuti daprestigiatori ed affaristi che ci hanno condotto sul bordo del precipizio. Siamo tornati indietro di oltre trent’anni con 8 milioni di clandestini fatti entrare senza una appropriata programmazione: causa dienormi danni al Paese dove si continua a riempirsi le tasche protetti dal sistema e grazie alla protezione dell’ultimo, recente governicchio. Adesso gli elettori si trovano dinnanzi ad una occasione che non si ripeterà nei prossimi dieci anni, perché tutti gli “antichi” della politica tradizionale continueranno a prenderci per i fondelli e procedere indisturbati nei loro affari conle solite pressioni sugli Italiani per far fronte ad un Debito Pubblico in inarrestabile crescita, al decadimento della produzione, alla disoccupazione, alla situazione già grave del costo della vita e alla riduzione dei servizi sociali. Centinaia di migliaia di giovani hanno ormai lasciato il Paese verso destinazioni di maggiore sicurezza, come  pure i capitali, le attività industriali e imprenditoriali si sono  trasferiti verso Nazioni di maggior rispetto e serietà fiscale. La situazione si presenta molto più grave di quanto si possa pensare. E’ in gioco l’interesse vitale degli Italiani vecchi e giovani. Esiste il dilemma di sopravvivere o morire senza  soluzioni alternative imposte dalle ammucchiate preelettorali in fase di attacco ad un Paese stremato. Il Governo dei tecnici ha dimostrato incapacità, lasciando il Paese in stato fallimentare. Dispiace dover scrivere che nessuno di quei simboli può rappresentare gli italiani di buona volontà. Nessuno all’interno di  quei simboli può realizzare la vera svolta per la resurrezione dell’Italia, un tempo quinta  potenza industriale del pianeta.

sabato 12 gennaio 2013

VISTO DA LEI - “Credibilità zero per le “ammucchiate” elettorali"

Cara Mariella Alberini,
i danni creati dal Governo Monti al Paese, sono sufficienti per impacchettarlo e mandarlo in qualche Paese dell'Africa Centrale per imparare quello che certamente gli è sfuggito nel corso del sapere durante la sua vita. Non so come abbia potuto entrare alla Bocconi in qualità di insegnante quando è lui a dover imparare che l'economia è una funzione marginale se non è completata con la Sociologia, l'Umanesimo e la Spiritualità che completano l'uomo in saggezza e competenze. Non so quali siano i vostri interessi per appoggiare un individuo scostante, mancante di altruismo e delle elementari competenze per guidare la Nazione, e se non viene fermato in tempo, condurrà l'Italia verso il collasso totale.
Dall’inizio della tormentata Repubblica hanno creato decine e decine di Partiti per abbuffarsi liberamente: abbiamo votato alle politiche soltanto 16 volte e ci siamo trovati 67 Governi creati da accordi sotto banco, compiuti da nobili prestigiatori e affaristi, che ci hanno condotto sul bordo del precipizio, subendo tutti gli orrori impuniti e molto di più, ad opera della Politica  degli "psicopatici corrùtti". Con l’ultimo Governo Monti, durato già troppo a lungo per aver dimostrato incapacità sin dai primi mesi, nel deviare dai gravi problemi Nazionali, mentre gli Italiani più fiduciosi avevano riposto le ultime speranze per un riassetto del Paese. Siamo tornati indietro di oltre trent’anni, con quattro e mezzo milioni di clandestini fatti entrare senza una appropriata programmazione, causando ulteriori danni al Paese, dove continuano a riempirsi le tasche protetti dal sistema, e grazie alla ulteriore protezione del loro rappresentante Presidente Mario Monti, hanno potuto farla franca ancora una volta. Gli elettori si trovano dinnanzi ad una occasione che non si ripeterà prima dei prossimi dieci anni, perché dalle esperienze passate, tutti i vecchi della politica tradizionale, continueranno a prenderci per i fondelli e procedere indisturbati nei loschi affari, facendo ulteriore pressione sui Cittadini per far fronte al debito Pubblico in inarrestabile crescita, al decadimento della produzione, alla disoccupazione, alla situazione già grave del costo della vita e alla riduzione dei servizi sociali. Centinaia di migliaia di giovani hanno già lasciato il Paese verso destinazioni di maggiore sicurezza, come  pure i Capitali si sono  trasferiti verso Nazioni di maggior rispetto e serietà fiscale. La situazione si presenta molto più grave che non si possa pensare e in mancanza di una guida Nazionale per una nuova marcia su Roma, per contrastare con la forza il sistema incancrenito nel marciume della Politica, Economia e Giustizia. E’ in gioco il nostro interesse Nazionale di cittadini Italiani e quello dei giovani, dove si pone il dilemma di vivere o morire, senza  soluzioni alternative imposte dalle ammucchiate bi-sessuali in fase di preparazione dall’alto della Piramide, che porterebbe il Paese alla disfatta totale. Il Governo dei tecnici ha dimostrato completa incapacità, portando il Paese al fallimento su tutta la linea di interventi.
Dovevano eliminare l’assurdo spreco Economico dei Consulenti esterni, il numero esagerato dei Consiglieri, dei Porta Borse, delle Auto Blu, dei costi della Politica ed invece…………..
Dovevano eliminare i finanziamenti ai partiti ed invece………..
Dovevano eliminare la Mafia Istituzionalizzata a livello Regionale, Comunale, Provinciale,  ed invece…………..
Dovevano riformare la Giustizia ed invece………..
Dovevano creare un Ente per sistemare le ingiustizie del Potere Istituzionale, relativo alle Organizzazione di secondo grado a contatto diretto con la Cittadinanza, IACP/ALER, Giudici di Pace, Vigili Urbani, abusi vari del Potere, vere entità Mafiose ed invece………………..
Dovevano livellare ed eliminare le Pensioni d’oro ed invece………………….
Dovevano eliminare il contributo alla stampa ed invece………………….
Dovevano ridurre gli effetti della Globalizzazione ed invece………………
Dovevano ridurre l’età pensionabile per avviare i giovani al mondo del lavoro ed invece……
Dovevano ridurre il numero di Parlamentari, Senatori ed invece………………..
Dovevano ridurre le spese militari ed invece………………….
Dovevano ridurre le ONLUS che operano ai danni del Paese ed invece……………
Dovevano ridurre il costo della vita ed invece…………..
Dovevano ridurre la pressione fiscale ed invece…………………
Dovevano creare un Tribunale Militare per farsi rimborsare tutti i furti commessi dalla Politica ed invece…………….
Dovevano limitare l’esposizione finanziaria delle Banche al Capitale versato ed invece……..
Dovevano limitare l’esposizione finanziaria dell’Industria al capitale versato ed invece………
Dovevano riformare gli stipendi dei Manager Pubblici e dei servitori dello Stato ed invece…
Dovevano riformare le Guardie del Corpo al servizio dei Politici vecchi e nuovi ed invece…..
Dovevano eliminare l’immigrazione clandestina per ridurre la delinquenza ed invece………..
Dovevano rivedere le Missioni di Guerra nei Paesi caldi del Globo ed invece……………………….
Lettera firmata, inviata via e-mail

Caro lettore,
la sua veemente battaglia epistolare, inviata con puntualità cronometrica, mi induce a risponderle che di certo in Italia esiste l’uomo in grado di trovare la strada per far resuscitare il nostro Paese a nuova vita. Ma quell’uomo non è in politica e quindi non si può trovarlo attraverso il voto del 2013.
Ciò detto, temo che una notevole parte degli aventi diritto al voto non abbia capito che una fortissima astensione non significa favorire Bersani o altri capokasta politici, ma significa vibrare un tremendo fendente all’attuale sistema ormai di origine mafiosa al 100%.
“Se non voto, aiuto la sinistra a prendere il potere…” è la risposta che tanti Italiani, poco edotti di politica e dell’attuale disastro nazionale,  danno a chi sostiene l’astensionismo. Nonostante le gravissime privazioni inflitteci dalla piramide del potere ormai arrivata a dimensioni gigantesche, i nostri connazionali continuano a pensare di dovere dare il voto a M5Stelle oppure a qualche AMMUCCHIATA PROVVISORIA creata  ad hoc per formare  compagini più appetibili agli ignari.
Ciò premesso,  in questi giorni  si ricomincia da capo con lo stesso tema: “più tasse sul territorio”.  Ma la credibilità di questi signori ormai è sotto zero, e purtroppo di vero federalismo non  parla nessuno: i signori della kasta non lo vogliono, perché una vera riforma federale cambierebbe la mappa del potere e i signori della kasta  il potere ce l’hanno e pretendono di continuare a gestirlo a modo loro: mettendosi in tasca il surplus di tasse che stanno per infliggerci. Spero che ormai gli Italiani non si facciano accecare dalle assurde quanto sgangherate promesse “elettorali”: fin d’ora maleodoranti di imbroglio.
Inutile lapidare Monti: si è già squalificato con la mancanza di gestione oculata nei confronti dell’Italia sul baratro.
Monti piace all’estero e soltanto all’estero perché è un signore distinto, multilingue, pacato, attento alle gaffe ma…alquanto arrogante. Votarlo? No. Se vincesse il premierato, continuerebbe “sull’agenda” o piuttosto sulla “diaria” di emolumenti in atto alla mercé degli affamati politicanti che dobbiamo eliminare. Ma LUI NON VUOLE VINCERE, altrimenti avrebbe trovato il modo di riunire sotto il suo nome tutto il centro destra, Lega Nord inclusa, escludendo IN PRIMIS Fini FLI.. La sua “entrata” in campo elettorale è una mossa “diplomatica” per non fuggire davanti al disastro che ha contribuito a creare nel suo breve governicchio. In tal modo non prenderà Palazzo Chigi, ma il  grande Palazzo Reale sul Colle.
Amici italiani, il NON VOTO di febbraio è la nostra ultima chance. Che il 2013 ci sia propizio. Dipende soltanto da noi.
m.alberini@iol.it
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