cover blog M Alberini

sabato 26 gennaio 2013

VISTO DA LEI - “SANITA’: perché gli Italiani hanno paura.”


Gentilissima sig.ra Alberini,
complimenti per il suo editoriale. Purtroppo devo darle ragione completamente.

Sono un chirurgo altamente specializzato, in Italia ed all’estero, ho lavorato nel pubblico, da anni nel privato convenzionato. Ho assistito a tutti i possibili sperperi , a follie sanitarie ( ricordo che la spesa sanitaria incide sulla Regione per circa il 75 % ). Hanno sperperato tutto rubando dal primo all’ultimo livello. Ora ci chiedono, a chiare lettere, di invitare la popolazione  a pagarsi interventi e cure. Ma come è possibile se noi stessi non possiamo assicurarci con  condizioni  così pesanti. Come si può chiedere ad un pensionato, ad una madre di 3 figli, di spendere 2-3 mila euro per un intervento banale ma utile. Medici che lavorano con me , soprattutto pensionati, racimolano il possibile dando indicazioni folli per interventi. Visitano gratis pur di operare. Come è possibile legare il rimborso, il famigerato DRG importato dagli USA  ed abbandonato dagli stessi alla prestazione. Ho 46 anni, dovrei essere al top della efficienza e dell’entusiasmo. Mi ritrovo a scrivere  che abbiamo capacità individuali e di gruppo invidiabili. All’estero ci ammirano ancora. Ma per la prima volta, ho paura che veramente non se ne possa uscire. I tecnici siamo noi… Che ci facciano parlare, che ci facciano Curare. Questo è il nostro compito. Non siamo dirigenti di primo livello di aziende come hanno voluto farci credere negli ultimi 15 anni. Siamo MEDICI e anche noi come pazienti, usufruiremo dei servizi medici. E questo, mi creda sig.ra Alberini, mi fa paura…

Gentile dott.ssa Alberini,
sono completamente d’accordo con quanto lei scrive. Certo quello delle cure è un tema che investe e colpisce tutti: bambini, ragazzi, adulti e anziani. Anziani, soprattutto, abbandonati da questo Stato. Lo Stato che pensa di combattere la crisi economica del nostro Paese tassando le pensioni, pensioni di povera gente , vedove che percepiscono, dopo la disgrazia di aver perso il marito, unico reddito, il 60% di pensione di reversibilità e non possono pagare le bollette,  il cibo,  un affitto ecc. Ma  nel contempo, leggere di politici che hanno contribuito allo sfascio del nostro Paese  e percepiscono pensioni da oltre 6 mila euro NETTI al mese e liquidazioni milionarie. Sono una cittadina che questa volta ha deciso di non votare. Non ci sono volti e persone nuove, le promesse sempre le stesse e chi vincerà eviterà di parlare dell'astensionismo che sicuramente sarà superiore a tante altre sfide politiche…
Lettere firmate, ricevute via e-mail

Cari lettori,
purtroppo, tranne i “corridori” in pista elettorale, tutti gli Italiani hanno paura per il loro futuro. La situazione, tra scandali bancari, truffe istituzionalizzate e kasta politica sciagurata, non lascia spazio alla speranza per un’Italia da risanare dopo le prossime elezioni, affollate dalla solita marmaglia della partitocrazia. La questione della Sanità, la più importante per tutti noi, è soltanto una delle mille piaghe  che ci affliggono. Perché? PERCHE’ MANCANO I SOLDI DIVORATI DALLA MALA-POLITICA. La soluzione di tutto? Eliminare la PEGGIOKRAZIA. Tagliare davvero le sue folli spese. Come noto spaziano dai Comuni, alle Province, alle Regioni, agli Enti inutili, alla pletora delle consulenze e incarichi ad personam. Non ci vengano a dire che il risparmio sarebbe risibile poiché consisterebbe almeno in svariate decine di miliardi di euro l’anno. Cifra che risanerebbe una volta per tutte il deficit dello Stato italiano e tutte le piaghe: per prima la Sanità. Chi pratica la Politica a scopo di lucro non vuole avere altra alternativa: in un lavoro normale guadagnerebbe la metà e con maggior fatica. E basta dunque con gli sfaticati di professione politicanti. Sappiamo che la maggioranza dei leader politici proviene dal non lavoro, inteso come professione, impiego, attività, lavoro operaio. Hanno un bel dire questi arroganti signori, alla ribalta delle cronache quotidiane in televisione, che l’impegno politico è sfibrante più di qualunque altro. Ma nessuno dei normali dirigenti di banca e di azienda si becca  meno di un terzo di qualunque parlamentare per di più spesato di tutto e con macchine e aerei a disposizione. E non parliamo dello sfarzoso abbigliamento di certe politicanti in Parlamento, ne’ delle vacanze e week end “dorati” nei luoghi Vip durante l’anno di attività legislativa sommati a viaggi “parlamentari” in paesi esotici a nostre spese. Ci meraviglia molto che questo Governo si sia accanito proprio sulle pensioni e particolarmente sulla fascia media dei  veri lavoratori  che speravano in una terza età decente. Qui siamo di nuovo agli Anni Settanta, a fare i conti con le offerte degli ipermercati e alla rinuncia di generi alimentari di normale consumo nonché a qualsivoglia gita domenicale causa il caro-benzina. E non dimentichiamo la responsabilità di questo Governo sull’aumento dei prezzi al consumatore che erode l’introito del cittadino. In questo cosiddetto regime “democratico”, c’è spazio per gli stipendi milionari in euro per i falsi profeti che dalla tv e dai quotidiani predicano ricette miracolose in un Italia alla deriva. O si accaniscono alla regolare demolizione dei pochi principi sani ancora sopravvissuti. Ciò significa che gli Italiani vorrebbero mandare a casa tutti quanti. E l’unica arma nelle loro mani è non votare. Se arrivassimo al 60-70% di astensionismo, persino l’UE dovrebbe intervenire per aiutarci a cancellare questo sistema marcio che ci ha portato alla rovina. E istituire una Repubblica Presidenziale con un Presidente votato dal popolo che riformi la nostra Costituzione veteromarxista obsoleta.
m.alberini@iol.it