Gentile
signora Alberini,
penso che la
cosiddetta “Mini IMU” sia l’ultima presa in giro rifilata ai contribuenti
proprietari di casa, ma Le chiedo se
anche Lei concorda con me. In questi giorni impazzano su tutti i mezzi di
comunicazione le istruzioni per il pagamento dell’imposta e ovunque si legge
che bisogna calcolarne il valore che si sarebbe dovuto pagare con l’aliquota
deliberata dal Comune, farne la differenza utilizzando l’aliquota base e poi
considerarne il 40%.
Ovunque (sia
in televisione che su qualsiasi giornale) viene spiegato che si devono
diligentemente operare tutte le detrazioni possibili (cioè sia quella di 200
Euro che quelle per gli eventuali figli a carico). E proprio questa possibilità
di considerare le detrazioni costituisce, a mio parere, l’ultima sonora “presa
in giro”.
Quando
infatti si effettua la differenza tra i valori di IMU calcolati, le detrazioni
letteralmente spariscono, perché si tratta di addendi di valore identico che
compaiono con segni opposti nell'operazione di sottrazione.
Non sarebbe
stato più onesto dichiarare ai contribuenti che non si può considerare alcuna
detrazione, piuttosto di far credere che, utilizzandole, si possa in qualche
modo “mitigare” l’imposta?
Mi farebbe
molto piacere ricevere un Suo cortese riscontro a tale proposito.
Lettera
firmata, ricevuta via e-mail
Caro lettore,
la sua analisi non fa una grinza e i nostri “calcoli”
sulle aliquote e detrazioni, oltre ad essere penosi, sono a dir poco
“commoventi” perché ricordano i problemini algebrici delle scuole medie. Intanto
i nostri aguzzini politici, che partoriscono tali genialate per rompere le scatole
al contribuente, si divertono alle nostre spalle e continuano a derubare il popolo. Sembra comunque che i
giornali non abbiano dato spiegazioni chiare riguardo al capitolo delle
detrazioni. Ma comunque si giri la zuppa, il sapore resta molto amaro. Nella
folle corsa alla ricerca di fondi, il governo ha lasciato liberi i Comuni di
aumentare le quote per far fronte alle loro spese faraoniche e si continua così
in tutti i gangli ove burocrazia e politica hanno le mani in pasta. Il
cittadino ha solo il dovere di pagare: vengono disattesi i suoi diritti ad
avere servizi efficienti ed assistenza in caso di necessità. Non sappiamo
quanto Renzi, malgrado le sue apparenti buone intenzioni, possa arginare le
velleità dei vetero comunisti che gli sono contrari e che non esiteranno a
scatenargli contro qualunque forza istituzionale in grado di nuocergli.
Difficile capire
perché Grillo non abbia aderito alle sue proposte: quelle proposte che
Grillo stesso da sempre sventola nei suoi proclami di piazza. A nostro avviso,
lui stesso non ha un chiaro programma da intraprendere per cercare di tirare
fuori il Paese dalla palude tiberina
nella quale è sprofondato.
E’ la solita fiera italiana, non delle vanità, ma
degli sbandieratori dai cento
vessilli.
m.alberini@iol.it