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lunedì 29 aprile 2013

VISTO DA LEI - "Il discorso del Re"

Cara Mariella,
qualche sera fa seguivo "Porta a Porta" e d'un tratto mi colpisce una frase dello stesso Vespa. In seguito ad un pesante attacco alla classe politica da parte di uno dei suoi ospiti, il conduttore reagiva dicendo: "Beh, adesso smettiamola di trattare questa gente come dei mangiapane a tradimento". Ho atteso disperatamente le reazioni opportune ma inutilmente. Ed allora reagiamo noi!!! Vede caro dott. Vespa, è vero, ha ragione lei, non sono dei mangiapane a tradimento; il mangiapane a tradimento si limita a sfruttare la fatica altrui, potremmo chiamarlo parassita ma tutto si fermerebbe lì. Nel caso della kasta la questione è infinitamente peggiore, qui si parla di ladrocinio continuato, di corruzione trasversalmente diffusa, e di assoluto disinteresse nei confronti di una nazione ormai alla bancarotta. Caro dottor Vespa, smetta le solite fesserie perbeniste e diciamo le cose come stanno, anche Ali Baba si troverebbe in difficoltà, i suoi erano solo quaranta, i nostri sono 400mila e forse più...

Cara Mariella,
l'immagine che la politica dà ogni giorno di se stessa, è sempre più sorprendente.
Ogni volta ci si convince che è stato toccato il fondo, e ogni volta si scopre che non c'è limite all'idiozia, all'ipocrisia e all'ignoranza. La trasmissione sinaptica è andata a quel tal paese ed i poveri neuroni, abbandonati a se stessi, non sanno più che pesci prendere. Con pazienza infinita, ho ascoltato il discorso a camere riunite di re Giorgio, assurdo nella sua intempestività, come se l'oratore avesse fatto 60 anni di vacanza su Plutone. Cinquant'anni di militanza nel PC, un settennato senza squilli ed ecco che ad un tratto, Napolitano sciorina tutta una serie di comandamenti, come se gli fossero venuti in mente, dopo una visita quarantennale al monte Sinai. Incredibile! Sostanzialmente i concetti espressi sono stati due: cari deputati e cari senatori o siete colpevoli di corruzione e di ladrocinio continuato o siete colpevoli di lassismo. Ancora più incredibile, tutti i parlamentari, tranne quelli che avrebbero dovuto essere gli unici ad avere il diritto di applaudire, se non altro perché non hanno ancora avuto il tempo di affondare le ditai nella marmellata; tutti i parlamentari dicevo, giù a battere le mani, come se ognuno di loro pensasse di essere l'unico, a cui non erano riferiti gli strali del presidente. Ci sarebbe da sbellicarsi dal ridere per il divertente paradosso ma non me ne viene proprio voglia.

C’è da chiedersi invece: ma re Giorgio, queste cose, sette anni fa non le sapeva???

E anche: "vanno ottimizzati i costi della politica". No caro Re Giorgio, vanno finalmente scaraventati in galera i ladri e i corrotti, e vanno decimati i costi della politica e delle cose pubbliche che potrebbero costare infinitamente meno, se la maggior parte dei soldi non finisse nelle tasche dei soliti noti.

Non se la prenda con l'antipolitica, perché è figlia vostra, non se la prenda con i rottamatori perché senza di loro le cose sarebbero continuate come sempre.

Ben venga l'antipolitica se serve a raddrizzare certe schiene. Dice bene Lei quando dichiara: "non avete fatto nulla di quanto avreste dovuto", ha ragione da vendere ma non se la prenda solo con loro e non si autoassolva perché è uno di loro da sempre.                                                                         
Lettera firmata, inviata via e-mail

Caro amico,
lei ha ragione, nel suo discorso, il Re si è autoassolto scaricando tutte le colpe  sui sudditi che lo hanno applaudito, ma resta il dubbio che gli applausi fossero uno scoppio di ironia. Per essere un Presidente al di sopra delle parti, gli è riuscito quello che non era riuscito a nessuno:  essere mantenuto alla Presidenza per la seconda volta, avere il Presidente della Camera e del Senato del suo Partito, dare  l’incarico di formare il Governo per la seconda volta a un membro del PD. Oltre ad essere l’inventore del Governo Monti, il peggiore degli ultimi 60anni. Gli italiani si chiedono ancora per quali meriti Il Presidente, in un batter d’occhio, lo ha creato senatore a vita prima di dargli l’incarico. Questo, per noi,  non significa affatto essere al di sopra delle parti. E i rappresentanti del M5S glielo hanno notificato parlando di colpo di stato. C’è da chiedersi se un Partito allo sbando come il PD possa governare l’Italia disastrata con tanti suoi uomini nei punti chiave. E’ chiaro che  il Governo appena formato da Enrico Letta sarà figlio di Napolitano, il quale dovrà assumersi gli eventuali fallimenti.
Le colpe non si potranno ascrivere ad altri Partiti anche se faranno lo sforzo di sostenere questo Governo. Le famose “larghe intese” convergono tutte sul PD come i conclamati 10 saggi erano in maggioranza di sinistra. Il primo provvedimento per combattere la corruzione e gli sprechi, dal Presidente condannati duramente nel suo discorso, è il taglio netto del 50%  dei costi della politica e dello Stato. Il Presidente, data la venerabile età, ha assistito alla creazione dell’enorme struttura burocratica che va dai sindacati, alle Regioni, agli enti inutili, al Parastato senza intervenire mai durante la lunghissima carriera politica e i suoi molteplici importantissimi incarichi,  per cercare di limitare i danni enormi che hanno portato questo genere di politica all’attuale status quo.

In questi ultimi 20 mesi abbiamo avuto una sorta di Repubblica Presidenziale estemporanea. Da almeno due anni, chi scrive ha chiesto agli italiani di sostenere il cambiamento della Repubblica parlamentare italiana a Repubblica presidenziale con elezione popolare del Presidente come accade già nella Francia, a suo tempo,  salvata da De Gaulle. Questo poiché è vero che, allo stato attuale delle cose, il Presidente del Consiglio ha poteri molto limitati e l’Italia ha bisogno di una mano che decida senza indugi  riforme indispensabili a far uscire il Paese dal baratro.

Adesso i ministri del nuovo governo che hanno giurato, se vogliono salvare davvero l’Italia,  dovrebbero cancellare almeno metà di questa gigantesca burocrazia, creata per mantenere al potere i responsabili della disfatta economica e sociale italiana. I quali, da decenni, portano avanti la loro politica scellerata. E gli attuali caporioni del sistema-kasta SONO TUTTI CORRESPONSABILI.

                                                                             

lunedì 22 aprile 2013

Intervista a ANGELA OCCHIPINTI di Mariella Alberini

Il viaggio nell’arte di Angela Occhipinti

E’ nata a Perugia, ma ama Milano e ci vive da sempre. Angela Occhipinti è un’artista planetaria: la sua pittura parte dalle visioni e dalle sensazioni assorbite dal suo girovagare in tutti gli angoli più remoti della Terra. Viaggi di una vita compiuti in solitario per lasciare libertà totale alla sua sensibilità nei confronti  degli aspetti più variegati della natura, dei popoli e di quello che è riuscita a leggere negli occhi di tante razze diverse.  Ogni opera racconta memorie e oblio tra passato, presente e tensione verso il futuro.“…Ritrovavo nel mito dell’aquilone il corso di una breve storia: scegliere eternamente tra la speranza insonne e la saggia rinuncia”…

Gli aquiloni per Angela Occhipinti sono dei simboli che racchiudono la parte più misteriosa e magica dell’io profondo. Il tema del filo di Arianna è inteso come la filatura del tempo e del destino che collega tutti gli stati dell’esistenza fra loro e al loro principio. E’ un filo che conduce dal mondo delle tenebre a quello della luce, una promessa di conquista, ma anche di ritorno. Occhipinti incide aquiloni perché vuole collegare l’uomo con l’universo affinché venga attuato un dialogo spirituale tra cielo e terra.

Come docente di Tecnica dell’Incisione e scrittura creativa all’Accademia di Brera, Angela ha intrattenuto ancora un colloquio tutto suo con studenti di molte nazioni.

Da una settimana ha dato le dimissioni dal suo corso e dall’ incarico di Coordinatore Internazionale del Progetto Erasmus per dedicare tutto il suo tempo all’ arte.



D. Qual è oggi la situazione di un maestro-artista a Brera?
R. Dipende dalle attitudini e dalla creatività del docente.  I grandi artisti sono sempre ottimi insegnanti perché riescono a trasmettere il loro messaggio senza prevaricare la creatività dello studente. Anzi sono delle brave maieutiche perché riescono a far crescere la ricerca individuale del discepolo.


D. Secondo lei quali misure andrebbero intraprese per migliorare la situazione del Museo di Brera?

R. Questo è un compito della Sovrintendenza e dei Beni culturali che esula dall’Accademia delle Belle Arti di Brera anche se  Maria Teresia d’Austria,  intorno al 1776, la fondò  e affiancò l’istruzione artistica  alla Pinaoteca:  e aggiunse la Biblioteca Braidense in modo che gli studenti vedessero le opere dei Grandi Maestri e studiassero sui loro libri all’epoca costosissimi.

D. E quali provvedimenti per salvare il suo patrimonio artistico in degrado nelle cantine?
R. Quelle opere dovevano passare al Palazzo Citterio circa vent’anni fa. Il palazzo è rimasto ristrutturato a metà ed è inservibile. La solita inefficienza dell’apparato istituzionale che sta degradando tutto il Paese.  

D. Quali altre misure per valorizzare e utilizzare a scopo di salvarlo il nostro patrimonio artistico nazionale, il più importante dell’umanità?
R. Lo Stato dovrebbe dare molti più fondi per salvaguardare il patrimonio artistico: la più importante fonte di reddito dell’Italia, ma allo stato delle cose è chiaro che menefreghismo e incuria prevalgono persino sul più grande patrimonio artistico dell’umanità.    

D. A che punto è la scena artistica creativa nell’Italia della crisi?
R. La crisi economica morde al punto che la gente diserta le Gallerie d’arte e anche i collezionisti hanno minore inclinazione ad acquistare. Ci sono sempre molti giovani con  grande forza creativa. L’arte va avanti anche se non si vende. Perché la creatività di ciascuno esplode ugualmente.  Le idee prosperano e si lavora non per il denaro, ma per la necessità che l’artista ha di esternare il suo mondo e la sua anima.

D. E adesso come va avanti la vita artistica di Angela Occhipinti?
R. Continuerò a lavorare, a fare mostre in tutto il mondo. Quello che più mi interessa è conoscere non i nuovi luoghi, ma entrare a far lezione nelle Università per constatare come si svolge la loro ricerca artistica. E’ sorprendente che dalla Cina al Perù, dal Marocco a Helsinki: insomma in tutto il mondo, gli artisti di  valore vivono per la ricerca di far nascere e rinascere la loro creatività.

VISTO DA LEI - “Siamo di nuovo in mano alla vecchia Kasta”

Cara Mariella Alberini,

lo zoo della Politica Italiana è in grande agitazione. Avvoltoi, coccodrilli e corvi non sanno più come procedere nel labirinto dell’inganno dove hanno esaurito tutte le magie, obbligando gli Italiani a votare con gli occhi chiusi nelle scelte fra cammelli, scimmie e attori teatrali. Gli intrallazzi fra la Politica, i vari Partiti e i Sindacati incombono sullo sfascio totale del Paese concedendo  posizioni di prestigio ai servizi resi al Potere sino a ricoprire la Presidenza del Senato e molto oltre nelle elezioni della Presidenza della Repubblica, con l’esclusione dei cittadini che non contano più nulla. Dopo 60 anni diinciuci politici  corruttivi  di Governanti scellerati, seguiti da un settennato disastroso, finalmente sono riusciti a distruggere lo Stivale. L’Economia Italiana è in ginocchio  in seguito ai grandi errori politici e giudiziari, divenuti una tradizione di merito. Molti hanno ancora il lavoro o fanno gli affaristi politici di professione con il pranzo,  le cene e quant’altro assicurati, non si sa per quanto tempo ancora, poiché le previsioni reali sono devastanti.

Basta una scintilla. Fra i cittadini tira un’aria di feroce scontentezza che potrebbe rovesciare gli assurdi privilegi assunti di prepotenza dalla Casta Politica e rimettere ordine nello  sconcertante sistema Italia.

a) Autonomia operaia?
b) Brigate Rosse?
c) Camicie Nere?
d) Fazzoletti Verdi?
e) Qualche Colonnello affetto da amor Patrio?
f) Il Partito dei disoccupati?

g) I vari Movimenti di rivendicazione per ingiustizie subite?

h) Tante altre Organizzazioni nazionali/internazionali pronte ad intervenire.

I furbetti e i loro sostenitori per discolparsi dai tanti danni commessi al Paese, pazzie, furti, imbrogli e speculazioni tutte Istituzionalizzate, generando una crisi economica a vasto raggio, Industria, Scuola, Informazione, Ricerca, Territorio addebitano le loro colpe alla crisi Internazionale. Mentre la delinquenza del Potere continua ad approfittare della situazione dominante nel farla da padroni dello Stivale ormai ridotto all’osso. I Grillini, contrastando tanta incoscienza politica, sostengono il “mandiamoli tutti a casa”, troppo buoni! Invece devono mandarli tutti in galera. Aveva ragione Hitler nel tacciare gli Italiani come una sotto razza egoista, incline alla bella vita, sprezzante delle sofferenze altrui e propensi al tradimento. La Germania ha tentato più volte di mettere in guardia l’Europa sui costi altissimi della Politica, sui privilegi dei Politici, sul sistema Italia e la facilità nel contrarre debiti che hanno generato il colossale debito pubblico.

Una dimostrazione più che valida, la quale dimostra la mancanza della ragione nei momenti decisionali,  ci giunge dalle ultime elezioni dove la disinformazione ha intaccato il pensiero comune della cittadinanza nell’eleggere i propri rappresentanti, squartando l’elettorato in varie parti come lo spezzatino, secondo il livello di conoscenze, di benessere o di istruzione, in quattro maggiori unità di pensiero…
Lettera firmata, ricevuta via e-mail

Caro  lettore,
purtroppo siamo di nuovo in mano alla Kasta. Il “nuovo” Presidente  appartiene all’antico “Apparatchik” . E allora nel nostro Paese la  vecchia forza politica non molla e rischiamo davvero che ben poco cambi. Dopo un mese e mezzo di battaglie sanguinose, ci ritroviamo in un confusa situazione dominata da un lato dal web, che è riuscito a portare lo scompiglio nella vecchia classe politica, ma dall’altro siamo sfociati in un status quo senza alcuna novità. Il falò delle antiche figure bruciate in un solo giorno non  genera ricambio all’altezza del dramma italico. Come si può pensare di rimettere Amato sulla poltrona di Palazzo Chigi, il politico più inviso  agli Italiani? Simbolo della Kasta dalle pensioni di platino. E della incursione notturna nei nostri conti correnti. Forse sarebbe il caso in vista, di un seconda incursione, di azzerarli per quanto poco ormai ci sia rimasto. Possibile che questo Paese non riesca a riemergere attraverso un Premier davvero nuovo? E allora perché non  Renzi, in apparenza cosciente della necessità di cambiare le regole che hanno affossato il Paese negli ultimi 60 anni?
Adesso Napolitano ha due strade. Quella di dare un mandato per formare un governo a una personalità di sua scelta e quindi per forza di sinistra. La quale dovrà osservare i parametri dettati dal Presidente della Repubblica. Se costui non riuscirà nell’intento, al Presidente non resterà che sciogliere le Camere e indire nuove elezioni. Non crediamo affatto che ciò accada poiché la Kasta impedirà con tutte le sue forze di arrivare a quelle nuove elezioni che potrebbero portare  riforme che risanerebbero il Paese e la affosserebbero per sempre. Si è parlato di golpe, ma di golpe silenziati in Italia, negli ultimi 60, anni ce ne sono stati parecchi: vedi l’abrogazione del finanziamento pubblico ai partiti trasformatosi per “magia” in rimborso elettorale. Per il momento ha vinto l’antico sistema corrotto.
Ancora una volta la Kasta non ha tenuto conto della furia montante degli Italiani.

 

lunedì 15 aprile 2013

VISTO DA LEI - "Bonino, Cancellieri o Severino for President"


Gentile Mariella,
mio Dio, pensavo avessimo toccato il limite e invece devo ricredermi. Non c'è limite all'indecenza politica. Hanno appena eletto mille rincoglioniti, ("hanno" e non "abbiamo" perché io non ho votato), e il grande Giorgio, Dio ce ne liberi, ha pensato che i mille non bastavano e ne ha assunti altri dieci che ci costeranno un patrimonio, tanto lui di collaboratori ne paga già 2800 per cui, dieci più dieci meno chi se ne frega. Pensi un po',  tra i mille eletti, non ce n'erano nemmeno dieci, tanto SAGGI da poter pensare. Non che dovessero pensare a migliorare il misuratore di velocità dei neutrini, dovevano solo, con un po’ di equilibrio, proporre cose che altri, in altri paesi, hanno introdotto da secoli. Qual è il nostro limite di sopportazione? Quando riusciremo a cacciarli tutti di malo modo? Sarà comunque sempre irrimediabilmente tardi e intanto loro fanno, denotando una scemenza infinita, finta di nulla.
Lettera firmata, ricevuta via e-mail

Caro Giorgio,
la saggezza non alberga fra i pessimi politicanti che affliggono il nostro Paese, ma, pur soffrendo di limitatissima intelligenza, cercano fino all’ultimo respiro di mantenere i privilegi che noi paghiamo per loro con il sudore della fronte. Il nostro limite di sopportazione è così grande che loro, sprezzando ogni pericolo, continuano a imperversare. In un Italia senza governo, allo stremo delle forze e al limite della bancarotta, complice la Presidenza della Repubblica in scadenza, riescono a prendere tempo e a mettere all’angolo anche M5S. Grillo può urlare fin che vuole, ma loro hanno le orecchie foderate di amianto (purtroppo senza danni collaterali). Che fare? Ormai siamo obbligati ad aspettare il nuovo Presidente della Repubblica sperando che Padre Pio faccia la grazia di darci una persona Giusta in grado di creare una soluzione di governo capace di lavorare a vantaggio e non contro l’Italia. Si dice che non c’è limite al peggio ma ormai siamo in fondo al baratro e oltre non si riesce a guardare. I pochi imprenditori stranieri ancora in Italia stanno fuggendo e con loro una folla di imprenditori italiani. Persino gli immigrati cercano di tornare al paesello. Di questo passo i marrani al potere si troveranno a capo di un Paese  popolato da zombie e da macerie reali ( vedi L'Aquila ecc.) e virtuali. Se è vero che i cosiddetti “saggi” hanno suggerito di ridurre a 470 complessivi parlamentari, potrebbe costituire una buona notizia. Ma come e quando li ridurranno?  Fra i nomi che si fanno per il Quirinale, gli unici tre auspicabili sono Emma Bonino, Anna Maria Cancellieri e Paola  Severino. Non perché siano nostre congeneri, ma perché ci sembrano le più oneste, qualificate, intuitive e prive di quell’arroganza politicizzata e sostenuta dai troppi onori che contraddistingue ad esempio Giuliano Amato, ma anche Franco Marini ecc. Se il prossimo Presidente della Repubblica non sarà in possesso  di notevole sensibilità umana, oltre che di esperienza istituzionale, l’Italia sprofonderà ulteriormente. Gli Italiani non sanno più a che santo votarsi. Non si riesce più a difendere i valori elementari della civiltà, complici la violenza dilagante e l’inettitudine dei governanti.

Si incomincia a parlare di Bitcoin, moneta rifugio virtuale (ancora più virtuale delle Fiat money, che gonfiano la Borse ed un po' meno le nostre tasche), una convenzione tra chi opera sulla rete, senza creare né debito né credito, ma solo per regolare le transazioni tra i partecipanti. Molti si sono arricchiti (la più parte solo sulla carta ... anzi nemmeno sulla carta, ma solo su dei record della stanza di compensazione), si favoleggia, che ci sono moltissimi multimilionari nuovi di zecca; la più parte dichiara, che aspetta solo il momento opportuno per convertire i suoi Bitcoin in US ... se non sonanti, almeno registrati su qualche conto bancario ... affidabile. Ma l’affidabilità oggi è un sogno. ‘C'est la soupe qui fait le soldat’ diceva Napoleone il Grande. Ma ormai anche la “zuppa”, da noi, incomincia a scarseggiare.

L’Italia ha perso la sua identità. Cerchiamo di salvargli almeno l’anima.

venerdì 12 aprile 2013

EDITORIALE : “Meglio una donna Presidente della Repubblica”


La figura virtuale del prossimo Presidente della Repubblica dovrebbe avere il pragmatismo di Margaret Thatcher e la saggia competenza economica di Luigi Einaudi. Solo così avremo una guida sicura e una partecipazione totale del popolo, ad eccezione di Romano Prodi che ha duramente criticato l’operato della signora Thatcher. Tra i candidati che si profilano nell’orizzonte maschile non vediamo associate tali qualità. Uno sprazzo potrebbe venire dalle candidature femminili che riservano sempre sorprese positive: ad esempio Emma Bonino, Anna Maria Cancellieri, Paola Severino o un outsider che possa emergere come sono emerse queste ultime signore. Non vogliamo essere tacciate di preferenza verso nostre congeneri, ma ricordiamo che nella Storia, da Cleopatra a Caterina la Grande di Russia, a Elisabetta I e II, di esempi illustri ce ne sono stati moltissimi. Alle donne illustri non è mai mancata un’intelligenza speciale tale da qualificarla mascolina o addirittura da cervello bisessuale. Costoro sono più duttili, più sensibili, più diligenti, più inclini al sacrificio personale, più intellettualmente oneste e quindi meno corruttibili: e soprattutto sono la parte più umana e ideale del cielo.
In questo momento drammatico dell’Italia, il più drammatico del dopo guerra, dalla scelta per la nomina del Presidente della Repubblica dipende il nostro destino. Non si può più sbagliare. Non abbiamo bisogno di notai o di populisti, ma di una personalità che sappia ricostruire la stima e la fiducia del popolo in se  stesso e nella “patria.” Signori Capi di Partito fatevi finalmente un esame di coscienza se l’avete, e mettete da parte il vostro inenarrabile egoismo ammantato di false ideologie: ricordatevi che la vera e unica ideologia è il benessere del popolo italiano.

m.alberini@iol.it   

lunedì 8 aprile 2013

VISTO DA LEI - “Il disumano menefreghismo dei nostri politici”

Gentile Mariella Alberini,
indubbiamente il momento è gravissimo e  l'incapacità (poco umana) dei
nostri politici di rinunciare a nulla in favore dell'intera Nazione non permette di affrontare sia gli aspetti essenziali che quelli di immagine con la dovuta correttezza.
Alla popolazione sono rimaste poche possibilità di contrasto: le vacue proteste, le manifestazioni di piazza, internet o poco altro. Le vacue proteste ormai sono al parossismo, in ogni occasione non si parla d'altro che di Kaste (attenzione il plurale è voluto per le tante egualmente potenti, dannose ed auto garantiste), ma l'unico risultato è consistito nella pur importante presa di coscienza che questo sistema va cambiato perché è il più corrotto dell’Occidente. Ormai siamo ridotti a sperare in Grillo e in M5S augurandoci che i suoi non si vendano al Pd. Pensa che sia possibile credere a questa “novità” proveniente dal web senza un'adeguata organizzazione già facente parte del sistema? Non credo, e allora la protesta del voto a Grillo potrebbe venire sottovalutata e considerata solo come qualche cosa di coreografico, o strumentalizzata da qualche formazione partitica, o peggio, da gruppi di estrema sinistra (i c.d. centri sociali) con gli effetti che tutti paventiamo…
Lettera firmata, ricevuta via e-mail

Caro lettore,
non penso si debba sottovalutare Grillo che è molto più intelligente di tanti politici al potere e neppure il suo Movimento. Certo ci sono già le defezioni e vedremo come il Guru Beppe le arginerà. D’altra parte tecnici e politici, in questi ultimi tempi, si sono riempiti la bocca e ci hanno riempito la testa con le parole “crescita e “sviluppo”.
In pratica succede che lo Stato non onora i suoi debiti, manda in fallimento le piccole aziende e fa licenziare un milione di persone.
Per attuare una parte dei pagamenti dovuti hanno inventato un “geniale” decreto legge che richiederà poi un regolamento di attuazione e andremo così alle calende greche. E pensare che in 150 anni di esistenza, lo Stato italiano ha pagato regolarmente le prestazioni delle imprese, magari con qualche  piccolo  ritardo, seguendo le normali procedure. E adesso? Sono questi lo “sviluppo” e la “crescita”? Ormai quello che era il vanto nazionale, la miriade di piccole e medie imprese industriali, è al tracollo. Imprenditori e lavoratori di questo settore sono sull’orlo del suicidio e tanti lo hanno già commesso. Come è accaduto al muratore di Civitanova Marche che non ha più trovato una piccola impresa che gli desse lavoro. Perché le piccole imprese sono sparite.
Si affaccia l’ipotesi di costituire il nuovo governo tra Pd e il vecchio Berlusconi, il quale con l’età non avrà acquisito maggiore saggezza, anche se lo speriamo. Comunque bisogna ammettere che non ha perso la fantasia politica e la duttilità. Questa prospettiva non è priva di un certo fascino. Per la prima volta in Italia forze opposte, nemiche da sempre,  sarebbero costrette a collaborare. E chissà, forse per salvare da entrambe le parti parziali privilegi e poltrone, non finiscano per beneficare e bonificare parte della terrificante situazione del Paese. Fantascienza? Neanche tanto. Se gli schemi vetero comunisti del Pd fossero superati da visione più realistica e nuova tipo Renzi, si avrebbe finalmente anche da noi una sinistra più duttile e moderna che rottamerebbe gli eterni seguaci di Stalin.
Stiamo vivendo un’epoca politica di rottura che  ha fracassato la vita a tutti gli Italiani. Ci saranno ancora lacrime e sangue. Ma si potrebbe anche uscirne e ricostruire almeno parte della dignità perduta. Cerchiamo di sperare...!

martedì 2 aprile 2013

VISTO DA LEI - “Non una donna fra i “saggi”

Gentile Mariella,
lo spettacolo che danno i nostri politici, che di questo passo finiranno male, è, a dir poco, aberrante. Sembrano una massa di handicappati che ha perso il senso dell'udito. Ognuno sproloquia senza ascoltare assolutamente i propri interlocutori che a loro volta fanno la stessa cosa. Bersani ha ripetuto ossessivamente che è pronto a fare ciò che vuole il Paese, che gli altri partiti saranno messi di fronte alle proprie responsabilità, ma non si capisce bene cosa proponga. Vuol andare in Parlamento a raccogliere voti ben sapendo che non ci sono. Sarebbe più probabile trovare i pinguini al polo nord. Grillo ha chiesto il premierato ben sapendo che non potrà averlo. Berlusconi ha aperto alle larghe convergenze quando tutti gli altri gli hanno già risposto picche. Dialogo tra sordi? No!!! Dialogo tra imbecilli e intanto la nazione va a picco. I tedeschi, per noi, ipotizzano un prelievo sui risparmi del 15%. Ma chi li conosce? Fanno danni da quando esistono e ancora hanno il coraggio di mettere il becco in "casa" altrui, anzi più precisamente nella "cassa" altrui. Dopo   lastrificato (subdolo predicato veriale che in questo caso significa "scaraventato sul lastrico") la Grecia, adesso tocca a Cipro, poi toccherà a noi. Ma che c… vogliono? Cominciamo a non comperargli più nemmeno uno stuzzicadenti e poi vediamo. Visto poi che Bersani girando nudo in una botte e con una lanterna, sta cercando la giusta filosofia e i giusti voti come un barbone in cerca di avanzi, mi permetto di suggerirgli cosa vuole il popolo perchè lui non c'è ancora arrivato: a) abolizione del finanziamento dei partiti -  b) ridurre lo stipendio massimo degli uomini pubblici a 5000€/mese netti (e sono già tanti visti i valori in campo) -  c) trattamenti sanitari e pensionistici uguali per tutti d) abolizione benefit, vitalizi, auto blù e uomini di scorta e) eliminazione di una camera e riduzione da mille a cento del numero dei parlamentari -  f) abolizione dell'immunità parlamentare - g) introduzione della soppressione tramite capestro dei corrotti. Chi non è d'accordo con questa nuova filosofia, non fa il politico e si cerca un altro lavoro (nessuno costringe nessuno) Poi: h) nuova legge elettorale anti ribaltoni - i) falso in bilancio, si va in galera l) carcerazione attiva a costo -  0, (se non lavori non mangi) m) eliminazione dell’ indulto e degli sconti di pena (la galera la fai tutta) n) abolizione di un grado di giudizio - o) processi velocissimi etc...etc. Poi il piatto forte: p) il reato di evasione fiscale diventa penale con pene che partono da cinque anni di carcere in su  - q) reintroduzione della pena di morte per i delitti più efferati come per il punto - (g) Caro Bersani non sforzarti troppo, gli italiani vogliono questo e soprattutto vogliono che tu la smetta di parlare alla luna. Cara Mariella, insisti e non stancarti mai di denunciare.
Lettera firmata, ricevuta via e-mail

Caro amico,
forse è troppo sperare che i signori nominati nella sua lettera prendano nota di quanto chiede: hanno molto in comune con Ponzio Pilato. Quanto lei domanda lo vorrebbero tutti gli Italiani. Non è più il caso di ignorare le richieste del popolo signori Napolitano, Bersani, Berlusconi ecc. Non vi siete accorti che avete passato la misura? Questo risultato elettorale parla molto chiaro. Continuare a ignorarlo è ormai pericoloso. Non se ne può più e, secondo noi, lo sapete da molto tempo, ma avete preferito tirare la corda fino a sfilacciarla e spezzarla. Le riforme richieste dal lettore rappresentano le esigenze di tutti gli Italiani. E’ imperativo metterle in atto prima o dopo le nuove elezioni. Basta con questo Parlamento popolato da peones e “ballerine”. Basta con gli abusi, il latrocinio ai cittadini avvallato dai governi. Basta con questa mostruosa burocrazia per drogare gli imbecilli e potenziare lo status quo del potere che da 60 anni sta distruggendo l’Italia. Non occorre usare tutto l’alfabeto, caro lettore, per sistemare gli abusi in atto. Sono sufficienti tre numeri per riassumere  tutto: 1) Rigorosa amministrazione del denaro pubblico. 2) Libertà di impresa, regolata da un semplice contratto generale che incentivi le nuove idee e la produttività. 3) Sistema di meritocrazia per responsabilizzare ogni individuo.
L’assurda quanto snervante  attesa (per sbloccare l’impasse che ha una facile soluzione, lasciare il Governo Monti per le immediate improrogabili riforme e poi nuove elezioni con nuova legge elettorale) si è involuta con un ulteriore zavorra di dieci “saggi”, noti per aver partecipato al default del Paese. La commissione istituzionale ha, come al solito,  una maggioranza di sinistra. L’altra è composta da tecnici, dei quali, per il momento, si ignora la tendenza politica.  
Come mai signor Presidente della Repubblica nessuna donna fra i cosiddetti “saggi”?