Dalle opere d’arte che ammuffiscono nelle cantine dei
musei alle centinaia di siti disastrati già Patrimonio dell’ Umanità fino alla Città eterna in condizioni deplorevoli o forse anche invivibili con il
Comune con circa 37 miliardi di debiti, l’Italia sta rovinando in un baratro
senza fondo. Molto bello l’articolo di Claudio Magris (Corsera 27.2) . Ci
paragona alla caduta dell’impero Asburgico dopo la Prima Guerra mondiale.
Ma questo Governo ha un orecchio “da mercante” levantino quando si
tratta di spendere per la gloria del nostro Paese. Si privilegiano tangenti
miliardarie, distribuite ai soliti furbi che ci farebbero tornare al Pil
dell’Estonia del 7,5%, e potrebbero risanare le “rovine romane”, Pompei ecc.
Che cosa troveranno, cari lettori, i vostri nipoti (io
non ne ho) quando i migranti avranno creato un melting pot color cappuccino in
un Italia incapace di regolamentare in modo decente i milioni di africani,
pakistani ecc. mescolati a quelli dei siriani e a tutti coloro i quali trovano
comodo piazzarsi nei campi di accoglienza italici? Poi cercheranno di andarsene
ma dove? Il quadrangolo Austria, Slovenia, Croazia, Ungheria, Repubblica Ceca e
Slovacca ha chiuso i confini e fa passare il minimo di chi ha documenti. Alzi
la mano chi si sente di biasimarli. Alcuni di questi Paesi hanno subito il dominio dell’URSS e si sono appena
rimpannucciati dopo la guerra con la Serbia. Non cercano altri guai. Hanno
territori limitati che appena bastano per la loro espansione demografica.
Adesso Renzi si glorifica ancora con la visita di Junker e le sue promesse:
cerca di dare agli Italiani, ma solo a quelli afflitti da gravi problemi di
udito, di vista e di limitata comprensione, il solito fumo negli occhi.
Dalla sua parte ha un pezzo di PD con la sua maxi
burocrazia che gli garantisce una percentuale alta nelle urne. Può
permetterselo, ma riflettiamo a cosa succederà all’Italia con un altro Governo
da lui guidato fino al 2022?
Vogliamo concentrarci su questo Governo che ha
lasciato sbarcare milioni di migranti (intendiamo anche quelli che in parte
hanno proseguito in Europa) senza sapere chi sono ne’ prendergli le impronte, molti
dei quali oggi delinquono nelle nostre periferie oppure a Roma vanno in massa a
protestare perché non hanno casa, lavoro e quant’altro?
Come è possibile che gli Italiani non capiscono che
sono di continuo presi in giro e non abbiano il coraggio di ribellarsi? Ci sono
due opzioni: battaglie in piazza oppure astensione
totale nelle urne anche da parte dei burocratizzati ma che desiderano un Paese
con il Pil dell’Estonia e se si ribelleranno riusciranno ad avere comunque il famoso “posto
fisso”.
m.alberini@iol.it