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lunedì 8 febbraio 2016

V I S T O D A L E I - "Unioni civili e giovani di domani"

Il problema delle unioni civili è un problema della società odierna, ma non si possono dimenticare le parole di Papa Francesco al riguardo: “Esse non possono riguardare l’Istituto della famiglia ne’ l’unione rappresentata dal matrimonio fra persone di sesso diverso,”
Oggi stiamo vivendo in un periodo oscuro con sempre maggiore di mancanza di rispetto umano, di educazione, di convivenza civile nelle strade, nei locali e mezzi pubblici. Alla signora anziana oppure ad una donna in gravidanza avanzata, il giovane italiano come il giovane africano non cedono il posto con la massima indifferenza.
Come vogliamo  si comportino i figli adottivi delle coppie gay che vivono in casa con due uomini o due donne? Quale tipo di vita e di educazione normale possono avere con due padri o due madri?
I genitori eterosessuali cinquantenni oggi conoscono molto poco le regole della vera educazione: quella inculcata con anni di attente cure severe ma affettuose. E quindi già i ventenni di oggi sono ignari  del normale comportamento  rispettoso sia in casa che per le strade cittadine.
Il linguaggio scurrile è ormai un’abitudine dovunque e purtroppo quasi non stupisce più nessuno. Chi scrive  ha ricevuto  l’ultima sberla materna a vent’anni per essere uscita con l’eye liner sulla palpebra superiore.
Fino a trent’anni fa esistevano le signorine vestite da ragazze di buona famiglia. Oggi dopo i venticinque anni hanno diritto ad essere chiamate signore senza essere sposate, ma con le vere signore hanno ben poco in comune. Girano paludate alla moda più ridicola che le imbruttisce e le rende tanti cloni senza alcun vero charm.
Fascino, una parola della quale le giovani di oggi hanno dimenticato il significato: un miscuglio di vera eleganza, di femminilità nascosta, a volte casta e tanto più sexi dell’esposizione sfacciata dei loro attributi. Del tutto ignare che l’uomo preferisce spogliare una donna piuttosto che trovarsela già seminuda.
Eppure esistono ancora i film in bianco e nero dove si possono ammirare le vere belle donne vestite con suprema eleganza e signorilità che si muovevano leggere in quel mondo ancora civilizzato. Si chiamavano Grace Kelly, Ingrid Bergman, Laureen Bacall ecc.


m.alberini@iol.it