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sabato 28 luglio 2012

VISTO DA LEI - “Centomila firme per lottare contro i furfanti della Politica!”

Ormai è vero che la degenerazione istituzionalizzata è arrivata ad un punto di non ritorno. I conclamati tagli sono una formidabile bufala che inizia dall’accorpamento delle Province alla ridicola Spending Review che invece porterà ad una lievitazione della spesa totale. Al posto di 107 Province ne avremo 43 più 10  macro aeree metropolitane: quando si faranno i conti ci accorgeremo che saranno aumentati i dipendenti e i famosi risparmi si limiteranno a qualche affitto e auto blu in meno. Terrorizza  chi ne conosce l’operato il fatto che i piani di risparmio portino la firma di Giavazzi e Amato: quello della rapina notturna sui nostri conti correnti per sanare i suoi errori di governo.


A questo punto, per non continuare a denunciare senza fatti, “Visto da lei” propone ai lettori di inviare alla mail: petizione@affaritaliani.it , all’attenzione di Mariella Alberini, centomila dichiarazioni firmate con indirizzo di residenza, telefono e copia di documento di identità per affermare che non volete più votare questo marcio sistema e chiedete la Repubblica Presidenziale al fine di ottenere le riforme per risanare l’Italia. Sarà inevitabile allertare amici e parenti con un passa-parola efficace. Se arriverete a questo numero di 100.000 mail, mi impegno personalmente a inoltrarle al Presidente del Senato, al Presidente del Consiglio e della Repubblica  al fine di incominciare ad agire. E questo in base alle vostre incitazioni di farmi promotrice di iniziative o di scendere in politica: cosa che non intendo fare, ma piuttosto cercare, nel mio piccolo, di contribuire ad una RINASCITA ITALIANA.


Gentile Mariella Alberini,
l’assenza della vergogna e l’abitudine a navigare nel marciume li fa sentire virtuosi.
L’Italia è in guerra da diversi anni e molti sprovveduti non lo sapevano, pensando che le guerre si fanno soltanto con i cannoni e i bombardieri, nulla di più falso.
Le guerre moderne sono imprevedibili nelle azioni e si sviluppano in sordina con conseguenze maggiori, attaccando l’Economia, ridurre il lavoro, importando dall’estero le necessità del Paese, chiudendo i rubinetti della finanza, esportando i Capitali, creando discordia fra i Partiti, impedire l’esportazione, ecc.
A causa di una élite di Politici faciloni, autoritari, egoisti, e  incompetenti, il Paese si è meritato uno scivolone progressivo che dura da oltre trent’anni. Fabbriche che si spostano in Paesi con Politiche più avanzate, lasciando dietro di se disoccupazione e minori entrate Tributarie, Politiche egoistiche che mirano esclusivamente al benessere dei Partiti. Speculazioni Istituzionalizzate senza la possibilità di ricorso, una Giustizia collusa o incapace di seguire il diritto dei cittadini soffocati dal Potere, Sindacati inesistenti, la mancanza di dialogo fra l’autorità temporanea e i cittadini, ecc. I sommi guru dell’Economia, a far data dal reverendo Prodi, il quale con l’introduzione dell’Euro, aveva rivalutato al 200% gli Asset dello Stato leccandosi i baffi, poi Visco, Tremonti, Berlusconi, Siniscalco, nuovamente Tremonti, Padoa Schioppa, ancora Tremonti, Mario Monti e poi Grilli, ognuno con i propri meriti, ma senza intervenire sulle cause principali dello scivolone recessivo del Paese, che continua ad ingigantirsi a macchia d’olio. Tutti sapientoni convinti che l’Economia fosse una dottrina formulata d’autorità sulle funzioni del molto Avere e poco Dare, con semplici pressioni sulla Cittadinanza. Era necessario fermarli e ciò nonostante continuano con il solito sistema definendosi virtuosi.
Apparentemente queste persone sedute comodamente nelle Poltrone di comando, avrebbero perso il diritto di poter fare i loro comodi verso i più deboli, nel caso avessero creato un Ente di controllo, e continuarono indisturbati usufruendo dei privilegi del Potere, nel proseguire con il tradizionale sistema, affondando le mani nel calderone della Finanza Pubblica sino a creare uno spaventoso debito pubblico impossibile da ripagare. Non riusciamo neanche a pagare gli interessi sul debito generato ad opera dei virtuosi. Dinanzi a me mentre sto scrivendo, il mio sguardo s’incrocia su un Periodico Redatto dall’ALER MI dal titolo “Il TETTO”, creato a scopo pubblicitario dai virtuosi, sotto gli auspici della Regione Lombardia, Governata dal San Roberto Formigoni di Comunione e Liberazione, laureato in Filosofia Umanitaria, una funzione di secondo ordine dove il pensiero dell’uomo normalmente si perde fra gli interessi di parte, il sacro e il profano, dissennatI di una Organizzazione di non chiari comportamenti: “ALER, UNA GESTIONE AL SERVIZIO DELLA PERSONA”, con la benedizione esterna dell’Assessore alla Casa del Comune di Milano. Gesù, cosa dobbiamo sentire sugli intrallazzi virtuosi all’Italiana. mentre centinaia di migliaia di famiglie auspicano la fine di questa grande Organizzazione di opportunisti che gravano incoscientemente sulla Comunità. A nulla servirono i tantissimi ricorsi e persino l’interessamento dei media nazionali, contro questa enorme piramide senza senso che è causa primordiale del sistema distruttivo Nazionale, dove Politici, Consiglieri e Assessori una volta privilegiati di un incarico Pubblico, suonano l’orchestra anche stonata, purché piaccia a se stessi. A me la Regione Lombardia in combutta con l’ALER ha rubato la casa, come a migliaia di altre famiglie, togliendo ogni forma di dignità e di diritto. Ecco come si arricchisce la Lombardia falsamente rappresentata da Santoni che operano anche in Politica. Nel 1976 per ordine del Tribunale, mi fu concesso un appartamento a condizione di riscatto da parte del Comune di Milano, attraverso lo IACP, oggi divenuto ALER per vie traverse, con il totale supporto dell’alto patronato sindacale a libro paga mensile.
Dopo aver pagato oltre dieci volte il valore originale dell’appartamento in trentasei anni, dobbiamo continuare a sopportare le gravi speculazioni passate di mano alla Regione Lombardia. Queste Case finanziate dai lavoratori attraverso la GESCAL, di cui una larga parte del grande malloppo versato dai lavoratori in 22 anni, è stato imboscato dai Partiti di allora (DC – PC – PSI). Le suddette case in origine erano programmate in concessione a riscatto, in modo che l’Istituto delegato rientrasse immediatamente nel capitale attraverso mutui finanziari per la costruzione di ulteriori case, facendo girare il capitale iniziale e sopperire alla mancanza di abitazioni per i lavoratori.
Il ricorso alla Francia, Spagna, Inghilterra, le Americhe, Germania, oltre al Tribunale Europeo, la Commissione Europea, la Commissione delle Nazioni Unite, la Cina, Il Giappone, le Coree e per ultimo il Mondo Arabo, che in meno che non si pensi, hanno dato i risultati più che sperati, iniziando a punire l’Italia in modo asimmetrico su indicazioni atte a demolire l’Economia, la quale nei giorni nostri è più efficace delle bombe lanciate all’impazzata. Per la salvezza del Paese si rende necessaria la creazione di un Ente di Stato per risolvere le ingiustizie e le speculazioni imposte dal Potere Politico Istituzionale, per alleviare le sofferenze di tanti cittadini obbligati a ricorrere a Istituzioni estere per il riconoscimento dei propri diritti, danneggiando l’intero Paese. In sostanza, se il Governo si limitasse nel già di per se difficile compito di controllore, eliminando tutte queste tipiche Istituzioni del male le quali speculano indisturbate sulla cittadinanza, il Paese rifiorirebbe in quel giardino della cooperazione dal basso, dall’arte, la letteratura, l’ingegno in generale, che alimenta il capitale umano e che ha sempre dato meriti al nostro Paese. Vi sono innumerevoli progetti di sviluppo Industriale che attendono un reale segnale di fiducia da parte del Governo, migliorando la Giustizia, i costi della Politica, le assunzioni al lavoro, il sistema tributario ed eliminando l’oppressione liberamente esercitata dai nemici della Patria. Auspicando un serio intervento di chi di dovere per porre fine a questa guerra fratricida fondata sulla speculazione Istituzionalizzata, la quale ha spalancato le porte del Paese alla degenerazione totale.

Gentile Mariella Alberini,
dobbiamo essere rispettosamente grati a Re Giorgio, il quale con spirito di profondo patriottismo, prima di lasciare la massima cadrega dello Stato, ha voluto richiamarci ad una più approfondita lezione per guidare gli Italiani al vero significato dell’Economia e della Politica, dove la più importante scuola Bocconiana e le varie officine di filosofie Politiche disseminate lungo la Penisola, non rispecchiano le reali capacità necessarie a fare di conto nell’interesse Nazionale. Sembra voglia urlare dalla cima del Colle, “Italiani, il futuro è nelle Vostre mani e nella Vostra intelligenza”. Il cambiamento dipende esclusivamente dalle vostre intenzioni. Ogni Popolo ha quel che si merita. Dopo secoli di infinite promesse Politiche sostenute da individui che ho sempre reputato nemici della Patria, alcuni per arricchirsi ed altri per salvarsi dalla galera, siamo giunti al momento cruciale delle scelte. Certamente non mancano le esperienze millenarie e persino gli scritti canticchiati con l’Inno Nazionale in occasione del 150esimo dell’unità del Potere. Lode al poeta Goffredo Mameli autore dell’Inno e fervido patriota, allora impegnato a liberare l’Italia dagli Austriaci e dai Francesi e all’età di 22 anni (1847) scrive agli Italiani un poema che rimarrà nella storia. Si può notare come gli eventi si ripetono mentre gli attori cambiano, questa volta i nemici sono di casa.
                                   
                                                Lettere firmate, inviate via e-mail

Gentile lettore,
da tempo l’Aler è in mano a BANDE malavitose che regolano l’accesso agli appartamenti da occupare e si sono verificati casi in cui gli assegnatari hanno trovato l’appartamento già occupato. Il tutto senza che l’Autorità preposta intervenga radicalmente per sanare tale abominio. Ma ciò è una minima parte del  marciume esteso a tutta l’Italia. Centrato in modo perfetto il recente articolo di Alberoni che denuncia la Costituzione obsoleta, frutto di compromessi vetero-democristiani-comunisti. Da molti mesi questa rubrica ha detto le stesse cose senza mezzi termini. Poiché è questo il punto focale della ingovernabilità e quindi del disastro politico ed economico dell’Italia. Ma i furfanti di professione politici non vogliono metterci mano per mantenere il loro potere disastroso. Ormai è vero che la degenerazione istituzionalizzata è arrivata ad un punto di non ritorno. I conclamati tagli sono una formidabile bufala che inizia dall’accorpamento delle Province alla ridicola Spending Review che invece porterà ad una lievitazione della spesa totale. Al posto di 107 Province ne avremo 43 più 10  macro aeree metropolitane: quado si faranno i conti ci accorgeremo che saranno aumentati i dipendenti e i famosi risparmi si limiteranno a qualche affitto e auto blu in meno. Terrorizza  chi ne conosce l’operato il fatto che i piani di risparmio portino la firma di Giavazzi e Amato: quello della rapina notturna sui nostri conti correnti per sanare i suoi errori di governo.
Inutile ribadire che l’unica via di salvezza è arrivare  entro le elezioni del 2013 ad una Repubblica Presidenziale alla francese sostenuta da riforme costituzionali che permettano di governare l’Italia spazzando  via i blocchi precostituiti che paralizzano il Paese e hanno creato l’attuale recessione. Una recessione che in breve tempo e  senza il solito scontro bipartitico feroce diventerebbe produttività e imporrebbe agli Italiani che vivono di burocrazia di incentivarsi in  sani mestieri, oggi praticati in abbondanza dagli immigrati e disprezzati da coloro i quali vogliono continuare a vivere nel miraggio del posto fisso statale. Intendo parlare del popolo del sud Italia: in questo triste momento quello che sta meglio, per il quale lo spread sopra i 500 punti non dà alcun fastidio e continua a vivere come prima con i suoi privilegi, pensioni, sussidi ecc. persino aumentando i risparmi in banca.
A questo punto, per non continuare a denunciare senza fatti, “Visto da lei” propone ai lettori di inviare alla mail petizione@affaritaliani.it , all’attenzione di Mariella Alberini, centomila dichiarazioni firmate con indirizzo di residenza, telefono e copia di documento di identità per affermare che non volete più votare questo marcio sistema e chiedete la Repubblica Presidenziale al fine di ottenere le riforme per risanare l’Italia. Dovrete allertare amici e parenti con un passa-parola efficace. Se arriverete a questo numero di 100.000 mail, mi impegno personalmente a inoltrarle al Presidente del Senato, al Presidente del Consiglio e della Repubblica  al fine di incominciare ad agire. E questo in base alle vostre incitazioni di farmi promotrice di iniziative o di scendere in politica: cosa che non intendo fare, ma piuttosto cercare, nel mio piccolo, di contribuire ad una RINASCITA ITALIANA.
Gentili lettori, augurando serene se non felici vacanze, “Visto da lei” riprenderà la sua amata corrispondenza dal 24 agosto. Nel frattempo, resto in attesa dei vostri messaggi. Vi prego di limitarli ad una riga e corredarli con i vostri dati altrimenti non saranno ritenuti validi per inoltrarli alle Istituzioni preposte. Grazie.


sabato 21 luglio 2012

VISTO DA LEI - “Quei furfanti di professione politici: indispensabile destabilizzare inciuci e accordi preelettorali”

Stiamo pagando circa 100 miliardi all’anno per interessi sul debito pubblico già, per il 50% in mano straniera, che ha tutto l’interesse a far salire spread e interessi sui titoli. Abbiamo già detto che fino a quando questo debito salirà o rimarrà stabile non ci sarà alcuna possibilità per l’Italia di ridurre lo spread con i bund tedeschi.  Meglio essere tutti più poveri che subire il default (fallimento). Ma per arrivare a ciò bisogna SPOSARE UNA FIlOSOFIA DI SERIETA’ E RIGORE CHE OGGI NON ESISTONO con questa RAZZA di politici. L’unica via di salvezza è quella di tagliare, tagliare e ancora tagliare i costi della Res Publica.



Cara Mariella,
sono assolutamente d'accordo con tutto ciò che Lei ha scritto nella rubrica odierna di Affaritaliani.it. Ma anche la risposta pubblicata vede il mio consenso circa lo sciopero bianco al voto. E' l'unica arma che ci resta contro i politici. Troppi movimenti di protesta sono nati contro i politici italiani, ma tutti sono stati come ingoiati da un'ameba e risucchiati dalle melodie ingannevoli delle sirene.
Nessuno si è salvato e ciò sarà anche per i grillini. Lei che appartiene alla classe della cultura (vuole essere un complimento), perché non cerca di sensibilizzare e raggruppare quanti più colleghi riesce? Ognuno di essi lancia sempre i suoi lamenti alti contro lo strapotere del materialismo, ma sono soli e inascoltati.
Anche quel maledetto imbecille di Mussolini diceva una cosa buona : l'unione fa la forza. Mai niente di più vero. Leggo tanti blog di protesta ma, forse, anche lì c'è un piccolo potere da proteggere. Nessuno di loro si unisce a qualcun altro per paura di perdere la supremazia del suo piccolo giardinetto? Forse è questa la verità.
Allora, forse, è inutile anche provare ad alzare la voce. Sono disperato quanto Lei e sono solo. E come si sa: una sola noce nel sacco non fa rumore.

Gentile Mariella Alberini,
Scalfari, e molti santoni di centrosinistra, accusano i cittadini indignati contro la vecchia classe dirigente di essere l’antipolitica. Arrivando a definirli l’anticamera della dittatura. Un’idiozia, certo, ma che ha denti politici. Si tratta di una tecnica subdola che tutti i regimi hanno usato nella storia per proteggersi e sopravvivere al cambiamento. Ed è la stessa tecnica usata ad esempio da Berlusconi per fuggire alla Giustizia.  La strategia di Scalfari e dei sarcofaghi del centrosinistra è la stessa: denigrare i cittadini di centrosinistra esasperati, delegittimarli politicamente, cosi loro – i sarcofaghi - appaiono come l’unica alternativa politica possibile. Accusando gli indignati, inoltre, i capi sarcofaghi scoraggiano i loro cortigiani ad unirsi alla rivolta. E allo stesso tempo rigettano ogni critica, e cambiamento. Del resto non hanno alternative. Sanno che se i rivoltosi prevalgono per loro è finita. E cosi sono disposti a tutto. Perfino a ribaltare la realtà. Perfino a dire che antipolitica non sono i ladri, i parassiti della casta, i politici bugiardi e nullafacenti. No, sono i cittadini, sono le vittime di questo sistema marcio che hanno la colpa di cercare di reagire.

Gent.ma Mariella Alberini,
è’ tempo che le persone si sveglino!!! non è possibile che questi politici
siano  di CDX che di CSX continuino a essere sempre agli stessi!!! Impossibile che la popolazione non si accorge che questi str…. x non dire altro… che sono sempre uniti a far fare i sacrifici ad altri!!! Praticamente i disoccupati non più giovani restano imprigionati da un meccanismo creato dalle politiche industriali e dalle  solite caste!!!Praticamente queste persone sono giovani per la pensione e vecchi per il mercato: nessuno li vuole più: grazie al garantismo delle politiche di questi predatori Il bel BERSANI per fortuna…aveva dichiarato che non si toccavano le pensioni se prima non si riducevano i loro previlegi… solite frasi di Pinocchio!!! Bravo anche il presidente Napolitano e il signor Monti!!! Basta siamo stufi…!!! E pensare che questi sono li dal dopo guerra s’è visto che futuro sono riusciti a dare alle generazioni…siamo stufi dei figli e figliocci della prima e seconda Repubblica!!! C’è bisogno di persone nuove che hanno voglia di fare la politica del fare non del rubare o difendere sempre le solite lobby!!! bisogna fare un reset di questi prepotenti che si sentono al di sopra di tutto e di tutti!!! Quando scoppierà tutto non venite a piangere perché sarà la resa dei conti per tutti!!! rossi, verdi, gialli, azzurri!!! La povertà sta avanzando e saranno c…i vostri!!! E del ritorno di Berlusconi cosa ne pensa?
                                             Lettere firmate, inviate via e-mail
Gentili lettori,
nel grigiore politico italiano, un eventuale ritorno di Berlusconi non cambierà nulla tranne il fatto di riportare  il Pdl, o come si chiamerà, ad una percentuale meno disastrosa per quel partito. E intanto ricomincia la comica persecuzione giudiziaria delle toghe rosse sul Cavaliere. La sua ennesima discesa in campo, però potrebbe destabilizzare inciuci e accorpamenti preelettorali di certo in atto per accalappiare la percentuale di cittadini  che, dissennatamente, vuole ancora votare per quei furfanti di professione politici. I quali sono ancora tanto sicuri che gli Italiani non avranno mai il coraggio di ribellarsi davvero. E con questa convinzione continuano a imperversare con strafottente iniquità. Inutile cercare unioni o coagulare forze fra i rappresentanti dei media che non hanno alcuna possibilità di intervenire tranne attraverso opinioni più o meno di cauta critica che lasciano tutto come è. Adesso è diventato di moda avere l’indice dello Spread sotto gli occhi tutti i giorni: alcuni mesi prima di ciò, nessuno ha rimarcato che era arrivato intorno agli 800 punti. Stiamo pagando circa 100 miliardi all’anno per interessi sul debito pubblico già, per il 50% in mano straniera, che ha tutto l’interesse a far salire spread e interessi sui titoli. Abbiamo già detto che fino a quando questo debito salirà o rimarrà stabile non ci sarà alcuna possibilità per l’Italia di ridurre lo spread con i bund tedeschi.  Meglio essere tutti più poveri che subire il fallimento (default). Ma per arrivare a ciò bisogna SPOSARE UNA FIlOSOFIA DI SERIETA’ E RIGORE CHE OGGI NON ESISTONO con questa RAZZA di politici. L’unica via di salvezza è quella di tagliare, tagliare e ancora tagliare i costi della Res Publica. SARA’ IMPOSSIBILE REALIZZARE IL CAMBIAMENTO SENZA UNA VERA E PRORIA RIVOLUZIONE POPOLARE come potrebbe essere arrivare al 60% di astensionismo dal voto. Rimangono i 10 milioni di parassiti e oltre, generati dalla burocrazia, con tutti i loro accoliti che voteranno. Ma se la percentuale di astensioni sarà maggiore di quella dei votanti, il sistema non potrà ignorarlo e dovrebbe  venire  destabilizzato. In ogni caso, senza una riforma costituzionale che cambi le attuali regole, chiunque andrà al potere, anche con le migliori intenzioni, non avrà modo di combattere lo strapotere delle BANDE partitiche che, loro sì, governano il nostro Paese, orfano dei passati splendori,  vessando il popolo senza vergogna. E non vi è dubbio che, senza una sollevazione delle masse, continueranno a farlo.      

sabato 14 luglio 2012

VISTO DA LEI - “L’Italia, ostaggio di BANDEePARASSITI”

La politica del debito ha affossato l’Italia e spento qualunque barlume di iniziativa privata che dovrebbe essere la bandiera della democrazia. Gli Italiani che fruiscono di questo regime parassitario  burocratico-statale non vogliono cambiarlo e  per difenderlo accettano qualsiasi cosa. Stiamo parlando degli Italiani inquadrati nella burocrazia che vivono a  carico dello Stato. Un esercito di burocrati di almeno otto dieci  milioni di individui che in un modo o nell’altro attingono alle casse dello Stato. In questa situazione, nessun governo, che agisca tramite le “nostre regole democratiche”, potrà porre rimedio con i famosi tagli a Province, Regioni, Ministeri e quant’altro appartiene all’apparato dello Stato…

Cara Mariella Alberini
ho 35 anni, sono sposata, ho un bimbo di 6 mesi e non è mia abitudine scrivere a questo o a quello per esprimere pareri o opinioni. Ho letto l'articolo sui nostri papponi politici: sono scandalosi, indecorosi e schifosi....mi sono veramente incazzata (per rendere bene l'idea) per l'ennesima volta, niente di nuovo però, queste informazioni girano su internet, arrivano per mail....già da un po’ di anni, ma quando noi italiani avremo la forza e il coraggio di vomitare questi politici parla parla e arraffa tutto quanto ?! Sono dei parassiti, e se penso che noi qui al sud con il loro aumento, se siamo fortunati ad avere uno stipendio, ci campiamo un mese.....e loro invece hanno bisogno di chiedere, chiedere, chiedere  a me come a tutti gli italiani soldi sotto forma di tasse come ad esempio con l'ultima finanziaria quei famosi 10 euro in più a ricetta medica per esami vari. Bevono il nostro sangue, quello dei nostri figli e mi piacerebbe tanto infettarli con quel malessere quotidiano nel capire come fare ad arrivare a fine mese, ad industriarsi per poter risparmiare, uscendo a piedi, facendo il giro dei negozi per trovare il prodotto con il prezzo più basso, stare a casa, non andare al cinema perchè costa troppo....l'unica cosa che ci rimane da fare è forse pregare?! pregare di non ammalarci, di stare bene, di potere lavorare 40 ore a settimana per 1200 euro al mese!!!! Non penso di essere l'unica in questa situazione, mi sono limitata a descrivere il pensiero comune senza andare ad evidenziare situazioni personali peraltro importanti e serie, ma come me ci sono tante altre persone che non ce la fanno più, non c'è un modo per innalzare la nostra voce!? Un mio collega una volta mi disse, la guerra ai giorni d'oggi la fanno solamente i ricchi per denaro (vedi guerre varie in Medio Oriente), il popolo ahimè si solleva solo per fame, penso spesso a questa frase e non ne siamo molto lontani....



Gentile Mariella,

ho appena letto il suo articolo sulla sporca politica  e devo dire che questo potrebbe essere un passo verso il miglioramento dell' Italia, ma: credo che come al solito parliamo scriviamo  annunciamo e alla fine rimane sempre tutto come prima ovvero la politica ruba e continuerà a rubare i nostri soldi, secondo me questa volta ci vuole più grinta e coraggio e portare avanti una totale astensione dal voto: l’unica vera rivoluzione contro il parassitismo dei politici. Una manifestazione bianca anti politica e ovviamente senza guardare quali possano essere i rischi e le conseguenze di tutto, quindi facciamoci carico di quanto annunciato e continuiamo su questa linea del non voto per nessuno. Ci stanno rubando i nostri soldi e ci stanno portando alla miseria, sono loro il nostro debito pubblico e noi ancora perdiamo tempo ad andare a votare. Che vergogna!



                                                               Lettere firmate, inviate via e-mail

Cari amici,

siamo ben consci della disperazione nella quale versa il popolo italiano. In pratica ci troviamo ostaggi di un regime dittatoriale parassitario capitanato da politici che pensano soltanto a mantenere lo status quo a costo di mettere l’Italia a livello della Grecia. Il Governo Monti non è in grado di fare nulla. Anzi si lascia comandare dai politici che lo privano dell’autorità necessaria per attuare i tagli, le riforme, gli incentivi per tentare di far germogliare la crescita. Questo regime parassitario è stato creato ad arte dalla politica per garantirsi i voti e fino a quando ci sarà una base formidabile di votanti come i dipendenti pubblici sarà impossibile rimuovere la politica del debito. Quel debito che ha continuato a crescere in modo costante con l’avvento del miracolista Monti.

La politica del debito ha affossato l’Italia e spento qualunque barlume di iniziativa privata che dovrebbe essere la bandiera della democrazia. Gli Italiani che fruiscono di questo regime parassitario  burocratico-statale non vogliono cambiarlo e  per difenderlo accettano qualsiasi cosa. Stiamo parlando degli Italiani inquadrati nella burocrazia che vivono a  carico dello Stato. Un esercito di burocrati di almeno otto dieci  milioni di individui che in un modo o nell’altro attingono alle casse dello Stato.

In questa situazione, nessun governo, che agisca tramite le “nostre regole “democratiche”, potrà porre rimedio con i famosi tagli a Province, Regioni, Ministeri e quant’altro appartiene all’apparato dello Stato. Abbiamo pagato tutti o quasi la prima rata dell’Imu con meritoria, ma becera buona volontà, sacrificando i nostri pochissimi risparmi: insieme all’altra rata ancora di entità ignota, servirà a pagare lussi e vizi della Kasta. Abbiamo subito la riforma delle pensioni, l’aumento dell’Iva. Ne temiamo il prossimo ulteriore aumento. I prezzi sono in costante aumento: quando ci decideremo a salire sulle barricate e a respingere tutte queste ignobili angherie? Sì perché forse non tutti si rendono conto di vivere in una sorta di regime feudale ove il popolo subisce inique imposizioni di stampo vessatorio.

Ci meraviglia che il prof. Monti  accetti di continuare questa farsa se non con la recondita speranza di diventare Presidente della Repubblica o almeno di continuare il Premierato da  ostaggio delle fazioni politiche come già si legge ovunque anche se lui recisamente lo nega. Poiché è inutile seguitare a chiamarli “Partiti”: a noi sembrano ormai bande o sciami di squali che si combattono tra loro per beccare il boccone migliore.  Ma visto che i nostri debiti non possiamo pagarli, e nessuno lo farà al posto nostro, fino a quando avranno qualcosa da azzannare?





sabato 7 luglio 2012

VISTO DA LEI - “Elezioni 2013, ultima occasione per l’Italia”

Non c’è più tempo. Bisogna fare tabula rasa della politica attuale. Se M5Stelle fosse in grado di arrivarci ben venga, ma, dandogli potere e una forza politica importante, temo non possa porre alcun riparo alla catastrofe attuale.  Sarebbe un’enorme perdita di tempo. Adesso, rimboccandosi le maniche, dobbiamo cercare di ricostruire la nostra nazione che è stata quinta potenza industriale del mondo.  Come siamo riusciti a tirarci fuori dalle macerie della Seconda Guerra mondiale, potremmo tirarci fuori dalle macerie della finanza criminale

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Gentilissima Mariella,

ho letto il suo editoriale su M5S di Grillo, …da condividere. Il problema però, sta nel formulare proposte che, almeno nelle intenzioni, abbiano le carte in regola per raggiungere gli scopi che si prefiggono. Il minestrone primordiale, ha generato la vita ma si è dimenticato dell’onesta e della moralità. Senza questi due ingredienti lassù ci sarà sempre lo sterco, chiunque ci vada. Mi permetto di proporre un’idea. Vengano abolite le scorte ai politici, nessuna protezione, chi non se la sente cambia lavoro. Non parlo solo di senatori e deputati, parlo di tutte le istituzioni, dal Presidente della Repubblica all’ultimo dei dirigenti comunali. Quale risultato si vorrebbe ottenere? La paura che avranno, se non faranno il proprio dovere, di prendere un sacco di legnate durante i trasferimenti, da indifesi, ufficio casa, casa ufficio. La paura è l’unico deterrente a delinquere per queste persone senza vergogna.

Cara Mariella,

leggo volentieri i suoi articoli che trovo particolarmente interessanti. L’ultimo in particolare mi ha colpita e non essendo iscritta a Facebook ricorro alla mail per esprimerle il mio parere. Ritengo che nel suo articolo l’analisi sia corretta ma la soluzione proposta non è condivisibile da parte di chi vuole un cambiamento della classe politica: qualora si arrivasse a un astensionismo anche superiore al 50%, i parlamentari eletti continuerebbero a governare perché la percentuale dei cittadini aventi diritto risulterebbe sicuramente molto bassa ma resterebbe alta la percentuale tra i votanti, quindi non cambierebbe nulla. E tra i candidati avremmo ancora l’affidabile trio ABC nonché tutti gli altri che già conosciamo. L’unica soluzione, invece, sarebbe votare un movimento, o partito, fuori dal coro con il compito di destabilizzare il sistema dall’interno. Come? Ammesso e non concesso che alcuni parlamentari vogliano cambiare le regole - e di onesti sicuramente ce ne sono anche adesso – quasi certamente i parlamentari che ci governano non approveranno mai nessuna legge che vada a limitare i propri benefici. L’unica possibilità è di eleggere un gran numero di deputati che si facciano carico di destabilizzare il sistema. Un cavallo di troia per intenderci. E qui arriviamo al movimento 5stelle. Anche se alle elezioni dovessero ottenere una larga aggioranza, molto probabilmente non sarebbero in grado di governare ma questo sarebbe il male minore perché si potrebbe ricorrere a un governo di tecnici che studiano e propongono i cambiamenti che poi saranno portati al voto. È a questo punto che i nuovi parlamentari faranno la differenza: qualche riforma che limiti i poteri della casta riducendone i benefici magari riesce a passare. Si obietterà: “Ma per essere governati bisogna ricorrere a un governo di tecnici quando paghiamo già dei politici?” Monti insegna. E le difficoltà più grandi le ha incontrate proprio in Parlamento. Dopo almeno le maggioranze saranno diverse. Questo in sintesi ritengo che sia il pensiero di chi vota il movimento 5stelle. Per concludere desidero esprimere gentilmente la richiesta che, qualora decidesse di pubblicare il mio commento, cosa che non credo farà, sia mantenuto l’anonimato.

Cara Mariella Alberini,

Io temo che non ci salveremo. I politici, se così vogliamo ancora chiamarli, sono massimamente incompetenti. Gli industriali privati sono in gran parte dei “furbetti del quartierino” (quanti soldi hanno “cuccato” dallo Stato per industrie decotte, stabilimenti mai realizzati, casse integrazioni a go-go, ecc. ecc.?). L’industria pubblica, dopo gestioni scellerate e debiti colossali, è praticamente scomparsa. L’agricoltura, tranne produzioni particolari e pregiate, è allo stremo. Il turismo è di bassa qualità e profilo. I beni archeologici rischiano di diventare solo “ricordi archelologici”, grazie a politiche e gestioni dissennate, se non folli. La malavita organizzata e i traffici illeciti sono ordinaria amministrazione. Il debito pubblico è fuori controllo. L’apparato pubblico, dallo Stato ai Comuni, è oltremodo costoso e parassitario. La Sanità è diventata "insana". L’istruzione è un optional (meglio definirla “distruzione”). Se questo è il quadro della situazione, Lei quali conclusioni trarrebbe? Che possiamo ancora tirarci fuori di guai? Che ci salverà Beppe Grillo? (veda quello che sta accadendo a Parma! Non si mandano dei dilettanti allo sbaraglio!). Che gli Italiani si daranno una scossa? Quali Italiani? Quelli rimasti di sani principi non superano sicuramente il 5%, quelli culturalmente in grado di invertire la corsa verso il baratro si contano sul palmo di una mano. Come può constatare Lei stessa, è proprio a livello matematico e statistico che siamo spacciati. La Metro B di Roma è un colabrodo, non c’è organizzazione, professionalità, rispetto dei regolamenti, decoro, ecc. ecc. La B1, figlia della B, ha amplificato i problemi. Non ci sono soldi per il personale, per i treni, per la manutenzione. Veda quello che è accaduto anche sulle linee FS regionali. Siamo allo sfascio totale, sfascio di competenze, di organizzazione, di volontà di fare, di tutto di più. Rileggendo l’Apocalisse di Giovanni, ritengo che siamo prossimi a una catastrofe globale, con la speranza che almeno questa faccia giustizia definitiva di tanti torti ed omissioni.

Spero che Lei sia più ottimista di me.

Gentile Mariella,

Nel luglio del 1977, "Der Spiegel" volle dire la sua sull'Italia con una copertina.choc: un grande piatto di spaghetti conditi da una pistola. Il titolo era "Italia paese delle vacanze"; lo strillo di copertina, nelle intenzioni, voleva essere ironicamente stridente: "Sequestro, scippo, estorsione". Sono passati trentacinque anni e il settimanale tedesco vuole riproporre concetti non dissimili: "l'Italia non è affidabile". Trentacinque anni fa il settimanale tedesco fece una "campagna estiva" disgustosa, una dissuasione in grande stile destinata ai connazionali inclini alle vacanze italiane. Indipendentemente da quanto mi direbbe il giornalista, anche ora "Der Spiegel" vuole solo favorire la sua tiratura facendo leva sui sentimenti meno nobili dei Tedeschi e speculando sulle nostre debolezze (proprio in un momento in cui dovremmo cercare di recuperare credibilità a livello internazionale!). Quanto ti dico non è un sospetto, ma una certezza. Non sarebbe infatti la prima volta che un giornalista strumentalizza mie dichiarazioni per propositi suoi, che non hanno nulla a che vedere il mio pensiero.

                                             Lettere firmate, inviate via e-mail



Cari lettori,

l’errore principale del governo Monti è stato di non avviare contemporaneamente

alla riforma delle pensioni una seria riforma del Lavoro cancellando l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori e di introdurre la possibilità di licenziamento degli statali. Infatti la Riforma della spesa Pubblica si arena davanti alla possibilità di sfoltire gli organici dei dipendenti pubblici.

Dopo l’euforia degli stadi per la vittoria sulla Germania, l’alleggerimento del rigore economico richiesto dalla EU agli Stati in crisi rimane il problema di fondo: l’enorme spesa pubblica che aumenta il famoso debito.  E tutto è silenzio sulla crescita.

Non è mia abitudine strumentalizzare nessuno e tanto meno le vostre lettere. Se me le inviate vuol dire che tenete a pubblicarle ed ottenere risposte. In linea di massima concordo con la gravissima situazione di sfascio sovrastante l’Italia. Nella rubrica precedente, ben conscia del dramma italiano, ho cercato di analizzare all’insegna del buon senso quello che potrebbe accadere nelle prossime elezioni politiche 2013. Ribadisco l’importanza che esista in ascesa un Movimento come  M5Stelle per dare voce alla massima protesta dei cittadini italiani ormai alla disperazione. Ma, come ho già scritto, non sarà mandando M5Stelle in Parlamento che otterremo la soluzione e il risanamento del nostro Paese. Una valanga di critiche assurde e insulse ci è piovuta addosso dal web  di certo inviata dai ferventi grillini che si preparano a votare M5Stelle. Da ancor prima delle ultime elezioni legislative, sostengo che si DEVE METTERE in crisi il sistema dei partiti e, per  spazzarlo via mandando a casa tutti i politicanti italiani, bisogna raggiungere il massimo astensionismo dal voto affinché poi si riprenda una politica di vera democrazia, sana e nuova. Non sarà certo M5Stelle a reinventare l’Italia, ma una volta fatto piazza pulita allora si porterebbe fare avanti la parte sana (che esiste) del Paese. Non c’è più tempo. Bisogna fare tabula rasa della politica attuale. Se M5Stelle fosse in grado di arrivarci ben venga, ma, dandogli potere e una forza politica importante, temo non possa porre alcun riparo alla catastrofe attuale.  Sarebbe un’enorme perdita di tempo. Adesso, rimboccandosi le maniche, dobbiamo cercare di ricostruire la nostra nazione che è stata quinta potenza industriale del mondo.  Come siamo riusciti a tirarci fuori dalle macerie della Seconda Guerra mondiale, potremmo tirarci fuori dalle macerie della finanza criminale. Purtroppo le reazioni causate dalla precedente rubrica evidenziano l’incoscienza e la superficialità, con le quali tanti Italiani si lasciano suggestionare dal cosiddetto “NUOVO”  che avanza e non vedono che è una pessima imitazione di quello che fu la Lega Nord agli esordi. Un Movimento dotato comunque di presupposti locali forti e validi oltre che di una organizzazione di militanti più preparata da quel Bossi che oggi ha finito il suo ciclo politico. Chi scrive non ha certo la formula magica per indicare la strada del riscatto da 60 anni perduta. Però soltanto disertando le urne senza lasciarsi attrarre da miraggi di facile populismo si potrà mandare finalmente a casa questa genìa di politicanti ormai marci e  incapaci. Il fatto che esista già il 50% delle astensioni dal voto non impedisce al rimanente frazionato di pretendere di governare. Ma sarebbe un esercizio di potere impossibile perché è indispensabile tenere conto che la metà degli AVENTI DIRITTO al voto non riconosce di essere rappresentato da questo sistema politico.