La strana
storia di una repubblica con un re è la realtà attuale del nostro Paese Italia,
una Repubblica Democratica Parlamentare di singolare concezione, amministrata
da un Re che ha abolito la Democrazia e la Costituzione, sorretto da migliaia
di Organizzazioni che farebbero da cuscino nel proteggere le mascalzonate
compiute da sciacalli privi di coscienza: seduti in comode poltrone e ben
remunerati, alcuni con più incarichi, in cambio del supporto al sistema
Politico allargato a lobby di Potere che ha distrutto il Paese, mentre i
cittadini si illudono nell’andare a votare per eleggere il candidato ideale che
difenderà gli interessi della Nazione.
A mettere a
posto il Paese occorrono non più di sei mesi per eliminare l’erbaccia
costituita da circa 20.978 misere piantine disumane che hanno rubato, distrutto
ogni cosa per semplice opportunità di arrivismo, sorretti dal basso da pecore
disinformate prive di dignità col cieco supporto ai vari Partiti Politici.
Per tamponare
il più possibile il marciume e la corruzione che regna nel sistema Paese, hanno
pensato di adornare le varie funzioni dello Stato con vistose Donne fisicamente
attraenti fedeli al sistema. L’Italia tradizionalmente incline alla supremazia
maschile, con la convinzione che per essere intelligenti bisogna avere il
Pisellino, una ideologia da terzo mondo, fortemente sostenuta persino dalla
Chiesa Cristiana che pretende di manovrare il pensiero umano ai propri voleri,
definendoli voleri di Dio.
E’
sufficiente ricordare che solo nel 1874 in Italia venne permesso l’accesso
delle Donne ai licei ed alle università, anche se ci vollero molti anni, prima
che il fenomeno ottenesse una minima rilevanza. Il freno imposto dall’alto
della Gerarchia Politica stenta ad avviare l’uguaglianza fra i sessi, e
all’inizio del 1900 lo Stato italiano tendeva ancora a sostenere una stretta
relazione tra donna e casa, forzando l’idea dell’abitazione come sede naturale
della Donna. Negli stessi anni, il mondo cattolico premeva fortemente in
supporto del medesimo pregiudizio sostenuto chiaramente nell’enciclica papale
Rerum Novarum dichiarando che: "Certi lavori non si confanno alle donne,
create dalla natura per i lavori domestici, i quali grandemente proteggono
l’onestà del sesso debole". Una diceria non riscontrabile nella realtà,
poiché anche fra gli uomini esistono differenziazioni fisiche e sessuali, e in
molti casi per soddisfare a pieno le
pretese maschili e femminili con le eccezioni, la natura ha provveduto a specie
ibride, eunuchi, Gay, lesbiche, compreso gli uomini con barba e lunghi baffoni
dalle doppie tendenze.
Nonostante le
difficoltà determinate da una parte dell’ambiente maschile con mentalità
retrograde e perverse, dove l’uomo è libero, anzi meritevole nelle capacità di
conquiste femminili o maschili, mentre le Donne vengono considerate per poco di
buono, di facili costumi.
Altri esempi:
malgrado la ferrea ideologia maschile nel nostro Paese molto arretrato a causa
di preconcetti negativi, nell’anno 1900 si registrarono 250 donne iscritte alle
università italiane, più di 1000 ai ginnasi e quasi 10.000 alle scuole
professionali e commerciali. Cento e cinquanta anni prima in ambito
internazionale, alcune donne in Paesi ideologicamente più avanzati, e meno
assoggettati a imposizioni ideologiche traverse e Spirituali, riuscirono a
frequentare varie facoltà inserendosi a pieni voti nella comunità scientifica
in diversi settori, affrontando e superando le ostilità e la diffidenza tipica
degli ambienti elitari maschili, riuscendo infine ad affermarsi come importanti
scienziate.
In Italia
terra di bulli e arraffoni, possiamo illuderci di avere una super Donna come
Ipazia di Alessandria 370/415 a.C. considerata la donna più sapiente
dell’antichità, di origine Greca, nata in Alessandria d’Egitto, uccisa da un
gruppo di Monaci che ritenevano sacrilega tanta genialità femminile - Jeanne
d’Arc 1412/1431 una storia esemplare per il suo paese, condannata al rogo dagli
Inglesi - Matha Hary 1876/1917, una donna di alto coraggio condannata alla
fucilazione - Margaret Thatcher 1925/2013 Statista, riconosciuta come la famosa
lady di ferro - Angela Merkel 1954, un’altra Statista lady di ferro - mentre in
Italia a causa dell’influenza del Vaticano, la maggioranza delle nostre lady
sono destinate alla pulizia della casa e considerate oggetti del piacere.
Questi preconcetti smorzano il fiorire della Donna in Italia in quasi tutti i
settori, tranne rari casi, mantenendo un sistema di dominio Culturale e
Politico di impronta maschile. In sostanza ed a cuore aperto, in Italia ancora
non si intravede l’utilità nell’impiego di Donne di merito in posizioni di
rilievo, assoggettate a seguire tradizionalmente la volontà del sistema
maschile come ad esempio: in conclusione del mio umile pensiero per un
contributo più concreto da parte della Donna per la salvezza del Paese,
escludendo alcuni fatti specie o eccezioni come la Cancellieri, vedrei un
maggiore impiego Femminile con maggiore indipendenza alla sottomissione
politica maschilista tradizionale, aprendo alla Donna possibili posizioni di
merito più elevate nello Stato, sino a concorrere alle più alte cariche di
Presidente dello Stivale d’Oro attualmente esclusivo alla Kasta maschilista.
Lettera
firmata, ricevuta via e-mail
Caro e fedele amico,
le sue disquisizioni a tutto campo sulle varie e
numerose piaghe italiche sono sempre interessanti e condivisibili.
Per restare in argomento, oggi incomincerei con il
trattamento, a dir poco ignobile, subito da Emma Bonino, destituita da uno dei
più importanti ministeri del Paese. Proprio Bonino, unica donna politica di
specchiata onestà, di notevoli capacità e di lungo corso parlamentare. Unica
che voterei per la Presidenza della Repubblica in caso di eventuale (ma chi ci
spera?) riforma elettorale.
Dispiace constatare che il novello Presidente del
Consiglio, Matteo Renzi, abbia bruciato una Bonino per favorire la sua giovane
candidata.
Come sempre in Italia la Donna senza padrini fa poca
strada come anche Emma dimostra: dieci mesi agli Esteri e via.
E’ difficile commentare la cosiddetta nuova compagine
di Governo: in parte la stessa del
Governo Letta.
La bicicletta voluta da Renzi dovrà percorrere solo
tappe in salita ed è a pignone fisso cioè priva di cambio. Vogliamo vedere come
farà a portare a compimento una riforma al mese? E se è vero che “la madre di
tutte le battaglie è contro la burocrazia”: a questa madre ci vorrà un coraggio
da leone per lottare contro l’inamovibile elefante burocratico.
Le piacevoli promesse verbali dell’allora Sindaco
Renzi sembrano già superate da spiacevoli voci su una “piccola” patrimoniale
che colpirà, ancora una volta, il sudato risparmio. Ma allora siamo rimasti
nella Repubblica delle banane? Sono ipotesi ventilate dal buon padre di
famiglia Graziano Delrio, novello ministro e gran consigliere del ragazzo
Premier.
In Italia, come al solito, continuano a spuntare come
funghi, una pletora di “grandi” economisti, le ricette dei quali ci hanno
ridotto alle attuali disperazioni. Vediamo cosa saprà fare il ministro Padoan
per rimpinguare le vuote tasche degli Italiani.
C’è poco da aggiungere tranne che in Ucraina il popolo
si è fatto sentire.
m.alberini@iol.it