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lunedì 24 febbraio 2014

VISTO DA LEI - "Bonino for President"

La strana storia di una repubblica con un re è la realtà attuale del nostro Paese Italia, una Repubblica Democratica Parlamentare di singolare concezione, amministrata da un Re che ha abolito la Democrazia e la Costituzione, sorretto da migliaia di Organizzazioni che farebbero da cuscino nel proteggere le mascalzonate compiute da sciacalli privi di coscienza: seduti in comode poltrone e ben remunerati, alcuni con più incarichi, in cambio del supporto al sistema Politico allargato a lobby di Potere che ha distrutto il Paese, mentre i cittadini si illudono nell’andare a votare per eleggere il candidato ideale che difenderà gli interessi della Nazione.
A mettere a posto il Paese occorrono non più di sei mesi per eliminare l’erbaccia costituita da circa 20.978 misere piantine disumane che hanno rubato, distrutto ogni cosa per semplice opportunità di arrivismo, sorretti dal basso da pecore disinformate prive di dignità col cieco supporto ai vari Partiti Politici.
Per tamponare il più possibile il marciume e la corruzione che regna nel sistema Paese, hanno pensato di adornare le varie funzioni dello Stato con vistose Donne fisicamente attraenti fedeli al sistema. L’Italia tradizionalmente incline alla supremazia maschile, con la convinzione che per essere intelligenti bisogna avere il Pisellino, una ideologia da terzo mondo, fortemente sostenuta persino dalla Chiesa Cristiana che pretende di manovrare il pensiero umano ai propri voleri, definendoli voleri di Dio.
E’ sufficiente ricordare che solo nel 1874 in Italia venne permesso l’accesso delle Donne ai licei ed alle università, anche se ci vollero molti anni, prima che il fenomeno ottenesse una minima rilevanza. Il freno imposto dall’alto della Gerarchia Politica stenta ad avviare l’uguaglianza fra i sessi, e all’inizio del 1900 lo Stato italiano tendeva ancora a sostenere una stretta relazione tra donna e casa, forzando l’idea dell’abitazione come sede naturale della Donna. Negli stessi anni, il mondo cattolico premeva fortemente in supporto del medesimo pregiudizio sostenuto chiaramente nell’enciclica papale Rerum Novarum dichiarando che: "Certi lavori non si confanno alle donne, create dalla natura per i lavori domestici, i quali grandemente proteggono l’onestà del sesso debole". Una diceria non riscontrabile nella realtà, poiché anche fra gli uomini esistono differenziazioni fisiche e sessuali, e in molti casi  per soddisfare a pieno le pretese maschili e femminili con le eccezioni, la natura ha provveduto a specie ibride, eunuchi, Gay, lesbiche, compreso gli uomini con barba e lunghi baffoni dalle doppie tendenze.
Nonostante le difficoltà determinate da una parte dell’ambiente maschile con mentalità retrograde e perverse, dove l’uomo è libero, anzi meritevole nelle capacità di conquiste femminili o maschili, mentre le Donne vengono considerate per poco di buono, di facili costumi.
Altri esempi: malgrado la ferrea ideologia maschile nel nostro Paese molto arretrato a causa di preconcetti negativi, nell’anno 1900 si registrarono 250 donne iscritte alle università italiane, più di 1000 ai ginnasi e quasi 10.000 alle scuole professionali e commerciali. Cento e cinquanta anni prima in ambito internazionale, alcune donne in Paesi ideologicamente più avanzati, e meno assoggettati a imposizioni ideologiche traverse e Spirituali, riuscirono a frequentare varie facoltà inserendosi a pieni voti nella comunità scientifica in diversi settori, affrontando e superando le ostilità e la diffidenza tipica degli ambienti elitari maschili, riuscendo infine ad affermarsi come importanti scienziate.
In Italia terra di bulli e arraffoni, possiamo illuderci di avere una super Donna come Ipazia di Alessandria 370/415 a.C. considerata la donna più sapiente dell’antichità, di origine Greca, nata in Alessandria d’Egitto, uccisa da un gruppo di Monaci che ritenevano sacrilega tanta genialità femminile - Jeanne d’Arc 1412/1431 una storia esemplare per il suo paese, condannata al rogo dagli Inglesi - Matha Hary 1876/1917, una donna di alto coraggio condannata alla fucilazione - Margaret Thatcher 1925/2013 Statista, riconosciuta come la famosa lady di ferro - Angela Merkel 1954, un’altra Statista lady di ferro - mentre in Italia a causa dell’influenza del Vaticano, la maggioranza delle nostre lady sono destinate alla pulizia della casa e considerate oggetti del piacere. Questi preconcetti smorzano il fiorire della Donna in Italia in quasi tutti i settori, tranne rari casi, mantenendo un sistema di dominio Culturale e Politico di impronta maschile. In sostanza ed a cuore aperto, in Italia ancora non si intravede l’utilità nell’impiego di Donne di merito in posizioni di rilievo, assoggettate a seguire tradizionalmente la volontà del sistema maschile come ad esempio: in conclusione del mio umile pensiero per un contributo più concreto da parte della Donna per la salvezza del Paese, escludendo alcuni fatti specie o eccezioni come la Cancellieri, vedrei un maggiore impiego Femminile con maggiore indipendenza alla sottomissione politica maschilista tradizionale, aprendo alla Donna possibili posizioni di merito più elevate nello Stato, sino a concorrere alle più alte cariche di Presidente dello Stivale d’Oro attualmente esclusivo alla Kasta maschilista.
Lettera firmata, ricevuta via e-mail

Caro e fedele amico,
le sue disquisizioni a tutto campo sulle varie e numerose piaghe italiche sono sempre interessanti e condivisibili.
Per restare in argomento, oggi incomincerei con il trattamento, a dir poco ignobile, subito da Emma Bonino, destituita da uno dei più importanti ministeri del Paese. Proprio Bonino, unica donna politica di specchiata onestà, di notevoli capacità e di lungo corso parlamentare. Unica che voterei per la Presidenza della Repubblica in caso di eventuale (ma chi ci spera?) riforma elettorale.
Dispiace constatare che il novello Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, abbia bruciato una Bonino per favorire la sua giovane candidata.
Come sempre in Italia la Donna senza padrini fa poca strada come anche Emma dimostra: dieci mesi agli Esteri e via.
E’ difficile commentare la cosiddetta nuova compagine di Governo: in parte la stessa  del Governo Letta.
La bicicletta voluta da Renzi dovrà percorrere solo tappe in salita ed è a pignone fisso cioè priva di cambio. Vogliamo vedere come farà a portare a compimento una riforma al mese? E se è vero che “la madre di tutte le battaglie è contro la burocrazia”: a questa madre ci vorrà un coraggio da leone per lottare contro l’inamovibile elefante burocratico.
Le piacevoli promesse verbali dell’allora Sindaco Renzi sembrano già superate da spiacevoli voci su una “piccola” patrimoniale che colpirà, ancora una volta, il sudato risparmio. Ma allora siamo rimasti nella Repubblica delle banane? Sono ipotesi ventilate dal buon padre di famiglia Graziano Delrio, novello ministro e gran consigliere del ragazzo Premier.
In Italia, come al solito, continuano a spuntare come funghi, una pletora di “grandi” economisti, le ricette dei quali ci hanno ridotto alle attuali disperazioni. Vediamo cosa saprà fare il ministro Padoan per rimpinguare le vuote tasche degli Italiani. 
C’è poco da aggiungere tranne che in Ucraina il popolo si è fatto sentire.

m.alberini@iol.it