cover blog M Alberini

mercoledì 24 agosto 2011

Visto da lei - “Lettera aperta al Presidente del Consiglio”



Signor Presidente dottor Silvio Berlusconi,

la rubrica “Visto da lei”, come forse ricorderà, già per 7 anni su Il Giornale, 6 su Libero e da circa un anno su Affaritaliani.it, raccoglie da mesi un flusso di migliaia di lettori che esprimono il loro accorato punto di vista sulla situazione politica nazionale. Tutti deprecano che all’inizio dell’attuale, plebiscitario mandato, quando il Suo Governo aveva una maggioranza schiacciante, Lei non abbia attuato le riforme promesse. Gli Italiani che mi seguono sostengono che le riforme, attuate all’inizio della legislatura, avrebbero avuto il vantaggio di essere collaudate lungo l’arco del Suo mandato, in modo da avere risultati concreti e ciò non è accaduto. Se fosse stato fatto, oggi gli Italiani non dovrebbero subire pesantissimi provvedimenti raffazzonati che, comunque, depauperano doppiamente le loro tasche già salassate dalla crisi. Non si vedono sostanziali tagli ai costi di una politica che ci ha ridotti in questo stato e continua a dilagare inarginabile. Nessuno crede nel taglio di poche Province, le quali, per qualche provvidenziale escamotage tra le righe, continueranno a rimanere in vita. Per lo sbandierato taglio di 54000 poltrone (perché SOLO 54000???), i nostri lettori credono soltanto all’eliminazione di qualche sgabello periferico di poco conto. E si domandano perché insieme alla riduzione delle Province non sia stato attuata una drastica diminuzione del numero dei Parlamentari. E, invece, il Governo si sia accontentato di raddoppiare a questi ricchi politicanti solo la tassa di solidarietà.

Dispiace pensare al Suo sincero dolore di aver dovuto depauperare il popolo che per 15 anni l’ha sostenuta con fiducia. Mi scrivono che in democrazia sia necessario anche coraggio perché il coraggio  paga, ma finora questo Governo di coraggio non ne ha avuto. E si è ridotto a essere condizionato dalle pressioni dell’ Unione Europea rinunciando a una sovranità nazionale che avrebbe dovuto difendere prevenendo fronda e silurate esterne.

Caro Presidente, il popolo piange anche per lettera. Non accetta più i balletti variopinti della politica. Il popolo non vuole più votare per nessun partito. Detesta destra, sinistra e soprattutto il centro, ricovero di avanzi senza bussola e senza costrutto. Mi è sembrato giusto portarLa a conoscenza del succo delle lettere che la rubrica riceve sperando ciò possa giovare agli Italiani e al nostro Paese. Il quale non merita di essere sempre sacrificato alla misera bottega di questa politica.

Forse potrebbe giovare io Le portassi di persona la documentazione scritta degli Italiani che mi seguono e reclamano a tamburo battente una manifestazione oceanica entro settembre per testimoniare la loro resistenza.

Se quando si trova ad Arcore o a Milano, a nome di migliaia di lettori, volesse ascoltarmi, Marinella e il Suo Staff, da anni, conoscono il mio indirizzo, numero di cellulare e telefono a Milano, la mia base di residenza e di lavoro.

Con i più cordiali saluti e auguri

                              Mariella Alberini Quarenghi Berzi

m.alberini@iol.it                                 www.mariellaalberini.it

martedì 16 agosto 2011

VISTO DA LEI - Tagliamo la Kasta dei PRESIDENTI A VITA

Pubblicato su www.affaritaliani.it il 13 agosto 2011                                                        

Gentile Mariella Alberini,
la Sua opinione sulla Magistratura e sul sindacato è una forte denuncia di una
realtà che pochi hanno il coraggio di segnalare mentre molti la negano perché
ne sono beneficiari. Inutile ricordare che la storia della politica italiana è segnata dagli interventi della Magistratura che ha condizionato e continua a condizionare
l'attività legislativa e la leadership dei partiti. La loro associazione svolge, in modo palese e quasi arrogante, il ruolo di componente del panorama politico nazionale. I loro stipendi sono i più alti d'Europa ed il sistema giudiziario italiano il peggiore. Ma allora mi chiedo perché non è stata appoggiata l'iniziativa del governo in merito alla riforma della giustizia? E noi cittadini, che subiamo i ritardi dei processi e l'onere dei costi eccessivi, perchè non utilizziamo i canali costituzionali per imprimere una  
svolta seria a questa vicenda? Forse perchè mettere una firma per proporre un
referendum contro la kasta è pericoloso? E cosa dire dei sindacati che hanno, ha scritto bene Lei, sconquassato  l'economia del nostro Paese determinando la situazione della irreparabilità. Ed ora hanno la faccia tosta di proporre la loro ricetta per salvare l'Italia. Mi chiedo come è possibile che tutto ciò non sia chiaro, come è possibile che esistano persone allineate alla demagogia di questi pseudo leaders che predicano bene e razzolano malissimo… '
Lettera ricevuta via e-mail

Caro amico,
come ormai migliaia dei lettori di questa rubrica, lei ha recepito e commentato in modo esatto le magagne del SISTEMA di cui sopra scrive. In Italia, il SISTEMA è infinito quanto il cosmo poiché in ogni occasione l’occhio cade sempre su nuovi derivati della Kasta. Adesso che stanno per mettere in atto la famosa manovra, prima di tutto riducano i parlamentari a 500 unità con tagli del 20 % sugli emolumenti e limitino i benefici ai viaggi aerei e ferroviari. Dopo si rivolgano al comune cittadino per chiedergli il minimo delle misure di austerità. E ora rivolgiamo la sopra citata austerità ad un’ennesima Kasta: quella dei PRESIDENTI A VITA. Se è vero che esistono parlamentari da sempre alle Camere poiché vengono reiteratamente eletti, la categoria dei Presidenti a vita subisce solo un incremento nel numero. Ma rimangono in auge sempre gli stessi. Spostano le auree chiappe da un TRONO all’altro a prescindere dalle loro competenze specifiche. Infatti vediamo personaggi di dubbia caratura saltare con disinvoltura dall’Energia alle F.S., dalle Banche ai Cantieri Navali, dalla RAI all’Alitalia, dalle Municipalizzate alle Autority. E via così con i nuovi carrozzoni creati ad personam (mi risulta che la Regione Calabria, la più povera d’Italia, si sia inventata un Reparto Cinema con relativi Presidenti, Direttori Generali e quant’altro.) Nascere PRESIDENTI è un dono di PARTITO, rimanerlo è la sana abitudine di indossare brache d’acciaio al niche-cromo-tungsteno. Ricordiamo anche famosi Capi di Sindacato che hanno trovato pronti TRONI nell’ambito di Ministeri e Organizzazioni statali sempre  con super prebende per tutti. Ciò avviene in virtù dello strapotere dei Partiti che dilaga in tutti i gangli della vita pubblica e delega ai loro fiduciari il mantenimento in toto della premiata Kasta. Figuratevi, cari lettori, la mongolfiera di spesa generata da questa ulteriore Kasta, utile solo a far lievitare il debito pubblico.

Nel Settecento, in vari Paesi europei i debitori venivano puniti con la prigione. Oggi purtroppo non esistono Case Circondariali in numero sufficiente ad accogliere la Kasta che ha generato il nostro enorme debito pubblico.

A questo punto sarebbe utile alla Kasta, e ai suoi derivati, leggere “Prediche inutili” dell’emerito Professor Luigi Einaudi.
m.alberini@iol.it                                             www.mariellaalberini.it





VISTO DA LEI - Un’Italia nuova, risanata dagli Italiani non politicizzati

Pubblicato su www.affaritaliani.it il 6 agosto 2011
 Cara Mariella Alberini,
 è schiacciante l’evidenza,  mascherata da illazioni per depistare la realtà, le quali conducono ad un scioccante comportamento del Capo del Governo e di tutto l’apparato Politico del Paese, opposizioni comprese. I quali continuano a traccheggiare aspettando la fine di ogni mese per incassare le retribuzioni che  non guadagnerebbero neppure lavorando 80 ore al giorno. Disoccupazione, ingiustizie, abusi di Potere, realtà soffocate per mantenere in piedi un sistema di privilegio esclusivo per la Kasta Politica che sta visibilmente distruggendo la Nazione. Paghiamo le tasse allo Stato, alle Regioni, alle Province, ai Comuni, ai Sindacati, alla Comunità Europea, alle Accise, alle Multe ingiuste, alla Giustizia per ottenere giustizia, alle Organizzazioni di Tutela dei Diritti. Paghiamo le tasse su tutti i nostri acquisti; paghiamo le Medicine; paghiamo per le Guerre che non ci riguardano; paghiamo per i morti in divisa, ammazzati in terre che non ci appartengono; paghiamo e paghiamo per mantenere una Kasta di persone non qualificate a rappresentare la Pseudo Democrazia di un Popolo Superiore. Il Popolo Italiano.

Cara dott.ssa Alberini attraverso la Costituzione (referendum) i
cittadini hanno la possibilità di mandare non a casa, ma in galera la Kasta
politica corrotta ....Se qualcuno prende concretamente il toro per le corna 
o per gli attributi tanto da fargli schizzare la materia dalla scatola cranica,
diversamente è aria fritta: loro continuano a rubare e il popolo a pagare. E’
finito il tempo delle parole occorrono valide iniziative grazie per
l'attenzione.

Carissima Alberini, nella saggia individuazione e descrizione di Kasta e sottoKasta (non solo politica, ma artistica, culturale, imprenditoriale, etc), manca però l'
accenno alla Magistratura (con annessi e connessi), i cui stipendi sono
agganciati direttamente a quelli dei Parlamentari, il cui potere è anche
maggiore, e la cui intoccabilità (la Magistratura non la si può troppo
criticare pena l' accusa di vilipendio) ricorda certe ben collaudate dittature
del passato.

Lettere ricevute via e-mail

Cari lettori,
la valanga di mail suscitata da questa rubrica è diventata un fronte unico e concorde. Tutti esprimono il desiderio di prendere posizione al fine di creare un nucleo popolare per dare BATTAGLIA ai profittatori che abbiamo avuto l’ingenuità di eleggere. Forse bisognerebbe unificare il grande popolo del Forum su Affaritaliani.it con un nome. Ciascuno esprima la sua opinione in proposito. La mia potrebbe essere “DIFENSORI-AFFARI-ITALIANI”. Ricordiamo che siamo stati i primi a denunciare gli abusi della Kasta  ed ora tutti i quotidiani si affannano a seguirci.  Comunque, se vogliamo andare avanti, è indispensabile  che tutti incomincino a suggerire un’azione praticabile  nel rispetto delle leggi per permettere agli Italiani di ottenere quanto reclamano: dimezzare i costi della politica, attuare le riforme indispensabili. Ad esempio presentare una legge che metta a rischio la pensione INPS per chi si macchia di corruzione, tangenti e malversazioni ai danni della cosa pubblica compresi i dipendenti statali ( suggerimento odierno di una lettrice).

Ora la risposta alle mail di oggi. Siamo ben consci della nostra penosa situazione di cittadini inermi davanti alla prepotenza arrogante e alla disonestà radicata in tutti i gangli delle amministrazione del potere. Guardiamo l’ angosciosa situazione del Servizio Sanitario Nazionale, che rappresenta una delle voragini più abissali della nostra spesa pubblica. Chi ha urgenza vitale di un consulto specialistico o paga dai 200 ai 400 euro subito, oppure aspetta mesi senza la certezza di essere visitato dallo specialista prescelto. Altrettanto si può dire per gli interventi chirurgici anche urgenti che mettono a rischio la vita del malato non solvente. A questo punto si dovrebbe poter invertire le parti: i medici, che vengono pagati dalla Sanità Nazionale, diano la precedenza immediata al paziente non solvente e rimandino i solventi a date posticipate.  Colpevoli non sono i medici, ma il sistema che consente tali iniquità. Se dovessimo addentrarci in ogni problema dei vari disservizi di fondamentale importanza per i cittadini, non basterebbe un libro bianco più lungo del codice penale. Riguardo la Magistratura, dovremmo sapere tutti che non è una Kasta, bensì una super Kasta, alla quale ci dobbiamo inchinare deferenti per risparmiarci il ritorno al Codice  Rocco (il “famigerato” codice Rocco emanato sotto il regime fascista). Altra Kasta intoccabile è quella dei sindacati bianchi e soprattutto rossi. Ci dovremmo chiedere se fra le migliaia di dipendenti di queste organizzazioni ci sia un precario. Sono tutti assunti a tempo indeterminato. Codesti centri di potere hanno dilagato lungo il nostro bellissimo stivale e sono stati la causa della scomparsa di ogni iniziativa privata, della disoccupazione crescente. Ormai l’italiano preferisce tentare l’ingresso nelle Organizzazioni di potere parassitario piuttosto che rischiare i propri risparmi. E si deve di stendere un velo pietoso sullo sfascio delle nostre coste che penalizza il turismo, incalcolabile fonte di ricchezza. Le quali dovrebbero rappresentare l’Italia Shire, meta dei ricchi pensionati di tutta Europa, tipo la californiana Palm Springs o Palm Beach in Florida, popolate da anziani miliardari americani. E’ doloroso vedere le stupende coste calabre massacrate da un’edilizia mostruosa permessa dalla corruzione delle amministrazioni locali protette dai governi romani. Oppure la costa campana e laziale ammorbate dall’immondizia, dai campi Rom e dai depuratori  che non vengono fatti funzionare per poter richiedere nuovi finanziamenti, puntualmente scomparsi, appena erogati nelle tasche di chi…?

Poco o nulla cambierà dopo il discorso di Berlusconi e soprattutto quello di Bersani il 3 agosto in Parlamento. Solo Reguzzoni della Lega Nord ha parlato di ridurre il  numero dei parlamentari e dei costi della politica. Adesso se ne vanno in vacanza fino al 12 settembre (anzi con gran sacrificio al 7), ma a nessuno è venuto in mente per decenza di ridursi lo stipendio almeno di mille euro al mese o di rimettersi al lavoro, come i cittadini che si possono permettere al massimo due settimane di ferie, entro fine agosto.

m.alberini@iol.it                                                 www.mariellaalberini.it

VISTO DA LEI - “L’anti-politica degli Italiani non è ciclica ma permanente: anzi definitiva”

Pubblicato su www.affaritaliani.it il 30 luglio 2011
 Cara Mariella Alberini,
sull'Espresso di qualche settimana fa c'era un articoletto che annunciava il voto all’'UNANIMITA,' e senza astenuti della Camera dei Deputati, per un aumento di stipendio per i parlamentari pari a circa € 1.135,00 al mese. Inoltre la mozione è stata camuffata in modo tale da non risultare nei verbali ufficiali.
STIPENDIO Euro 19.150,00 AL MESE; STIPENDIO BASE circa Euro 9.980,00 al mese;
PORTABORSE circa Euro 4.030,00 al mese (generalmente parente o familiare);
RIMBORSO SPESE AFFITTO circa Euro 2.900,00 al mese; INDENNITA' DI CARICA (da Euro 335,00 circa a Euro 6.455,00) TUTTI ESENTASSE + TELEFONO CELLULARE gratis
TESSERA DEL CINEMA gratis, TESSERA TEATRO gratis, TESSERA AUTOBUS -ETROPOLITANA gratis, FRANCOBOLLI gratis, VIAGGI AEREO NAZIONALI gratis, CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE gratis, PISCINE E PALESTRE gratis, FS gratis, AEREO DI STATO gratis, AMBASCIATE gratis, CLINICHE gratis, ASSICURAZIONE INFORTUNI gratis, ASSICURAZIONE MORTE gratis, AUTO BLU CON AUTISTA gratis, RISTORANTE gratis (nel 1999 hanno mangiato e bevuto gratis per Euro 1.472.000,00). Intascano uno stipendio e hanno diritto alla pensione dopo 35 mesi in Parlamento mentre obbligano i cittadini a 35 anni minimo di contributi  ( 41 anni per il pubblico impiego !!!). Circa Euro 103.000,00 li incassano con il rimborso spese elettorali (in violazione alla legge sul finanziamento ai partiti), più i privilegi per quelli che sono stati Presidenti della Repubblica, del Senato o della Camera. (Es: la sig.ra Pivetti ha a disposizione e gratis un ufficio, una segretaria, l'auto blu ed una scorta sempre al suo servizio) La classe politica ha causato al paese un danno di 1 MILIARDO e 255 MILIONI di EURO. La sola camera dei deputati costa al cittadino Euro 2.215,00 al MINUTO…!!!
Lettera ricevuta via e-mail

Carissimo lettore,
la sua  disamina degli introiti dei parlamentari è precisa e utile per coloro i quali ancora non conoscono l’esatto ammontare dei loro netti, inconcepibili ricavi. La sua lettera si commenta da sola. Non tutti conoscono l’assurdità degli incassi mensili e annuali  dei parlamentari e dintorni. Però tutti sanno che questi abnormi compensi vengono percepiti non  perché i sopra citati politici lavorano per il bene del Paese, bensì per danneggiarlo. Oltre a causare scompensi spaventosi all’economia interna e all’economia d’esportazione, vessata da richieste sempre più pressanti di finanziamenti e quant’altro.

Da quando abbiamo incominciato a trattare l’argomento delle mega rendite di Kasta e sotto Kaste, gli Italiani ci hanno confortato con entusiaste lettere di approvazione e di plauso. Da quando Affaritaliani ha promosso il Forum richiesto dagli stessi lettori, numerosi quotidiani hanno pubblicato articoli di blando commento sul fenomeno di questa onda montante contro la politica tutta e i suoi assurdi privilegi. Uno di questi guru  afferma persino che questi atteggiamenti di passionale antipolitica sono sempre esistiti a periodi ciclici per poi esaurirsi nel nulla.

Di certo, è vero che noi Italiani abbiamo trascurato in modo colpevole di seguire e documentarci sui cosiddetti PANNI SPORCHI della politica lasciando correre per decenni. Adesso però la situazione è molto diversa. Attraverso Internet  attestano il loro disgusto migliaia di mail che raggiungono il nostro Forum e chi scrive. E chiedono non soltanto una manifestazione bianca IN TUTTE LE CITTA’ D’ITALIA: cioè priva di qualunque colore partitico, ma vogliono un referendum contro i costi della politica. Perché OGGI gli Italiani contestano in blocco TUTTI I PARTITI. Non vogliono più sentire parlare e vedere in televisione i protagonisti di questo teatro delle marionette che emettono ipocrite sentenze sempre uguali da decenni. Gli italiani non vogliono più essere quelle marionette costretti a vuotare il portafoglio per pagare i danni catastrofici della Politica.

Non bisogna sottovalutare il potere di Internet e della Televisione che in Nord Africa nel giro di pochi mesi  ha fomentato la cancellazione di tre Governi  (Tunisia, Egitto, Libia) e ne ha messo in crisi altrettanti (Siria, Yemen e Marocco).

L’attuale sentimento di anti-politica degli Italiani non è ne ciclico, ne passeggero. Attraverso Internet invocano scelte che devono essere compiute soltanto attraverso il popolo. Invocano sana gestione della cosa pubblica con gestori che prendono lo stipendio di un onesto funzionario. E non risulta a nessuno che un onesto funzionario goda dei folli privilegi diligentemente sopra elencati dalla lettera del nostro interlocutore.

Insomma gli italiani non sopportano più una classe politica divoratrice di denaro pubblico e privato. Sono esasperati al punto da volerla cancellare se non si dimezzeranno come minimo i suoi costi.  E’ giunto il momento che i parassiti del potere si rendano conto di aver oltrepassato il limiti dell’indecenza.   
m.alberini@iol.it                                                    www.mariellaalberini.it


lunedì 15 agosto 2011

VISTO DA LEI - Sotto Kasta: la voragine infinita

Pubblicato su www.affaritaliani.it il 23 luglio 2011

Cara Mariella Alberini,
ringrazio lei e il direttore Angelo Perrino per averci ascoltato e aver aperto un Forum su Affaritaliani permettendo  ai lettori di esprimersi sul caos della Politica e sulle appropriazioni indebite della Kasta.  E non intendo parlare soltanto degli stipendi dei parlamentari da centinaia di milioni annui, ma soprattutto di quanto viene rapinato a noi imbecilli cittadini che paghiamo tasse esorbitanti oggi ancora più dilatate dalla cosiddetta Manovra… Noi non abbiamo soltanto la Kasta più costosa del mondo da mantenere, ma anche la sotto Kasta di cui nessuno parla…
Lettera firmata ricevuta via e-mail

Gentile amico,
invece, come è giusto, ne parliamo noi. La sotto Kasta è uno tzunami, dal quale è molto difficile liberarsi. A mio avviso, la sotto Kasta ha avuto origine quando uno dei governi tra gli Anni Settanta-Ottanta legalizzò la sotto kasta dei portaborse. Da allora questa sotto Kasta privilegiata e parassitaria si è estesa a macchia d’olio. Con il declinare dell’industria attiva, le fonti di lavoro sono diventate gli ospedali, le Asl, i Sindacati, le Regioni, le Province e i Comuni, le Comunità montane, gli enti Sociali, i Caf e quant’altro la mente italica è riuscita a inventare. Non esiste Ente Pubblico che non denunci carenze di organico. La corsa al lavoro parassitario ha assunto proporzioni bibliche lasciando cadere in disuso le parole MERITOCRAZIA e PRODUTTIVITA’. Come avviene questo fenomeno? Chi ricopre un incarico di potere si preoccupa che dopo la laurea i figli conseguano un master ad hoc per inserirli nella struttura dove loro operano. Si è arrivati alla sopraffina strategia che i figli di mafiosi e n’dranghetari,  dopo la laurea, accedano alle cariche della Magistratura, dell’Avvocatura, della Medicina al fine di okkupare posizioni di potere legalizzate. Questa marea montante viene assunta con regolari contratti a tempo indeterminato alla faccia dei precari senza protezione, ma bisognosi di sbarcare il lunario. Abbiamo raggiunto l’invidiabile record di avere sul groppone Kasta e sotto Kasta. Nessuno rivelerà mai che il nostro debito pubblico è  fatto da stipendi da pagare a questa pletora parassitaria. Per non parlare della sotto-sotto Kasta formata da coloro i quali riscuotono indebite pensioni, indebiti assegni di accompagnamento o indebiti sussidi di disoccupazione. Ed ecco la grande abboffata che nessuna Finanziaria, senza ghigliottinare la gran piovra della Politica, riuscirà a risanare. Sostengo la proposta di scendere in piazza il 24 settembre da cittadini liberi non condizionati da sindacati, centri sociali, no global, partiti, comitati ambientali ecc. Ma soltanto al fine di dimostrare ai Faccendieri della Politica quanto gli Italiani non li sopportino più insieme a tutti i loro abusi. Ormai l’inquadratura delle aule televisive di Camera e Senato costituiscono motivo di disgusto da annullare con il telecomando. Così oggi gli Italiani vorrebbero farlo davvero: non solo in modo virtuale. E chiedere l’istituzione di riforme sulla Politica, sulla giustizia e l’Economia. In altre parole la riforma della Costituzione.

Ringrazio i lettori delle numerosissime mail di consenso inviatemi e il direttore Angelo Perrino per aver subito accolto, tramite “Visto da lei”, le loro richieste da manifestare attraverso il Forum in atto. Continuate a inviarcele. Grazie.
m.alberini@iol.it                               www.mariellaalberini.it

VISTO DA LEI - E adesso si sacrifichi la Kasta o la Manovra non basterà

Pubblicato su www.affaritaliani.it il  16 luglio 2011

Cara Mariella Alberini,  
Il PD ha permesso, con trenta assenze coscienti ( dissero che non erano stati informati dell'importanza della votazione fonte D'Alema), che un criminale che aveva esportato illegalmente capitali pagasse il 5% di
tasse mentre pensionati e operai pagano il 23%.
Il Pd ora si oppone alla eliminazione delle provincie ma non al taglio
sulle pensioni. La spiegazione spontanea e' semplice: difesa della casta…
Lettera ricevuta via e-mail

…. eppure, signora Alberini, la malattia la conosciamo tutti, e tutti conosciamo
pure la terapia, ma nessuno fa niente per impedire il fallimento
dell’Italia!!! La diagnosi la fa ogni anno la corte dei conti, quando il suo
presidente ci dice che gli sprechi della politica ammontano a 60 miliardi di
euro, e i politici più importanti sono tutti in prima fila ad ascoltare, a
tutti gli entra da un orecchio e gli esce dall'altro!!!, la terapia non può
essere che l'abbattimento di tutti gli sprechi e di tutte le ruberie di tutti i
politici a tutti i livelli!!!                                                                    

Lettera ricevuta via e-mail

Sono un pensionato statale, e dopo aver letto il suo articolo “Sacrifici per gli
italiani ma non per la Kasta) del 9/7/2011, sono rimasto ancora più indignato,
per come i politici italiani mettono le mani nelle tasche degli italiani,
infischiandosene di tutto e di tutti. Sono stato un militare di carriera per
molti anni e non le nascondo che spesso mi vergognavo di essere un servitore di
questa gente anche se molto fiero di servire gli Italiani a rischio della mia
pelle,sacrificando in molte occasioni la mia famiglia…

Lettera ricevuta via e-mail

…ho letto il suo articolo sulla Kasta.... bellissimo e le proporrei un referendum per la riduzione vera e propria dei politici......tutti i politici.......di ogni partito....la riduzione delle loro bustapaga.....o degli stipendi.....sono un pensionato lavoratore con invalidità ad una gamba.....e devo fare 40 ore di lavoro....
Lettera ricevuta via e-mail

Caro Direttore, ritengo utile girarLe alcuni brani delle decine di mail ricevute dopo aver letto “Visto da lei”, titolo “Sacrifici per gli Italiani, ma non per la Kasta” del 9.7. Secondo l’umile cronista, è giunta l’ora in cui la Politica andrebbe moralizzata secondo i principi dello Stato Italiano da quando ne fu sancita l’unità o nessuna Manovra economica riuscirà a salvarci.  Urge dimezzare il numero dei parlamentari e tagliare  i finanziamenti che lo Stato elargisce alle Regioni, alle Province, ai Comuni. In futuro, chi vorrà lavorare in politica dovrà farlo a sue spese o con emolumenti limitati a non più dell’equivalente di 5000 euro lordi per 12 mensilità senza privilegi di aerei, treni, auto blu  ed altri introiti sovente illeciti: case in regalo, affitti gratuiti, vacanze gratis e “mazzette” a vario titolo. Solo in tale modo si potrebbe salvaguardare la Res Publica dalla rapina in atto da 60 anni e questa Kasta tornerebbe ad essere una casta normale. Abbiamo già scritto che il ridimensionamento dell’immane costo della Politica risanerebbe il bilancio dello Stato. E ci salvaguarderebbe da speculazioni finanziarie selvagge. In Italia abbiamo circa 1000 parlamentari tra Camera e Senato per circa 60 milioni di abitanti: ne basterebbero 300. Negli Stati Uniti su 300 milioni di abitanti ci sono 535 parlamentari tra Camera e Senato. Mentre al Parlamento Europeo sono in tutto 736 con 27 Stati Membri.

A questo punto, caro Direttore, trascrivo alcune righe del suo editoriale di lunedì 11.7:  
Ancora una volta è l'emergenza a far rinsavire quella classe dirigente che è responsabile, con i suoi comportamenti dissennati da decenni, della bancarotta dei conti pubblici. E che da una caduta del Paese verrebbe travolta come da una slavina. Simul stabunt, simul cadent. E cadrebbero i cittadini con loro. Fermiamoci, fermiamoli. Sull'orlo del precipizio.

Ora torniamo a ciò che sta a cuore ai nostri lettori: i quali vorrebbero che Affaritaliani.it intervenisse di fatto per portare la parola del cittadino al Governo e a tutta la classe dirigente politica e non che ha contribuito durante 60 anni allo sfacelo attuale.  Le chiedo quindi di indire un Forum con le richieste degli Italiani che vogliono partecipare attivamente tramite i loro suggerimenti e le loro idee alla bonifica dello status quo: un sistema ormai fallimentare poiché dominato da corporazioni omertose. A completare lo sfacelo  del Paese hanno contribuito in maniera determinante i precedenti Parlamenti ispirati dal populismo che, pur di demolire i principi del vivere borghese, hanno partorito una serie di leggi ispirate al permissivismo. Tutto ciò ha consentito alla malavita dei Paesi dell’est, della Cina, dell’Africa  di infiltrarsi velocemente nel tessuto sociale con conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti. I latini ci hanno lasciato tre principi fondamentali per vivere civilmente: honeste vivere, alterum non ledere, suum cuique tribuere.

E adesso, cari lettori dimenticate lo sterile astensionismo, e partecipate al Forum inviando le vostre e-mail a angeloperrino@affaritaliani.it con riferimento a questa rubrica  E, in tal modo, far sentire la vostra sofferta indignazione per l’Italia sull’orlo dell’abisso. Ciò non può costituire un referendum e neppure una discesa in piazza, bensì una civile dimostrazione della moltitudine di cittadini  contro tutte le sozzure del potere. Io non posso fare di più se non continuare  ad essere con voi come sempre: ormai da 16 anni. Grazie.
m.alberini@iol.it                                               www.mariellaalberini.it     

VISTO DA LEI - Sacrifici per gli Italiani: ma non per la Kasta

Pubblicato su www.affaritaliani.it il 9 luglio 2011”
Cara Mariella Alberini,
questa volta il signor Berlusconi, dopo mille asserzioni di non aver mai messo le mani nelle tasche degli Italiani, è caduto nella tentazione depauperando i pensionati della fascia media. Quelli che hanno pagato regolarmente i contributi. Però non ha tagliato gli stipendi ai parlamentari di tutte le gerarchie?…
Lettera inviata via e-mail

Caro amico,
è davvero triste, per non dire scandaloso, che non si sia ancora arrivati a tagliare davvero le folli spese della politica. Le quali, come abbiamo già scritto nella rubrica precedente, spaziano dai Comuni, alle Province, alle Regioni, agli Enti inutili, alla pletora delle consulenze e incarichi ad personam. Adesso dopo la bocciatura alle Camere per l’eliminazione delle Province, si riaffacciano addirittura nuove candidature (vedi Sibari, Mondovì ed altre) dove l’attivismo dei leader politici locali vede l’occasione per creare nuove “piovre” di potere. Non ci vengano a dire che il risparmio sarebbe risibile poiché consisterebbe almeno in svariate decine di miliardi di euro l’anno. Cifra che risanerebbe una volta per tutte il deficit dello Stato italiano. Non si dica che un simile provvedimento intaccherebbe il “consenso”, ma il “consenso” di chi? Di chi pratica la Politica a scopo di lucro e non vuole avere altra alternativa poiché in un lavoro normale guadagnerebbe la metà e con maggior fatica. E basta dunque con gli sfaticati di professione politicanti. Si può affermare che la maggioranza dei leader politici proviene dal non lavoro, inteso come professione, impiego, attività, lavoro operaio. Hanno un bel dire questi arroganti signori, alla ribalta delle cronache quotidiane in televisione, che l’impegno politico è sfibrante più di qualunque altro. Ma nessuno dei normali dirigenti di banca e di azienda si becca  meno di un terzo di qualunque parlamentare per di più spesato di tutto e con macchine e aerei a disposizione. E non parliamo dello sfarzoso abbigliamento di certe politicanti in Parlamento, ne’ delle vacanze e week end “dorati” nei luoghi Vip durante l’anno di attività legislativa. Ci meraviglia molto che questo Governo si sia accanito proprio sulle pensioni e particolarmente sulla fascia media dei  veri lavoratori  che speravano in una terza età decente. Qui siamo di nuovo a fare i conti con la rincorsa alle offerte degli ipermercati e alla rinuncia di generi alimentari di normale consumo nonché a qualsivoglia gita domenicale causa il caro-benzina. E non dimentichiamo la responsabilità di questo Governo sull’aumento dei prezzi al consumatore che erode l’introito del cittadino. In questo cosiddetto regime democratico, c’è spazio per gli stipendi milionari in euro per i falsi profeti che dalla tv e dai quotidiani predicano ricette miracolose in un’ Italia alla deriva. O si accaniscono alla regolare demolizione dei pochi principi sani ancora sopravissuti. Intendiamoci bene, i lettori che ci scrivono ormai non esprimono alcuna fiducia in nessun partito all’Opposizione. Ciò significa che gli Italiani vorrebbero mandare a casa tutti quanti. E molti ci chiedono persino un referundum che lo confermi. Altrimenti, di questo passo saremo sempre più un volgo di infelici perché se è vero che il denaro non dà  la felicità, figuriamoci la miseria.
m.alberini@iol.it                                       www.mariellaalberini.it  






VISTO DA LEI - Oro alla patria: tagli alle spese della politica

Pubblicato su www.affaritaliani.it il 2 luglio 2011
Cara Mariella Alberini,
si parla tanto della manovra di austerità promossa dal Governo Berlusconi che da quanto traspare ridurrà quasi per nulla i privilegi di pochi. Quanto viene proposto è una serie di bizantinismi ( riduzione dello stipendio ai ministri ecc.) Non sarebbe più semplice ed efficace intervenire su tutti gli emolumenti di coloro i quali fanno politica?, dall’assessore comunale al parlamentare…?
Lettera ricevuta via e-mail

Gentile lettore,
come noto il nostro Paese sta vivendo in una posizione di stallo. Ristagna l’economia e quindi  ristagnano le risorse: crescita del PIL, attività industriali e commerciali in declino, turismo sempre più penalizzato dalla concorrenza straniera e anche dai costi sempre più in aumento  ecc. Secondo i principi di qualunque sana economia, le vie per uscire da questa situazione sono soltanto due: da una parte cercare di vivificare le attività economiche, cosa che finora non sono riusciti fare, dall’altra reperire risorse attraverso i tagli alle spese superflue. Poiché nessuno ha eliminato circa 80.000 enti inutili ( nel 1950 erano “solo” 15.000) e le centinaia di migliaia di auto blu ( di tutte le marche del mondo), la manovra più efficace sarebbe di tagliare anche solo del 15% alla fonte tutti gli emolumenti di chi vive di Politica: sindaci e assessori, presidenti di provincia e loro collaboratori, presidenti di regione e consiglieri fino ad arrivare alla Presidenza del Consiglio e della Repubblica, inclusi tutti i parlamentari, i portaborse e la pletora dei consulenti con incarichi speciali inventati ad personam. Nessuno conosce esattamente l’entità di tale spesa complessiva, ma di certo si potrebbe risparmiare una cifra da capogiro che  risolverebbe con una sola manovra la mancanza di risorse per rimpinguare le casse dell’Erario. Riguardo al capitolo delle pensioni, prima di alzare l’età pensionabile sarebbe opportuno andare a fondo sulle centinaia di migliaia di pensioni fasulle esistenti. A questo punto si potrebbe volgere l’attenzione anche al miliardario mercato del Calcio. Se la compravendita dei goleador venisse maggiormente tassata avremmo risorse aggiuntive senza ledere i diritti di quelli che devono ancora andare in pensione, ma che hanno sempre pagato i contributi. Insomma siamo un Paese ricco dove nessuno accetta di rinunciare a qualcosa. Quindi se manovra economica ci deve essere, che sia davvero significativa al punto da tirare fuori in modo definitivo l’Italia dal casino in cui si trova. Ma purtroppo le salutari sanatorie drastiche non si fanno per il timore di perdere consensi nell’elettorato. 

m.alberini@iol.it                                      www.mariellaalberini.it 

VISTO DA LEI - E adesso ci vorrebbe De Gaulle

Pubblicato su www.affaritaliani.it il 18 giugno 2011

Cara Mariella Alberini,
proporrei uno tsunami generale della Politica Italiana. Tutti a casa.  Inutile mantenere della gente che danneggia il Paese, giocando sulla vita degli Italiani. Ecco il mio programma, prima che arrivano gli Alieni ad occupare il Paese: un Presidente della Repubblica con pieni poteri, nominato dal Popolo e con una durata di cinque anni.  Un responsabile senza macchia per ogni dicastero, scelto dal Popolo, con relativi vice e segretari: durata di quattro anni rinnovabili. Con programmi alla mano e non promesse. Due Senatori senza macchia per ogni Regione, eletti dal Popolo, collegati da un filo diretto con la Presidenza e i relativi Comuni. Eliminare il Parlamento. Sostituito da un ponte diretto fra i cittadini e i Senatori sotto il controllo del Presidente della Repubblica. La Sicurezza della Nazione sotto il controllo unificato dei Carabinieri, eliminando i vari sistemi di Polizia che evadono il reale controllo del paese.  I Vigili ritornerebbero al loro lavoro originale e non come aiutanti Bancari per Regioni e Comuni. Niente più multe. Soltanto Verbali dove i trasgressori dovranno comparire dinnanzi al Giudice, il quale si comporterà secondo le leggi dello Stato e non quelle Regionali e Comunali con telecamere truccate per battere cassa, o ritardare le multe per creare grandi cifre da riscuotere. Scuole d’obbligo gratuite sino ai 18 anni di età – Con l’insegnamento delle lingue straniere sin dalle prime classi – a scelta due lingue straniere da mantenere sino alla fine degli studi. Sono concesse le scuole private.  Pensioni Unificate – Dopo i quaranta anni di lavoro, in pensione a qualsiasi età. Dopo i 65 anni per gli uomini e 60 per le donne senza distinzioni di grado o di servizio ad eccezione dei lavoratori di determinate fatiche e impegni pericolosi per la salute. Eliminare tutte le ONLUS che operano all’estero con i soldi dei nostri lavoratori. Case pagate per 35 anni diventano proprietà degli inquilini.  Nessuno può autorizzare il sequestro della casa famigliare. I soldi della Gescal sottratti ai cittadini devono essere rimborsati. Riformare il Sistema Fiscale in modo che pagano tutti.  Al bando tutte le ideologie Nucleari. L’acqua è un bene comune di prima necessità e non può essere gestito da speculazioni Private. Eliminare le Provincie. Controllare le speculazioni di Borsa che sottraggono i risparmi dei lavoratori.  I Medicinali devono adeguarsi ai costi Internazionali. I costi della Politica devono adeguarsi ad una percentuale fissa dei costi generali dei lavoratori.  Le accise sui carburanti che influiscono sul costo della vita, devono essere eliminati oppure adoperati per ridurre i costi dell’Energia Elettrica e delle necessità delle famiglie.  Ai clandestini o meglio definiti Profughi delle speculazioni Internazionali hanno aperto le porte senza adeguati programmi di sistemazione. Hanno incassato milioni dalla Comunità Europea facendo gravare questa povera gente sugli Italiani. Un paese con debiti elevati e con una disoccupazione allarmante.
Lettera, ricevuta via e-mail

Caro Antony,
l’attuale politica italiana è simile a una estesa palude. Bisognerebbe prosciugarla per rendere il terreno fertile. Adesso ci vorrebbe un De Gaulle che riuscisse a compiere questo miracolo. Molti dei rimedi da lei proposti potrebbero far parte di un piano di ristrutturazione del modo di governare. Ma prima deve cambiare la testa degli Italiani che vedono nella politica soltanto una scorciatoia per soddisfare i loro interessi. L’attuale situazione è il risultato di 65 anni di immoralità politica: di attacco a tutti i valori civili, sociali e famigliari. Quindi lo status attuale è il risultato che viviamo.

Esiste una profonda disaffezione a qualunque regola di comportamento nell’interesse della nazione. Ora le sue proposte hanno un fondamento di verità che purtroppo vedo impossibile riportare nell’Italia dove la maggiore industria è diventata la Politica. Condiziona la Borsa, la Sanità, la Cultura, il Lavoro attraverso cricche che talvolta si fondono con la malavita. Il cittadino è sempre più solo anche perché non ha mai avuto il senso della Comunità. E si lascia abbagliare dai vari organi creati a sua “tutela”: Privacy, Consob, Comitati dei diritti ecc., carrozzoni speculativi per affumicare gli occhi degli Italiani moderni. Una delle riforme indispensabili è quella della Politica. Fino a quando la Politica sarà remunerata in modo tanto lauto si giustifica la corsa alla speculazione. Chi fa politica dovrebbe in parte potersi pagare le spese per conto suo come succedeva ai tempi di Cavour e di Ricasoli. L’Italia delle auto blu dovrebbe ritornare ai treni, oggi molto più comodi. Insomma, caro amico, inutile proporre decaloghi da tutti desiderati, ma utopici e senza alcuna speranza di realizzazione.     
m.alberini@iol.it                                           www.mariellaalberini.it 



    

VISTO DA LEI - Astensionismo tema-tabù?”

Pubblicato su www.affaritaliani.it  l' 11 giugno 2011

Gentile Mariella,

qualche piccolo concetto a proposito del suo interessante, ma soprattutto coraggioso articolo "I risultati dell'astensionismo di destra". Intanto l'approfondimento di un tema-tabù, quale quello dell'astensionismo politico, che merita molta considerazione e rispetto, soprattutto verso quei rari giornalisti che "osano" trattarlo, in deroga ai diktat di un regime che non vuole assolutamente debba essere affrontato....(Ha mai visto un programma televisivo dove intervistano qualche praticante astensionista politico per lo meno in rispetto ai più basilari principi del contraddittorio o della par-condicio?). Democrazia non significa solo mettere una crocetta, ma rispetto del pluralismo e di tutte le componenti socio-politiche della società. Ed è proprio l'astensionismo, invece, che viaggiando ormai intorno al 50 per cento dell'elettorato a poterle fornire qualche piccolo spunto per meglio capire come la democrazia italiana stia divenendo, in realtà, un sempre più marcato e stretto regime. Le risulta che la rappresentatività (cioè le percentuali di attribuzione politica elettorale) viene elaborata solo sui voti andati a segno e non in relazione all'intero corpo elettorale sovrano (astensionisti compresi)? E mettiamo che su cinquanta milioni di elettori ne vadano invece a votare solo poche migliaia, sa cosa significa vedersi attribuite le percentuali di potere sempre sulla base votante anziché sull'intero corpo elettorale? Significa che le percentuali divulgate saranno sempre le stesse (per es. PDL 40%, PD 30%, Lega Nord 15% ecc. ecc.) cioè dittatura conclamata non al cento, ma al mille per cento, e neppure tanto evidente. L'astensionismo oggi sta rappresentando l'unica difesa effettiva contro questi realissimi rischi, e dovrebbe invece trovare collocazione analitica o divulgativa, anziché essere criminalizzato o attaccato, anche nelle elezioni amministrative o politiche in quanto espressione "piena" di sovranità popolare, come invece accade (giustamente) in occasione di referendum o nel corso dello stesso voto parlamentare…
A.C. , lettera ricevuta via e-mail

Caro Antonio,

mi rendo conto che l’astensionismo rappresenta la voce collettiva di chi non vuole più votare per qualunque Partito. In quanto non riconosce alcun contenuto positivo nei programmi bla bla… dell’ intero schieramento elettorale. Mai come oggi, il cittadino italiano ha sentito un vuoto totale di  iniziative a tutela del Paese: né spera che la solita solfa cambi e si dia davvero inizio al risanamento delle molteplici carenze accumulate da tempo in Italia. Però, nonostante lei confermi l’altissima percentuale degli astensionisti, tale protesta si risolve comunque in un voto acquiescente dello status quo. Gran parte degli Italiani non sa più a quale santo “votarsi” e ormai detestano Destra, Sinistra e accoliti vari: insomma, per usare un eufemismo, ha i cabasissi ridotti in polvere.

Per protestare davvero si dovrebbe manifestare in piazza poiché non basta certo scrivere alle massime cariche dello Stato. Ricordiamo che la cosiddetta maggioranza silenziosa ebbe voce quando a Torino si effettuò la marcia dei 40.000. A questo punto non si vuole fomentare alcun disordine, ma ribadisco che l’astensionismo non è una soluzione poiché esisterà sempre una parte di votanti che determinerà risultati sempre più deludenti. Di questo passo non si arriva da nessuna parte. La “democrazia”, malintesa nella sua accezione italiana, non può che far continuare questa situazione di rissa continua, la quale genera la stasi delle riforme,  del risanamento dell’economia, della cultura, della giustizia, della sanità, del commercio e impedisce di emulare quelle nazioni europee che stanno producendo percentuale positive di PIL. Da  noi quelle percentuali restano  pura chimera.   

m.alberini@iol.it                                                   www.mariellaalberini.it

VISTO DA LEI - I risultati dell’astensionismo (di destra)

Pubblicato su www.affaritaliani.it il 4 giugno 2011

Cara Mariella Alberini,
sono un appartenente alla compagine di quelli che non votano per protesta. Ma non ritengo giusto che la minoranza votante determini l’assetto di potere nei Comuni e nelle Province.  I risultati definitivi dei ballottaggi non mi hanno stupito poiché la sinistra ha sempre avuto un elettorato compatto che segue gli ordini di scuderia. Ho forse sbagliato?
L.S., lettera ricevuta via e-mail

Caro Luciano, lei mi sembra sia in contraddizione con il suo operato: non vota, ma critica il risultato della minoranza votante. Comunque non è il solo ad avere  sbagliato. Il 50% degli astensionisti dal voto rappresenta quella maggioranza silente che ha determinato i risultati del 30 maggio. In democrazia, il voto è l’unico strumento che il cittadino ha per esprimersi. Se rinuncia pecca di mancanza di senso civico e di responsabilità nei confronti di tutto il Paese. Inoltre l’astensionismo dà voce ai partiti di minoranza, vedi il caso De Magistris, dell’IVD, anche se l’IVD fa parte della coalizione di sinistra. Dopo questi risultati amministrativi, si dovrebbe assistere al cambiamento radicale promesso dagli eletti nelle loro singole giurisdizioni. Siamo tutti davvero ansiosi di vedere risolti in un batter d’occhio i gravissimi problemi napoletani (immondizia, malavita, disoccupazione, sfruttamento degli extracomunitari ecc.) Come pure desideriamo molto constatare la soluzione dei gravi ritardi sull’organizzazione dell’Expo di Milano, dell’estirpazione dei tentacoli della n’drangheta su questa città, del ritardato rilancio del Porto di Trieste ecc.. Si può dire che la Destra abbia a tutti i costi cercato tale punitivo risultato. Il mancato coordinamento all’interno del PDL, nel 2008 titolare di una maggioranza schiacciante che poteva portare a termine tutte le riforme necessarie al Paese. E le imperdonabili “guasconate” pubbliche e private di Berlusconi, il quale ignora la parola meritocrazia privilegiando amiche e amici nel distribuire incarichi istituzionali, hanno senza dubbio contribuito a disgustare una grande parte degli aventi diritto al voto. Ma bisogna anche parlare dell’insostenibile leggerezza del cittadino italico, il quale pecca pesantemente di mancanza di reale coinvolgimento nei confronti della Cosa Pubblica privilegiando interessi di parte, mancanza di senso dello Stato, di spregiudicato individualismo, e assenza nei confronti della comunità. Tutto questo ci ha portato all’Italia di oggi. Dove esiste un Sud in balia delle cricche politiche o malavitose, inestirpabili a causa dei privilegi e delle leggi di cui godono. Un’Italia dove sono stati distrutti i principi che hanno regolato l’anima della nazione, nella quale i giovani sono in gran parte allo sbando, privi di regole, di ideali (se non collegati con il foot ball  e la musica pop), di quella buona educazione insomma che insegnava rispetto umano, gratitudine e umiltà. Un’Italia dove oggi circa 8 milioni di extra comunitari sopperiscono a mestieri disdegnati dagli Italiani.
m.alberini@iol.it                                                          www.mariellaalberini.it


VISTO DA LEI - Il punto di vista del Medio Oriente sulla primavera nord-africana

Pubblicato su www.affaritaliani.it il 28 maggio 2011
Cara Mariella Alberini,
da sempre i popoli del pianeta non hanno mai saputo cosa realmente accade dietro le quinte dei poteri forti. Vorrei conoscere la sua opinione sulle sommosse in Nord-Africa, in Syria, nello Yemen, Bahrein ecc. E quale potrebbe essere la matrice mandante dietro tutto ciò. Inoltre sono esterrefatta dell’ inconcepibile aggressione sessuale di DSK ad una cameriera d’albergo. Come è possibile che un uomo di tale prestigio politico ed economico si permetta simile comportamento senza pensare alle conseguenze? O forse ritiene di potersi concedere qualunque eccesso protetto dal suo potere?
V.L., lettera ricevuta via e-mail

Gentile Verena,
è vero: le grandi manovre dei poteri forti non verranno mai conosciute dalle masse del nostro pianeta. Solo certi rami nascosti delle Intelligence di tutto il mondo sanno come stanno davvero le cose. Posso dirle che sono appena tornata da un soggiorno in Medio Oriente di tre settimane durante il quale ho parlato a lungo con tanta gente locale. E raccontarle le  opinioni circolanti fra il popolo arabo. E’ convinzione generale che dietro la primavera nord-africana ci sia il mandato degli Stati Uniti che attraverso Francia e Inghilterra ha voluto fomentare quei popoli al cambiamento di regimi dittatoriali da troppi anni consolidati. Ciò anche per bilanciare l’infiltrazione della Cina, da tempo in atto, nei paesi africani. Come sempre, si tratta di tenere sotto controllo quei paesi del Terzo Mondo, ex colonie europee, facile preda delle grandi potenze. Dietro a tutto c’è sempre la cupidigia nei confronti delle ricchezze energetiche di quelle regioni: petrolio, gas, risorse minerarie ecc. In Medio Oriente, è’ curiosa la convinzione generale che l’attacco alle Twin Towers di New York non sia stato opera di Al Qaeda, la quale se ne è accollata volentieri la paternità, ma di certe fazioni del grande potere economico ebraico che volevano provocare la guerra in Afganistan e poi in Iraq ecc. Uno dei moventi è il grande mercato delle armi che deve produrre, vendere, consumare, riprodurre ecc. Una vecchia ipotesi circolata a suo tempo in tutto l’Occidente senza attecchire. Queste, comunque, sono le convinzioni trasmesse dal popolo arabo.

Riguardo a Dominique Strauss Kahn, senza una sentenza definitiva di colpevolezza, non si possono tranciare giudizi, ma solo esprimere punti di vista. Di certo l’uomo gode di un appetito sessuale formidabile dato lo stuolo di amanti più o meno celebri nel suo recente passato. E’ stato ipotizzato anche il complotto ai suoi danni per arrestarne la marcia verso altissimi traguardi politici. In questo caso, se la cameriera in questione fosse stata piazzata nella sua stanza d’ albergo per sfruttare la sua indole mandrillesca,  l’uomo avrebbe comunque peccato non solo di  violenza, ma anche di delirante onnipotenza non scevra da una buona dose di idiozia: lacune inconcepibili in un politico di tale rango.
m.alberini@iol.it                                                     www.mariellaalberini.it






VISTO DA LEI - AAA sarebbe gradito amante temporaneo

Pubblicato su www.affaritaliani.it il 21 maggio 2011 

Cara Mariella Alberini,
le scrivevo anche nel 2000 sull’altro “Visto da lei” che si occupava di problemi umani e poco di politica. Ho sempre seguito i suoi suggerimenti equilibrati e sono arrivata al traguardo dei trent’anni di matrimonio, due figli sposati e per di più all’estero e un’infinita overdose di “corna” maritali subite come si usava una volta “facendo-finta-di-nulla”. Ho 57 anni e  tanto desiderio di evadere. Da poche settimane, ho conosciuto un simpatico 50enne che mi corteggia nel modo giusto senza allungare le mani anzi tempo e con inviti a colazione o a cinema pomeridiani molto eccitanti. Però non sono ancora stata capace di arrivare alla “conclusione”. Sa, la mia situazione mi ricorda tanto quella di Veronica Lario senza tutta quella ricchezza. Mio marito, un imprenditore importante, ha salvato la faccia perché gli sono rimasta vicino senza scandali. Ho sempre pensato che l’unica via di rivalutazione pubblica per Silvio Berlusconi, dopo i deludenti risultati a Milano delle amministrative, sarebbe quella di rimettersi con sua moglie magari anche a Palazzo Grazioli e farla finita con i Bunga bunga. Adesso ho bisogno di nuovo di un consiglio….                                                                 
E.S., ricevuta via e-mail

Gentile amica,
ricordo le sue lettere, la sua insoddisfazione esistenziale e, nonostante tutto, il fatto di essere riuscita  a tirare avanti e a tenere unita la famiglia per i figli. Oggi però il nido è semivuoto e rimane solo quel coniuge ancora tutto preso dal lavoro e dalle ragazzette. Quindi, con molta discrezione, penso che adesso avrebbe tutto il diritto di concedersi un po’ di “svago” per rinnovare lo spirito:  un  piccolo flirt non si nega a nessuno. Cerchi però di non prendere troppo sul serio questo simpatico corteggiatore e si comporti da donna assennata che non confonde la passioncella di passaggio con una relazione importante. In questi casi è meglio aggiungere quel-certo-non-so-che, come fanno sovente i signori uomini, piuttosto che azzardare passi pericolosi e ricadere poi in una routine coniugale come quella che già vive da anni con suo marito. Il quale ci appare abbastanza saggio poiché non si è mai sognato di lasciarla. Purtroppo, in questi casi,  le nostre congeneri  tendono a fare confusione. Scambiano la storiella con l’uomo di passaggio per il grande amore: quell’amore che tutte le donne desiderano e, se arriva, raramente perdura. In questi casi dobbiamo davvero imparare dall’altra simpatica metà del cielo che ha nel DNA la tendenza alla razzìa. Immagino il pollice verso dei severi soloni maschi che certe “libertà” le concedono solo a se stessi. Insomma lasciatemi scherzare. Mi ha fatto sorridere la sua salomonica soluzione per rivalutare il Cavaliere in crisi elettorale. Lui che si rimette con Veronica, la quale non deve mollarlo neppure un minuto neanche a Roma a Palazzo Grazioli. Ho l’impressione che Donna Veronica non abbia alcuna inclinazione, dopo anni trascorsi da Penelope nella reggia di Macherio, a riprendersi il marito. Tanto meno immagino il Cavaliere rinunciare ai suoi giochini inveterati e allo squadrone di fanciulle a caccia di euro. No, carissima, dedichi qualche ora o anche qualche giorno di sognante vacanza a Parigi, o altra città per gli amanti al suo bell’’adoratore, ma poi sia lei a tagliar corto. Sa com’è da cosa nasce cosa. Non dimentichi di guardarsi intorno a 360 gradi e oltre. Perché porre limiti alla provvidenza?
 
m.alberini@iol.it                                                       www.mariellaalberini.it




VISTO DA LEI - Sesso, assillante delizia del bipede umano

Pubblicato su www.affaritaliani.it il 14 maggio 2011”

Cara Mariella Alberini,
sono una docente di psicologia 40enne. Da un anno, mi sono accasata con un affascinante 42enne attraente ma di algido aspetto. Infatti non ho tardato ad accorgermi che dal punto di vista “alcova”, questo fidanzato, pur con tutte le “caratteristiche” in regola, nel rapporto fisico è rimasto al livello di un inesperto ragazzino. A nulla o poco sono valsi i miei tentativi di  “acculturarlo” nell’ars amandi. Devo ammettere che questa dissonanza fra di noi mi disturba molto. Però l’uomo è in possesso anche di buone qualità e non mi sembra logico perdere questa relazione per questioni di sesso. Che fare…?
A.D., lettera ricevuta via e-mail

Gentilissima,
da tempo non mi capitava di consigliare soluzioni a tali inconvenienti. Vediamo. Di certo in qualità di docente di psicologia avrà battuto molti “sentieri didattici”. Quindi chi scrive si trova già in difficoltà ad almanaccare altre labirintiche novità. Come tutti sanno, la zona più erogena dell’essere umano è il cervello. Se il suo fidanzato ha l’abitudine di non utilizzarlo durante l’intimo amplesso, la situazione diventa molto complicata. Immagino quindi, lei abbia già trattato banali rimedi: TV hard core, magazine bunga bunga, racconti  da “Duemila e una notte”, film porno da vedere a letto ecc. Last but not least continuare a coltivare la scarsa immaginazione di questo simpatico e immaturo signore affinché con pazienza riesca a portarlo laddove ciascuno trova il suo punto Zenit. Immagino le sue difficoltà. Colui il quale fin dall’infanzia non ha coltivato fantasie personalizzate a buon fine, avrà una certa difficoltà a inventarle in età matura. Nei ricordi di scuola riappaiono quei libri proibiti che fanciulle e fanciulli si passavano sotto il banco. E anche la sequela di autori licenziosi come  Paolo Mantegazza,  Anais Nin, Henry Miller, Saikaku Ihara, Giovanni Boccaccio, Giacomo Casanova, Giorgio Baffo,  grande poeta lubrico ecc. Forse non sarebbe una cattiva idea se per festeggiare una serata speciale, facesse trovare una selezione degli autori sopra citati insieme ai disegni di Gino Boccasile, grande illustratore del Novecento. Insomma, gentilissima, lei ha la chance di compiere un’opera di caritatevole aiuto cultural-sessual-sociale. Non si arrenda poiché il futuro potrebbe riservarle un fiume di deliziose sorprese se riuscirà a trasformare questo inesperto partner in una sorta di satiro licenzioso, a lei sempre grato per il resto della vita.
m.alberini@iol.it                                                  www.mariellaalberini.it