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lunedì 15 agosto 2011

VISTO DA LEI - Sacrifici per gli Italiani: ma non per la Kasta

Pubblicato su www.affaritaliani.it il 9 luglio 2011”
Cara Mariella Alberini,
questa volta il signor Berlusconi, dopo mille asserzioni di non aver mai messo le mani nelle tasche degli Italiani, è caduto nella tentazione depauperando i pensionati della fascia media. Quelli che hanno pagato regolarmente i contributi. Però non ha tagliato gli stipendi ai parlamentari di tutte le gerarchie?…
Lettera inviata via e-mail

Caro amico,
è davvero triste, per non dire scandaloso, che non si sia ancora arrivati a tagliare davvero le folli spese della politica. Le quali, come abbiamo già scritto nella rubrica precedente, spaziano dai Comuni, alle Province, alle Regioni, agli Enti inutili, alla pletora delle consulenze e incarichi ad personam. Adesso dopo la bocciatura alle Camere per l’eliminazione delle Province, si riaffacciano addirittura nuove candidature (vedi Sibari, Mondovì ed altre) dove l’attivismo dei leader politici locali vede l’occasione per creare nuove “piovre” di potere. Non ci vengano a dire che il risparmio sarebbe risibile poiché consisterebbe almeno in svariate decine di miliardi di euro l’anno. Cifra che risanerebbe una volta per tutte il deficit dello Stato italiano. Non si dica che un simile provvedimento intaccherebbe il “consenso”, ma il “consenso” di chi? Di chi pratica la Politica a scopo di lucro e non vuole avere altra alternativa poiché in un lavoro normale guadagnerebbe la metà e con maggior fatica. E basta dunque con gli sfaticati di professione politicanti. Si può affermare che la maggioranza dei leader politici proviene dal non lavoro, inteso come professione, impiego, attività, lavoro operaio. Hanno un bel dire questi arroganti signori, alla ribalta delle cronache quotidiane in televisione, che l’impegno politico è sfibrante più di qualunque altro. Ma nessuno dei normali dirigenti di banca e di azienda si becca  meno di un terzo di qualunque parlamentare per di più spesato di tutto e con macchine e aerei a disposizione. E non parliamo dello sfarzoso abbigliamento di certe politicanti in Parlamento, ne’ delle vacanze e week end “dorati” nei luoghi Vip durante l’anno di attività legislativa. Ci meraviglia molto che questo Governo si sia accanito proprio sulle pensioni e particolarmente sulla fascia media dei  veri lavoratori  che speravano in una terza età decente. Qui siamo di nuovo a fare i conti con la rincorsa alle offerte degli ipermercati e alla rinuncia di generi alimentari di normale consumo nonché a qualsivoglia gita domenicale causa il caro-benzina. E non dimentichiamo la responsabilità di questo Governo sull’aumento dei prezzi al consumatore che erode l’introito del cittadino. In questo cosiddetto regime democratico, c’è spazio per gli stipendi milionari in euro per i falsi profeti che dalla tv e dai quotidiani predicano ricette miracolose in un’ Italia alla deriva. O si accaniscono alla regolare demolizione dei pochi principi sani ancora sopravissuti. Intendiamoci bene, i lettori che ci scrivono ormai non esprimono alcuna fiducia in nessun partito all’Opposizione. Ciò significa che gli Italiani vorrebbero mandare a casa tutti quanti. E molti ci chiedono persino un referundum che lo confermi. Altrimenti, di questo passo saremo sempre più un volgo di infelici perché se è vero che il denaro non dà  la felicità, figuriamoci la miseria.
m.alberini@iol.it                                       www.mariellaalberini.it