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martedì 16 agosto 2011

VISTO DA LEI - Tagliamo la Kasta dei PRESIDENTI A VITA

Pubblicato su www.affaritaliani.it il 13 agosto 2011                                                        

Gentile Mariella Alberini,
la Sua opinione sulla Magistratura e sul sindacato è una forte denuncia di una
realtà che pochi hanno il coraggio di segnalare mentre molti la negano perché
ne sono beneficiari. Inutile ricordare che la storia della politica italiana è segnata dagli interventi della Magistratura che ha condizionato e continua a condizionare
l'attività legislativa e la leadership dei partiti. La loro associazione svolge, in modo palese e quasi arrogante, il ruolo di componente del panorama politico nazionale. I loro stipendi sono i più alti d'Europa ed il sistema giudiziario italiano il peggiore. Ma allora mi chiedo perché non è stata appoggiata l'iniziativa del governo in merito alla riforma della giustizia? E noi cittadini, che subiamo i ritardi dei processi e l'onere dei costi eccessivi, perchè non utilizziamo i canali costituzionali per imprimere una  
svolta seria a questa vicenda? Forse perchè mettere una firma per proporre un
referendum contro la kasta è pericoloso? E cosa dire dei sindacati che hanno, ha scritto bene Lei, sconquassato  l'economia del nostro Paese determinando la situazione della irreparabilità. Ed ora hanno la faccia tosta di proporre la loro ricetta per salvare l'Italia. Mi chiedo come è possibile che tutto ciò non sia chiaro, come è possibile che esistano persone allineate alla demagogia di questi pseudo leaders che predicano bene e razzolano malissimo… '
Lettera ricevuta via e-mail

Caro amico,
come ormai migliaia dei lettori di questa rubrica, lei ha recepito e commentato in modo esatto le magagne del SISTEMA di cui sopra scrive. In Italia, il SISTEMA è infinito quanto il cosmo poiché in ogni occasione l’occhio cade sempre su nuovi derivati della Kasta. Adesso che stanno per mettere in atto la famosa manovra, prima di tutto riducano i parlamentari a 500 unità con tagli del 20 % sugli emolumenti e limitino i benefici ai viaggi aerei e ferroviari. Dopo si rivolgano al comune cittadino per chiedergli il minimo delle misure di austerità. E ora rivolgiamo la sopra citata austerità ad un’ennesima Kasta: quella dei PRESIDENTI A VITA. Se è vero che esistono parlamentari da sempre alle Camere poiché vengono reiteratamente eletti, la categoria dei Presidenti a vita subisce solo un incremento nel numero. Ma rimangono in auge sempre gli stessi. Spostano le auree chiappe da un TRONO all’altro a prescindere dalle loro competenze specifiche. Infatti vediamo personaggi di dubbia caratura saltare con disinvoltura dall’Energia alle F.S., dalle Banche ai Cantieri Navali, dalla RAI all’Alitalia, dalle Municipalizzate alle Autority. E via così con i nuovi carrozzoni creati ad personam (mi risulta che la Regione Calabria, la più povera d’Italia, si sia inventata un Reparto Cinema con relativi Presidenti, Direttori Generali e quant’altro.) Nascere PRESIDENTI è un dono di PARTITO, rimanerlo è la sana abitudine di indossare brache d’acciaio al niche-cromo-tungsteno. Ricordiamo anche famosi Capi di Sindacato che hanno trovato pronti TRONI nell’ambito di Ministeri e Organizzazioni statali sempre  con super prebende per tutti. Ciò avviene in virtù dello strapotere dei Partiti che dilaga in tutti i gangli della vita pubblica e delega ai loro fiduciari il mantenimento in toto della premiata Kasta. Figuratevi, cari lettori, la mongolfiera di spesa generata da questa ulteriore Kasta, utile solo a far lievitare il debito pubblico.

Nel Settecento, in vari Paesi europei i debitori venivano puniti con la prigione. Oggi purtroppo non esistono Case Circondariali in numero sufficiente ad accogliere la Kasta che ha generato il nostro enorme debito pubblico.

A questo punto sarebbe utile alla Kasta, e ai suoi derivati, leggere “Prediche inutili” dell’emerito Professor Luigi Einaudi.
m.alberini@iol.it                                             www.mariellaalberini.it