cover blog M Alberini

giovedì 26 aprile 2012

VISTO DA LEI - “Camouflage Partiti: nuove sigle, vecchia indecente kastocrazia”

Illustrissima giornalista Alberini,              
leggo le sue tristi, ma vere parole che scivolano sull'Italia come lacrime di sale che lasciano la pelle secca, priva di speranza. Fra le mie pagine giornaliere, mi ritrovo ogni giorno fortunatamente al lavoro, a combattere e lottare quasi 12 ore per quei 1200 € al mese che mai avrei creduto di guadagnare a 20 anni mentre affrontavo i miei sacrifici universitari. Un mondo che oggi purtroppo mi sfugge, insieme a quei pochi spiccioli per portare pizza e patatine alla bambina e mantenerci un tetto in affitto sopra la testa. Forse in questa Italia non basta una laurea, sempre massimo dei voti, specializzazioni....cuore e sacrificio, cultura per riuscire ad ottenere almeno 2000 € al mese. Essere RSPP di un'azienda a 29 anni, ma con contratto di apprendista dopo ben 3 anni di esperienza lavorativa mi fanno precipitare nei meandri più scuri e tristi dell'insoddisfazione. Vince sempre l'ignoranza, la conoscenza, la furbizia, la truffa, la raccomandazione...sono loro le regine che hanno mangiato la nostra piccola "res publica". Sarebbe scontato dire che dietro a tutto questo c'è il più grande orco che si sfama dei più deboli: quel sistema di uomini del potere che si stanno divorando il nostro bellissimo Paese...Io chiedo solo un lavoro buono che mi premia veramente per quello che sono, ma questo non solo per me, bensì per tutti quelli che come me si sono sempre impegnati e sacrificati, perchè è proprio nel sacrificio che i miei genitori mi hanno insegnato a crescere ed ottenere il sapore puro della felicità. Vorrei che ogni lavoratore avesse diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo. Spero che ascoltiate le parole di un giovane 29 enne che ogni giorno si sente più solo precipitando nella voragine delle fauci dei "Signori del potere". Signora Alberini mi ascolti perché sto esaurendo ogni speranza....sono disposto a testimoniare la mia realtà di fronte a tutto il Paese.

GENTILISSIMA MARIELLA ALBERINI
sono un cittadino che raccoglie quanto scrive su Affaritaliani. Sono in pensione dal 2001 dopo aver lavorato una vita. Adesso la pensione è diminuita: a gennaio è stata di euro 1466, ad aprile di 1418. Quanto lei scrive mi ha dato una speranza che forse se ci impegniamo davvero, possiamo mandare a casa questi politici. Ho inviato e-mail alle persone del potere, al Presidente della Repubblica, al segretario Bersani, a Berlusconi, che ci ha tolto l'Ici, adesso invece Monti ci a messo L'IMU che ho intenzione di non pagare. Sono circa 1000 euro.  A tutti ho descritto la mia situazione di disagio economico che è comune a tutti gli italiani. Abbiamo votato nel 1993 contro il finanziamento dei partiti con un percentuale del 90% e loro che fanno? Si fanno la legge dei rimborsi e prendono soldi illegittimi ai cittadini onesti. Di recente  in TV prof. Rodotà  diceva che una riforma va fatta per difendere la democrazia. Le spese elettorali possono finanziarsele da soli con un stipendio mensile di 12000 euro. Se dovessi mancare, mia moglie come fa con un pensione ridotta a pagare L'IMU? Ad oggi mi ha risposto solo Di Pietro…,spero di avere sue notizie…

Carissimi lettori,
adesso nei Partiti è in atto il camouflage (maschera o maquillage): per ripescare elettori ingenui ( ma ne sono rimasti pochi) sotto nuove sigle e nuove fusioni che non scalfiscono il vecchio apparato truffaldino. Non c’è limite all’impudicizia dei politici vecchi e giovani. Da tempo ripetiamo che circa 8 milioni di Italiani vivono di politica o per intercessione della politica e sono inamovibili. Quindi si può immaginare quale vermicaio di interessi ostacoli qualunque riforma. Ne è la prova che anche il Governo tecnico non è riuscito ad attuare alcun taglio. In realtà li ha proposti a fior di labbra e solo sulla carta. Ma è logico poiché questo Governo di professori, cioè di burocrati, difende e non intacca la burocrazia e quindi il vergognoso status quo parassitario che ha portato l’Italia allo stremo. Purtroppo la cultura politica degli Italiani è limitata al punto di non aver ancora capito (e non capirà) i meccanismi perversi che si sono accumulati da 50 anni. Nemmeno i vecchi indottrinati dal Pci si raccapezzano in questo marasma politico che non è più né di destra né di sinistra. Pochi immaginano che gli 8 milioni di privilegiati dalla politica generano altri 8 milioni che cercano di emularli e di entrare nel “girone dell’Olimpo statale”. E’ paradossale constatare come nell’età del computer, in Italia la burocrazia sia aumentata in modo esponenziale. Come? E’ semplice: più personale viene inserito negli uffici dello Stato e più questo personale per giustificare la propria presenza deve creare ulteriori adempimenti e moduli da richiedere al malcapitato cittadino. A questo punto è necessaria nuova legge ad hoc per limitare al massimo gli adempimenti burocratici allo scopo di rianimare l’iniziativa produttiva.
Per rianimare e far davvero rifiorire l’Italia è indispensabile un movimento o partito che sia in grado di mettere in atto un programma con tre traguardi principali:
RIDUZIONE DRASTICA DELLE SPESE DELLO STATO E DELLA POLITICA, SUPPORTO ALLE INIZIATIVE DI CREAZIONE DI LAVORO, PENALIZZAZIONE PESANTE A CHI LEDE GLI INTERESSI DELLA COMUNITA’.
Ripeto la inderogabile necessità di astenersi dal voto fino a quando non esisteranno davvero queste condizioni per contrastare e tentare di debellare la mala politica. Ciò non significa andare al mare, ma andare al seggio elettorale con le seguenti regole che riporto per recarsi alle urne e astenersi dal voto:
1)    ANDARE A VOTARE, PRESENTARSI CON I DOCUMENTI + TESSERA ELETTORALE E FARSI VIDIMARE LA SCHEDA. NON TOCCARE LA SCHEDA: se si tocca la scheda viene contata come nulla quindi rientra nel meccanismo del premio di maggioranza).
2)     ESERCITARE IL DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA (DOPO VIDIMATA), dicendo: 'Rifiuto la scheda per protesta, e chiedo che sia verbalizzato.
3)     PRETENDERE CHE VENGA VERBALIZZATO IL RIFIUTO DELLA SCHEDA.
4)     ESERCITARE IL PROPRIO DIRITTO DI METTERE A VERBALE UN COMMENTO CHE GIUSTIFICHI IL RIFIUTO (ad esempio 'Nessuno dei politici inseriti nelle liste mi rappresenta').
5)     COSI FACENDO NON VOTERETE ED EVITERETE CHE IL VOTO NULLO O BIANCO SIA CONTEGGIATO COME QUOTA PREMIO PER IL PARTITO CON PIU' VOTI.

www.vistodaleidimariellaalberini.blogspot.com


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giovedì 19 aprile 2012

VISTO DA LEI - “Dal Governo Monti solo lacrime e sangue”

Carissima Mariella,
Monti sarà anche una bravissima persona, ma non può risanare l'Italia rovinando gli Italiani. Solo tasse, niente scure sui risparmi, come si usa fare in famiglia all'insorgere di difficoltà. Riduzione dei parlamentari? il 20% è ridicolo. Sarebbe ridicolo perfino il 50%. E gli emolumenti seguirebbero la stessa sorte? E i Parlamenti regionali? E le Province? Per quanto riguarda la Sanità, coloro che guadagnano oltre i 5/10.000? mensili non potrebbero pagarsi il medico di base? Sa quanto si risparmierebbe? Ma no, lui non le prende nemmeno in considerazione queste cose. Basta aumentare le tasse. Come l'IMU  sulla prima casa, la mascalzonata più vile dell'anno. Monti mi piaceva. Ora non più, ma lui non piangerà per questo con i miliardi che ha. Che ne sa di coloro che guadagnano la misera pensione minima. Non la quantifico per vergogna…
Cara Mariella Alberini,
come mai i soldi dati ai partiti che dovrebbero coprire (rimborso!) le spese sostenute sono talmente tanti che in piccola parte coprono le spese ed in grande parte coprono tutte le malefatte delle Kaste partitiche? Rimborso non significa forse restituzione delle spese sostenute per le elezioni in base alle "famose" pezze giustificative? Come mai nessuno sottolinea questo fatto, che cioè si dovrebbe trattare di rimborsi e non di regali ai diversi ...boss ?!
Cara Alberini,
leggendo le lettere che gli italiani ti mandano, vedo che tutti sono arrabbiati contro per questa classe politica che ci ha portato alla rovina. Anche il governo Monti non è  meglio dei partiti, adesso l'è presa con gli evasori. Perché dovrei pagare le tasse?, per mantenere questa classe politica che è incapace di governare e mi ruba tutto? Perché è stato fatto un referendum per l'abolizione del finanziamento pubblico dei partiti e questi figli di puttana se lo sono ripreso? Perché una ditta sbaglia il bilancio e viene massacrata e loro possono fare qualsivoglia porco comodo? Basta con le chiacchiere spazziamo via  questa classe politica perché non si risolve niente. E ricominciamo da zero...
                                                    Lettere firmate, ricevute via e-mail

Gentili lettori,
nell’illustrazione della sua azione di Governo, il prof. Monti ha usato in lungo e in largo il termine “equità”. Se “equità” significa ridurre una pensione del 10% questa è solo un’equità aritmetica. Perché è difficile riconoscere che un 10% su una pensione di 1000 euro equivalga a un 10% su 10.000 euro. Di conseguenza chi stava male sta ancora peggio e chi stava bene sta un po’ meno bene. L’aumento delle accise sulla benzina, dell’IVA, dell’introduzione dell’IMU ci mettono nella condizione che non avevamo mai vissuto e cioè quella dell’impoverimento improvviso. Adesso il signor Monti ne promette molte altre per non finire come la Grecia, ma di dimezzare costi della politica e quindi dello Stato non ne parla affatto. A dispensar tasse una volta ci pensavano solo i reggenti, i principati e le signorie: non avremmo mai pensato che le democrazie dovessero ricorrere agli stessi sistemi per mano di uno stuolo di professori. Detto questo bisogna riconoscere che finora nulla è stato fatto per intaccare il monte del debito pubblico in crescita vulcanica. Sappiamo ormai tutti che la crescita del debito pubblico è dovuta al mantenimento di una diffusa rete statale di dipendenti e di privilegi. Non crediamo esista uno Stato con tanti dipendenti. E quindi tutti aspirano ad entrare nel carrozzone. E’ molto difficile, se non impossibile creare nuove opportunità in questo Paese. Infatti in questi quattro mesi il ministro Passera, considerato il deus ex machina, non ha aperto alcun spiraglio. E le tante sbandierate liberalizzazioni si sono riversate in maniera ridotta sui tassisti e in maniera ridottissima sulle farmacie. Secondo noi, non è una liberalizzazione aumentare il numero delle farmacie, ma il problema è il prezzo dei farmaci, nel nostro Paese  di proporzioni astronomiche. Sulla questione del finanziamento ai Partiti, capitolo disgustoso, il Governo Monti si è defilato, asserendo essere questa materia delle Camere. I vari esponenti dei Partiti continuano a difendere la necessità di essere finanziati dallo Stato: cioè dai cittadini, dicendo che senza tale finanziamento la politica la farebbero solo i miliardari. Ma perché non ricordare che per i primi vent’anni i Partiti di questa Repubblica non avevano finanziamenti? E riuscivano a trascinare i loro adepti in campagne elettorali fatte di contributi personali. Perché oggi tutto è cambiato? La Costituzione prevede che i Partiti rendano conto attraverso bilanci trasparenti le loro attività economiche. Riguardo al Governo Monti, ad oggi, solo lacrime e sangue senza prospettive.
A questo punto vorrei richiamare l’attenzione sull’errata definizione di anti politica, attribuita appunto a coloro i quali denunciano la mala politica vigente in Italia: sempre in peggioramento fino a ridurre la nazione allo stremo e all’improduttività attuale. Non per nulla il caso dell’imprenditore Giuseppe Iudici, portato alla luce dal nostro giornale, non ha potuto essere ignorato da diverse trasmissioni televisive nazionali dopo il triste numero di imprenditori suicidi negli ultimi mesi. Ora, come avete potuto leggere nei giorni scorsi,  Giuseppe Iudici, a tre anni dalla chiusura della sua impresa, aiutato da molti sostenitori, si sta dedicando alla creazione di una banca e di un eventuale movimento che potrebbe esaudire i molti lettori, i quali, dal 2011 lo hanno reclamato a chi scrive tramite questa rubrica. Ora sta a VOI rispondere al suo appello. 

www.mariellaalberini.it                    

sabato 14 aprile 2012

VISTO DA LEI - “Non si RIFORMA ciò che il referendum 1993 ha abrogato”

Cara Mariella Alberini,
possibile che tutto il paese abbia perso l’orgoglio e l’amor proprio?  Possibile che tutti abbiamo, ora, il cervello anestetizzato dalla propaganda politica? Possibile che tutti siamo diventati ciechi e sordi? Dove è finito il coraggio del “popolo italico”. Perché non si reagisce a questo continuo esproprio dei nostri valori, della nostra serenità della nostra sicurezza? Abbiamo solo una arma democratica – sperando che ci rimanga ancora – ed è quella del NON VOTO. Ormai sono prossime le elezioni a cominciare da quelle amministrative. Tutti abbiamo il dovere, se vogliamo difendere la nostra vita, di mandare a casa QUESTI POLITICI che ci stanno affamando. UNITI dobbiamo chiedere che i partiti politici  VENGANO ABOLITI e che il potere venga restituito al popolo italiano affinché possa riappropriarsi del diritto di scegliere i propri rappresentanti provenienti da ogni classe: intellettuale, lavoratrice, professionale ed altro e che stabilisca che ogni nomina a rappresentarci in parlamento non sia rinnovato per più di 2 legislature…
Cara Mariella
ho letto alcune tue riflessioni di risposta e penso che condividiamo tutti,
TUTTO IL POPOLO ITALIANO, meno che chi ha panza piena e sta sull'amaca
come i nostri politici nazionali, regionali, comunali e parassiti dello Stato.
Perché non fondi un movimento denominato "PER LA SALVEZZA DELL'ITALIA"  e credo che riscuoteresti il consenso degli italiani, convocandoci in
una Mega assemblea a Roma (chiedi 10.000.000 di presenze e le trovi). Non ci sono più riflessioni e aggettivi dispregiativi per questi maiali ,ladri, sfruttatori, opportunisti che fanno suicidare la povera gente e ancora chiedono e chiederanno altre tasse (soldi): schifosi. Monti, un fuoco di paglia che non ha risolto e non risolverà nulla ( sei mesi che attendiamo decisioni risolutive, per fare quello che ha fatto bastava un  ragioniere: buffone). Se non fa come "la campagna di Zapping, sforbiciamo i privilegi dei Politici e dare un tetto di 5000 euro , altrimenti a casa "non si salva nessuno e ci sarà' una guerra civile. Tutti devono vivere a questo mondo, altro che incarichi e  quant'altro. Mariella, io, come la maggior parte  degli Italiani, la pensiamo così…
Gentile Mariella
ATTENZIONE ATTENZIONE !!!
DIFFONDETE...DIFFONDETE...​DIFFONDETE...INNONDATE IL WEB
METODO ELEGANTE E LEGALE PER SABOTARE LE ELEZIONI !!!
IL MODO MIGLIORE PER MANDARE A FARE IN CULO TUTTI I PARTITI CORROTTI DI QUESTO PAESE.
Se votate scheda bianca o nulla perché non vi sentite rappresentati da nessun partito, in realtà, favorirete il partito con più voti.  Infatti (vedere REGOLAMENTI PER IL CALCOLO DEL PREMIO DI ...MAGGIORANZA) anche i voti bianchi o nulli entrano nel calcolo del premio di maggioranza, favorendo chi ha preso più voti.
ESISTE UN'ARMA LEGALE CONTRO QUESTA LEGGE INDECENTE E ANTIDEMOCRATICA! Di seguito i riferimenti legali. Tutto si basa su un uso  'puntiglioso' della legge:
 Testo Unico delle Leggi Elettorali D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 - Art. 104 - Par. 5 5).
 Il segretario dell'Ufficio elettorale che rifiuta di inserire nel processo verbale o di allegarvi proteste o reclami di elettori è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa sino a lire 4.000.000.
Illustro nei dettagli il sistema da usare:
 1) ANDARE A VOTARE, PRESENTARSI CON I DOCUMENTI + TESSERA ELETTORALE E FARSI VIDIMARE LA SCHEDA
 2) ESERCITARE IL DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA (DOPO VIDIMATA), dicendo: 'Rifiuto la scheda per protesta, e chiedo che sia verbalizzato'
 3) PRETENDERE CHE VENGA VERBALIZZATO IL RIFIUTO DELLA SCHEDA
 4) ESERCITARE IL PROPRIO DIRITTO METTERE A VERBALE UN COMMENTO CHE GIUSTIFICHI IL RIFIUTO (ad esempio 'Nessuno dei politici inseriti nelle liste mi rappresenta').
 COSI FACENDO NON VOTERETE, ED EVITERETE CHE IL VOTO NULLO O BIANCO SIA CONTEGGIATO COME QUOTA PREMIO PER IL PARTITO CON PIU’ VOTI.
                                              
                                                            Lettere firmate, ricevute via e-mail
Cari amici lettori,
pubblico lettere con linguaggio pesante contro l’attuale classe politica allo scopo di far conoscere il genuino stato d’animo dei nostri lettori. E questi messaggi sono una minima parte di quelli che ricevo nello stesso stile. Il caso Lega Nord, dal quale esce travolto il clan del leader Umberto Bossi, conferma che arrivati in Parlamento a Roma prima o poi la gran parte dei politici finisce per sporcarsi. Non si sa se sia un attacco politico ad orologeria orchestrato dalla Magistratura, ma è certo che all’interno della Lega esiste la stessa risma di politici che rubano. Ecco dunque un altro Partito, nel quale molti Italiani del nord volevano rifugiarsi con il voto, che si allinea alla mala amministrazione degli altri Partiti. Le dimissioni di Bossi dovrebbero comunque dare l’esempio a Rutelli che ne se sta rilassato sulla sua poltrona come se lo scandalo Lusi non lo riguardasse: e non dimentichiamo le promesse mai mantenute di Gianfranco Fini di dimettersi. Ho evidenziato per ultimo il commento del lettore che ci esorta a non votare seguendo un sistema legale per non aumentare con ogni scheda bianca il premio al partito con più voti poiché continuo ad insistere sull’astensione dal voto per tutti gli Italiani che non possono e non vogliono dare il loro voto a questo sistema ormai completamente corrotto.
E’ disgustoso che, arrivati al punto in cui siamo, i Partiti “comincino a pensare” ad una RIFORMA DEL FINANZIAMENTO dopo che è stato abrogato dal Referendum del 1993 indetto dal Partito Radicale e rimesso in vigore con RAGGIRI truffaldini. Ho evitato di pubblicare lettere che minacciano morte e bombe ai politici, ma ci sono e numerose. Purtroppo in questa atmosfera esasperata,  questi Politici non si sono ancora resi conto in quale gravissimo pericolo si trovino: potrebbe succedere qualunque cosa. Ora che gli Italiani vogliono cambiare completamente il sistema e dimezzare come minimo i costi della politica, l’unica possibile incruenta via d’uscita è astenersi dal voto per mandarli tutti a casa. Poi si potrà pensare alle varie alternative: dalla Repubblica Presidenziale con elezione diretta del Presidente da parte dei cittadini (non Monti per carità: oggi lo spread ha superato quota 400 malgrado IMU, IVA, Pensioni ecc.) ad un Parlamento composto soltanto da 250 parlamentari compresi in Camera e Senato o anche senza Senato. A stipendi di euro 5000 netti e rimborso soltanto delle spese di viaggio. L’assistenza sanitaria sarà quella dell’Asl come per tutti gli Italiani.
Ringrazio di cuore tutti i lettori che mi fanno l’onore della loro stima e mi incitano a scendere in politica. Allo stato attuale delle cose è impossibile per una persona onesta pensare a mescolarsi con tanto marciume.

            

giovedì 5 aprile 2012

VISTO DA LEI - “Politici in poltrona sull’Italia disastrata”

Cara Mariella Alberini,
Ezio Vanoni,  Ministro delle Finanze del Governo De Gasperi, un grande Ministro che  in cinque anni, dal 1948 al 1953,restaurò l'erario devastato dalla guerra. Ha guidato gli Italiani a sottomettersi alla disciplina delle dichiarazioni dei redditi. Ha raddoppiato il gettito delle imposte sul reddito portato dai 65 miliardi di lire del 1948 ai 135 miliardi di lire del 53 e arrivò a coprire con le imposte l'80% della spesa pubblica. E tutto questo con  una costante riduzione delle aliquote e non con un aumento delle aliquote. E' inutile chiedere al cittadino quello che non può dare, che va al di là della sua capacità di sopportazione. Le Leggi che portano aliquote troppo alte come la nostra al 45% finiscono per sacrificare diversi valori essenziali della vita morale e politica di un Paese, sacrifica lo sviluppo economico, perché chi è obbligato a sacrifici che superano la sua capacità di sopportazione, ricorre a tutti gli artifici per sottrarsi e quindi svuota dal di dentro la Legge. Non dimentichiamo l'Accise sulla benzina del 70% anche questa aliquota va tolta cosi i trasporti costeranno di meno, le merci costeranno  di meno, gli acquisti aumenteranno e l'economia ingabbiata è trattenuta anche  da questa TASSA. Ascoltiamo l'insegnamento di questo grande Ministro! Non continuiamo a far morire chi voleva contribuire alla crescita di questo Paese! Sblocchiamo, prima, tutti questi  settori fermi da anni, recuperiamo tutti gli sprechi, snelliamo tutta la burocrazia per ottenere risultati immediati: questi settori sono  trainanti dell’economia di un Paese. Ricreiamo il giusto potere di acquisto, rilanciamo l’equità, facciamo ripartire i consumi e cosi la ricchezza di un Paese che non meritava di fare questa fine…
Cara Mariella,
« Di pensiero in pensier di monte in monte » ….. di bugia in bugia per guadagnar tempo, tempo guadagnato a proprio vantaggio ed in danno della Comunità. La Grande Bugia, sostenuta  dal 2008 al 2011 contro ogni evidenza, é stata “non esiste alcuna crisi “, ora viene aggiornata in  « la crisi europea  é finita, i conti sono risanati, la credibilità é stata riconquistata, ci dedicheremo allo sviluppo ». Non é cambiata la musica ed i suonatori  appartengono in un modo o in un altro alla Vecchia Banda, ma che « Tecnici » d’Egitto, sono solo i violini di seconda e terza fila, tenuti di riserva perché occupino temporaneamente le sedie e a beneficio dei soliti tromboni speranzosi che il popolo dimentichi le loro malefatte !!

La Grande Crisi del 2008 non é stata qualcosa di assimilabile alle periodiche « congiunture » del XX Secolo, ma solo l’inizio del  passaggio ad un nuovo modello di Economia Globalizzata.  Gli equilibrismi della Finanza “creativa” ( Subprimes e più in generale Derivatives Over the Counter ) hanno solo ritardato e reso più esplosivo questo passaggio obbligato. I nuovi strumenti di produttività ( Computers, Internet, reti digitali ad alta velocità pervasive, OGM, nanotecnologie, chimica e metellurgia di nuovi materiali …. ) hanno ridotto e ridurranno sempre più la necessità del lavoro umano: un recente studio della CONFAPI pubblicato sul Mondo il 23/12/2011 prevede nel 2022 la possibilità di lavoro “qualificato” solo per il 30% della popolazione attiva, il 40%  «  lavorerà con minori  garanzie e potrà contare su solo 60 000 ore di lavoro in tutta la loro vita », il restante 30% avrà accesso solo al consumo, ma non ad una qualche attività produttiva. L’Overshoot Day  ( giorno in cui l’umanità consuma tutte le risorse annuali del pianeta e produce  « guasti » riconvertibili dal pianeta stesso nel corso di dodici mesi ) nel 2011 é arrivato il 27 settembre 2011. Lo sviluppo continuo e progressivo si é ormai scontrato con dei limiti invaricabili. Il 30% di « lavoro vero » sarà appannaggio solo di coloro ( nazioni, società, organizzazioni ), che avranno da offrire qualcosa di veramente « unico », insostituibile e di battere la concorrenza di tutti gli altri. Se l’italia vuole ritagliarsi uno spazio in questa area di indubbio privilegio ( a parte dedicarsi al turismo e all’artigianato, che al massimo potrebbe coinvolgere non più del 20% della popolazione attiva e solo a condizione di una profonda rivoluzione nelle reti di servizio e nel « costume » della cosiddette « istituzioni « ) deve riformare profondamente una serie delle sue strutture portanti e deve farlo in fretta ( in anni non decenni, per intendersi ). Se questo non sarà possibile, é inutile essere ottimisti e sperare nella « fortuna », nello « stellone » o nella « genialità » italica, il cambiamento in atto non lascerà alcun spazio ne’ alla fortuna ne’ all’inventiva. Promettere « crescita » senza procedere a riforme sostanziali é solo un modo di comprare tempo per la Kasta: che non vuol mollare…
                                                                               Lettere firmate, ricevute via e-mail
Carissimi  lettori,
le vostre proposte-invocazioni per rimettere in sesto l’Italia sono perfette. Ma  non vi  rendete conto di chiederle ad una classe politica che, dalle poltrone poggiate sul nostro Paese da loro disastrato, se ne infischia altamente dell’Italia e degli Italiani? E non ha alcuna intenzione di mettere in atto le giuste riforme per far tornare il Paese ad essere produttivo. Il Paese che vorremo lasciare ai nostri figli. Se la Democrazia è libertà, noi dobbiamo rivendicare la libertà di non  votare più questa genia di politici disonesti. In Italia il voto è diventato la cosa più equivoca che si possa immaginare. Una serie di partiti imposti da Kaste e contro Kaste continua ad angariare il popolo italiano. Non esistendo più alcuna ideologia, questi Partiti si presentano con pseudo programmi molto confusi che non vengono mai realizzati. E’ un balletto che dura da 60 anni e finora ha prodotto la disperata situazione nella quale ci troviamo: cioè il nulla. Gli italiani sono esasperati e stanchi di lavorare non per il Paese, ma per una massa parassitaria che non solo ruba, ma si inventa e si appropria di posizioni privilegiate. Non si contano più i portaborse, gli assessori comunali, provinciali e regionali, i presidenti a vita con tutto il codazzo di protetti, i manager con loro seguito nella Sanità nonché la pletora di funzionari nei vari settori dello Stato. 
Non esiste più alcuna ideologia. L’unica valida sarebbe quella di lavorare compatti per il bene del Paese vale a dire per il bene comune. In Svizzera nessuno si dichiara di destra o di sinistra. Tutti si dichiaravano cittadini elvetici che godono dei vantaggi procurati dal loro lavoro. E la Lombardia, la regione italiana più simile alla Svizzera per serietà di intenti e di impresa, per il senso di  sacrificio che genera laboriosità ed efficienza, è stata inondata da n’drangheta, camorra e mafia: il tutto sotto la compiacente egida o collusione della Politica. Intanto proviamo tutti a non votare per tentare di sconvolgere questa oligarchia dei Partiti, un girone infernale che ad ogni tornata di elezioni si allarga e recluta nuovi adepti per incrementare lo status quo a carico degli Italiani ormai alle corde.   
Nel 2011 sono fallite circa 12000 imprese, ma non è  fallita alcuna ASL, alcuna amministrazione provinciale o comunale, alcun Ente inutile: organismi che provocano baratri nell’economia del Paese. E non si vede all’orizzonte alcuna compagine come quella formata da De Gasperi e da ministri come Ezio Vanoni che, senza provocare suicidi, riuscì nel duplice intento di far pagare le tasse e gettare le basi per il boom economico degli Anni Sessanta. I governi di De Gasperi sono stati gli unici governi per i quali valeva la pena di votare.
Oggi, non si vede all’orizzonte nessun uomo politico di Partito o all’interno della compagine del governo Monti che dia prova di voler ribaltare la situazione. Non ci vengano a dire che i tempi sono cambiati. Le necessità dei popoli sono sempre le stesse: vivere in dignità recando apporto al Paese. Non si può più sentire parlare di pensioni da mezzo miliardo, di consulenze d’oro, di furti megagalattici persino all’interno dei Partiti. Sono sempre soldi nostri realizzati con l’antico sudore della fronte. Vi sembra possibile continuare a votare per questa gente e mantenere in piedi un sistema tanto marcio? Con l’astensione del 50%, 60% dei votanti possiamo metterli in difficoltà: una rivoluzione incruenta, ma efficace.