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giovedì 19 aprile 2012

VISTO DA LEI - “Dal Governo Monti solo lacrime e sangue”

Carissima Mariella,
Monti sarà anche una bravissima persona, ma non può risanare l'Italia rovinando gli Italiani. Solo tasse, niente scure sui risparmi, come si usa fare in famiglia all'insorgere di difficoltà. Riduzione dei parlamentari? il 20% è ridicolo. Sarebbe ridicolo perfino il 50%. E gli emolumenti seguirebbero la stessa sorte? E i Parlamenti regionali? E le Province? Per quanto riguarda la Sanità, coloro che guadagnano oltre i 5/10.000? mensili non potrebbero pagarsi il medico di base? Sa quanto si risparmierebbe? Ma no, lui non le prende nemmeno in considerazione queste cose. Basta aumentare le tasse. Come l'IMU  sulla prima casa, la mascalzonata più vile dell'anno. Monti mi piaceva. Ora non più, ma lui non piangerà per questo con i miliardi che ha. Che ne sa di coloro che guadagnano la misera pensione minima. Non la quantifico per vergogna…
Cara Mariella Alberini,
come mai i soldi dati ai partiti che dovrebbero coprire (rimborso!) le spese sostenute sono talmente tanti che in piccola parte coprono le spese ed in grande parte coprono tutte le malefatte delle Kaste partitiche? Rimborso non significa forse restituzione delle spese sostenute per le elezioni in base alle "famose" pezze giustificative? Come mai nessuno sottolinea questo fatto, che cioè si dovrebbe trattare di rimborsi e non di regali ai diversi ...boss ?!
Cara Alberini,
leggendo le lettere che gli italiani ti mandano, vedo che tutti sono arrabbiati contro per questa classe politica che ci ha portato alla rovina. Anche il governo Monti non è  meglio dei partiti, adesso l'è presa con gli evasori. Perché dovrei pagare le tasse?, per mantenere questa classe politica che è incapace di governare e mi ruba tutto? Perché è stato fatto un referendum per l'abolizione del finanziamento pubblico dei partiti e questi figli di puttana se lo sono ripreso? Perché una ditta sbaglia il bilancio e viene massacrata e loro possono fare qualsivoglia porco comodo? Basta con le chiacchiere spazziamo via  questa classe politica perché non si risolve niente. E ricominciamo da zero...
                                                    Lettere firmate, ricevute via e-mail

Gentili lettori,
nell’illustrazione della sua azione di Governo, il prof. Monti ha usato in lungo e in largo il termine “equità”. Se “equità” significa ridurre una pensione del 10% questa è solo un’equità aritmetica. Perché è difficile riconoscere che un 10% su una pensione di 1000 euro equivalga a un 10% su 10.000 euro. Di conseguenza chi stava male sta ancora peggio e chi stava bene sta un po’ meno bene. L’aumento delle accise sulla benzina, dell’IVA, dell’introduzione dell’IMU ci mettono nella condizione che non avevamo mai vissuto e cioè quella dell’impoverimento improvviso. Adesso il signor Monti ne promette molte altre per non finire come la Grecia, ma di dimezzare costi della politica e quindi dello Stato non ne parla affatto. A dispensar tasse una volta ci pensavano solo i reggenti, i principati e le signorie: non avremmo mai pensato che le democrazie dovessero ricorrere agli stessi sistemi per mano di uno stuolo di professori. Detto questo bisogna riconoscere che finora nulla è stato fatto per intaccare il monte del debito pubblico in crescita vulcanica. Sappiamo ormai tutti che la crescita del debito pubblico è dovuta al mantenimento di una diffusa rete statale di dipendenti e di privilegi. Non crediamo esista uno Stato con tanti dipendenti. E quindi tutti aspirano ad entrare nel carrozzone. E’ molto difficile, se non impossibile creare nuove opportunità in questo Paese. Infatti in questi quattro mesi il ministro Passera, considerato il deus ex machina, non ha aperto alcun spiraglio. E le tante sbandierate liberalizzazioni si sono riversate in maniera ridotta sui tassisti e in maniera ridottissima sulle farmacie. Secondo noi, non è una liberalizzazione aumentare il numero delle farmacie, ma il problema è il prezzo dei farmaci, nel nostro Paese  di proporzioni astronomiche. Sulla questione del finanziamento ai Partiti, capitolo disgustoso, il Governo Monti si è defilato, asserendo essere questa materia delle Camere. I vari esponenti dei Partiti continuano a difendere la necessità di essere finanziati dallo Stato: cioè dai cittadini, dicendo che senza tale finanziamento la politica la farebbero solo i miliardari. Ma perché non ricordare che per i primi vent’anni i Partiti di questa Repubblica non avevano finanziamenti? E riuscivano a trascinare i loro adepti in campagne elettorali fatte di contributi personali. Perché oggi tutto è cambiato? La Costituzione prevede che i Partiti rendano conto attraverso bilanci trasparenti le loro attività economiche. Riguardo al Governo Monti, ad oggi, solo lacrime e sangue senza prospettive.
A questo punto vorrei richiamare l’attenzione sull’errata definizione di anti politica, attribuita appunto a coloro i quali denunciano la mala politica vigente in Italia: sempre in peggioramento fino a ridurre la nazione allo stremo e all’improduttività attuale. Non per nulla il caso dell’imprenditore Giuseppe Iudici, portato alla luce dal nostro giornale, non ha potuto essere ignorato da diverse trasmissioni televisive nazionali dopo il triste numero di imprenditori suicidi negli ultimi mesi. Ora, come avete potuto leggere nei giorni scorsi,  Giuseppe Iudici, a tre anni dalla chiusura della sua impresa, aiutato da molti sostenitori, si sta dedicando alla creazione di una banca e di un eventuale movimento che potrebbe esaudire i molti lettori, i quali, dal 2011 lo hanno reclamato a chi scrive tramite questa rubrica. Ora sta a VOI rispondere al suo appello. 

www.mariellaalberini.it