Cara Mariella Alberini,
siamo un popolo sopraffatto dalla caduta libera dell’Italia.
Ragazzi, avete perso il midollo celebrale? Con la grande battaglia per
l’insediamento nelle poltrone di Comando, negli Italiani non si intravvede la
serietà e le preoccupazioni necessarie per salvare il Paese dalla grave
recessione in cui si trova. Un debito pubblico da capogiro, oltre ai debiti
contratti dalle Regioni, Province, Comuni, di cui moltissimi in stato
fallimentare. Fabbriche e Artigiani che hanno chiuso bottega a causa della
politica Fiscale distruttiva. Un Padano rammollito dalle chiacchiere che
circolano dice: preferirei Maroni a capo del Governo perché ha i baffetti e in
ogni pelo c’è un desiderio sessuale compromettente. Un altro dice: io vorrei Monica
Bellucci, almeno ci rallegrerebbe lo spirito. Forse non avete capito che è in
gioco il presente e il futuro del nostro Paese. Occorre pescare, in ambiente
diverso dalla politica tradizionale, persone capaci di riportare il paese agli
antichi splendori con programmi alla mano. Io, per prima cosa farei erigere
ventimila croci a Roma, per riscattare il debito pubblico rubato dalla politica
in cinquant’ anni di regimi truffaldini. Ridurrei i costi della Politica per
favorire lo sviluppo del paese. Eliminerei tutte le centrali a Carbone,
Petrolio, Gas con sistemi a Energie Naturali. I Ministeri sono nella Capitale e
li devono rimanere, migliorando l’efficienza e condizionando le rimunerazioni
alle presenze effettive. Il programma integrale è disponibile su richiesta.
Lettera ricevuta via e-mail
Gentile lettore,
numerosissime lettere sono su questo tono. Ma bisogna
aggiungere che gli Italiani davvero capaci e onesti scelgono strade molto
diverse e non sono attratti dalla palude della politica. Ormai siamo tutti disperati
della gravissima situazione del Paese. Molti auspicano il ritorno a una dittatura
purché illuminata. Sogni irrealizzabili, ma ci danno una visione chiara del
febbrile disagio in cui stiamo vivendo. Le sue immagini folcloristiche sono divertenti. Ma, battute a parte, sono davvero tanti che
vorrebbero al Governo una mano forte per riformare tutto il sistema ormai
completamente degenerato. E non sarà certo di Renzi quella mano. Anche se balla
un po’ dappertutto senza concludere nulla.
L’antica atarassia dell’italico ha lasciato il posto all’angoscia del
domani. Tutti si chiedono cosa succederà. E tutti continuano a non identificare
alcun soggetto politico in grado di rimediare davvero la situazione. Intanto
continuano gli scandali e l’invasione dei migranti, i quali non trovano in
Europa quello che vorrebbero. E l’Europa, sempre in ritardo, si è accorta da
pochissimo che non sa più dove metterli. Oggi agli italiani non piace più
nessuno: ne’ la Destra e tanto meno la Sinistra. I Greci antichi ci hanno
lasciato un grande insegnamento: in politica l’alternativa è tra vivere sotto
l’egemonia di pochi o sotto l’egemonia della plebe. Adesso in Italia è stata
inventata la terza strada: vivere nel nulla con il grande incubo degli
attentati. Ma non si potrà andare avanti così. E allora? Il fantasma di
Mussolini, un figlio del popolo, aleggia su “questo volgo disperso che patria
non ha”, come scriveva Alessandro Manzoni. In effetti oggi la parola patria è diventata
obsoleta. E purtroppo anche la dignità, la serietà, la religione, la
solidarietà umana sono termini ormai vuoti del loro significato. Bisognerebbe
riuscire a tornare indietro di almeno un secolo per poter andare avanti
.
m.alberini@iol.it