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venerdì 12 aprile 2013

EDITORIALE : “Meglio una donna Presidente della Repubblica”


La figura virtuale del prossimo Presidente della Repubblica dovrebbe avere il pragmatismo di Margaret Thatcher e la saggia competenza economica di Luigi Einaudi. Solo così avremo una guida sicura e una partecipazione totale del popolo, ad eccezione di Romano Prodi che ha duramente criticato l’operato della signora Thatcher. Tra i candidati che si profilano nell’orizzonte maschile non vediamo associate tali qualità. Uno sprazzo potrebbe venire dalle candidature femminili che riservano sempre sorprese positive: ad esempio Emma Bonino, Anna Maria Cancellieri, Paola Severino o un outsider che possa emergere come sono emerse queste ultime signore. Non vogliamo essere tacciate di preferenza verso nostre congeneri, ma ricordiamo che nella Storia, da Cleopatra a Caterina la Grande di Russia, a Elisabetta I e II, di esempi illustri ce ne sono stati moltissimi. Alle donne illustri non è mai mancata un’intelligenza speciale tale da qualificarla mascolina o addirittura da cervello bisessuale. Costoro sono più duttili, più sensibili, più diligenti, più inclini al sacrificio personale, più intellettualmente oneste e quindi meno corruttibili: e soprattutto sono la parte più umana e ideale del cielo.
In questo momento drammatico dell’Italia, il più drammatico del dopo guerra, dalla scelta per la nomina del Presidente della Repubblica dipende il nostro destino. Non si può più sbagliare. Non abbiamo bisogno di notai o di populisti, ma di una personalità che sappia ricostruire la stima e la fiducia del popolo in se  stesso e nella “patria.” Signori Capi di Partito fatevi finalmente un esame di coscienza se l’avete, e mettete da parte il vostro inenarrabile egoismo ammantato di false ideologie: ricordatevi che la vera e unica ideologia è il benessere del popolo italiano.

m.alberini@iol.it