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lunedì 15 aprile 2013

VISTO DA LEI - "Bonino, Cancellieri o Severino for President"


Gentile Mariella,
mio Dio, pensavo avessimo toccato il limite e invece devo ricredermi. Non c'è limite all'indecenza politica. Hanno appena eletto mille rincoglioniti, ("hanno" e non "abbiamo" perché io non ho votato), e il grande Giorgio, Dio ce ne liberi, ha pensato che i mille non bastavano e ne ha assunti altri dieci che ci costeranno un patrimonio, tanto lui di collaboratori ne paga già 2800 per cui, dieci più dieci meno chi se ne frega. Pensi un po',  tra i mille eletti, non ce n'erano nemmeno dieci, tanto SAGGI da poter pensare. Non che dovessero pensare a migliorare il misuratore di velocità dei neutrini, dovevano solo, con un po’ di equilibrio, proporre cose che altri, in altri paesi, hanno introdotto da secoli. Qual è il nostro limite di sopportazione? Quando riusciremo a cacciarli tutti di malo modo? Sarà comunque sempre irrimediabilmente tardi e intanto loro fanno, denotando una scemenza infinita, finta di nulla.
Lettera firmata, ricevuta via e-mail

Caro Giorgio,
la saggezza non alberga fra i pessimi politicanti che affliggono il nostro Paese, ma, pur soffrendo di limitatissima intelligenza, cercano fino all’ultimo respiro di mantenere i privilegi che noi paghiamo per loro con il sudore della fronte. Il nostro limite di sopportazione è così grande che loro, sprezzando ogni pericolo, continuano a imperversare. In un Italia senza governo, allo stremo delle forze e al limite della bancarotta, complice la Presidenza della Repubblica in scadenza, riescono a prendere tempo e a mettere all’angolo anche M5S. Grillo può urlare fin che vuole, ma loro hanno le orecchie foderate di amianto (purtroppo senza danni collaterali). Che fare? Ormai siamo obbligati ad aspettare il nuovo Presidente della Repubblica sperando che Padre Pio faccia la grazia di darci una persona Giusta in grado di creare una soluzione di governo capace di lavorare a vantaggio e non contro l’Italia. Si dice che non c’è limite al peggio ma ormai siamo in fondo al baratro e oltre non si riesce a guardare. I pochi imprenditori stranieri ancora in Italia stanno fuggendo e con loro una folla di imprenditori italiani. Persino gli immigrati cercano di tornare al paesello. Di questo passo i marrani al potere si troveranno a capo di un Paese  popolato da zombie e da macerie reali ( vedi L'Aquila ecc.) e virtuali. Se è vero che i cosiddetti “saggi” hanno suggerito di ridurre a 470 complessivi parlamentari, potrebbe costituire una buona notizia. Ma come e quando li ridurranno?  Fra i nomi che si fanno per il Quirinale, gli unici tre auspicabili sono Emma Bonino, Anna Maria Cancellieri e Paola  Severino. Non perché siano nostre congeneri, ma perché ci sembrano le più oneste, qualificate, intuitive e prive di quell’arroganza politicizzata e sostenuta dai troppi onori che contraddistingue ad esempio Giuliano Amato, ma anche Franco Marini ecc. Se il prossimo Presidente della Repubblica non sarà in possesso  di notevole sensibilità umana, oltre che di esperienza istituzionale, l’Italia sprofonderà ulteriormente. Gli Italiani non sanno più a che santo votarsi. Non si riesce più a difendere i valori elementari della civiltà, complici la violenza dilagante e l’inettitudine dei governanti.

Si incomincia a parlare di Bitcoin, moneta rifugio virtuale (ancora più virtuale delle Fiat money, che gonfiano la Borse ed un po' meno le nostre tasche), una convenzione tra chi opera sulla rete, senza creare né debito né credito, ma solo per regolare le transazioni tra i partecipanti. Molti si sono arricchiti (la più parte solo sulla carta ... anzi nemmeno sulla carta, ma solo su dei record della stanza di compensazione), si favoleggia, che ci sono moltissimi multimilionari nuovi di zecca; la più parte dichiara, che aspetta solo il momento opportuno per convertire i suoi Bitcoin in US ... se non sonanti, almeno registrati su qualche conto bancario ... affidabile. Ma l’affidabilità oggi è un sogno. ‘C'est la soupe qui fait le soldat’ diceva Napoleone il Grande. Ma ormai anche la “zuppa”, da noi, incomincia a scarseggiare.

L’Italia ha perso la sua identità. Cerchiamo di salvargli almeno l’anima.