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mercoledì 8 gennaio 2014

VISTO DA LEI - "L’Italia delle tasse, tasse, tasse…"

Cara Mariella Alberini,
a proposito della famosa ripresa 2014, l’ottImismo del Presidente Letta appare una sorta di presa-in-giro agli Italiani di buona volontà. L’inizio dell’anno ci presenta senza vergogna con questa Iuc: Imu, Tasi e Tares che incombe sui bilanci di variabile importanza, ma sempre all’insegna dell’impoverimento. Intanto il Presidente della Repubblica tuona, a vuoto, che se il Parlamento non mette mano alle riforme, intende andarsene…
Lettera firmata, ricevuta via e-mail

Caro Lettore,
insieme ai nostri rinnovati auguri  è necessario ribadire che non c’è speranza di rinnovamento con gli attuali sistemi di Governo poiché non esiste alcuna intenzione di premere sull’unico e immediato provvedimento per cancellare le enormi spese della politica e diminuire in modo drastico quelle dello Stato a cominciare dalla miriade di costi assurdi della mostruosa struttura burocratica. Tutto sta decadendo.  A cominciare dal patrimonio artistico e culturale più importante del mondo per arrivare alle produzioni cinematografiche che sono precipitate in spettacoli provinciali di dubbio interesse fino alla Rai che, pur spendendo cifre abnormi, ci rifila polpettoni di mezza tacca tipo Anna Karenina travisando persino il testo tolstoiano. Tra i costi inutili, abbiamo una miriade di assessorati alla Cultura dei Comuni e delle Regioni privi di vera intrapresa tranne le assurde manifestazioni locali di premi ad illustri sconosciuti supportati dalla politica. Da anni, troviamo chiusi teatri come il Lirico di Milano mai riaperto malgrado reiterate promesse e stanziamento di fondi rimasti chissà dove. Immobile resta il progetto di quel meraviglioso gioiello Liberty: Il Tirassegno di Milano di piazzale Accursio dall’aspetto prima fatiscente adesso miserevole. E le meravigliose ville sul Brenta chiuse e inutilizzate quando a Londra si affitta persino Bukingham Palace e le sale di  Westminster per banchetti privati. I loro Ministri vanno in Parlamento in bicicletta e hanno stipendi minimi. Ecco perché gli Inglesi non sono ridotti in bolletta per mantenere la più affamata e inefficiente macchina statale d’Europa.
Questo purtroppo il panorama reale 2014 per un’Italia in caduta libera e senza il paracadute riformista sempre sventolato e mai realizzato.  In caso di elezioni sarebbe da riconsiderare un riconoscimento  a M5Stelle che quantomeno non ruba ( ha restituito allo Stato 42 milioni di euro di rimborsi elettorali) in questo mai imitato dal alcun Partito e i suoi parlamentari si sono dimezzati lo stipendio e campano con emolumenti limitati. Ancora buon anno.
m.alberini@iol.it