Cara Mariella
Alberini,
a proposito
della famosa ripresa 2014, l’ottImismo del Presidente Letta appare una sorta di
presa-in-giro agli Italiani di buona volontà. L’inizio dell’anno ci presenta
senza vergogna con questa Iuc: Imu, Tasi e Tares che incombe sui bilanci di
variabile importanza, ma sempre all’insegna dell’impoverimento. Intanto il
Presidente della Repubblica tuona, a vuoto, che se il Parlamento non mette mano
alle riforme, intende andarsene…
Lettera firmata, ricevuta via e-mail
Caro Lettore,
insieme ai nostri rinnovati auguri è necessario ribadire che non c’è speranza di
rinnovamento con gli attuali sistemi di Governo poiché non esiste alcuna
intenzione di premere sull’unico e immediato provvedimento per cancellare le
enormi spese della politica e diminuire in modo drastico quelle dello Stato a
cominciare dalla miriade di costi assurdi della mostruosa struttura
burocratica. Tutto sta decadendo. A
cominciare dal patrimonio artistico e culturale più importante del mondo per
arrivare alle produzioni cinematografiche che sono precipitate in spettacoli provinciali
di dubbio interesse fino alla Rai che, pur spendendo cifre abnormi, ci rifila
polpettoni di mezza tacca tipo Anna Karenina travisando persino il testo
tolstoiano. Tra i costi inutili, abbiamo una miriade di assessorati alla
Cultura dei Comuni e delle Regioni privi di vera intrapresa tranne le assurde
manifestazioni locali di premi ad illustri sconosciuti supportati dalla
politica. Da anni, troviamo chiusi teatri come il Lirico di Milano mai riaperto
malgrado reiterate promesse e stanziamento di fondi rimasti chissà dove.
Immobile resta il progetto di quel meraviglioso gioiello Liberty: Il Tirassegno
di Milano di piazzale Accursio dall’aspetto prima fatiscente adesso miserevole.
E le meravigliose ville sul Brenta chiuse e inutilizzate quando a Londra si
affitta persino Bukingham Palace e le sale di
Westminster per banchetti privati. I loro Ministri vanno in Parlamento
in bicicletta e hanno stipendi minimi. Ecco perché gli Inglesi non sono ridotti
in bolletta per mantenere la più affamata e inefficiente macchina statale d’Europa.
Questo purtroppo il panorama reale 2014 per un’Italia
in caduta libera e senza il paracadute riformista sempre sventolato e mai
realizzato. In caso di elezioni sarebbe
da riconsiderare un riconoscimento a
M5Stelle che quantomeno non ruba ( ha restituito allo Stato 42 milioni di euro
di rimborsi elettorali) in questo mai imitato dal alcun Partito e i suoi
parlamentari si sono dimezzati lo stipendio e campano con emolumenti limitati. Ancora
buon anno.
m.alberini@iol.it