cover blog M Alberini

mercoledì 16 gennaio 2013

EDITORIALE - “Duecentoquindici, uno: nessuno!”

215 i simboli presentati: una follia collettiva spiegabile soltanto con lostato d’animo di esasperazione da politica mafiosa istituzionalizzata oggi imperante in Italia. Così si accavallano i loghi più assurdi, dietro ai quali non si sa chi e cosa si può celare. Dall’inizio dell’attuale Repubblica sono emerse decine di Partiti:  lo scopo abbuffarsi liberamente a spese nostre.Abbiamo votato alle politiche 16 volte e ci siamo trovati 67 Governi creati da accordi sotto banco, compiuti daprestigiatori ed affaristi che ci hanno condotto sul bordo del precipizio. Siamo tornati indietro di oltre trent’anni con 8 milioni di clandestini fatti entrare senza una appropriata programmazione: causa dienormi danni al Paese dove si continua a riempirsi le tasche protetti dal sistema e grazie alla protezione dell’ultimo, recente governicchio. Adesso gli elettori si trovano dinnanzi ad una occasione che non si ripeterà nei prossimi dieci anni, perché tutti gli “antichi” della politica tradizionale continueranno a prenderci per i fondelli e procedere indisturbati nei loro affari conle solite pressioni sugli Italiani per far fronte ad un Debito Pubblico in inarrestabile crescita, al decadimento della produzione, alla disoccupazione, alla situazione già grave del costo della vita e alla riduzione dei servizi sociali. Centinaia di migliaia di giovani hanno ormai lasciato il Paese verso destinazioni di maggiore sicurezza, come  pure i capitali, le attività industriali e imprenditoriali si sono  trasferiti verso Nazioni di maggior rispetto e serietà fiscale. La situazione si presenta molto più grave di quanto si possa pensare. E’ in gioco l’interesse vitale degli Italiani vecchi e giovani. Esiste il dilemma di sopravvivere o morire senza  soluzioni alternative imposte dalle ammucchiate preelettorali in fase di attacco ad un Paese stremato. Il Governo dei tecnici ha dimostrato incapacità, lasciando il Paese in stato fallimentare. Dispiace dover scrivere che nessuno di quei simboli può rappresentare gli italiani di buona volontà. Nessuno all’interno di  quei simboli può realizzare la vera svolta per la resurrezione dell’Italia, un tempo quinta  potenza industriale del pianeta.