Cara Mariella,
mai come in
questi giorni l'ipocrisia la fa da padrona. Abbiamo avuto un Presidente
pessimo, che tutto ha fatto tranne che il garante della Costituzione.
E sarebbe
stato il suo sommo dovere. Quasi fosse Menenio Agrippa, si è inventato un
apologo per ogni uscita ufficiale tanto inutile quanto risibile per banalità.
Già furibonde
le liti per designare il successore e udite udite, si parla di un personaggio
che riesca a compensare lo strapotere della sinistra renziana.
E qui
ragionando, potremmo dire: per definizione un politico schierato è un corrotto,
un ladro, e ho citato solo gli epiteti più blandi. Se eleggessero un politico
schierato, noi avremmo un presidente ladro e corrotto. Che bello! Al presidente
di una democrazia come la nostra, fermo restando che, a parte qualche sussulto
reazionario, il nostro presidente conta come il due di picche, si deve chiedere
di fare solo il PRESIDENTE. Non deve essere una figura da contrapporre a Renzi,
ma solo lo sparring partner del Presidente del Consiglio.
Certo è che
questi politici, a parte l'ignoranza devastante che li caratterizza, (faticano
anche a prendere i congiuntivi più semplici),
sono molto esperti nella conservazione dei privilegi e dei vitalizi che
difendono latrando e digrignando i denti.
Mi permetto
comunque di ricordare a lor signori, l'anno 1789. Non contate tanto sul fatto
che noi ci si sia raffinati, lo stomaco vuoto è in grado di favorire azioni per
ora impensabili.
Lettera firmata, ricevuta via e-mail
Caro amico,
è molto difficile che il prossimo Presidente della
Repubblica non sia un politico fra i più noti. Almeno per questa elezione
sarebbe il caso che Lega, Forza Italia e Nuovo Centro Destra si mettessero
d’accordo per opporre una forza di centro e pretendere un Presidente
esterno alla politica. I nomi del toto elenco presidenziale sono i soliti
tristemente noti. Perché non pensare ad un Angelo Panebianco o a Gian Antonio
Stella o perché no a Piero Ostellino che
nella sua lunga esperienza giornalistica dimostra una chiaroveggenza politica a
tutto campo.
Ma è solo utopica speranza che in Italia si vada a
scegliere cittadini di valore fuori dalla melma partitica.
Torniamo però all’attualità. Basta con la commedia del
buonismo sinistrorso, della compassione pelosa verso i rapiti che se ne vanno
in modo autonomo a cercare guai nelle guerre dell’Islam. Adottiamo il sistema
americano: niente riscatti niente ricatti.
Quante armi compreranno i folli dell’Isis e soci con
le centinaia di milioni di dollari
Intascate?
Perché non si presenta alle famiglie e ai loro amici il
conto delle folli spese sostenute per recuperare le sconsiderate fanciulle che se ne vanno
alla ventura in quei Paesi senza un minimo di buon senso? Dispiace non
estasiarsi per il loro sprezzo del pericolo e materno altruismo verso bimbi
mussulmani che i fanatici riducono ormai ad assassini. Quale beneficio hanno
portato a quei bambini? Un ulteriore
acquisto di armi con le quali si rinforzeranno i massacri e la reazione di
chi è costretto a far fronte alla destabilizzazione del Medio Oriente, Nord
Africa e Africa Centrale
m.alberini@iol.it