Cara Mariella,
Il 4 gennaio
mio figlio se ne va. Andrà a vivere in Irlanda perchè non riesce più a
sopportare l'idea di essere un connazionale di questi scellerati mentecatti. Si
occupava di informatica, un lavoro a tempo indeterminato, presso la finanziaria
di una grande società automobilistica con sede in Milano. Ha una casa, non ha problemi
economici, eppure se ne va. Un aspetto poco sottolineato del malgoverno,
dell'infinita ingordigia, avidità e cupidigia di una kasta senza un briciolo di
umanità. Avvoltoi che attendono acquattati, un sorriso beffardo e un ghigno,
nell'attesa della morte della preda. Ma anche la carogna maleodorante, fa
brodo, la Kasta non disdegna nemmeno il putrido. Si avventa quale parassita,
come sanguisuga su ogni cosa da cui si possa spremere denaro. Ascoltare ogni
giorno le news è un calvario per le persone oneste che si spezzano la schiena
in lavori massacranti, e il politico non vuol mollare il privilegio, e il
popolo è troppo stanco per risorgere, e il Presidente del Consiglio si rallegra
e gongola per aver cambiato due righe: ben che vada interesseranno un
lavoratore su mille, e il Presidente della Repubblica fatica ad andarsene ma
forse, come dice Grillo, si costituirà. Ho perso un figlio e lo devo a loro, e
una miriade di persone hanno perso i figli, costretti a emigrare per mancanza
ormai cronica di lavoro. Ho perso un figlio, che ha studiato in Italia,
costando un patrimonio, e adesso andrà a portarne i proventi ad un'altra
nazione. Ho perso la voglia di sorridere e a volte fatico a ricacciare in gola
un groppo di angoscia. Ci stanno rubando anche i sentimenti e incaricano una
poveretta di esordire in tv con la famosa frase: "i ragazzi non dovrebbero
essere choosy", senza tralasciare il famoso pianto a dirotto che ha fatto
ridere anche i coccodrilli. Lo sciacallo
di turno attende ghignando la prossima preda…
Lettera
firmata, ricevuta via e-mail
Carissimo lettore,
comprendiamo il lacerante dolore di questa
separazione. Però se fossimo giovani non lasceremmo volentieri questo Paese
infestato da ladri e profittatori a tutti i livelli? Suo figlio ha scelto una
nazione migliore e, per quanto le sia doloroso, cerchi di pensare che vivrà una
vita più civica e civile.
Ovunque si giri lo sguardo troviamo mostruose
aberrazioni. Ne è l’esempio la situazione di Roma, capitale che succhia enormi
risorse del Paese e dove ogni giorno si scopre una voragine dietro l’altra.
Prima la cupola mafiosa, poi le aziende
partecipate, poi l’epidemia certificata (sic) dei vigili urbani. E oggi il
Corsera titola “in un giorno 393 assunzioni”, “stipendi a Roma: in 12 anni
concessi 95mila aumenti. Perché l’impudenza della Kasta continua imperterrita a
divorare le ultime risorse del Paese senza alcun impedimento da parte delle
Istituzioni preposte? La risposta è semplice: la massa di statali e
parastatali è tale da soverchiare il
resto di coloro i quali non vivono di stipendi da burocrazia.
Se di fatto abbiamo visto agire Napolitano in modo
autonomo e vagamente dittatoriale, non si capisce perché non si possa passare a
istituire una Repubblica Presidenziale con elezione diretta dal popolo del
Presidente. Il quale possa essere scelto in una rosa di candidati illuminati e super
partes.
Il ridicolo “terrorismo” dei politici in mala fede
contro questa scelta ancora dettato dall’atavico “famigerato ventennio” è
sempre più risibile. Tutto si fa fuorchè cercare di uscire dalla spirale
distruttiva.
E allora, caro lettore, sia pure tra le lacrime,
cerchi di sorridere a suo figlio che vuole ribellarsi abbandonando un’Italia
che non gli piace per niente.
m.alberini@iol.it