cover blog M Alberini

sabato 8 dicembre 2012

VISTO DA LEI - "Soltanto gli ITALIANI possono far rinascere l'Italia"

Gentile dott.ssa Alberini
indubbiamente il momento è molto grave e l'incapacità dei  politici di rinunciare ai propri privilegi per salvare la Nazione non permette di affrontare sia gli aspetti essenziali che quelli di immagine con la dovuta correttezza. Alla popolazione sono rimaste poche possibilità di contrasto: le vacue proteste, le manifestazioni di piazza, internet o poco altro. Le vacue proteste ormai sono al parossismo, in ogni occasione non si parla d'altro che di Kaste (attenzione il plurale è voluto per le tante egualmente potenti, dannose ed auto garantiste), ma l'unico risultato è consistito nella pur importante presa di coscienza che ormai molto nel nostro sistema non funziona. Le manifestazioni di piazza, certo non è un'idea pazza e sarebbero importanti in una situazione in cui l'obiettivo della protesta si sentisse veramente colpito e costretto, ma ciò può a malapena accadere se si riuscisse a mobilitare una quantità abnorme di persone, capaci di superare scetticismo, senso del pericolo e pigrizia, pur di presentare oggettivamente il proprio scontento. Come in Egitto i manifestanti contro il Presidente Morsi che si è arrogato tutti i poteri. Pensa che sia possibile senza un'adeguata organizzazione già facente parte del sistema? Non credo, ed allora la manifestazione o viene sottovalutata e considerata solo come qualche cosa di coreografico, o viene strumentalizzata da qualche formazione partitica, o, peggio, da gruppi di estrema sinistra (i c.d. centri sociali) con gli effetti che tutti paventiamo. Oggi abbiamo Internet il cui effetto abbiamo potuto misurare nei paesi del sud Mediterraneo e con il successo di Grillo. E' una strada forse percorribile per far sentire democraticamente la propria voce. Anche poche persone capaci e disponibili possono mobilitare un'intera Nazione, forse avrebbero bisogno di qualche supporto ed appoggio, ma nulla che non possa farsi con risorse e capacità facilmente reperibili al di fuori dei controllori dei media (il vostro giornale insegna). Certo in questo caso si può pensare ad una manifestazione, ma con uno scopo ben preciso, chiaro e definito, per evitare qualsivoglia strumentalizzazione. E cosa proporre? Mah, nella mia ignoranza delle norme che ci governano, ho sviluppato un'idea che forse potrebbe realmente avviare un inizio di cambiamento, e la formulo anche per sapere se è giuridicamente praticabile. L'espansione dei privilegi deriva dal vecchio problema di chi controlla i controllori. Fintantoché le decisioni relative al trattamento, alle prebende, ai controlli, alla formulazione dei diritti e dei doveri dipendono dai destinatari delle stesse, che poi risultano costantemente irresponsabili nei propri errori, non possiamo attenderci nulla di diverso da quello che stiamo vivendo (e, ribadisco, non solo per la casta dei politici). Se invece tali responsabilità potessero essere delegate ad una autority non dipendente dal particolare gruppo di appartenenza, ed anzi da questo completamente indipendente, allora forse la tautologia potrebbe essere interrotta. Non sono ovviamente in grado di formulare qui una precisa metodica, anche se qualche idea l'avrei, ma ritengo che non manchino conoscenze ed intelligenze giuridiche capaci di risolvere brillantemente il problema. Se quindi si potesse uscire con una proposta di legge d'iniziativa popolare ben formulata e raggiungere con essa un numero molto elevato di adesioni (e forse questo è il momento giusto), beh, allora ritengo che ben pochi membri dell'attuale kasta avrebbero la forza per opporvisi. Certo bisognerebbe vigilare per evitare travolgimenti in fase di approvazione, ma, se il tutto fosse ben formulato e ben sostenuto certo si potrebbe pensare di raggiungere qualche risultato. Forse pecco di ingenuità nello sperare di riuscire a fare qualcosa di utile, ma il mio timore è che, in caso contrario, si moltiplichino le possibilità di una risposta antidemocratica favorite dal malcontento e dal mancato rispetto delle autorità e degli organi istituzionali, rispetto il cui livello ha oggi giustamente raggiunto minimi storici. I movimenti popolari, anche se ostacolati con la forza, hanno sempre portato al cambiamento della struttura politica, si tratta di riuscire a convogliare gli enormi potenziali della protesta su canali di democraticità e rispetto delle altrui opinioni, senza che nessuno possa intraprendere strade di violenza ed illegalità od abbia la possibilità di ergersi a nuovo dominatore od intoccabile. In un periodo in cui dobbiamo tagliare tutti gli sprechi per orientare le risorse verso la soluzione di reali e pressanti problemi, i pericoli di derive autoritarie sono fortissimi (la storia insegna). Alla parte cosciente e responsabile della popolazione ritengo debba affidarsi il compito di surgere spontaneamente a garante della democrazia e controllore della gestione della cosa pubblica. Pensa che si riesca organizzare almeno il germe di una simile iniziativa? E cosa possiamo aspettarci dal ritorno in campagna elettorale di Berlusconi?
Lettera firmata, ricevuta via e-mail

Caro amico,
da almeno 30 anni gli Italiani “coscienti e responsabili” avrebbero dovuto impegnarsi a votare con reale cognizione di causa e, in tal modo, sventare l’attuale piramide di inamovibile potere burocratico, creata ad arte per mantenere il potere assoluto dei Partiti sull’Italia di oggi. Infatti è proprio la BUROCRAZIA CHE IMPEDISCE agli uomini di buona volontà di attuare le indispensabili riforme all’interno di tutto l’apparato ministeriale e istituzionale e di ridurne i mega budget. In data 5.12 sul Corriere della Sera Piero Ostellino scrive  che se arriva un Ministro onesto alla ricerca di e ridurre i costi del proprio Ministero, subito il Direttore Generale lo blocca adducendo pericolose problematiche interne per il futuro lavoro del nuovo e inesperto Eletto. E cosi va avanti anzi indietro tutto il sistema Italia bloccato da quel potere burocratico che, a prezzo della catastrofe ITALIANA, non INDIETREGGIA di un millimetro. Abbiamo visto l’assoluta incapacità del Governo Monti di attuare le minime riforme (vedi le 38 Province da eliminare sia pur accorpandole ecc.). Così è sotto gli occhi disperati degli Italiani la pressione fiscale più pesante d’Europa che sta dilaniando il Paese: unica iniziativa in atto approvatissima dalla maggioranza entusiasta di poter divorare i nuovi introiti fiscali. In tal modo gli Italiani pagano quei 30 anni di ignoranza politica, di voto a occhi chiusi o semiaperti, di pigra acquiescenza sulla piramide burocratica che ci sta distruggendo. Non so a cosa porterà Il ritorno in campo del Cavaliere. Non certo a toglierci l’IMU come promette poiché questa volta il PDL sarà all’opposizione: e Berlusconi non è mai stato capace di fare una vera e dura opposizione. E anche se evita di pubblicizzare il bunga bunga, non potrà certo far sparire il “magna-magna” politicizzato.
Dobbiamo farla noi una fortissima opposizione a questo marcio sistema rifiutandoci di votare ancora per questa masnada di ladroni istituzionalizzati. E dopo aver spazzato via questa oligarchia disonesta, pretendere la Repubblica Presidenziale a capo della quale chi scrive ripete ancora vedrebbe come  statista di notevole spessore Mario Draghi.

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