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sabato 3 novembre 2012

VISTO DA LEI - “L’ astensionismo non è antipolitica ma “antipolitici”


Buongiorno signora Alberini,
parole sante quelle che hai scritto: il problema è solo uno in questo momento così difficile nella nostra bella Italia, i nostri politici, compreso Napolitano,  stanno cercando di distruggerla  del tutto. Dici bene quando parli dei tagli alla politica: ne’ Monti ne’ NAPOLITANO se ne preoccupano. Bastava dimezzare lo stipendio di ogni parlamentare e diminuire i benefici solo per 1 anno e il problema sarebbe stato risolto senza togliere sempre alla povera gente che già non arriva più a metà mese. Figuriamoci quando metteranno altre tasse. Mi fa inc… il fatto che i politici mangino caviale a nostre spese e noi cretini dobbiamo continuare a pagare…
Cara Mariella Alberini,
scandaloso & vergognoso è veramente dire poco!!! La scelta della data del 13 aprile 2013, per il voto in alternativa a quella del 6 aprile 2013 può apparire casuale, ma non lo è affatto: infatti, votando il 6 aprile, i parlamentari alla prima legislatura, NON RIELETTI,  non avrebbero maturato la pensione. Votando invece il 13 aprile, come stabilito dal Consiglio dei Ministri, che sta dissanguando il cittadino comune, ovvero una settimana dopo, acquisiranno la pensione. E poi parlano di voler fare l'election day per ridurre i costi della politica… Ben altri saranno i costi di queste pensioni, non solo in termini quantitativi, ma anche per il messaggio dato al Paese, perché questo è il tipico esempio di come fatta la legge viene subito trovato l'inganno.   MORALE DELLA FAVOLA: 300.000.000 (se avete letto bene: TRECENTOMILIONI di Euro) DI COSTI PER QUESTA GENTACCIA CHE - DOPO POCHISSIMI MESI SENZA FAR NULLA - HANNO GIA' LA PENSIONE CHE E' DI PLATINO (ALLA FACCIA DEI PENSIONATI CHE DOPO UNA VITA DI LAVORO, PER MANGIARE RACCATTANO LA VERDURA RIMASTA A TERRA NEI MERCATI).

Cara Mariella,
non hanno ancora capito!!! A questo punto proporrei la cancellazione delle festività. Lascerei solo il Natale e la Pasqua per i cattolici praticanti ed introdurrei il culto del 14 Luglio. La kasta non capirà, ma glielo spiegheremo a suon di randellate. La kasta non capirà perché è composta da persone che prima di essere abilitate a governare, frequentano corsi intensivi di ignoranza e di imbecillità. Basta vedere i siparietti tra gli inviati di “striscia” ed i poveri mentecatti intervistati all’uscita di “Montecitorio” o “Palazzo Madama”, per rendersi conto con che razza di somari abbiamo a che fare. La commissione bicamerale ha bocciato all’unanimità ogni tentativo di intromissione nei loro porci comodi. Dei proponimenti virtuosi: riduzione numero parlamentari, eliminazione di una Camera, riduzione degli stipendi, soppressione o comunque drastico taglio su privilegi e vitalizi non è rimasta traccia. A Palermo ha votato il 47% degli aventi diritto, il 20% in meno delle precedenti elezioni, e se sommiamo a questa defezione le schede bianche e nulle, risulterà che si sono recati alle urne solo i parenti stretti. La chiamano disaffezione. Disaffezione sta per disinteresse: disaffezione un corno, qui si tratta di odio, potendo, il cittadino comune li sopprimerebbe tutti. Adesso assisteremo alla fiera delle idiozie, il super presidente ci allieterà con i suoi intelligentissimi luoghi comuni, e tutto sarà come sempre, ineluttabilmente immutabile. Glielo spieghi lei Mariella cosa è successo il 14 Luglio 1789.
Lettere firmate, pervenute via email.

Carissimi lettori,
da tempo invoco su questa rubrica il fatto che gli Italiani hanno dimenticato o non hanno studiato la situazione politico-economica che fece scattare la presa della Bastiglia il 14 luglio del 1789 e quindi la Rivoluzione Francese. Oggi potremmo paragonare Grillo ad un Marat  di bassissimo profilo. Però l’astensionismo in Sicilia del 53 forse 56% è già una buona notizia e l’ascesa dei grillini è comunque un voto di protesta contro il potere costituito. Anche se gli oligarchi in carica lo definiscono “antipolitica” e non vogliono capire che invece è una posizione “antipolitici”. Bisogna continuare con il passaparola per sostenere il non voto. Se alle elezioni politiche 2013 arrivassimo al 60% con la carica aggiunta di circa 150-180 parlamentari M5Stelle, lo status quo della CUPOLA OLIGARCHICA sarà costretto a tremare dalle fondamenta. Anche se chi scrive teme che i Grillini una volta arrivati in mezzo alla marmaglia di Camera e Senato si facciano molto in fretta assorbire dagli INAMOVIBILI DELLA KASTA. L’atmosfera dei palazzi del potere romani ha sempre pervertito e debosciato i suoi inquilini. L’ultimo più che tardivo tentativo del Governo Monti di ridurre i costi della politica ha incontrato il NIET IRONICAMENTE OFFENSIVO DEGLI INAMOVIBILI. Un tentativo che doveva essere fatto prima di imporre IMU, pensioni, liberalizzazione  dei taxi, ma non delle farmacie, e dell’istituzione di una sorta di “Gestapo” sulle transazioni in contanti. L’odio degli Italiani verso queste maschere d’ipocriti che senza vergogna continuano ad essere i guitti-protagonisti delle farse televisive di partito ormai è arrivato al culmine e si spera possa davvero produrre la rivoluzione silenziosa dell’astensionismo più massiccio. Se neppure ciò produrrà gli indispensabili, radicali cambiamenti sul modo di governare questa Italia che costringe ormai  all’emigrazione i suoi figli migliori, non si può escludere una recrudescenza di giustizialismo sommario. 
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