Cara Mariella Alberini,
giudico questa stagione estiva molto
critica sotto tutti i punti di vista. Il male minore è la situazione
meteorologica perturbata. I soliti drammi estivi sono aggravati dalla
povertà in cui gli italiani stanno sprofondando.
Altro problema minore è quello di
rinunciare alle vacanze mentre quello peggiore è lo status quo che peggiora di
giorno in giorno mentre il Governo va in
vacanza (loro sì possono permetterselo…).
Lettera firmata, ricevuta via e-mail
Caro amico,
è vero questa è un’estate più difficile del solito. Non per Grillo,
grande nuotatore, che sguazza abbronzatissimo e fotogenico nelle acque
smeraldine di Mortorio. Non
per gli innumerevoli rappresentati di tutte le Kaste che raggiungeranno
come al solito mete VIP al mare e ai monti. Ma per la maggior parte degli
Italiani che rimarranno attaccati al
posto di lavoro se ce l’hanno o all’aria condizionata dei supermarket per
trovare un po’ di refrigerio.
Il risveglio del mattino è condito dai telegiornali con le frasi
ottimistiche del Presidente della Repubblica e dell’annuncio sistematico delle
dismissioni del patrimonio pubblico ( al momento quasi invendibile) per far
fronte alla catasta di debiti dello Stato. E si sventola subito dopo l’impasse dei regolamenti, perizie, ricorsi che
bloccano tutto. Così andiamo avanti, anzi indietro, da decenni
La vecchia area della Fiera di Milano, fautrice della ricchezza della
città, si è trasformata in ulteriore ricchezza grazie alla vendita dei suoi spazi trasformati in
terreni fabbricabili. E’ sorta così una nuova cittadella residenziale di grande
valore.
Se lo Stato vendesse i suoi opifici, caserme, capannoni e siti
fatiscenti dismessi e quant’altro, già corredati
da permessi per demolire ed edificare, potrebbe trovare una miriade di
compratori anche esteri interessati a pagare un prezzo di mercato. E
risveglierebbe il settore dell’edilizia.
Possibile signori del giovane Governo che non arriviate a pensarci? Possibile che si
continui a vedere lo spettacolo decadente dei Beni Pubblici da decenni
abbandonati?
Basta ripararsi dietro allo scandalo dell’invalicabilità della
burocrazia e delle leggi obsolete.
E poi altra piaga annosa, particolarmente triste in estate ( ma anche
d’inverno) da denunciare con sdegno, è l’abbandono sistematico dei genitori
anziani da parte di figli sciagurati, crudeli se non criminali. I quali,
dimentichi degli immensi privilegi ricevuti tramite il lavoro faticoso di tutta
la vita, lasciano soli in povere case o addirittura negli ospedali padri e
madri inermi e malati alla mercè di un’assistenza pubblica dove imperano gli
scioperi e l’incuria.
m.alberini@iol.it