Cara
Mariella,
fonti
ufficiali affermano che, da un decennio a questa parte, si sono persi 500
miliardi di € per evasione fiscale, perdita nettamente sottostimata perché da
valutazioni che vengono da ambienti non schierati, si ipotizzano, tra evasione
ed elusione, tra i 150 e 200 miliardi di € l' ANNO. Se poi aggiungiamo gli
sprechi della macchina dello stato, burocratica, cortomirante, corrotta ed imbecille,
raggiungiamo cifre da far fatica a scriverle. In Regione e in Provincia, il
personale frequentemente assunto per percorsi clientelari, non apre neppure le
pratiche di competenza, timbra e va a fare la spesa per casa, se non un altro
lavoro, è strapagato, ed anche quando sta in ufficio le uniche cose che girano
sono i pollici. E non parliamo degli ambienti statali e delle stanze dei
bottoni. Qualsiasi cosa lo Stato acquisti, viene pagata un patrimonio, quando
non decidono di pagare, magari, 5 anni dopo. E abbiamo parlato solo delle
questioni macroscopiche, che sono sotto gli occhi di tutti. Nonostante tutto
questo, ci si chiede dove trovare i soldi, e viene considerata impresa TITANICA
recuperare 10 miliardi di € per IVA e IMU. A proposito di TITANI, almeno a
PROMETEO un'aquila mangiava il fegato, qui il fegato ce lo mangiamo solo noi.
LORO invece, hanno il "problema" di dove organizzare il bunga_bunga e
quello di scegliere il paradiso fiscale presso cui depositare i soldi rubati ai
cittadini. In tempi in cui la gente è disperata fino al suicidio, i
MANGIACAROGNE guardano dall'alto, masticando indolenti il boccone sanguinolento
che hanno appena stappato alla vittima di turno.
Lettera firmata, ricevuta via e-mail
Gentile amico,
l’evasione fiscale deve essere assolutamente
combattuta, ma non sono il milione e seicentomila controlli annunciati dal
fisco che la potranno contrastare. Qui si tratta di lottare contro
l’inamovibilità dell’omertà politica che si annida in tutto gli organi dello
Stato e che lo stesso Governo nei fatti ammette di non poter scardinare. Siamo
ridotti al lumicino della povertà, ma si continua a spendere e spandere cifre
di centinaia di miliardi per uno Stato clientelare, inefficiente e ladro.
Quanto citato da Angelo Panebianco nel Fondo del Corsera di sabato 29 giungo è
sacrosanto. In breve, nessuno vuole porre mano al taglio drastico della spesa
pubblica più folle del mondo. Di Spending
Review non si parla più. Tantomeno si riducono i pazzeschi budget di Regioni,
Province, Ministeri per non parlare del folle e risibile numero di auto blu a
disposizione di politici e politicanti disonesti.
Le insormontabili barricate poste dalla volontà
politica di non rinunciare alla piramide burocratica innalzata per continuare
ad ottenere quel 23% di voti con i quali il PD cerca di governare, si
potrebbero abbattere con un decreto del Presidente della Repubblica che
modifica parti della Costituzione: le sabbie mobili nelle quali l’Italia sta
affondando.
Molti potrebbero definirlo un sogno irrealizzabile. E
lo è infatti poiché nessuno dei componenti lo zoo della Kasta vuole cambiare
questo sistema marcio e putrefatto.E allora? Allora si vuole andare avanti così. Si vuole continuare ad aumentare il debito pubblico e far pagare al popolo, con un inevitabile rincaro delle tasse, le fantomatiche creazioni di posti di lavoro per i giovani e quant’altro.
Esiste il fondato timore che frange della nostra popolazione esasperata incominci a sparare: le armi non mancano.
Dispiace l’assenza di decisionismo e l’attendismo micidiale per la nazione di questo Governo che non si differenzia in alcun modo da tutti gli altri.
Dispiace la malafede di ciascun parlamentare che incassa cifre mensili da capogiro senza vergogna verso il “poverocristo” pensionato che vive con 400 euro al mese.
Dispiace il dilagare delle spese delle Regioni e
l’inamovibilità delle Province.
Dispiace il proliferare delle assunzioni nei Comuni,
soprattutto al sud, assunzioni del tutto politiche e improduttive. Ciò accade
nelle Asl, negli ospedali, negli Enti pubblici ecc.
Dispiace che il menefreghismo di ciascun membro della
Kasta politica e dei cosiddetti servitori dello Stato sia ormai diventata una
sorta di filosofia demenziale che sta massacrando l’Italia. m.alberini@iol.it