Cara Mariella Alberini,
tutti i propositi di riforme piccole e grandi in elaborazione nel
Governo di certo si arenano durante il periodo estivo e vacanziero. Intanto
nessuno si preoccupa dell’Italia che puntualmente arde di incendi dolosi, di
tratti di mare inquinati dall’abusivismo selvaggio dei villeggianti, della
mancanza di sorveglianza e tutela del patrimonio culturale invaso da orde di
turismo di massa. Si aspettano le ferie
estive come una salvezza, ma sovente diventano uno stress costosissimo
disturbato dalle solite magagne mai
regolamentate da chi di dovere…
Lettera firmata, ricevuta via e-mail
Carissimo lettore,
lungo le coste del Bel Paese
sono stati emessi provvedimenti di demolizione di costruzioni abusive
realizzate negli ultimi anni. Il primato spetta alle regioni della Campania e
della Sicilia. Ma finora sono state demolite solo il 4% delle costruzioni
incriminate e l’inadempienza si protrarrà all’infinito poiché esiste una serie
di cavilli giuridici legalizzati che non permettono l’esecuzione di queste
ordinanze. Tutto ciò comporta evasione dell’IMU, evasione di IRPEF, evasione
della tassa d’acquisto del compratore e di un’infinità di altri furtarelli.
Sappiamo bene che l’Italia arde in estate di fuochi per la maggior parte dolosi
e non esiste una legislazione che punisca tali reati. Anni addietro si
vociferava che fossero addirittura gli addetti temporanei, impiegati dalla
Forestale, che li provocavano per avere il rinnovo del contratto. Questi
incendi massacranti di intere aree
boschive sovente minacciano abitazioni e traffico automobilistico stradale
e autostradale. Si dovrebbe porre una chiara legge che permetta alle Forze
dell’Ordine di incriminare i piromani tante volte sorpresi sul fatto e mai
puniti. Altra piaga estiva lo
scorrazzare di natanti a motore di tutte le stazze: dai motoscafi giganteschi,
ai gommoni, alle famigerate motorette acquatiche che falciano bagnanti e
subacquei con molta frequenza.
Non dimentichiamo il dolo di
Comuni inefficienti nel far funzionare i depuratori che inquinano le acque
prospicienti i loro territori. Acque di aspetto cristallino che provocano
congiuntiviti, eritemi, infezioni della pelle ecc. E manca del tutto la
sorveglianza sulle spiagge, sia nelle parti libere che a pagamento, dove non
esiste un civile comportamento da parte dei villeggianti e dei turisti che
urlano, alzano il volume dei dispositivi per musica all’aperto e non si
peritano di infastidire i vicini con conversazioni a voce stentorea o giochi
che vanno dal tamburello al pallone. Insomma l’agognata vacanza in spiaggia
sovente diventa un purgatorio
illimitato.
L’estate dovrebbe essere accuratamente tutelata sia nelle città
d’arte che nella splendida natura marina e montana poiché è ancora l’unica
fonte certa di reddito, oggi molto diminuito, per l’Italia affogata nella
crisi.
m.alberini@iol.it