cover blog M Alberini

lunedì 17 giugno 2013

VISTO DA LEI - “Corruzione e peggiocrazia continuano”

Gentile Signora Alberini,
leggo  i suoi articoli su “Visto da lei” sempre centrati e attuali  verso la pesantissima situazione economica   italiana. Credo che non si arriverà mai a capo del problema se non ci decideremo  ad affrontare la questione di fondo: l'Italia si regge su un sistema di democrazia liberale col suo necessario complemento di economia di mercato, o appartiene alla famiglia di quei sistemi che l'economista Arrigo Bordin definiva di "intervento arbitrale", con un sistema politico ambiguo, se non francamente autoritario? Da vecchio liberale, non posso che preferire la prima alternativa. Quindi sorge il problema delle fonti di finanziamento delle imprese che deve essere affidato non più alla spesa pubblica ed al credito bancario, ma ai ricavi ed al mercato dei capitali di rischio. Per il primo corno del problema, occorre varare, come già avviene in altri paesi industrializzati, una legge che stabilisca un tempo normale di pagamento delle fatture, in modo da avere tempi certi nei debiti e nei crediti…
Lettera firmata, ricevuta via e-mail

Gentile amico,
dobbiamo forse ripetere che l’Italia è tutta da rifare perché è stata massacrata da decine di Governi fasulli? Oggi  per trovare una strada che riconduca il Paese ad un minimo di normalità economica bisognerebbe cambiare il comportamento di chi gestisce lo Stato: dal Presidente della Repubblica all’ultimo bidello della scuola elementare. Quanto l’attuale Governo proclama di fare sulle prime pagine dei quotidiani è quello che  viene letto da anni. Se l’attuazione di ciò si fosse avverata non saremmo in queste condizioni. La corruzione è talmente radicata che persino i prefetti vengono incriminati per reati economici: addirittura per esportazione di capitali all’estero.
Si parla di creare lavoro e intanto i Comuni, indebitati fino all’osso, continuano ad assumere personale evidentemente raccomandato dai soliti SANTI politici: aggravando in modo esponenziale l’economia dello Stato. E l’attuale Governo, in controtendenza, annuncia tagli di Province , Regioni, Organismi statali  ecc. E’  vero:  siamo in mano ad un sistema ambiguo e autoritario, il quale sta generando miseria e crollo della parte sana del nostro Paese. Non si può definire in altro modo un sistema che continua ad  autorizzare questa mastodontica burocrazia, cancro mortale dell’Italia, allo scopo di continuare a raccogliere voti. Anche se ormai il maggior partito è quello dell’ astensionismo  ad oggi  arrivato al circa il 60% ma,  guarda caso, si tiene conto soltanto della piccola percentuale di voti  delle truppe della sinistra irreggimentate dal PD.
Infatti solo i comunisti hanno votato alle ultime amministrative creando governi  locali di sinistra che non esprimono affatto la volontà della maggioranza dei cittadini italiani.
Siamo troppo pessimisti a temere inettitudine e attendismo dal nuovo Governo?  
m.alberini@iol.it