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venerdì 11 marzo 2011

VISTO DA LEI - “Pianeta Arabia: emergenza 2011.”

Cara Mariella Alberini,
la situazione è esplosiva. La regia è chiara e viene da Teheran. Teheran, dopo la guerra dei 10 anni e più con l'Iraq, ha imparato che le guerre si possono vincere anche senza combatterle. Sta vincendo quella in Iraq dove gli Americani cercano di sganciarsi e saranno sostituiti dall'Iran tramite i suoi alleati Sciiti, come l'osannato El Madhi. Nel sud del Libano hanno gli Hezbollà che sono la punta della lancia iraniana guidata dai preti di Teheran. L'Iran non è popolazione araba ma solo Islamica, come  è solo Islamica in Pakistan e sono 2 nazioni che hanno e avranno l'atomica……  
B.G. - ricevuta via e-mail

Cara Mariella Alberini
a chi in questo frangente conviene la destabilizzazione a livello Medio-Orientale ed Europeo? Esiste il controllore che ha sempre cercato di destabilizzare l'intero pianeta per un unico scopo "il profitto". Profitto dei suoi settori economici e finanziari a discapito del mondo intero utilizzando anche le armi e la guerra per raggiungere i suoi scopi. Vietnam, Cuba, Irak, Iugoslavia, Afganistan, sono i conflitti più eclatanti dove l'America è intervenuta, a suo dire, per salvaguardare la democrazia e la libertà, ma avendo nei suoi scopi primari il controllo sia dei territori, sia dell'economia. Ora visto che in Medio Oriente l'intervento militare procurerebbe una guerra di religione, si ricorre a  istigare una rivoluzione a livello locale. L'America non vuole l'autonomia, la libertà e la democrazia ma la sottomissione, l'ingovernabilità di paesi ricchi di materie prime per poterli controllare e sfruttare… 
A.M. - ricevuta via e-mail
                 
Gentilissimi lettori,
in un quadro fantapolitico, le vostre ipotesi potrebbero essere interessanti, ma da analizzare con attenzione da parte di uno politologo specialista di questi due Paesi. Di certo i saggi sanno quanto l’Iran possa essere pericoloso. “Guai a Israele se oserà attaccare l’Iran” disse tempo fa il mio amico Zaky Jamani, per 26 anni ministro del petrolio saudita. In realtà, se mai una guerra mondiale dovesse scatenarsi, la miccia potrebbe essere quella sopracitata. Non sappiamo se la regia della rivolta nord africana e dintorni parta dall’Iran. Però pensiamo che un fattore importante possa essere il notevole aumento dei generi di prima necessità, ai quali le popolazioni di questi Paesi non riescono a far fronte con i miseri salari ( 200 euro mensili di media). A questo punto, chi ha generato questa impennata dei prezzi? Il primo produttore dei generi di sussistenza è di certo gli Stati Uniti. Alla rabbia dei diseredati si associa poi tutta la classe delle nuove generazioni acculturate non più succubi come i loro padri dei vari Presidenti, un tempo rivoluzionari, ma ora mummificati da un potere trentennale prodigo di benefici limitati alla stretta cerchia di accoliti e parenti vari. Su questa situazione potrebbe avere buon gioco l’Iran ben edotto sulla tecnica del dialogo con queste masse in virtù della comune religione. Si profila uno scenario difficile da interpretare. Ma guai all’invasione migratoria che colpirà soprattutto l’Italia con danni incalcolabili limitando anche la faticosa ripresa economica perseguita dal Governo. Al nostro Paese, già in preda a terremoti di vario tipo, non occorre tale ulteriore invasione “barbarica”. Hinc sunt leones.

m.alberini@iol.it                                                      http://www.mariellaalberini.it/