cover blog M Alberini

lunedì 17 agosto 2015

V I S T O D A L E I - "Le partenze stupide"


Cara Mariella,
è una solenne panzana che gli Italiani abbiano imparato a organizzare vacanze  con partenze “intelligenti”. Altrimenti non si verificherebbero le spaventose code di auto in autostrade sotto canicole  mortali. Pazzesco  tutto si concentri in agosto inclusa la desertificazione delle metropoli…

Lettera firmata, inviata via e-mail

Carissimo amico,
in realtà, prima della crisi, le vacanze estive degli italiani erano state distribuite durante l’arco di sei mesi da aprile a ottobre. Adesso pochi possono permettersi di lasciare il lavoro (se lo hanno) se non nel periodo ferragostano quando non esiste più richiesta di attività. Quindi non si può dargli addosso perché, impoveriti al punto da non potersi permettere di pagare alberghi o locali in affitto, si stipano su utilitarie cariche di bambini e vettovaglie e raggiungono lontanissimi lidi marini o casali di campagna dove possono essere ospitati gratis da parenti e amici. A parte ciò non sono pochi gli intelligenti cittadini che preferiscono restare nelle metropoli senza traffico puzzolente, senza cinema e ristoranti aperti, senza delinquenti partiti per (loro sì) vacanze di lusso. 
Detto questo, bisognerebbe rivedere tutto il sistema vacanziero e ricreare le dimenticate colonie estive in luoghi non lontani dalla propria residenza a costo quasi zero. Ma al Governo ci vorrebbero illuminati gestori di un’Italia che non tornerà mai più. Non quei pochi furbacchioni intenti a fare la cresta su tutto a cominciare dai migranti. Fino a quando  non spazzeremo via tutti gli attuali magna-magna a favore di una “risuolatura del nostro consumato “stivale”, andremo sempre avanti così e anche peggio. Oggi però abbrevio la rubrica perché sono in vacanza in una Milano “desertificata”…    
m.alberini@iol.it