Cara Mariella
Alberini,
come sempre
il Governo, ladro dai tempi dell’Unità d’Italia, ha messo le mani nelle tasche
dei cittadini come nel caso delle quattro Banche Popolari del centro Italia. Una vergogna senza limiti…
Lettera
firmata, ricevuta via e-mail
Caro amico,
Il Presidente del Consiglio con notevole prosopopea ha
annunciato il salvataggio delle 4 Banche Popolari senza attingere neppure un euro alle casse
dello Stato.
Ha soltanto omesso di dire che in realtà ha prosciugato
i risparmi di migliaia di clienti delle suddette banche. Ha inoltre tralasciato
di spiegare perché gli organi di controllo, compresa la Banca d’Italia, abbiano
permesso a queste banche di rifilare alla clientela titoli altamente tossici.
In tal modo si dice sia stato effettuato il
salvataggio di queste banche lasciando
ai cittadini onesti con piccoli, ma per loro vitali i risparmi di una vita, solo gli occhi per piangere. Allo scatenarsi
di tragedie, come il suicidio di uno di
loro, è stato inscenato un indegno
scarica barile incolpando le nuove regole europee sulle banche. E intanto
annunciano la creazione di un fondo per risarcire i malcapitati se va bene al
30%.
Riguardo all’ipotetico risveglio dell’economia italica,
con percentuali da prefisso telefonico dello Sri Lanka, noi non vediamo neppure
quello.
I negozi chiudono a catena; i ristoranti agonizzano
con pochissimi clienti, la disoccupazione spadroneggia; le grosse aziende
passano in mano agli stranieri. E’ notte fonda con suicidi dolorosi per noi
italiani che assistiamo a casi pietosissimi come quello del povero uomo
impiccato perché non sapeva dove andare e non voleva lasciare agli ufficiali
giudiziari la sua casa.
Qui non si sa più dove guardare: le code alla
distribuzione dei generi alimentari gratuiti aumentano tutti i giorni. Le città
sono invase da ceffi di tutte le razze che sembrano no global: cappuccio tirato
sulla testa e musi patibolari “abbronzati“, ma muniti di costosi smartphone.
Nella periferie gli italiani e, soprattutto, le italiane hanno paura di uscire di casa sul far del
crepuscolo. Le leggi sulla Sicurezza troppo permissive non ci tutelano. E
neppure i poliziotti sono protetti se intervengono.
Povera Italia, un tempo il Paese più pregevole del
mondo.
m.alberini@iol.it