L’umiltà di Papa Francesco I e la ferrea volontà di
migliorare la Chiesa sono in netto contrasto con l’arroganza e l’immobilismo
dei politici. I quali, tirando a campare, lasciano l’Italia senza governo invece
di ridurre gli sprechi della macchina statale, eliminando la compra del consenso
con elargizioni a pioggia e trasferendo
liquidità dal debito pubblico a quello privato per salvare la classe media, spina
dorsale della civiltà occidentale. Chiunque prometta una crescita senza fine, mente
sapendo di mentire. Il trucco é paragonabile alla vendita della Fontana di
Trevi, al Ponzi Scheme, alla falsa lettera del rimborso IMU. Nel 2011 era
scoccato il 20 settembre. Però era indispensabile far posto a tavola ai BRIC. Quindi tutti gli
abitanti del Vecchio Mondo dovevano stringere la cinghia. L'abilità dei Governi
( per chi ha la fortuna di averne dei capaci ed onesti ) è quella soprattutto
di ridurre gli sprechi, di eliminare gli investimenti alla Ponte di Messina, di
proteggere il proprio territorio dagli
alluvioni e dalle conseguenze degli altri eventi imprevedibili come i
terremoti, ma non solo. Investire tutta la scarsa pecunia residua in settori
che incrementino la produttività (non a parole): e in Formazione e Ricerca. Va Smantellata
l’ipertrofica macchina statale. I 3,5 milioni di pelandroni smettano di
impedire ai volenterosi di competere e si dedichino ad una qualche attività, se
non utile, almeno non troppo dannosa. L'obiettivo
principale è quello di salvare la nostra classe media, massacrata in tutto il
mondo occidentale.
L' Italia ha in più parecchi malanni endemici:
corruzione, evasione fiscale, nepotismo, finanziamento scellerato del consenso
attraverso pensioni e posti di lavoro non solo inutili, ma che si alimentano
dell'altrui lavoro, soffocandolo. Dulcis in fundo, ci sono le varie macro-iniziative
scellerate promosse dagli ultimi governi. Qualche esempio: la difesa della
compagnia di bandiera Alitalia, la svendita dei gioielli di famiglia come
Telecom Italia e la Società Autostrade. Non si possono vendere i gioielli di famiglia
( i beni immobiliari statali ), mancano gli acquirenti, la lotta all'evasione
fiscale non basta, ormai l'Italia ha superato lo spazio fiscale che la logica
le concede. Basterebbe un Esecutivo forte per ridurre la spesa pubblica non dell'1%
annuo (come suggerito dal piano Confindustria ), ma di un valore alla Cameron: diciamo
del 5% o meglio del 7%. Questi soldi dovrebbero andare a ridurre il debito
pubblico col benefico effetto di liberare liquidità cominciando a pagare i
debiti in sofferenza e a finanziare investimenti riqualificativi del tessuto
servizi e produzione. Insomma ridurre il
debito pubblico e trasferire liquidità al debito privato che ha capacità,
intelligenza e iniziativa per far ripartire la baracca. E niente investimenti
per favorire i soliti noti. Prepariamoci a un fine settimana di “stravizi”,
finché siamo ancora in vita ....
m.alberini@iol.it