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lunedì 26 agosto 2013

VISTO DA LEI - "Italia ancora in coma"


Cara Mariella,
i numeri del WSI, che hai citato, lasciano pochi dubbi sullo stato di salute del Bel Paese; a questo punto ti domando ( e non é una domanda retorica ): che speranza di sopravvivenza ha un popolo dinanzi all'incedere della "globalizzazione", citata ieri a Rimini con spavento da Napolitano, quando ancora la Lega Nord ha raccolto 1,39 milioni di voti nelle elezioni politiche di quest’anno? La Lega Nord ha fondato le sue fortune, al grido di "Roma ladrona", sulla promessa della riduzione delle tasse ed in 20 anni ( di cui 10 al governo ) l'imposizione fiscale derivante dall'apparato centrale é aumentata del 20% e quella delle strutture periferiche ( devolute ) del 500%.... alla faccia del Federalismo Fiscale e della Devolution !!!
Anche io avevo abboccato a suo tempo all'amo, ma dopo 20 anni !!! Se avesse raccolto 100 000 voti dei "beneficati", potrei ancora capire, ma oltre un milione ?!?

Cara Mariella,
http://www.affaritaliani.it/coffee/videomedia/casta-furbetti-senato.html
http://www.affaritaliani.it/static/upload/came/0002/camera.pdf

Verrebbe voglia di spaccare il mondo, ed invece ci si ritrova frustrati ed impotenti ad abbaiare alla luna. Qualsiasi cosa si volesse dire, risulterebbe infinitamente inadeguata ad esprimere quel senso di raccapriccio che nasce quando confronti il manovale che con quaranta gradi all'ombra si ammazza di lavoro per 5€/ora, e magari lo perde, e lo vedi piangere per la disperazione, e lo confronti dicevo, con quella miriade di maiali protagonisti dei siparietti di cui al link dei furbetti.

Quando sentiremo il nostro Superpresidente inveire tuonando all'indirizzo di questo letamaio umano ???

Egregio Presidente, non sono questioni poco importanti perché tutto comincia da lì.

La aspetto in prima serata a reti unificate... e non si faccia accompagnare dalle solite banalità. Tuoni e bestemmi Presidente perché "E' GIUNTA L'ORA....."

Lettere firmate, ricevute via e-mail

Cari amici,
se voi pensate che il Presidente della Repubblica si muova contro la super burocrazia, vero, unico cancro del nostro Paese aspetterete invano. E pensare che a Napolitano basterebbe aiutare il Presidente del Consiglio Letta a riformare quei pochi paragrafi della Costituzione che permetterebbero di tagliare in modo definitivo le famose folli spese dello Stato e della Politica per risollevare subito le sorti dell’Italia. Invece il Governo Letta continua a prenderci in giro e a menare il can per l’aia occupandosi di quisquilie che non risolveranno mai la gravissima situazione italica. Intendiamoci bene, anche se si arrivasse ad elezioni anticipate come minacciano quelli del Pdl, nulla cambierebbe, crolli di Borsa a parte e aumento tragico del deficit pubblico. Non crediamo affatto che il Cavaliere farà cadere questo Governo anche perché perderebbe consensi e nella sua compagine esiste soltanto lui come personaggio carismatico: oggi non più in grado di candidarsi. Esiste ancora invece all’interno del PDL una sovrabbondanza di nani e ballerine impresentabili (i cosiddetti falchi) che gli stessi compari di Partito non sopportano e rifiutano già da molto tempo. Eppure il Cavaliere è stato capace di scaricare i Previti e gli Scaiola… e come mai adesso non provvede  ad eseguire un repulisti di persone che i suoi elettori non hanno mai accettato? Perché, oltre a depurare il suo Partito di elementi che elettori e parlamentari del PDL non sopportano più, nel procedere lui stesso a ritirarsi dal Senato prima che lo caccino, non riorganizza davvero il PDL o Forza Italia indicando un successore (non un yes man) sia pure continuando a sostenere la parte di Ideologo-guru?

In ogni caso il “balletto-Governo in bilico-Cavaliere furibondo” ha stancato tutti, ma proprio tutti gli italiani e sarebbe sempre tardi che la masnada dei politici si rendesse conto che è il momento di tirare fuori qualche provvedimento decente per elargire una boccata di ossigeno al Paese. Ad esempio pagare subito, entro settembre, i 20 miliardi stanziati per saldare una parte degli scandalosi arretrati dovuti alle imprese  senza aspettare il 31 dicembre.

Oggi, caro lettore, è inutile parlare di dignità in campo politico ( è finita con De Gasperi), oppure di Lega Nord o di rimedi che solo Napolitano potrebbe decretare. Abbiamo l’impressione che il Super Presidente, fedelissimo al Suo Partito, tiri a campare  predicando sermoni alla Don Abbondio e non veda l’ora di ritirarsi come Senatore a vita fuori dalle paludi che ormai hanno invaso tutto il nostro ex Bel Paese arrivando ben oltre le pendici del famoso Colle.  
m.alberini@iol.it