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lunedì 13 ottobre 2014

VISTO DA LEI - "Ebola, Isis e colate di fango"


Cara Mariella Alberini,
stiamo vivendo l'ennesimo incubo planetario: l'ondata di Ebola che sta avanzando verso l'Europa senza  misure sufficienti per arginare questa nuova peste del ventunesimo secolo. Monitorare aeroporti e sbarchi appare impresa assai ardua e comunque non esistono per il momento cure o vaccini.
L'Isis avanza incontrastato dai droni e ne fanno le spese i poveri curdi di confine. I nuovi estremisti del terrore minacciano le capitali europee e gli Stati Uniti.
Per coronare il tutto, nubifragi e smottamenti massacrano la Liguria senza nessun argine da parte delle Autorità preposte. Il quadro appare più che desolante...
Lettera firmata, inviata via e-mail

Caro amico,
da tempo, la situazione di emergenza  a Genova e in tutto “l'arcobaleno ligure” è frutto da una parte delle mutate condizioni climatiche e all'altra dell'incuria delle Amministrazioni locali.
Nessuna opera di contenimento o manutenzione è stata fatta per quei torrenti che si rivelano micidiali da decenni. Il fragile territorio ligure è stato massacrato da costruzioni abusive e non, erette addirittura fino ai limiti dei torrenti.
La Amministrazioni  locali che hanno ricevuto dallo Stato i fondi necessari per le opere in questione dicono di essere impastoiate dalla burocrazia, ma, è probabile ci sia dietro come sempre una spartizione di tangenti.
Quando c'è l'emergenza le soluzioni si trovano. Negli anni Cinquanta, la Cassa del Mezzogiorno per attuare le opere idriche che avrebbero portato l'acqua in territori assetati, ignorò, d'accordo con il Governo di allora, la legge sismica vigente in quei territori sin dai tempi del terremoto di Messina. Perché tale miracolo non si ripete  in questi casi drammatici? Bisogna ricordare che i danni  causati da queste frane e alluvioni sono di gran lunga superiori in termini monetari al costo delle opere necessarie.
Riguardo l'avanzata dell'Isis in Siria con l'occupazione di città e villaggi prefigura genocidi simili a quelli avvenuti nella ex Iugoslavia, tipo Srebrenica.
Gli Stati Uniti, ormai eretti a guardiani del mondo, pensano di debellare l'Isis con la strategia dei Droni, già rivelatasi inefficace tanto da sollecitare il Governo turco ad intervenire con truppe di terra. Ma Erdogan non ci sta a farsi trascinare in una guerra  senza contropartite e le sue truppe stanno a guardare dai loro carri armati il massacro dei curdi.
Impossibile difendersi dall'Ebola: nessun Governo è in grado di opporre valide misure per tutelare l'Occidente dall'epidemia: la prova della temperatura ai passeggeri in arrivo è l’unico, fragile tentativo difensivo. Siamo davanti all'ennesima pestilenza che a scadenze epocali flagella il genere umano.
Oggi abbiamo gli “untori” autorizzati: gli africani degli sbarchi. Ai quali non si oppone nessuna prevenzione.
 m.alberini@iol.it