cover blog M Alberini

lunedì 6 ottobre 2014

VISTO DA LEI - "Politici macerati e calzolai d’élite"


Cara Mariella,
perché Della Valle, tanto amico di Renzi fino a  pochi mesi fa, ora lo copre d’infamia?
E D’Alema guida la fronda contro ogni sua iniziativa con lo sterile sarcasmo che, da sempre, lo contraddistingue? Da quattro anni si blatera di utilizzare il cosiddetto “grasso che cola” dalle disorganizzazioni statali, ma finora soltanto i pensionati hanno pagato il fio delle loro benefatte…
Lettera firmata, ricevuta via e-mail

Gentile amico, 
siamo arrivati all’apice del ridicolo. Ex amici ed ex compagni  di ieri guidano la fronda a Renzi con in testa un antico personaggio della nomenclatura comunista abituato a fare politica secondo i rigidi schemi vetero sovietici. Ma non può competere con la disinvolta fantasia e la versatile tattica politica che l’attuale Premier dimostra. Inoltre Renzi rifugge da quello schema tragico racchiuso nell’espressione “sediamoci intorno a un tavolo”. Tattica deleteria perché “intorno al tavolo” si cerca di accontentare tutti.
La cosiddetta concertazione, magnifica come strumento di democrazia, si è rivelata la parrocchia degli interessi di parte.
Nuove figure affatto esaltanti sono in procinto di affacciarsi  nell’agone politico.
L’espressione linguistica politica è in procinto di involversi tramite il linguaggio calzaturiero. Non si parlerà più con termini tecnico economici in stile yankee, ma si parlerà di “sole”: tutti si faranno come sempre “le scarpe”, ma ora firmate e a caro prezzo. Quindi in Transatlantico si vedranno aumentare pesti e contusi in un miserevole  scenario di sotto-corti medioevali.
Non conosciamo la nuovissima ideologia politica che il signor Diego Della Valle propone al popolo italiano forse in associazione con il Marchese Luca Ferrero di Montezemolo: come è avvenuto per l’impresa ferroviaria di Italo che non ha dato finora risultati economici esaltanti. Vedremo cosa succederà fra l’élite delle scarpe e quella dei motori.
La situazione sempre in stallo è ancora più melmosa. Speriamo tutti nella forza giovanile del Premier massacrata dai suoi compagni di Partito e dalla immarcescibile macchina burocratica. Continuano i privilegi ai privilegiati: la piovra, come sempre, succhia  le residue risorse del Paese e non esiste  speranza che le  acque del Mar Rosso si possano aprire. E’ questione di certezza non di pessimismo.
m.alberini@iol.it