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lunedì 3 novembre 2014

VISTO DA LEI - “Una dittatura strisciante”

Cara Mariella Alberini,
gli atteggiamenti del giovane Renzi stanno diventando sempre più aggressivi per non dire dittatoriali. Ciò non disturberebbe se all’enfasi oratoria facessero seguito risultati positivi e una ripresa dell’Italia che invece oltre  perdere il suo ingegno imprenditoriale, sta chiudendo tutti  gli esercizi d’antan e ha messo in vendita se stessa a basso prezzo.
Lettera firmata, ricevuta via e-mail

Gentile amico,
esiste una sensazione abbastanza diffusa che una trasformazione  sostanziale potrebbe verificarsi in tempi nemmeno tanto lunghi.
Il Partito può chiamarsi Pci, Pds o PD, ma  sempre di ideologia comunista si tratta. E i comunisti per definizione nel loro Dna hanno la dittatura.
La dittatura ha retto l’Urss con tutti i Paesi satelliti per finire come tutti sappiamo.
Gli atteggiamenti di Matteo Renzi e dei suoi collaboratori ci fanno pensare a questa tendenza.
Da quando si è spento il Pci con le sue ferree regole, le azioni di questo Partito sono in dissolvenza continua e per questo temiamo  che Renzi e Napolitano vedano la necessità di ripristinarle non solo nel Partito, ma nel Paese.
Cosa altro pensare se questo è il terzo Governo imposto e non eletto con la nostra misera situazione in continuo peggioramento?
Non è impossibile che la strenua opposizione della minoranza in seno al suo Partito abbia costretto Renzi a prendere atteggiamenti da Leader messianico a volte sconfinanti in una certa tracotanza.  Ci potrebbe ricordare  il Bettino degli anni ottanta o il Benito precedente: sempre per B comincia il nome.
Battute a parte, sconsigliamo Renzi Matteo a ergersi  a “nuovo unto del Signore”: meglio stemperare quella giovanile foga, la quale in troppe tornate mediatiche ce lo mostra di prorompente  protagonismo persino accanto ai vari Merkel,  Cameron, Barroso e buon ultimo Hollande.
E proprio questo fa pensare ad una dittatura strisciante quale ultimo traguardo della sua politica. Del resto l’Italia ha funzionato al meglio quando gli ordini imposti erano chiari e indiscutibili. Ma ciò andrebbe fatto con toni più soft tanto per non allarmare i finti democratici.
Il popolo incomincia ad averne pieni i cabbasisi di un Renzi sempre agitatissimo ma di scarsi risultati. Lo vorrebbe meno mattatore sulla scena, ma con  sostanziose realizzazioni  di quelle promesse strombazzate da molti mesi.
Forse ci sbagliamo, ma oggi gli italiani un governo forte capace di sistemare questa Italietta scassata non lo rifiuterebbero. 
m.alberini@iol.it