Cara Mariella
Alberini,
gli
atteggiamenti del giovane Renzi stanno diventando sempre più aggressivi per non
dire dittatoriali. Ciò non disturberebbe se all’enfasi oratoria facessero
seguito risultati positivi e una ripresa dell’Italia che invece oltre perdere il suo ingegno imprenditoriale, sta
chiudendo tutti gli esercizi d’antan e
ha messo in vendita se stessa a basso prezzo.
Lettera firmata, ricevuta via e-mail
Gentile amico,
esiste una sensazione abbastanza diffusa che una
trasformazione sostanziale potrebbe
verificarsi in tempi nemmeno tanto lunghi.
Il Partito può chiamarsi Pci, Pds o PD, ma sempre di ideologia comunista si tratta. E i
comunisti per definizione nel loro Dna hanno la dittatura.
La dittatura ha retto l’Urss con tutti i Paesi
satelliti per finire come tutti sappiamo.
Gli atteggiamenti di Matteo Renzi e dei suoi
collaboratori ci fanno pensare a questa tendenza.
Da quando si è spento il Pci con le sue ferree regole,
le azioni di questo Partito sono in dissolvenza continua e per questo temiamo che Renzi e Napolitano vedano la necessità di
ripristinarle non solo nel Partito, ma nel Paese.
Cosa altro pensare se questo è il terzo Governo
imposto e non eletto con la nostra misera situazione in continuo peggioramento?
Non è impossibile che la strenua opposizione della
minoranza in seno al suo Partito abbia costretto Renzi a prendere atteggiamenti
da Leader messianico a volte sconfinanti in una certa tracotanza. Ci potrebbe ricordare il Bettino degli anni ottanta o il Benito
precedente: sempre per B comincia il nome.
Battute a parte, sconsigliamo Renzi Matteo a
ergersi a “nuovo unto del Signore”:
meglio stemperare quella giovanile foga, la quale in troppe tornate mediatiche
ce lo mostra di prorompente protagonismo
persino accanto ai vari Merkel, Cameron,
Barroso e buon ultimo Hollande.
E proprio questo fa pensare ad una dittatura
strisciante quale ultimo traguardo della sua politica. Del resto l’Italia ha
funzionato al meglio quando gli ordini imposti erano chiari e indiscutibili. Ma
ciò andrebbe fatto con toni più soft tanto per non allarmare i finti
democratici.
Il popolo incomincia ad averne pieni i cabbasisi di un
Renzi sempre agitatissimo ma di scarsi risultati. Lo vorrebbe meno mattatore
sulla scena, ma con sostanziose
realizzazioni di quelle promesse
strombazzate da molti mesi.
Forse ci sbagliamo, ma oggi gli italiani un governo
forte capace di sistemare questa Italietta scassata non lo rifiuterebbero.
m.alberini@iol.it