Cara Mariella
Alberini
Vorrei
conoscere la sua opinione su questo nuovo Presidente della Repubblica dalla
chioma candida e lo sguardo inquietante. Pensa che aiuterà Renzi ad attuare le
famose riforme necessarie a tirare fuori il Paese dalla recessione? Le
affermazioni del Premier ieri all’Hangar Bicocca su un 2015 felice e prospero,
mi appaiono le solite boutade che ormai da quasi un anno Renzi ripete…
Lettera
firmata, ricevuta via e-mail
Caro amico,
sono certa che Sergio Mattarella non si tirerà indietro
davanti all’aiuto che deve assolutamente
dare al Governo per combattere la recessione in Italia. Quello sguardo, da lei
definito inquietante, lo descriverei piuttosto duro e penetrante come è logico
debba essere in un politico di lunghissimo corso. Il quale ha fatto parte della
Democrazia Cristiana e poi dato vita alla Margherita e al PD. Nessun essere
umano può sopravvivere con successo fino al trono del colle senza
determinazione e talento speciale che non possono certo rendere dolce e mite lo
sguardo.
Viviamo in epoca di distruzione culturale, di nessuna
piattaforma comune, di alcuna solidarietà civica e civile. In parte questo
nuovo Presidente potrebbe portare un vento d miglioramento per il futuro. Di
rivalutazione del capitale umano italico che è ancora e sempre prezioso.
Riguardo alle riforme da tutti agognate, non possiamo
dimenticare che il Presidente Mattarella è un politico schierato e le riforme
saranno, come ovvio, di un certo tipo non in contrasto con la solita ideologia
di sinistra: non potranno essere le riforme per tutti.
Adesso il nuovo Presidente della Repubblica si trova
davanti uno scenario internazionale più inquietante del solito: rischio bellico
tra Occidente e Federazione Russa per
l’Ucraina, massacri in Medio Oriente sempre più cruenti, una cinquantina di
guerre civili in atto. Anche per questi disastri oltre confine, il Presidente
dovrà gestire nel miglior modo la posizione italiana.
Meglio dubitare dei datI altalenanti di occupazione e
di aumento di PIL trasmessi da Media. Piuttosto non dimentichiamo le spaventose
file di poveri davanti alle mense delle opere di carità che si allungano in
modo sempre più allarmante.
Come pensa il Premier Renzi di cancellare questo
spettacolo degradante e pietoso che ci perseguita di continuo?
Uno spettacolo mai visto neppure dopo la fine della
Seconda Guerra mondiale.
m.alberini@iol.it