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lunedì 9 febbraio 2015

V I S T O D A L E I - "Chioma candida, sguardo inquietante"

Cara Mariella Alberini
Vorrei conoscere la sua opinione su questo nuovo Presidente della Repubblica dalla chioma candida e lo sguardo inquietante. Pensa che aiuterà Renzi ad attuare le famose riforme necessarie a tirare fuori il Paese dalla recessione? Le affermazioni del Premier ieri all’Hangar Bicocca su un 2015 felice e prospero, mi appaiono le solite boutade che ormai da quasi un anno Renzi ripete…                                                         

Lettera firmata, ricevuta via e-mail

 Caro amico,
sono certa che Sergio Mattarella non si tirerà indietro davanti all’aiuto che  deve assolutamente dare al Governo per combattere la recessione in Italia. Quello sguardo, da lei definito inquietante, lo descriverei piuttosto duro e penetrante come è logico debba essere in un politico di lunghissimo corso. Il quale ha fatto parte della Democrazia Cristiana e poi dato vita alla Margherita e al PD. Nessun essere umano può sopravvivere con successo fino al trono del colle senza determinazione e talento speciale che non possono certo rendere dolce e mite lo sguardo.
Viviamo in epoca di distruzione culturale, di nessuna piattaforma comune, di alcuna solidarietà civica e civile. In parte questo nuovo Presidente potrebbe portare un vento d miglioramento per il futuro. Di rivalutazione del capitale umano italico che è ancora e sempre prezioso.  
Riguardo alle riforme da tutti agognate, non possiamo dimenticare che il Presidente Mattarella è un politico schierato e le riforme saranno, come ovvio, di un certo tipo non in contrasto con la solita ideologia di sinistra: non potranno essere le riforme per tutti.
Adesso il nuovo Presidente della Repubblica si trova davanti uno scenario internazionale più inquietante del solito: rischio bellico tra Occidente e Federazione  Russa per l’Ucraina, massacri in Medio Oriente sempre più cruenti, una cinquantina di guerre civili in atto. Anche per questi disastri oltre confine, il Presidente dovrà gestire nel miglior modo la posizione italiana.
Meglio dubitare dei datI altalenanti di occupazione e di aumento di PIL trasmessi da Media. Piuttosto non dimentichiamo le spaventose file di poveri davanti alle mense delle opere di carità che si allungano in modo sempre più allarmante.
Come pensa il Premier Renzi di cancellare questo spettacolo degradante e pietoso che ci perseguita di continuo?
Uno spettacolo mai visto neppure dopo la fine della Seconda Guerra mondiale.


m.alberini@iol.it