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lunedì 2 febbraio 2015

V I S T O D A L E I - "Renzi piglia tutto"

Cara Mariella,
perché c'è battaglia su una figura, di alto profilo istituzionale, di alta levatura morale, di alta considerazione internazionale, di alta esperienza politica, di alti risultati ottenuti...credo manchi solo di alta corporatura e di alto profilo camuso?
Quello che non mi quadra però, è che e con tutta questa moralità, l'uomo in questione faccia parte da un trentennio, di un gruppo di "persone" che hanno ridotto una nazione a brandelli. E da lui, nel merito, non ho mai sentito ne’ tuoni ne’ fulmini. Questa persona con i suoi 1720 dipendenti, (nel 2006 erano 2181) ci costa 228 milioni di euro l'anno, ai quali vanno aggiunti 153 milioni di euro l'anno per le pensioni. lo stipendio medio di un dipendente del Quirinale si attesta intorno ai 145000 euro/anno. In soldoni il colle costa il doppio della Casa Bianca.
Qualcuno mi dice che faranno mai questi 1720 dipendenti che a otto ore giorno, assommano un monte ore di 3440000 l'anno? Sembra incredibile ragazzi ma sono 3.5 milioni di ore che si traducono in...niente. Discorso a parte per Montecitorio e Palazzo Madama: qui ci si dibatte tra il "porcellum" e il "mattarellum", sperando che dalla prossima legislatura, smettano di essere aberrazioni giuridiche e restino solo bizzarrie linguistiche. Se poi vogliono sfoggiare cultura, studino vista l'incredibile ignoranza di cui sono portatori. E' di qualche giorno fa un'intervista delle Iene a una lunga fila di parlamentari tra cui, non uno, è riuscito a rispondere che il primo Presidente della Repubblica italiana fu Enrico De Nicola.
Troppo onesto e troppo modesto per essere ricordato. Cito un aneddoto: Primo destinatario Giorgio Napolitano.  Dopo aver rifiutato l’appannaggio presidenziale (12,5 milioni delle vecchie lire) Enrico De Nicola (primo presidente nel 1948) mantenne uno stile di vita estremamente modesto. Tanto da indossare un cappotto rivoltato, sempre lo stesso, a tutte le cerimonie ufficiali. I collaboratori provarono a farglielo sostituire ma lui accettò soltanto di farlo riparare. E quando il sarto di Napoli non volle essere pagato, si arrabbiò moltissimo.

Lettera firmata, ricevuta via e-mail

Caro amico,
è molto utile ricordare i Grandi Presidenti e gli onesti parlamentari  che si pagavano le spese a scapito del loro patrimonio.. Ma inutile e senza alcun rimedio, per il momento, ribadire gli assurdi sprechi dei Palazzi e il massacro   del nostro Paese ad opera di politici disonesti che, purtroppo , sono inamovibili.
Non si può dire che Matteo Renzi non abbia studiato, assimilato e interpretato in
politica i principi del suo concittadino Nicolò Macchiavelli. Con una strategia semplice e chiara ha portato al Campidoglio il suo candidato dando scacco matto all'ex Cavaliere suo alleato. Il quale, nell'inseguire una ipotetica grazia, aveva candidato niente di meno Giuliano Amato.
Il nostro Renzi, sovente, non è politicamente corretto. Lo ha dimostrato otto mesi fa impallinando Romano Prodi, ha proseguito eliminando Bersani, poi Letta, Cofferati e relegando in un angolo i superstiti della vecchia oligarchia del Partito Comunista. Ha snobbato i Sindacati di Sinistra rifiutando di sedersi con loro “attorno a un tavolo” in estenuanti riunioni notturne per produrre il nulla. E' invece andato a Detroit per incontrare Sergio Marchionne con grande scandalo del mondo sindacale di sinistra che ha sempre visto la FIAT come il nemico da distruggere. IL risultato è stato che la FIAT di Marchionne sta riportando lavoro in Italia. Non c'è nulla da dire. Speriamo che si continui ad andare verso risultati positivi. Il nuovo inquilino del Colle anche questa volta è uno politicamente schierato. Sarà senza dubbio un attento notaio in difesa della nostra Costituzione vetero-comunista. Le riforme costituzionali, se si faranno, saranno all'acqua di rose. E soprattutto la riforma della Magistratura sarà molto difficile da avviare.
Il premier Renzi continua la sua frenetica attività e va avanti come un carro armato. Forse ha ragione un suo concittadino, il quale lo definiva sprecato come Sindaco di Firenze. Ai posteri…ecc.

m.alberini@iol.it