Cara
Mariella,
perché c'è
battaglia su una figura, di alto profilo istituzionale, di alta levatura
morale, di alta considerazione internazionale, di alta esperienza politica, di
alti risultati ottenuti...credo manchi solo di alta corporatura e di alto
profilo camuso?
Quello che
non mi quadra però, è che e con tutta questa moralità, l'uomo in questione
faccia parte da un trentennio, di un gruppo di "persone" che hanno ridotto
una nazione a brandelli. E da lui, nel merito, non ho mai sentito ne’ tuoni ne’
fulmini. Questa persona con i suoi 1720 dipendenti, (nel 2006 erano 2181) ci
costa 228 milioni di euro l'anno, ai quali vanno aggiunti 153 milioni di euro
l'anno per le pensioni. lo stipendio medio di un dipendente del Quirinale si
attesta intorno ai 145000 euro/anno. In soldoni il colle costa il doppio della
Casa Bianca.
Qualcuno mi
dice che faranno mai questi 1720 dipendenti che a otto ore giorno, assommano un
monte ore di 3440000 l'anno? Sembra incredibile ragazzi ma sono 3.5 milioni di
ore che si traducono in...niente. Discorso a parte per Montecitorio e Palazzo
Madama: qui ci si dibatte tra il "porcellum" e il
"mattarellum", sperando che dalla prossima legislatura, smettano di
essere aberrazioni giuridiche e restino solo bizzarrie linguistiche. Se poi
vogliono sfoggiare cultura, studino vista l'incredibile ignoranza di cui sono
portatori. E' di qualche giorno fa un'intervista delle Iene a una lunga fila di
parlamentari tra cui, non uno, è riuscito a rispondere che il primo Presidente
della Repubblica italiana fu Enrico De Nicola.
Troppo onesto
e troppo modesto per essere ricordato. Cito un aneddoto: Primo destinatario
Giorgio Napolitano. Dopo aver rifiutato
l’appannaggio presidenziale (12,5 milioni delle vecchie lire) Enrico De Nicola (primo
presidente nel 1948) mantenne uno stile di vita estremamente modesto. Tanto da
indossare un cappotto rivoltato, sempre lo stesso, a tutte le cerimonie
ufficiali. I collaboratori provarono a farglielo sostituire ma lui accettò
soltanto di farlo riparare. E quando il sarto di Napoli non volle essere
pagato, si arrabbiò moltissimo.
Lettera
firmata, ricevuta via e-mail
Caro amico,
è molto utile ricordare i Grandi Presidenti e gli onesti
parlamentari che si pagavano le spese a
scapito del loro patrimonio.. Ma inutile e senza alcun rimedio, per il momento,
ribadire gli assurdi sprechi dei Palazzi e il massacro del nostro Paese ad opera di politici
disonesti che, purtroppo , sono inamovibili.
Non si può dire che Matteo Renzi non abbia studiato, assimilato
e interpretato in
politica i principi del suo concittadino Nicolò
Macchiavelli. Con una strategia semplice e chiara ha portato al Campidoglio il
suo candidato dando scacco matto all'ex Cavaliere suo alleato. Il quale, nell'inseguire
una ipotetica grazia, aveva candidato niente di meno Giuliano Amato.
Il nostro Renzi, sovente, non è politicamente
corretto. Lo ha dimostrato otto mesi fa impallinando Romano Prodi, ha
proseguito eliminando Bersani, poi Letta, Cofferati e relegando in un angolo i
superstiti della vecchia oligarchia del Partito Comunista. Ha snobbato i
Sindacati di Sinistra rifiutando di sedersi con loro “attorno a un tavolo” in
estenuanti riunioni notturne per produrre il nulla. E' invece andato a Detroit
per incontrare Sergio Marchionne con grande scandalo del mondo sindacale di
sinistra che ha sempre visto la FIAT come il nemico da distruggere. IL risultato
è stato che la FIAT di Marchionne sta riportando lavoro in Italia. Non c'è
nulla da dire. Speriamo che si continui ad andare verso risultati positivi. Il
nuovo inquilino del Colle anche questa volta è uno politicamente schierato. Sarà
senza dubbio un attento notaio in difesa della nostra Costituzione
vetero-comunista. Le riforme costituzionali, se si faranno, saranno all'acqua
di rose. E soprattutto la riforma della Magistratura sarà molto difficile da
avviare.
Il premier Renzi continua la sua frenetica attività e
va avanti come un carro armato. Forse ha ragione un suo concittadino, il quale
lo definiva sprecato come Sindaco di Firenze. Ai posteri…ecc.
m.alberini@iol.it