cover blog M Alberini

lunedì 13 luglio 2015

V I S T O D A L E I - "Manca la vera riforma della scuola"

Carissima Alberini,
la riforma della Scuola in atto nasce  per l’ennesima volta in modo sbagliato tra contrasti delle varie categorie: professori, sindacati, studenti ecc. Da 50 anni la scuola non ha pace anzi provoca una sorta di guerriglia civica peggiorando la vita non solo delle famiglie, ma di intere generazioni…

Lettera firmata, inviata  via e-mail

Gentile amico,
innanzi tutto esiste l’inadeguatezza culturale e civica degli insegnanti sovente con diplomi o lauree diverse dalla materia che devono trattare. E la mancanza di vera passione in questi docenti per catturare l’interesse dei discepoli. I quali, soprattutto di questi tempi, mancano sovente dell’incentivo per emergere fra i compagni di classe. Ciò è da addebitarsi allo  scarso carisma di docenti svogliati quanto e più dei  discenti. La questione del sistema di accesso alle cattedre è inquinato da un clientelismo  mai combattuto e debellato. Il quale permette a veri somari di accedere all’insegnamento. Ad esempio al Sud sono facilitati le promozioni per arrivare ai concorsi valutando l’aspirante docente in maniera scorretta: si tiene conto oltre che del “padrino” anche di classifiche agevolate da voti alti immeritati. Tutto ciò genera una situazione distorta soprattutto non adatta a riadattare in modo adeguato la tendenza di una scuola che non prepara alla vera cultura e neppure a quella che dovrà essere la vita futura  dei giovani. I quali sono preda di una forma di anarchia consentita anche da genitori al loro volta privi di capacità di educare in tutti i sensi e, fin dalla prima infanzia, i loro figli.
Dalla fine della Seconda guerra mondiale, le varie riforme che si sono succedute, hanno complicato invece di mettere ordine nella scuola. Da ciò proviene un ulteriore peggioramento del sistema-Paese che affligge l’Italia ormai da un 50ennio.
Un tempo, il figlio che tornava a casa con un brutto voto veniva severamente redarguito. Oggi i genitori vanno dal professore a protestare contro quella che giudicano eccesso di severità. E così si continua a peggiorare la qualità della vita dal punto di vista dell’irresponsabilità dei giovani, ma anche degli insegnanti. E continuare a vituperare la mancanza di rispetto umano, di senso civico, di totale ingratitudine, di mancanza di educazione dei sentimenti è risibile poiché tutto ciò parte dalla famiglia sì, ma soprattutto dalla scuola.
Oggi la riforma deve riformare davvero  un sistema didattico del tutto sballato e privo di valori di fondo per i quali è ormai inquinata la qualità di vita dell’ Italia tutta.


m.alberini@iol.it     

Nessun commento: