Un frase detta da milioni di Italiani dall’inizio
degli Anni cinquanta. E non si rendevano conto che proprio dal 1950 fino al settembre 2011 hanno avuto un periodo felice: senza guerre (brigate
rosse a parte), tbc, sifilide, aids. E quindi la possibilità di fare sesso
libero.
Purtroppo si lamentavano anche quando l’Italia era la
quinta potenza economica mondiale. Vivevano con sfarzo eccessivo poiché la
conquista dell’arricchimento e il materialismo cancellavano le gioie dello
spirito.
Adesso stiamo passando il periodo peggiore dopo la
Seconda guerra mondiale: siamo in guerra, una guerra con armi cancerogene per
chi le usa e per i popoli che le subiscono, cancro e aids sono in aumento
dovunque. E’ tornata la vera povertà e
siamo finiti poco sopra il livello della Grecia.
Dagli Anni settanta il rispetto umano è andato
diminuendo fino a svanire quasi del tutto ai giorni nostri. I padri del 68 non
sono stati capaci di educare i figli, li
hanno coperti di eccessivi privilegi. Gli hanno insegnato a ricevere e non a
dare. Risultato: esistono milioni di genitori abbandonati in vecchiaia, in
malattia, privi del doveroso affetto filiale. Questi brutti figli sono a loro
volta infelici poiché l’egoismo non genera serenità, ma solitudine e incapacità
di dare e ricevere amore.
La vita senza il brivido misterioso del sincero amore porta
alla malinconia ed è peggio ancora per chi non ha interessi culturali.
Noi ci aggiriamo in metropoli simbolo di quella
solitudine, della mancanza di senso della comunità, di senso civico.
Non si vede che peggioramento nel futuro per quei
figli che nascono oggi in un’Europa devastata dalla discordia e da milioni di
migranti presenti e in arrivo.
Dagli Anni novanta, una parte degli Italiani ha
incominciato a interessarsi
di politica con il risultato di essere arrivati al
disgusto generalizzato in tutti coloro i quali hanno una coscienza e ancora un
po’ di amore per questo Paese devastato da bande di politici corrotti sempre
più presuntuosi quando arrivano alla notorietà.
Il rimedio consisterebbe nel tornare indietro e creare
una Costituzione non obsoleta con non più di trecento deputati in Parlamento,
100 senatori non elettivi in Senato, un
Premier e un Presidente della Repubblica eletti dal popolo. E’ questa l’unica
promessa che Renzi pare stia mantenendo. Ricordiamoci che negli Anni cinquanta
i senatori arrivavano a Roma pagandosi tutto.
m.alberini@iol.it