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lunedì 7 marzo 2016

V I S T O D A L E I - "Si stava meglio quando si stava peggio"


Un frase detta da milioni di Italiani dall’inizio degli Anni cinquanta. E non si rendevano conto che proprio dal 1950 fino al  settembre 2011  hanno avuto un periodo felice: senza guerre (brigate rosse a parte), tbc, sifilide, aids. E quindi la possibilità di fare sesso libero.
Purtroppo si lamentavano anche quando l’Italia era la quinta potenza economica mondiale. Vivevano con sfarzo eccessivo poiché la conquista dell’arricchimento e il materialismo cancellavano le gioie dello spirito.
Adesso stiamo passando il periodo peggiore dopo la Seconda guerra mondiale: siamo in guerra, una guerra con armi cancerogene per chi le usa e per i popoli che le subiscono, cancro e aids sono in aumento dovunque. E’ tornata la vera povertà  e siamo finiti poco sopra il livello della Grecia.
Dagli Anni settanta il rispetto umano è andato diminuendo fino a svanire quasi del tutto ai giorni nostri. I padri del 68 non sono stati capaci di educare i figli,  li hanno coperti di eccessivi privilegi. Gli hanno insegnato a ricevere e non a dare. Risultato: esistono milioni di genitori abbandonati in vecchiaia, in malattia, privi del doveroso affetto filiale. Questi brutti figli sono a loro volta infelici poiché l’egoismo non genera serenità, ma solitudine e incapacità di dare e ricevere amore.
La vita senza il brivido misterioso del sincero amore porta alla malinconia ed è peggio ancora per chi non ha interessi culturali.
Noi ci aggiriamo in metropoli simbolo di quella solitudine, della mancanza di senso della comunità, di senso civico.
Non si vede che peggioramento nel futuro per quei figli che nascono oggi in un’Europa devastata dalla discordia e da milioni di migranti presenti e in arrivo.
Dagli Anni novanta, una parte degli Italiani ha incominciato a interessarsi
di politica con il risultato di essere arrivati al disgusto generalizzato in tutti coloro i quali hanno una coscienza e ancora un po’ di amore per questo Paese devastato da bande di politici corrotti sempre più presuntuosi quando arrivano alla notorietà.
Il rimedio consisterebbe nel tornare indietro e creare una Costituzione non obsoleta con non più di trecento deputati in Parlamento, 100 senatori non elettivi in Senato,  un Premier e un Presidente della Repubblica eletti dal popolo. E’ questa l’unica promessa che Renzi pare stia mantenendo. Ricordiamoci che negli Anni cinquanta i senatori arrivavano a Roma pagandosi tutto.

m.alberini@iol.it