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lunedì 21 marzo 2016

V I S T O D A L E I - - "L'età dell' incertezza"

Squilibri macroeconomici, terrorismo e malattie politiche: sono queste le  maggiori piaghe delle quali tutto il mondo soffre e prima fra tutti l’Italia. La deflazione causata da un eccesso di offerta  nel settore petrolifero e nell’ultimo decennio la globalizzazione non ha giovato a nessuno a parte la Germania, il paese più produttivo. Ma i blocchi imposti ai Paesi più poveri dalla UE rovinano le loro economie indebolite e alcun  futuro positivo si può sperare da  una crescita debole.
Intanto la cattura del jidahista Saleh Abdeslam, vivo, a Molenbeeck-Bruxelles, il quale, adeguatamente fatto “gorgheggiare”, potrebbe portare ad una mappatura delle cellule presenti in tutta Europa. Quelle cellule in sonno ovunque nelle città europee.
Stiamo vivendo un periodo a dir poco inquietante sotto tutti i punti d vista. Un’età dell’incertezza che promette di durare almeno altri cinquant’anni ad essere ottimisti.
Quello che resta della politica è in continuo litigio. Persino gli alleati per le prossime elezioni legislative invece di restare uniti per la vittoria non fanno altro che combattersi per candidati più o meno improbabili. Si tratta del centro-destra in lotta verso il suicidio. Ma neanche il PD se la passa bene
L’insensatezza guida l’Italia colma di malattie politiche, di malcostume, di ignoranza delle più elementari regole del viver civile. E stiamo ancora peggiorando poiché mai come adesso siamo arrivati  a un tale numero di femminicidi. E ciò si può spiegare an
che con l’indipendenza della donna che lavora e basta a se stessa. Non è più succube dell’uomo per motivi di sopravvivenza economica: non è più quell’essere debole che sopportava persino le percosse: un fatto che a volte potrebbe forse scatenare  follia omicida nell’uomo per prevalere sulla femmina ormai ribelle.    
Adesso imperativo sarebbe toccare l’indebolimento del tessuto sociale del passato (famiglia, chiesa ecc.).
L’educazione civica, materia inserita nei programmi scolastici da Aldo Moro  50anni fa, non è mai stata praticata nelle scuole. Una materia indispensabile che deve essere insegnata proprio nella scuola a difesa anche della famiglia che ha difficoltà ad inculcare quei principi oggi dimenticati. Da tutto ciò parte l’incapacità a vivere con gli altri e a rispettarli.

m.alberini@iol.it