Cara Mariella Alberini,
Questa POLITICA CREA POVERTA’. Ormai siamo al punto di “VENDESI STIVALE
AL MIGLIOR OFFERENTE.” Il Paese puzza accompagnato
da sofferenze, suicidi, fallimenti,
chiusure, disoccupazione, ingiustizie, corruzione, ecc., tutto abilmente
soffocato all’opinione pubblica attraverso la ferrea censura dei mercenari
dell’informazione <i veri nemici
della Patria>, che operano alle dipendenze delle varie Redazioni Mediatiche.
CITTADINI NON POVERI - NON SCEMI - MA DERUBATI DA FORZE DI POTERE
OCCULTE E SCONFINANTI. Sono ormai cinquant’anni che diffondo ai sette venti o
meglio alle sette cadreghe più importanti del Paese che lo Stivale necessita di
un Ente in grado di risolvere le tante porcate giornaliere commesse da
Istituzioni Mafiose dello Stato disperse lungo l’intera Penisola. La frase
divenuta di comune dominio: PAESE DI M…- MALEDETTI LADRI ISTITUZIONALIZZATI.
I risultati sono più che evidenti, giorno dopo giorno milioni di
cittadini augurano la fine di questo Stato che non risponde al rispetto dei
Diritti Civili, Umani, Sociali e Spirituali, trascinando nel baratro la Nazione
intera. Perché gli altri Paesi vanno avanti, mentre noi andiamo sempre più
indietro? Persino la Compagnia Aerea di bandiera viaggia da lunghi anni sui
corridoi del fallimento.
La spiegazione è sotto al naso di tutti, il Paese è soggiogato da svariati
deretani che occupano le poltrone di comando e concretizzano i fallimenti
Nazionali passati e quelli in corso d’opera. Non comprate più vetture Italiane,
non sono concorrenziali - non mangiate e non consumate più prodotti Italiani,
contengono il sangue dei vostri fratelli - non viaggiate più con Alitalia,
potrebbero chiedervi un contributo per il fallimento - non rifornitevi più da
compagnie Italiane, i costi sono triplicati - le vacanze passatele all’estero,
per distrarvi dalla Politica presente anche nei nostri sogni - andate a pregare
nelle Moschee o nelle Sinagoghe perché il nostro Dio ha abbandonato il Paese
sbattendo la porta. In definitiva, stiamo vivendo una guerra interna silenziosa
per cambiare il sistema Politico deficitario e ripiegare il nemico che abbiamo
in casa, attaccando l’Economia generale del Paese con risultati funzionali
prima di decadere nel Limbo. I fallimenti di importanti gruppi Industriali o di
Servizi alla Nazione, Isole e Penisole in vendita al miglior offerente, facendo
sprofondare sempre più questo nostro Paese che in epoche lontane fu nella storia
come esempio di civiltà ormai decaduta. Sono diversi anni che batto il chiodo
delinquenziale di comportamento negativo, così come vengono definiti alcuni
gruppi mafiosi associati alla Regione Lombardia.
Per l’occasione scrissi al Presidente della Repubblica, al Capo del
Governo ecc.
Non so se avete capito: si sono mangiati i miliardi versati in
vent’anni di furti istituzionalizzati, si sono mangiati le case e i versamenti
di trenta sette anni di speculazioni e sperano di farla franca…
Lettera firmata, ricevuta via e-mail
Caro lettore,
però non possiamo continuare a mettere tutte le dita nelle mille
piaghe italiche senza trovare un
rimedio. Siamo ostaggio di un sistema demoniaco, al quale partecipa almeno il
50% della popolazione e si continua a farneticare di quisquilie inammissibili
in una situazione di tale disastro. Se qualcuno poi accenna a togliere il reato
di clandestinità ai poveri africani e non che i loro aguzzini “traghettano”, ciò
significa la demenza totale riguardo alla situazione disperata per l’invasione
da noi mai controllata e regolamentata.
Italia, paese dei ludi verbali: lo dimostra il fatto che persino i
Grillini, rappresentanti il 25% dei votanti, dopo aver promesso di ribaltare il Parlamento
come un calzino, sono ancora fermi ad attuare delicati ricami come le signore
del Primo Novecento. Sembra impossibile che nessuno riesca ad abbattere la
cortina fumogena alzata da questo Governo che non governa. E promette per la
tragedia di Lampedusa i funerali di Stato per le vittime. Che sia diventato un
lucro l’Istituto dei funerali di Stato a beneficio di qualche categoria
politica? Di certo prometterebbero una
trionfale visibilità ai politicanti in ginocchio presso le bare: non c’è limite
al peggior spettacolo dell’ipocrisia istituzionalizzata. E che dire
dell’ennesimo pasticciaccio Alitalia che
non ha saputo reggere neppure due anni un rimpasto creato a parole senza
bonificare alcuna struttura e lasciando
intatto il personale per la felicità dei sindacati?
Non è difficile prevedere che la prossima crisi verrà subita dalle
Poste le cui finanze verranno
prosciugate per tenere in piedi l’Alitalia. Ormai lo zoppo si appoggia al cieco
al quale è stato tolto persino il cane (in esubero) e cade nel baratro senza
fondo di questo bellissimo stivale ma popolato da bipedi sbagliati. Alla resa
dei conti quei bipedi siamo noi, ma non siamo più in grado di pagare lo scotto
dei nostri fatali errori.
m.alberini@iol.it