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lunedì 14 ottobre 2013

VISTO DA LEI - "Italia in svendita"

Cara Mariella Alberini,
Questa POLITICA CREA POVERTA’. Ormai siamo al punto di “VENDESI STIVALE AL MIGLIOR OFFERENTE.” Il Paese puzza  accompagnato da  sofferenze, suicidi, fallimenti, chiusure, disoccupazione, ingiustizie, corruzione, ecc., tutto abilmente soffocato all’opinione pubblica attraverso la ferrea censura dei mercenari dell’informazione  <i veri nemici della Patria>, che operano alle dipendenze delle varie Redazioni Mediatiche.
CITTADINI NON POVERI - NON SCEMI - MA DERUBATI DA FORZE DI POTERE OCCULTE E SCONFINANTI. Sono ormai cinquant’anni che diffondo ai sette venti o meglio alle sette cadreghe più importanti del Paese che lo Stivale necessita di un Ente in grado di risolvere le tante porcate giornaliere commesse da Istituzioni Mafiose dello Stato disperse lungo l’intera Penisola. La frase divenuta di comune dominio: PAESE DI M…- MALEDETTI LADRI ISTITUZIONALIZZATI.
I risultati sono più che evidenti, giorno dopo giorno milioni di cittadini augurano la fine di questo Stato che non risponde al rispetto dei Diritti Civili, Umani, Sociali e Spirituali, trascinando nel baratro la Nazione intera. Perché gli altri Paesi vanno avanti, mentre noi andiamo sempre più indietro? Persino la Compagnia Aerea di bandiera viaggia da lunghi anni sui corridoi del fallimento.
La spiegazione è sotto al naso di tutti, il Paese è soggiogato da svariati deretani che occupano le poltrone di comando e concretizzano i fallimenti Nazionali passati e quelli in corso d’opera. Non comprate più vetture Italiane, non sono concorrenziali - non mangiate e non consumate più prodotti Italiani, contengono il sangue dei vostri fratelli - non viaggiate più con Alitalia, potrebbero chiedervi un contributo per il fallimento - non rifornitevi più da compagnie Italiane, i costi sono triplicati - le vacanze passatele all’estero, per distrarvi dalla Politica presente anche nei nostri sogni - andate a pregare nelle Moschee o nelle Sinagoghe perché il nostro Dio ha abbandonato il Paese sbattendo la porta. In definitiva, stiamo vivendo una guerra interna silenziosa per cambiare il sistema Politico deficitario e ripiegare il nemico che abbiamo in casa, attaccando l’Economia generale del Paese con risultati funzionali prima di decadere nel Limbo. I fallimenti di importanti gruppi Industriali o di Servizi alla Nazione, Isole e Penisole in vendita al miglior offerente, facendo sprofondare sempre più questo nostro Paese che in epoche lontane fu nella storia come esempio di civiltà ormai decaduta. Sono diversi anni che batto il chiodo delinquenziale di comportamento negativo, così come vengono definiti alcuni gruppi mafiosi associati alla Regione Lombardia.
Per l’occasione scrissi al Presidente della Repubblica, al Capo del Governo ecc.

Non so se avete capito: si sono mangiati i miliardi versati in vent’anni di furti istituzionalizzati, si sono mangiati le case e i versamenti di trenta sette anni di speculazioni e sperano di farla franca…
Lettera firmata, ricevuta via e-mail

Caro lettore,
però non possiamo continuare a mettere tutte le dita nelle mille piaghe  italiche senza trovare un rimedio. Siamo ostaggio di un sistema demoniaco, al quale partecipa almeno il 50% della popolazione e si continua a farneticare di quisquilie inammissibili in una situazione di tale disastro. Se qualcuno poi accenna a togliere il reato di clandestinità ai poveri africani e non che i loro aguzzini “traghettano”, ciò significa la demenza totale riguardo alla situazione disperata per l’invasione da noi mai controllata e regolamentata.
Italia, paese dei ludi verbali: lo dimostra il fatto che persino i Grillini, rappresentanti il 25% dei votanti,  dopo aver promesso di ribaltare il Parlamento come un calzino, sono ancora fermi ad attuare delicati ricami come le signore del Primo Novecento. Sembra impossibile che nessuno riesca ad abbattere la cortina fumogena alzata da questo Governo che non governa. E promette per la tragedia di Lampedusa i funerali di Stato per le vittime. Che sia diventato un lucro l’Istituto dei funerali di Stato a beneficio di qualche categoria politica?  Di certo prometterebbero una trionfale visibilità ai politicanti in ginocchio presso le bare: non c’è limite al peggior spettacolo dell’ipocrisia istituzionalizzata. E che dire dell’ennesimo  pasticciaccio Alitalia che non ha saputo reggere neppure due anni un rimpasto creato a parole senza bonificare alcuna struttura  e lasciando intatto il personale per la felicità dei sindacati?
Non è difficile prevedere che la prossima crisi verrà subita dalle Poste le cui finanze  verranno prosciugate per tenere in piedi l’Alitalia. Ormai lo zoppo si appoggia al cieco al quale è stato tolto persino il cane (in esubero) e cade nel baratro senza fondo di questo bellissimo stivale ma popolato da bipedi sbagliati. Alla resa dei conti quei bipedi siamo noi, ma non siamo più in grado di pagare lo scotto dei nostri fatali errori.

m.alberini@iol.it