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venerdì 20 dicembre 2013

INTERVISTA di Mariella Alberini al professor Giulio TARRO, illustre scienziato della lotta al cancro

Con il cancro si può vivere

Una delle caratteristiche ideali della figura del prof. Giulio Tarro è la capacità di rasserenare il paziente che, angosciato da una diagnosi di tumore maligno, gli si accosta in cerca di consiglio. E non solo lo riceve subito, ma timore e ansia svaniscono nell’ascoltare la sua voce autorevole, ma calma che  chiarisce dubbi e comunica subito conoscenza internazionale di ciascun farmaco e protocollo di nuova generazione.
Immunologo oncologo di fama mondiale, 75 anni, nato a Messina, risiede a Napoli e si sposta di continuo in tutta l’Europa e negli Stati Uniti dove per anni ha lavorato. Ha collaborato  con Albert Sabin presso il Weizmann Institute di Rehovot. Non si contano le onorificenze, le lauree honoris causa, le medaglie d’oro. Ha scoperto la TLP ( proteina liberata dai tumori umani (Brevetto Europeo). E’ Presidente della società italiana di Immuno-oncologia. Ha creato e dirige la Fondazione Teresa de Baumont Bonelli per le ricerche sul cancro.

Perché in Italia non ci si preoccupa per tempo degli effetti collaterali delle cure oncologiche?
E’ mentalità diffusa di concentrarsi sull’eliminazione della malattia non pensando che le cellule deputate a diverse funzioni normali vengono penalizzate dai farmaci.

Allora cosa si deve fare?
Sappiamo oggi che esistono molti farmaci in gradi di sostituire le funzioni normali colpite da chemioterapici.

Ad un paziente sottoposto a Chemio “Rossa” cosa consiglia di affiancare come difesa?
Gli stessi farmaci che vengono usati dopo il trattamento, vanno utilizzati prima.

Qualche nome?
In particolare l’EPO (eritropoietina normale prodotto del nostro organismo per aumentare i globuli rossi). Gli stimolanti del midollo osseo per far aumentare i globuli bianchi. Lo stesso vale per le piastrine onde evitare emorragie.

Esiste un farmaco per aumentare le difese immunitarie?
Certo che esiste. Nella strategia di difesa del nostro organismo bisogna usare farmaci che stimolano la produzione delle nostre sentinelle come i linfociti.

Può aiutare un certo tipo di vita igienica?
Gli stili di vita sono importanti, in particolare l’alimentazione sana, senza grassi, molta verdura e frutta e poca carne bianca o pesce. Evitare il fumo delle sigarette e utilizzare almeno un paio di vaccini oggi conosciuti per la prevenzione del tumore al collo dell’utero (seconda causa di mortalità della donna nel mondo) comead esempio il vaccino  contro il Papilloma virus. E ancora il vaccino contro l’epatite B, responsabile di alcuni tumori del fegato. E la DIAGNOSI PRECOCE è importantissima.

Come si deve Affrontare una diagnosi di tumore maligno?
Con calma e serenità: oggi sappiamo che con le terapie attuali sempre in progresso di ricerca, i tumori possono essere trattati efficacemente soprattutto  se diagnosticati per tempo. Con il cancro si può vivere...


                                                                           m.alberini@iol.it