Cara Mariella Alberini,
cosa dobbiamo aspettarci dalla nomina
del nuovo Segretario del PD Matteo Renzi?
Saprà mantenere i roboanti propositi per
riformare l’Italia in stato comatoso? Mi interessa conoscere la sua opinione e
se si può sperare davvero in un reale cambiamento…
Lettera firmata, ricevuta via e-mail
Carissimo lettore,
grottesco il solito mare di promesse che sgorga puntuale dalle gole dei
politici alla ribalta elettorale. Colpisce più sgradevole di sempre, la
sicumera con la quale il giovane Renzi declama riforme che fanno risparmiare
miliardi diminuendo i costi della politica; ritiene di scardinare l’asse
Letta-Napolitano e di far ritornare le
decisioni alla politica; prospetta una riforma elettorale impostata da quello
che lui ritiene il partito di maggioranza: il PD.
In realtà i partiti di maggioranza in Italia sono tre e sarà piuttosto
difficile metterli d’accordo su una nuova legge elettorale. Parlare di tagliare
i costi della politica è diventata un’utopia risibile poiché nessuno ha
intenzione di rinunciare a nulla, neppure a un cent. Infatti le colpevoli
indecisioni del Premier Letta sono determinate dalla sua impotenza ad agire in
tale senso. Come farà il nuovo Segretario del PD a realizzare tali promesse? Il
marasma italico sta straripando da tutte le parti: viviamo da sette anni in
regime di anti costituzionalità come sancito dalla recente sentenza della
Suprema Corte.
Non sappiamo se gli Italiani si sono resi conto che, nel più profondo
silenzio, da oltre due anni, l’Italia è diventata di fatto e di contrabbando
una Repubblica Presidenziale: dove prima è stato deciso e nominato il Governo
Monti e poi, dal cilindro del Presidente Napolitano è scaturito il Governo
Letta, detto delle Larghe Intese.
Adesso come farà Matteo Renzi a
far tornare in Italia la Repubblica Parlamentare?
Non ci sembra che, sia pure da Segretario del PD, lui ne avrà i poteri.
In Italia, da decenni tutti i Presidenti del Consiglio lamentano la
totale mancanza di poteri per attuare riforme, a parte quelle tragiche e
numerose sulle pensioni. E vorremmo sapere dove
il Segretario Renzi, novello Lancillotto, ha trovato la formula magica
per attuare quello che da trent’anni nessuno è riuscito a realizzare.
Con grande tristezza non vediamo luce all’orizzonte buio del nostro
Paese, ma soltanto la solita corsa ambiziosa di nuovi politicanti che con
particolare veemenza millantano di poter
combattere contro la macchina da guerra
nucleare delle Kaste
inamovibili poiché fondate sui piloni di cemento armato della
burocrazia più solidificata e famelica del mondo.
m.alberini@iol.it