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martedì 29 aprile 2014

Visto da lei - "Ci mancava lo Spesometro!"

Visto da lei di Mariella Alberini per Economiaitaliana.it del 28.4.14



Cara Mariella Alberini,
ci mancava lo “Spesometro” per completare il quadro vetero-sovietico di un’Italia, nella quale il nuovo Premier Renzi dichiara a gran voce di avere messo insieme un Governo che nulla ha in comune con l’antico Pd. Ormai siamo arrivati ad una situazione che se non fosse preoccupante sarebbe ridicola.
Mi vuol dire, cara Mariella, cosa significa fare le pulci ad acquisti sopra i 3600 euro? E come la mettiamo con il tanto invocato aumento dei consumi e della ripresa a spendere per far muovere l’economia stagnante da ormai oltre cinque anni?...
Lettera firmata, ricevuta via e-mail

Caro amico,
il nuovo Governo ha “inventato” il contentino degli 80 euro sostenendo che servono a incrementare i consumi. Intanto chi ne spende 3.600 viene segnalato al Fisco che dovrà provvederà ad accertare il suo reddito. Di conseguenza il malcapitato entra nel mirino dell’Agenzia delle Entrate. In tale modo si castra qualunque pulsione a spendere tramite strumenti bancari e si incentivano le transazioni in contanti di qualunque tipo.
Bisogna tenere presente che l’Italia, da Roma (inclusa) in giù, rappresenta oltre il 50% della popolazione che di queste regole se ne fa un baffo poiché, illo tempore, sono abituati a transazioni solo in contanti: per non lasciare tracce, evadere l’Iva e ottenere congrui sconti.
Gli Italiani del sud per la maggior parte vivono di redditi statali: insegnamento, politica, sanità, enti inutili, corpo forestale ecc.: tutto ciò porta a non individuare la quantità di denaro in circolazione.
Adesso questa “geniale” trovata dello Spesometro, o forse sarebbe meglio identificarlo come “Idioziometro”, potrebbe meridionalizzare anche i diligenti lavoratori del Nord, artefici del maggior gettito fiscale.
Per uscire dalla crisi non servono marchingegni o leggi speciali, l’unica ricetta è:  creare lavoro liberando le iniziative da tutte le pastoie burocratiche e sindacali che lo affossano.
Il lavoro non è un bene divino ne’ tantomeno una creazione dei sindacati. Il lavoro scaturisce dalla creatività di ciascuno, il quale deve essere libero potersi esprimere.       
Temiamo che questa nuova assurdità, lo Spesometro, sia un passo molto falso da parte di Renzi sul quale si raccolgono le ultime speranze degli Italiani. I quali però ormai incominciano a dubitare molto della sua reale buona fede. 
m.alberini@iol.it