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lunedì 9 giugno 2014

VISTO DA LEI - "Bracconieri di Stato"

Cara Mariella,
mi sento impotente e nauseato verso la corruzione più imponente dell’ Occidente. Lei in qual modo commenta l’indecenza dei ladroni veneziani e non che in Italia sono mille volte quaranta. Ormai siamo arrivati  ad un punto di non ritorno  a meno che non si ripristini la pena di morte per questi e altri gravissimi reati…
Lettera firmata, ricevuta via e-mail

Caro lettore,
la corruzione in Italia è ormai una raffinata strategia congegnata per favorirne il sistema. Nelle sue indagini, la Magistratura fa sempre più fatica a individuarne le
contorte trame. Ogni giorno abbiamo notizia di mostruosi ladrocini in tutte le aeree del Paese. Patetica la rete di controlli installata per monitorare il comune cittadino anche quando ritira 1000 euro dalla banca mentre Presidenti di Regione, di Enti e Società dello Stato intascano cifre vertiginose su qualsiasi transazione o appalto.
Il Premier Renzi ha tacciato di Alto Tradimento chi commette tali appropriazioni indebite. Ma l’Alto Tradimento richiede la Corte Marziale e quindi concordo sul ripristino della pena di morte per questa ignobile genìa.
A Singapore chi viene arrestato con pochi grammi di droga va sotto processo e viene condannato alla pena capitale con esecuzione quasi immediata.
Imitare tale sistema di Giustizia sarebbe l’unico rimedio ormai per tali bracconieri di Stato. Scommettiamo che la fifa li farebbe diventare onesti?
In questo sciagurato Paese, cosiddetto il più bello del mondo, ogni opera pubblica preventivata in due anni ne richiede come minimo sette con costi lievitati a cifre vertiginose. Nessuno ha più la minima fiducia per queste iniziative, le quali naufragano sistematicamente in scandali a base di corruzione ed inefficienza generatrice di pericolo: poiché autostrade carenti di ferro e di cemento o scuole costruite come quelle dell’Aquila, non possono che produrre disastri. Oggi i bracconieri di Stato sono miliardari in sterline e sovente restando impuniti creano una reazione a catena perpetua.
Allora signor Presidente del Consiglio, calci nel sedere a parte come dice ne TG7 (ci sembra pena molto lieve se non accostata all’ergastolo), come pensa di combattere e sconfiggere simili piaghe. Lei che sempre ha la risposta a tutto, quali provvedimenti concreti può darci in quest’ultimo drammatico, meglio definirlo tragico, attentato allo Stato ed ai cittadini massacrati dalla sua magnifica TASI a beneficio di costoro?
Forse l’unica difesa degli Italiani sarebbe quella di non pagarla almeno fino al totale recupero di tutte le refurtive.

m.alberini@iol.it